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Successivamente fu influenzato dalle idee socialiste di [[Saint-Simon]] e [[Proudhon]]. Dopo aver scritto il romanzo ''Di chi la colpa'', nel [[1847]], in cui accusava la morale dell'epoca, lasciò la [[Russia]] vivendo in vari paesi. Fu in contatto con molte personalità dell'epoca come [[Michail Bakunin]], [[Louis Blanc]], [[Giuseppe Mazzini]], | Successivamente fu influenzato dalle idee socialiste di [[Saint-Simon]] e [[Proudhon]]. Dopo aver scritto il romanzo ''Di chi la colpa'', nel [[1847]], in cui accusava la morale dell'epoca, lasciò la [[Russia]] vivendo in vari paesi. Fu in contatto con molte personalità dell'epoca come [[Michail Bakunin]], [[Louis Blanc]], [[Giuseppe Mazzini]], Kossuth ecc. | ||
Dopo gli eventi rivoluzionari del 1848-49, si convinse che anche la [[Russia]] era matura per avere un proprio peculiare movimento rivoluzionario poggiante sulle tradizioni del collettivismo agrario. I suoi numerosi contatti con i maggiori rappresentanti delle principali correnti sociali dell'epoca lo portarono a radicalizzarsi sempre più finché l'esito delle rivoluzioni del [[1848]] non lo deluse profondamente. Nel [[1852]] si trasferì a Londra dove si dedicò prevalentemente alla scritture e fondò anche le riviste ''Kolokol'' (La Campana) e ''Poljarnja zvezda'' (Stella polare), che registrarono una notevole influenza in [[patria]]. Le sue riviste criticavano lo stato di cose esistenti e stimolavano il dibattito politico e culturale per l'instaurazione di un nuovo regime e erano diffuse clandestinamente nella [[Russia]] zarista. | Dopo gli eventi rivoluzionari del 1848-49, si convinse che anche la [[Russia]] era matura per avere un proprio peculiare movimento rivoluzionario poggiante sulle tradizioni del collettivismo agrario. I suoi numerosi contatti con i maggiori rappresentanti delle principali correnti sociali dell'epoca lo portarono a radicalizzarsi sempre più finché l'esito delle rivoluzioni del [[1848]] non lo deluse profondamente. Nel [[1852]] si trasferì a Londra dove si dedicò prevalentemente alla scritture e fondò anche le riviste ''Kolokol'' (La Campana) e ''Poljarnja zvezda'' (Stella polare), che registrarono una notevole influenza in [[patria]]. Le sue riviste criticavano lo stato di cose esistenti e stimolavano il dibattito politico e culturale per l'instaurazione di un nuovo regime e erano diffuse clandestinamente nella [[Russia]] zarista. |