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Arrestato nel [[1942]] per attività antifasciste collegate al Partito d'azione clandestino, viene rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte, da dove uscirà solamente alla caduta del [[fascismo]]. Trasferitosi nella sua città natale in cerca di maggiori sicurezze, viene nuovamente arrestato per le sue attività clandestine. per sfuggire alla [[repressione]], si trasferisce a Milano, dove comunque prosegue nelle sue attività [[antifascismo|antifasciste]]. Doglio è tra i promotori del periodico ''La Verità '', organo del Partito Italiano Lavoratori. | Arrestato nel [[1942]] per attività antifasciste collegate al Partito d'azione clandestino, viene rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte, da dove uscirà solamente alla caduta del [[fascismo]]. Trasferitosi nella sua città natale in cerca di maggiori sicurezze, viene nuovamente arrestato per le sue attività clandestine. per sfuggire alla [[repressione]], si trasferisce a Milano, dove comunque prosegue nelle sue attività [[antifascismo|antifasciste]]. Doglio è tra i promotori del periodico ''La Verità '', organo del Partito Italiano Lavoratori. | ||
Durante la resistenza aveva consolidato l'amicizia con [[Aldo Capitini]] e contemporaneamente s'era avvicinato al movimento anarchico. Nel periodo post-bellico aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]] e stabilisce una solida amicizia con l'anarchico [[Alfonso Failla]] e con altri militanti ([[Pier Carlo Masini]], [[Giovanna Caleffi]], [[Cesare Zaccaria]] | Durante la resistenza aveva consolidato l'amicizia con [[Aldo Capitini]] e contemporaneamente s'era avvicinato al movimento anarchico. Nel periodo post-bellico aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]] e stabilisce una solida amicizia con l'anarchico [[Alfonso Failla]] e con altri militanti ([[Pier Carlo Masini]], [[Giovanna Caleffi]], [[Cesare Zaccaria]]ecc.). A partire dal [[1946]] diventa redattore di ''Gioventù Anarchica'' e inizia a collaborare con ''Il Libertario'' e ''Volontà ''. Nel [[1948]] pubblica il libro di [[Michail Bakunin]] ''Libertà e rivoluzione''. | ||
Grazie all'amicizia con [[Giancarlo De Carlo]], entra in contatto con la comunità degli architetti milanesi e, con il gruppo razionalista, occupandosi di critica dell'architettura e dell'urbanistica. Ottiene l'incarico direttore editoriale alla Mondadori fino al [[1949]], quando viene assunto a Ivrea da Adriano Olivetti per dirigere il ''Giornale di Fabbrica'' con redazione paritetica operaia e padronale. | Grazie all'amicizia con [[Giancarlo De Carlo]], entra in contatto con la comunità degli architetti milanesi e, con il gruppo razionalista, occupandosi di critica dell'architettura e dell'urbanistica. Ottiene l'incarico direttore editoriale alla Mondadori fino al [[1949]], quando viene assunto a Ivrea da Adriano Olivetti per dirigere il ''Giornale di Fabbrica'' con redazione paritetica operaia e padronale. | ||
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Rientrato in [[Italia]], nel [[1961]] si reca in Sicilia, a Partinico, per lavorare con [[Danilo Dolci]]. Qui, nel [[1964]], insegna Pianificazione territoriale come libero docente. Dopo un breve soggiorno a Napoli, nel [[1969]] viene chiamato da Giuseppe Samonà come professore aggregato presso il gruppo Urbanistico delll'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. | Rientrato in [[Italia]], nel [[1961]] si reca in Sicilia, a Partinico, per lavorare con [[Danilo Dolci]]. Qui, nel [[1964]], insegna Pianificazione territoriale come libero docente. Dopo un breve soggiorno a Napoli, nel [[1969]] viene chiamato da Giuseppe Samonà come professore aggregato presso il gruppo Urbanistico delll'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. | ||
Diventato professore ordinario, dal [[1972]] insegna presso Scienze Politiche di Bologna, nel Dipartimento di Sociologia diretto da Achille Ardigò. Collaboratore di tantissime riviste (''Volontà, Comunità, Mondo Economico, Metron, Dibattito Urbanistico'' | Diventato professore ordinario, dal [[1972]] insegna presso Scienze Politiche di Bologna, nel Dipartimento di Sociologia diretto da Achille Ardigò. Collaboratore di tantissime riviste (''Volontà, Comunità, Mondo Economico, Metron, Dibattito Urbanistico''ecc.) e autore di molte opere dedicate a [[Kropotkin]] e [[Lewis Mumford]], si impegna in tante attività politiche e culturali sino in tarda età. Muore a Bologna il [[25 aprile]] [[1995]]. | ||
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