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== I rapporti tra Chiesa e Regno d'Italia == | == I rapporti tra Chiesa e Regno d'Italia == | ||
[[Image:LeoneXIII.jpg|thumb|right| | [[Image:LeoneXIII.jpg|thumb|right|250px|Papa Leone XIII, soprannominato "il papa degli operai" (Carpineto Romano, [[2 marzo]] [[1810]] – Roma, [[20 luglio]] [[1903]]).]] | ||
[[Image:GiolittiXXX.jpg|thumb|right| | [[Image:GiolittiXXX.jpg|thumb|right|250px|Giovanni Giolitti (Mondovì, [[27 ottobre]] [[1842]] – Cavour, [[17 luglio]] [[1928]]).]] | ||
Nel [[1871]] il capo del [[governo]] italiano Giovanni Lanza fece approvare in [[Parlamento]] la ''Legge delle Guarentigie''. Questa consegna al Papa il palazzo del Vaticano, del Laterano e la villa di Castel Gandolfo, considerati tre luoghi estranei al territorio italiano. Inoltre fu garantita alla Chiesa piena [[libertà]] d'azione su tutto il territorio nazionale e anche una somma per il mantenimento della corte papale. Pio IX rifiutò il provvedimento e si rinchiuse volontariamente nel Vaticano. Avendo perso il proprio patrimonio temporale, ora la Chiesa cerca di basare il proprio potere sul [[popolo]] italiano cercando di influenzarlo in maniera indiretta. Già nel XVI secolo il cardinale Bellarmino, artefice della condanna a morte di Bruno e del processo a [[Galilei]], ideò la formula del “potere indiretto” sui governi civili. Sicuramente l'approvazione del dogma dell'infallibilità papale ha contribuito al disegno vaticano di assoggettare il popolo italiano. Il [[dogma]] dunque ha avuto la funzione di pareggiare la gravissima perdita. | Nel [[1871]] il capo del [[governo]] italiano Giovanni Lanza fece approvare in [[Parlamento]] la ''Legge delle Guarentigie''. Questa consegna al Papa il palazzo del Vaticano, del Laterano e la villa di Castel Gandolfo, considerati tre luoghi estranei al territorio italiano. Inoltre fu garantita alla Chiesa piena [[libertà]] d'azione su tutto il territorio nazionale e anche una somma per il mantenimento della corte papale. Pio IX rifiutò il provvedimento e si rinchiuse volontariamente nel Vaticano. Avendo perso il proprio patrimonio temporale, ora la Chiesa cerca di basare il proprio potere sul [[popolo]] italiano cercando di influenzarlo in maniera indiretta. Già nel XVI secolo il cardinale Bellarmino, artefice della condanna a morte di Bruno e del processo a [[Galilei]], ideò la formula del “potere indiretto” sui governi civili. Sicuramente l'approvazione del dogma dell'infallibilità papale ha contribuito al disegno vaticano di assoggettare il popolo italiano. Il [[dogma]] dunque ha avuto la funzione di pareggiare la gravissima perdita. |