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[[File:Virgilia d'andrea.jpg|thumb|[[Virgilia D'Andrea]], anarchcia italiana, si schierò senza remore contro la guerra]] | [[File:Virgilia d'andrea.jpg|thumb|[[Virgilia D'Andrea]], anarchcia italiana, si schierò senza remore contro la guerra]] | ||
[[Errico Malatesta]] divenne un vero e proprio emblema di opposizione al pensiero di [[Kropotkin]] e degli interventisti. Da Londra, dove era esiliato, scrisse una risposta a quanto pubblicato da [[Kropotkin]] su «[[Freedom]]»: | [[Errico Malatesta]] divenne un vero e proprio emblema di opposizione al pensiero di [[Kropotkin]] e degli interventisti. Da Londra, dove era esiliato, scrisse una risposta a quanto pubblicato da [[Kropotkin]] su «[[Freedom]]»: | ||
: «...Io spero ch'egli si ravveda di questa sua erronea veduta, e si trovi di nuovo a fianco dei lavoratori contro tutti i governi e tutte le borghesie...» . | : «... Io spero ch'egli si ravveda di questa sua erronea veduta, e si trovi di nuovo a fianco dei lavoratori contro tutti i governi e tutte le borghesie... ». | ||
A riprova che la maggioranza degli anarchici italiani (tra questi [[Leda Rafanelli]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]], ecc.) erano schierati contro [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], tutta la [[stampa libertaria]] italiana prese posizione contro la guerra (escluso «[[Guerra Sociale]]»). In particolare nelle pagine de «[[Il Libertario]]» di [[Pasquale Binazzi]] si sviluppò una partecipata [[Pasquale_Binazzi#Il_problema_dell.27interventismo|discussione]] sulla posizione da prendere nei confronti della guerra. A Pisa, il [[24 gennaio]] [[1915]], [[Malatesta]] e i compagni dell'«Avvenire Anarchico» organizzarono un affollato convegno nazionale anarchico contro la guerra. Sulla stessa direttrice si mosse le neonata [[Unione Sindacale Italiana]], non prima di aver isolato e messo in minoranza (congresso del settembre [[1914]]) i suoi "capi" (De Ambris, Masotti, Michelino Bianchi ecc.), tutti a favore dell'intervento in guerra. | A riprova che la maggioranza degli anarchici italiani (tra questi [[Leda Rafanelli]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]], ecc.) erano schierati contro [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], tutta la [[stampa libertaria]] italiana prese posizione contro la guerra (escluso «[[Guerra Sociale]]»). In particolare nelle pagine de «[[Il Libertario]]» di [[Pasquale Binazzi]] si sviluppò una partecipata [[Pasquale_Binazzi#Il_problema_dell.27interventismo|discussione]] sulla posizione da prendere nei confronti della guerra. A Pisa, il [[24 gennaio]] [[1915]], [[Malatesta]] e i compagni dell'«Avvenire Anarchico» organizzarono un affollato convegno nazionale anarchico contro la guerra. Sulla stessa direttrice si mosse le neonata [[Unione Sindacale Italiana]], non prima di aver isolato e messo in minoranza (congresso del settembre [[1914]]) i suoi "capi" (De Ambris, Masotti, Michelino Bianchi ecc.), tutti a favore dell'intervento in guerra. |