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Membro della [[CNT]] e della [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]], si oppose sempre alle tendenze moderate del sindacalismo anarchico. Ciò non gli impedì, in seguito, di porsi come mediatore tra gli anarchici e il [[Fronte Popolare Spagnolo]] per unire le forze popolari al momento delle elezioni del [[1936]] <ref>J. Álvarez, [http://www.arsoperandi.com/2010/07/vivancos-el-revolucionario-apacible_15.html ''Vivancos: el revolucionario apacible''], da "''Ars Operandi''"</ref>. Vivancos partecipò attivamente alla [[La Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]] come comandante della Colonna ''[[Colonna Los Aguiluchos|Los Aguiluchos]]''; diresse inoltre, a militarizzazione delle colonne avvenuta, la 126° Brigata e la 25° Divisione. Dopo la guerra civile venne catturato e imprigionato a Camp Vernet, un campo di concentramento vicino ai Pirenei. Venne liberato solo dopo la costituzione del [[Governo di Vichy|governo collaborazionista di Vichy]] dai ''maquisard'' della [[Resistenza francese]], alla quale prese subito parte. | Membro della [[CNT]] e della [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]], si oppose sempre alle tendenze moderate del sindacalismo anarchico. Ciò non gli impedì, in seguito, di porsi come mediatore tra gli anarchici e il [[Fronte Popolare Spagnolo]] per unire le forze popolari al momento delle elezioni del [[1936]] <ref>J. Álvarez, [http://www.arsoperandi.com/2010/07/vivancos-el-revolucionario-apacible_15.html ''Vivancos: el revolucionario apacible''], da "''Ars Operandi''"</ref>. Vivancos partecipò attivamente alla [[La Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]] come comandante della Colonna ''[[Colonna Los Aguiluchos|Los Aguiluchos]]''; diresse inoltre, a militarizzazione delle colonne avvenuta, la 126° Brigata e la 25° Divisione. Dopo la guerra civile venne catturato e imprigionato a Camp Vernet, un campo di concentramento vicino ai Pirenei. Venne liberato solo dopo la costituzione del [[Governo di Vichy|governo collaborazionista di Vichy]] dai ''maquisard'' della [[Resistenza francese]], alla quale prese subito parte. | ||
Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] Miguel García Vivancos si stabilì a Parigi. Qui, tra un lavoro e l'altro, sviluppò la sua pittura, cominciando a dipingere paesaggi per poi perfezionarsi negli oli su tela. Suo sostenitore della prima ora fu [[Pablo Picasso]], che conosceva il suo passato di [[anarcosindacalista]] e apprezzava le capacità | Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] Miguel García Vivancos si stabilì a Parigi. Qui, tra un lavoro e l'altro, sviluppò la sua pittura, cominciando a dipingere paesaggi per poi perfezionarsi negli oli su tela. Suo sostenitore della prima ora fu [[Pablo Picasso]], che conosceva il suo passato di [[anarcosindacalista]] e apprezzava le capacità artistiche: fu lui a convincere Maria Cutolli, una mercante d'[[arte]], a diffondere la conoscenza delle opere di Vivancos. | ||
==Musei che conservano opere di Vivancos== | ==Musei che conservano opere di Vivancos== |