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L'amnistia del [[1889]] gli permette di rientrare in [[Francia]]. È a questo punto che Zo d'Axa frequenta gli ambienti libertari, anche se il suo [[individualismo]] lo spinge a rifiutare l'etichetta di anarchico. Fonda nel maggio del [[1891]] «[[L'En Dehors]]» [l'Al di fuori], settimanale il cui titolo riassume da sé il suo pensiero e che pubblicò 91 numeri sino al [[1893]] (il titolo sarà ripreso da [[Emile Armand]] nel [[1922]]). I collaboratori, anarchici o non, sono numerosi: [[Tristan Bernard]], [[Georges Darien]], [[Lucien Descaves]], [[Sébastien Faure]], [[Félix Fénéon]], [[Bernard Lazare]], [[Errico Malatesta]], [[Charles Malato]], [[Louise Michel]] e [[Octave Mirbeau]], per nominarne soltanto alcuni. In un'atmosfera di [[propaganda col fatto]] e di attentati, «L'En Dehors» diventa rapidamente il bersaglio delle [[autorità ]] e subisce perquisizioni, persecuzioni e sequestri. Zo d'Axa, Louis Matha e Lecoq sono condannati. | L'amnistia del [[1889]] gli permette di rientrare in [[Francia]]. È a questo punto che Zo d'Axa frequenta gli ambienti libertari, anche se il suo [[individualismo]] lo spinge a rifiutare l'etichetta di anarchico. Fonda nel maggio del [[1891]] «[[L'En Dehors]]» [l'Al di fuori], settimanale il cui titolo riassume da sé il suo pensiero e che pubblicò 91 numeri sino al [[1893]] (il titolo sarà ripreso da [[Emile Armand]] nel [[1922]]). I collaboratori, anarchici o non, sono numerosi: [[Tristan Bernard]], [[Georges Darien]], [[Lucien Descaves]], [[Sébastien Faure]], [[Félix Fénéon]], [[Bernard Lazare]], [[Errico Malatesta]], [[Charles Malato]], [[Louise Michel]] e [[Octave Mirbeau]], per nominarne soltanto alcuni. In un'atmosfera di [[propaganda col fatto]] e di attentati, «L'En Dehors» diventa rapidamente il bersaglio delle [[autorità ]] e subisce perquisizioni, persecuzioni e sequestri. Zo d'Axa, Louis Matha e Lecoq sono condannati. | ||
[[Image:Zo d'Axa.jpg|thumb|left|Copertina di ''De Mazas à Jérusalem'' (1895)]] | [[Image:Zo d'Axa.jpg|thumb|left|Copertina di ''De Mazas à Jérusalem'' (1895)]] | ||
Dopo l'arresto di [[Ravachol]] e dei suoi compagni, Zo d'Axa lancia una sottoscrizione per i figli dei detenuti e distribuisce il denaro alle famiglie, il che porta al suo arresto per «partecipazione ad associazione a delinquere». Imprigionato a Mazs, rifiuta di rispondere agli interrogatori o di firmare qualunque cosa ed è posto in isolamento, senza visite dei suoi vicini o del suo avvocato. Rimesso in [[libertà ]] provvisoria dopo un mese, Zo d'Axa dichiara ironicamente all'uscita di [[carcere|prigione]]: «La nostra povera libertà , sempre provvisoria». | Dopo l'arresto di [[Ravachol]] e dei suoi compagni, Zo d'Axa lancia una sottoscrizione per i figli dei detenuti e distribuisce il denaro alle famiglie, il che porta al suo arresto per «partecipazione ad associazione a delinquere». Imprigionato a Mazs, rifiuta di rispondere agli interrogatori o di firmare qualunque cosa ed è posto in isolamento, senza visite dei suoi vicini o del suo avvocato. Rimesso in [[libertà ]] provvisoria dopo un mese, Zo d'Axa dichiara ironicamente all'uscita di [[carcere|prigione]]: «La nostra povera libertà, sempre provvisoria». | ||
In seguito alla sua incarcerazione, Zo d'Axa intensifica la sua azione libellistica. Un articolo di [[Jules Méry]], giudicato offensivo per l'esercito, gli vale nuove persecuzioni. Disgustato, si reca a Londra dove incontra [[Charles Malato]], Matha, [[Louise Michel]] (che conobbe suo nonno), [[Georges Darien]], [[Emile Pouget]] ed anche i pittori [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissaro]] e [[James Whistler]]. Parte in seguito per l'Olanda con un gruppo di musicisti ambulanti, poi per la [[Germania]] dove visse per un breve periodo con dei boscaioli della Foresta Nera. | In seguito alla sua incarcerazione, Zo d'Axa intensifica la sua azione libellistica. Un articolo di [[Jules Méry]], giudicato offensivo per l'esercito, gli vale nuove persecuzioni. Disgustato, si reca a Londra dove incontra [[Charles Malato]], Matha, [[Louise Michel]] (che conobbe suo nonno), [[Georges Darien]], [[Emile Pouget]] ed anche i pittori [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissaro]] e [[James Whistler]]. Parte in seguito per l'Olanda con un gruppo di musicisti ambulanti, poi per la [[Germania]] dove visse per un breve periodo con dei boscaioli della Foresta Nera. | ||
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*«Colui che nessuno arruola e che è guidato soltanto da una natura impulsiva, il passionale complesso, il fuorilegge, il fuori da ogni scuola, l'isolato ricercatore dell'oltre». (Epigrafe di ''[[l'en dehors|L'en dehors]]'', 1891). | *«Colui che nessuno arruola e che è guidato soltanto da una natura impulsiva, il passionale complesso, il fuorilegge, il fuori da ogni scuola, l'isolato ricercatore dell'oltre». (Epigrafe di ''[[l'en dehors|L'en dehors]]'', 1891). | ||
*«Andiamo- individuali, senza la Fede che salva e che acceca. Il nostro disgusto per la Società non genera in noi convinzioni immutabili. Ci battiamo per la gioia delle battaglie e senza il sogno di un futuro migliore. Cosa ci importa dei domani che non giungeranno che tra alcuni secoli! Che ci importa dei pronipoti! È al di fuori di tutte le leggi, di tutte le regole, di tutte le teorie- anche anarchiche- è sin dall'istante, sin dall'ora, che vogliamo lasciarci andare alle nostre pietà , alle nostre passioni, alle nostre dolcezze, alle nostre rabbie, ai nostri istinti- con l'orgoglio di essere noi stessi». ["Nous" (Noi), in: ''[[l'en dehors|L'en dehors]]'', 1891]. | *«Andiamo- individuali, senza la Fede che salva e che acceca. Il nostro disgusto per la Società non genera in noi convinzioni immutabili. Ci battiamo per la gioia delle battaglie e senza il sogno di un futuro migliore. Cosa ci importa dei domani che non giungeranno che tra alcuni secoli! Che ci importa dei pronipoti! È al di fuori di tutte le leggi, di tutte le regole, di tutte le teorie- anche anarchiche- è sin dall'istante, sin dall'ora, che vogliamo lasciarci andare alle nostre pietà, alle nostre passioni, alle nostre dolcezze, alle nostre rabbie, ai nostri istinti- con l'orgoglio di essere noi stessi». ["Nous" (Noi), in: ''[[l'en dehors|L'en dehors]]'', 1891]. | ||
*«Vivere per l'ora presente, fuori dal miraggio delle società future; vivere e palpare questa esistenza nel piacere orgoglioso della battaglia sociale. È più di uno stato di spirito: è un modo di essere- e subito». [''[[l'en dehors|L'en dehors]]'', 1892]. | *«Vivere per l'ora presente, fuori dal miraggio delle società future; vivere e palpare questa esistenza nel piacere orgoglioso della battaglia sociale. È più di uno stato di spirito: è un modo di essere- e subito». [''[[l'en dehors|L'en dehors]]'', 1892]. | ||
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