66 514
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - " , " con ", ") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - " r" con " r") |
||
Riga 8: | Riga 8: | ||
*L''''eresia pratica''' è quella che si distacca disinteressatamente dalla religione di riferimento, non interessandosi dei problemi filosofici, spesso viene paragonata (ed a volte coincide) con l'[[Ateismo]]. Spesso era la forma di eresia più taciturna, infatti non molti avevano il coraggio di dichiararsi tali o comunque esporre i proprio pensieri liberamente. | *L''''eresia pratica''' è quella che si distacca disinteressatamente dalla religione di riferimento, non interessandosi dei problemi filosofici, spesso viene paragonata (ed a volte coincide) con l'[[Ateismo]]. Spesso era la forma di eresia più taciturna, infatti non molti avevano il coraggio di dichiararsi tali o comunque esporre i proprio pensieri liberamente. | ||
*L''''eresia teorica''' è invece, quella forma di eresia che si pone volontariamente, problemi di natura teologica, filosofica ed etica. Spesso, nel [[Medioevo]], era considerata la forma più pericolosa di eresia, poiché cercava di cambiare o di sostituire, la | *L''''eresia teorica''' è invece, quella forma di eresia che si pone volontariamente, problemi di natura teologica, filosofica ed etica. Spesso, nel [[Medioevo]], era considerata la forma più pericolosa di eresia, poiché cercava di cambiare o di sostituire, la religione corrente, ristrutturando la gerarchia religiosa o cambiando [[dogma|dogmi]] ed insegnamenti che stanno alla base della stessa. | ||
Ovviamente il termine eresia è soggettivo, nel senso che è funzione del pensiero dominante e gli eretici molto spesso tendono a non definirsi tali ma piuttosto coloro che danno l'interpretazione corretta (ortodossa dal loro punto di vista) di una determinata dottrina. | Ovviamente il termine eresia è soggettivo, nel senso che è funzione del pensiero dominante e gli eretici molto spesso tendono a non definirsi tali ma piuttosto coloro che danno l'interpretazione corretta (ortodossa dal loro punto di vista) di una determinata dottrina. |