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===Il surrealismo e l'impegno politico=== | ===Il surrealismo e l'impegno politico=== | ||
Nel [[1927]] Aragon, Éluard e Breton si affiliano al Partito Comunista, soprattutto perchè legato in amicizia con [[Lev Trotskij]].. L'anno seguente, pubblica a Parigi ''Il surrealismo e la pittura''. Con la pubblicazione del ''Secondo Manifesto surrealista'' (1929) inizia una polemica : Breton, leader del movimento surrealista, riafferma che il surrealismo deve camminare congiuntamente alla rivoluzione marxista. Tuttavia, nel [[1935]], abbandona il partito perchè capisce che è impossibile ricercare la [[libertà ]] assoluta che vogliono i surrealisti con il [[socialismo]] reale. | Nel [[1927]] Aragon, Éluard e Breton si affiliano al Partito Comunista, soprattutto perchè legato in amicizia con [[Lev Trotskij]].. L'anno seguente, pubblica a Parigi ''Il surrealismo e la pittura''. Con la pubblicazione del ''Secondo Manifesto surrealista'' (1929) inizia una polemica: Breton, leader del movimento surrealista, riafferma che il surrealismo deve camminare congiuntamente alla rivoluzione marxista. Tuttavia, nel [[1935]], abbandona il partito perchè capisce che è impossibile ricercare la [[libertà ]] assoluta che vogliono i surrealisti con il [[socialismo]] reale. | ||
Comincia a sorgere in lui il dubbio che è in una sorta di [[comunismo libertario|comunismo libertario]], che si possano tradurre le aspirazioni rivoluzionarie dei surrealisti (il [[surrealismo |surrealista]] [[Benjamin Péret]] entrerà anche a far parte della [[Colonna Durruti]] durante [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |la guerra di Spagna]]). | Comincia a sorgere in lui il dubbio che è in una sorta di [[comunismo libertario|comunismo libertario]], che si possano tradurre le aspirazioni rivoluzionarie dei surrealisti (il [[surrealismo |surrealista]] [[Benjamin Péret]] entrerà anche a far parte della [[Colonna Durruti]] durante [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |la guerra di Spagna]]). | ||
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*Philippe Lavergne, ''André Breton et le mythe'', Paris: Corti, 1985 | *Philippe Lavergne, ''André Breton et le mythe'', Paris: Corti, 1985 | ||
*Daria Galateria, ''Invito alla lettura di André Breton'', Milano: Mursia, 1977 | *Daria Galateria, ''Invito alla lettura di André Breton'', Milano: Mursia, 1977 | ||
*Lino Gabellone, ''L'oggetto surrealista : il testo, la città , l'oggetto in Breton'', Torino: Einaudi, 1977 | *Lino Gabellone, ''L'oggetto surrealista: il testo, la città , l'oggetto in Breton'', Torino: Einaudi, 1977 | ||
*''Per conoscere André Breton e il surrealismo'', a cura di Ivos Margoni, Milano: Mondadori, 1976 | *''Per conoscere André Breton e il surrealismo'', a cura di Ivos Margoni, Milano: Mondadori, 1976 | ||
*[[Arturo Schwarz]], ''André Breton, [[Lev Trockij|Leone Trotsky]] : storia di un'amicizia tra arte e rivoluzione'', Roma: Savelli, 1974; poi Bolsena: Erre emme, 1997 | *[[Arturo Schwarz]], ''André Breton, [[Lev Trockij|Leone Trotsky]]: storia di un'amicizia tra arte e rivoluzione'', Roma: Savelli, 1974; poi Bolsena: Erre emme, 1997 | ||
*Lanfranco Binni, ''André Breton'', Firenze: La nuova Italia, 1971 | *Lanfranco Binni, ''André Breton'', Firenze: La nuova Italia, 1971 | ||
*Sarane Alexandrian, ''André Breton par lui-même'', Paris: Seuil, 1971 | *Sarane Alexandrian, ''André Breton par lui-même'', Paris: Seuil, 1971 |