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'''Un'altra "corrente"''' importante della Mazzini Society è quella che '''fa capo a Carlo Sforza''', il quale invece '''vorrebbe usarla come un mezzo per giungere poi alla nascita di un Consiglio nazionale e di un'unità di combattimento che affiancasse i nuovi alleati nella campagna di liberazione dell'[[Italia]]'''. La "linea Sforza", che sarà poi rilanciata al "congresso di Montevideo" (agosto [[1942]]) che vede la presenza degli [[antifascismo|antifascisti]] italiani del sud america, non sarà mai accolta favorevolmente dal governo americano e si rivelerà mera [[utopia]]. | '''Un'altra "corrente"''' importante della Mazzini Society è quella che '''fa capo a Carlo Sforza''', il quale invece '''vorrebbe usarla come un mezzo per giungere poi alla nascita di un Consiglio nazionale e di un'unità di combattimento che affiancasse i nuovi alleati nella campagna di liberazione dell'[[Italia]]'''. La "linea Sforza", che sarà poi rilanciata al "congresso di Montevideo" (agosto [[1942]]) che vede la presenza degli [[antifascismo|antifascisti]] italiani del sud america, non sarà mai accolta favorevolmente dal governo americano e si rivelerà mera [[utopia]]. | ||
Nonostante gli sforzi, la strategia di Max Ascoli è per ammissione sua e del governo federale decisamente non penetrante tra gli italo-americani, che vedono la Mazzini Society come un'aggregazione di intellettuali distante dalla comunità italo-americani. Da questo momento l'amministrazione americana decide di conseguenza di disinteressarsi un pò della Mazzini Society e di affidarsi a vecchi personaggi "pro-fascismo" improvvisamente e incredibilmente convertitisi all'[[antifascismo]] e ai "principi democratici" americani. <ref name="sfroza">L'articolo [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mat_0769-3206_2000_num_60_1_403235 Le rôle de la Mazzini Society dans l'émigration démocratique antifasciste italienne aux Etats-Unis, 1940-1943] cita come fonte di questo cambiamento di strategia del governo federale il libro "''Carlo Sforza''", di J.A. Miller, pag 839-841. L'articolo non riferimento direttamente a Generoso Pope, tuttavia bisogna ricordarsi che Pope è editore di alcuni giornali molto diffusi negli ambienti italo-americani (Il Progresso italo-americano, Corriere d'America) inoltre si era pubblicamente allontanato dal [[Fascismo|fascismo]] nel settembre [[1941]].</ref> | Nonostante gli sforzi, la strategia di Max Ascoli è per ammissione sua e del governo federale decisamente non penetrante tra gli italo-americani, che vedono la Mazzini Society come un'aggregazione di intellettuali distante dalla comunità italo-americani. Da questo momento l'amministrazione americana decide di conseguenza di disinteressarsi un pò della Mazzini Society e di affidarsi a vecchi personaggi "pro-fascismo" improvvisamente e incredibilmente convertitisi all'[[antifascismo]] e ai "principi democratici" americani. <ref name="sfroza">L'articolo [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mat_0769-3206_2000_num_60_1_403235 Le rôle de la Mazzini Society dans l'émigration démocratique antifasciste italienne aux Etats-Unis, 1940-1943] cita come fonte di questo cambiamento di strategia del governo federale il libro "''Carlo Sforza''", di J.A. Miller, pag. 839-841. L'articolo non riferimento direttamente a Generoso Pope, tuttavia bisogna ricordarsi che Pope è editore di alcuni giornali molto diffusi negli ambienti italo-americani (Il Progresso italo-americano, Corriere d'America) inoltre si era pubblicamente allontanato dal [[Fascismo|fascismo]] nel settembre [[1941]].</ref> | ||
== I "Comitati per la Vittoria" e la "questione comunista"== | == I "Comitati per la Vittoria" e la "questione comunista"== |