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[[File:Bandierafdca.jpg|thumb|Bandiera della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]]] | [[File:Bandierafdca.jpg|thumb|Bandiera della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]]] | ||
*'''Gli organizzatori''' (generalmente [[anarco-comunismo |comunisti anarchici]]) affondano le loro radici storiche nell'[[Internazionale antiautoritaria]], la prima organizzazione internazionale anarchica della storia. Prima di allora c'erano state piccole organizzazioni locali o nazionali più o meno relazionate tra loro. Le organizzazioni si differenziano in base alle modalità di operazione della stessa: [[organizzazione di sintesi|organizzazioni di sintesi]] e [[organizzazione di tendenza|organizzazioni di tendenza]]. [[organizzazione di sintesi|Le prime]] sono le organizzazioni in cui si entra in quanto anarchici, senza altra distinzione, vi convivono quindi [[educazionismo|educazionisti]], [[comunismo| comunisti]], [[sindacalismo|sindacalisti]], [[anarchismo insurrezionalista | insurrezionalisti]] e persino individualisti (es. [[Federazione Anarchica Italiana]]); l'[[organizzazione di tendenza]] è invece quella in cui si richiede omogeneità, teorica e pratica, ai militanti (es. [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Alcuni organizzatori fanno del [[volontarismo]] il principio della propria organizzazione (vedi [[Malatesta]]), altri invece ritengono che l'organizzazione debba essere strutturata rigidamente, come per esempio coloro che si ispirano al [[piattaformismo]]. | *'''Gli organizzatori''' (generalmente [[anarco-comunismo |comunisti anarchici]]) affondano le loro radici storiche nell'[[Internazionale antiautoritaria]], la prima organizzazione internazionale anarchica della storia. Prima di allora c'erano state piccole organizzazioni locali o nazionali più o meno relazionate tra loro. Le organizzazioni si differenziano in base alle modalità di operazione della stessa: [[organizzazione di sintesi|organizzazioni di sintesi]] e [[organizzazione di tendenza|organizzazioni di tendenza]]. [[organizzazione di sintesi|Le prime]] sono le organizzazioni in cui si entra in quanto anarchici, senza altra distinzione, vi convivono quindi [[educazionismo|educazionisti]], [[comunismo| comunisti]], [[sindacalismo|sindacalisti]], [[anarchismo insurrezionalista | insurrezionalisti]] e persino individualisti (es. [[Federazione Anarchica Italiana]]); l'[[organizzazione di tendenza]] è invece quella in cui si richiede omogeneità, teorica e pratica, ai militanti (es. [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Alcuni organizzatori fanno del [[volontarismo]] il principio della propria organizzazione (vedi [[Malatesta]]), altri invece ritengono che l'organizzazione debba essere strutturata rigidamente, come per esempio coloro che si ispirano al [[piattaformismo]]. | ||
*'''«L' | *'''«L'informalità», ovvero il superamento del dualismo'''. Una forma particolare di organizzazione, che può anche essere considerata un'"antiorganizzazione" o, meglio, come il tentativo di superare la dicotomia fra individualismo e comunismo, organizzatori e antiorganizzatori, è quella informale, fondata sui [[gruppi d'affinità]]. Essa si basa sul coinvolgimento di una cerchia di persone affini che, conoscendo le proprie forze, debolezze e origini, e avendo già stabilito un linguaggio comune e una sana dinamica interna, si propone di realizzare un obiettivo o una serie di obiettivi. L'informalità è stata fatta propria da diversi gruppi, come per esempio la tanto discussa [[Federazione Anarchica Informale]], e si basa sulle elaborazioni di pensatori anarchici come [[Wolfi Landstreicher]] e soprattutto [[Alfredo Maria Bonanno]]. Quest'ultimo ritiene del tutto superate le diatribe tra comunisti e inbdividualisti, proponendo l'informalità quale sintesi fra individualismo e organizzativismo. | ||
:«Nei compagni anarchici c'è un rapporto ambivalente con il problema dell'organizzazione. Ai due estremi si collocano l'accettazione della struttura permanente, dotata di un programma ben delineato, con mezzi a disposizione (anche se pochi) e suddivisa in commissioni; e il rifiuto di ogni rapporto stabile anche nel breve periodo. Le federazioni anarchiche classiche (vecchia e nuova maniera) e gli individualisti, costituiscono i due estremi di qualcosa che cerca comunque di sfuggire alla realtà dello scontro.» (''Affinità e organizzazione informale'', 1985)<ref>[http://www.anarchaos.org/2012/06/inuserrezionalismo-e-individualismo-non-facciamo-confusione-di-ginetta-moriconi/ Insurrezionalismo e individualismo. Non facciamo confusione]</ref> | :«Nei compagni anarchici c'è un rapporto ambivalente con il problema dell'organizzazione. Ai due estremi si collocano l'accettazione della struttura permanente, dotata di un programma ben delineato, con mezzi a disposizione (anche se pochi) e suddivisa in commissioni; e il rifiuto di ogni rapporto stabile anche nel breve periodo. Le federazioni anarchiche classiche (vecchia e nuova maniera) e gli individualisti, costituiscono i due estremi di qualcosa che cerca comunque di sfuggire alla realtà dello scontro.» (''Affinità e organizzazione informale'', 1985)<ref>[http://www.anarchaos.org/2012/06/inuserrezionalismo-e-individualismo-non-facciamo-confusione-di-ginetta-moriconi/ Insurrezionalismo e individualismo. Non facciamo confusione]</ref> |