Anna Kuliscioff: differenze tra le versioni

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Per combattere l'ostracismo accademico e guadagnare tempo si trasferisce a Torino per approfondire gli studi in ginecologia. In seguito fa rientro a Milano, dove spera di proseguire il suo lavoro di medico ma anche per star vicino al suo nuovo amore: Filippo Turati.
Per combattere l'ostracismo accademico e guadagnare tempo si trasferisce a Torino per approfondire gli studi in ginecologia. In seguito fa rientro a Milano, dove spera di proseguire il suo lavoro di medico ma anche per star vicino al suo nuovo amore: Filippo Turati.


Anna manda la sua richiesta di laurea all'università  di Pavia, ma anche qui trova ostacoli che paiono insormontabili.  Decide allora di tornare a Napoli, dove finalmente riuscirà  a completare gli studi. <ref>Nei registri dell'ateneo risulta laureata nell'anno accademico 1886-87.</ref> È la prima donna a farlo. <ref>Melina Lipinska, ''Les femmes e le progres des sciences medicales'', Parigi, Masson, 1930.</ref>  
Anna manda la sua richiesta di laurea all'università  di Pavia, ma anche qui trova ostacoli che paiono insormontabili.  Decide allora di tornare a Napoli, dove finalmente riuscirà  a completare gli studi. <ref>Nei registri dell'ateneo risulta laureata nell'anno accademico 1886-87.</ref> È la prima donna a farlo. <ref>Melina Lipinska, ''Les femmes e le progres des sciences medicales'', Parigi, Masson, 1930.</ref>  


Nel novembre [[1887]] Anna si trasferisce nella clinica medica universitaria del professor Achille De Giovanni di Padova, ma vi rimane pochi mesi perché decide di andare a lavorare all'ospedale di Milano. Una volta giunta nel capoluogo della Lombardia si imbatte nel solito ostracismo e la sua domanda di ammissione viene respinta senza alcuna valida motivazione. La realtà  è che il problema principale è il fatto che sia una dottoressa. Anna Kuliscioff rimane ugualmente a Milano, dove da tutti è conosciuta come «la dottora», e svolge la professione medica nel suo studio in via S. Pietro all'Orto n°18.
Nel novembre [[1887]] Anna si trasferisce nella clinica medica universitaria del professor Achille De Giovanni di Padova, ma vi rimane pochi mesi perché decide di andare a lavorare all'ospedale di Milano. Una volta giunta nel capoluogo della Lombardia si imbatte nel solito ostracismo e la sua domanda di ammissione viene respinta senza alcuna valida motivazione. La realtà  è che il problema principale è il fatto che sia una dottoressa. Anna Kuliscioff rimane ugualmente a Milano, dove da tutti è conosciuta come «la dottora», e svolge la professione medica nel suo studio in via S. Pietro all'Orto n°18.
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