Il movimento anarchico in Argentina: differenze tra le versioni

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Alla fine del [[1977]] la sede di Alpargatas di Florencio Varela fu occupata da operai e [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] di [[Resistencia Libertaria]], ma dopo il pesante intervento dell'esercito la fabbrica fu liberata, alcuni occupanti furono arrestati e si aggiunsero alla lunga lista dei ''[[desaparecidos]]''. <ref>I desaparecidos furono il prodotto finale della cosiddetta [http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Condor#Attuazione_nei_vari_stati Operazione Condor], un piano guidato dagli [[USA]] contro gli ambienti [[anti-capitalismo|anticapitalistici]] ed attuato in diversi paesi del Sudamerica (Cile, Argentina, Bolivia, Brasile, Perù, Paraguay e Uruguay). In [[Uruguay]] numerosi furono gli anarchici arrestati, torturati e poi fatti scomparire: [[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...</ref>
Alla fine del [[1977]] la sede di Alpargatas di Florencio Varela fu occupata da operai e [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] di [[Resistencia Libertaria]], ma dopo il pesante intervento dell'esercito la fabbrica fu liberata, alcuni occupanti furono arrestati e si aggiunsero alla lunga lista dei ''[[desaparecidos]]''. <ref>I desaparecidos furono il prodotto finale della cosiddetta [http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Condor#Attuazione_nei_vari_stati Operazione Condor], un piano guidato dagli [[USA]] contro gli ambienti [[anti-capitalismo|anticapitalistici]] ed attuato in diversi paesi del Sudamerica (Cile, Argentina, Bolivia, Brasile, Perù, Paraguay e Uruguay). In [[Uruguay]] numerosi furono gli anarchici arrestati, torturati e poi fatti scomparire: [[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...</ref>


[[Resistencia Libertaria]], seppur con le comprensibili difficoltà, riuscì a dotarsi di un "braccio" politico e uno militare, attraverso i quali provò, nei primi due anni, a mettere in piedi una forma di resistenza alla dittatura. L'organizzazione poté contare dal [[1976]] al [[1978]] su un centinaio di membri attivi (oltre a innumerevoli simpatizzanti), alcuni dai quali confluiti dalla '''LAC''' ([[Linea Anarco-Comunista]]), che svolsero attività politiche e militari clandestine:
[[Resistencia Libertaria]], seppur con le comprensibili difficoltà, riuscì a dotarsi di un "braccio" politico e uno militare, attraverso i quali provò, nei primi due anni, a mettere in piedi una forma di resistenza alla dittatura. L'organizzazione poté contare dal [[1976]] al [[1978]] su un centinaio di membri attivi (oltre a innumerevoli simpatizzanti), alcuni dai quali confluiti dalla [[Linea Anarco-Comunista]], che svolsero attività politiche e militari clandestine:


: «... l'attività aveva un carattere ancor più clandestino. La nostra militanza era incentrata nelle riunioni, discussioni, elaborazione di documenti, materiali e creazione di relazioni con gli altri gruppi. Le relazioni erano molto ardue, difficili e complicate per la repressione. Per esempio se perdevi il contatto con un compagno, potevano trascorrere mesi prima di recuperarlo. Immagina l'enorme quantità di misure di sicurezza che bisognava prendere. Fondamentalmente lavorammo per conservare i gruppi che avevamo nel fronte sindacale, così come nei fronti studentesco e di quartiere [...] [l'ala militare] era il nucleo più piccolo dell'organizzazione. Non necessariamente era costituito dai compagni più grandi, più provati dell'organizzazione –non c'erano regole sotto questo punto di vista – ma certo i compagni con più esperienza finivano per militare in questo fronte. Tra questi compagni si trovavano i più conosciuti, quelli che si erano esposti pubblicamente e che rischiavano l'arresto.[[File:Cappelletti1.jpg|thumb|200 px|[[Ángel Cappelletti]], filosofo, storico ed anarchico d'Argentina]] In altre parole i loro nomi erano caduti nelle mani della repressione ed allora non potevano più agire nei progetti visibili.» (Estratto da [http://archive.is/nJcNn Resistencia Libertaria. L'opposizione armata anarchica all'ultima dittatura argentina]).
: «... l'attività aveva un carattere ancor più clandestino. La nostra militanza era incentrata nelle riunioni, discussioni, elaborazione di documenti, materiali e creazione di relazioni con gli altri gruppi. Le relazioni erano molto ardue, difficili e complicate per la repressione. Per esempio se perdevi il contatto con un compagno, potevano trascorrere mesi prima di recuperarlo. Immagina l'enorme quantità di misure di sicurezza che bisognava prendere. Fondamentalmente lavorammo per conservare i gruppi che avevamo nel fronte sindacale, così come nei fronti studentesco e di quartiere [...] [l'ala militare] era il nucleo più piccolo dell'organizzazione. Non necessariamente era costituito dai compagni più grandi, più provati dell'organizzazione –non c'erano regole sotto questo punto di vista – ma certo i compagni con più esperienza finivano per militare in questo fronte. Tra questi compagni si trovavano i più conosciuti, quelli che si erano esposti pubblicamente e che rischiavano l'arresto.[[File:Cappelletti1.jpg|thumb|200 px|[[Ángel Cappelletti]], filosofo, storico ed anarchico d'Argentina]] In altre parole i loro nomi erano caduti nelle mani della repressione ed allora non potevano più agire nei progetti visibili.» (Estratto da [http://archive.is/nJcNn Resistencia Libertaria. L'opposizione armata anarchica all'ultima dittatura argentina]).
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