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Una delle prime dimostrazioni contro le tasse s'era svolta il [[15 agosto]] a Belmonte Mezzagno (prov. Palermo). In quell'occasione il sindaco diede l'ordine di scioglierla con la forza: tutte le donne presenti furono arrestate e stessa sorte subirono molti uomini. Una'altra manifestazione a Siracusa del [[10 ottobre]] sfociò in un assalto al municipio, che venne saccheggiato. A Floresta, in provincia di Messina, il [[22 ottobre]] fu assaltata la caserma dei carabinieri. | Una delle prime dimostrazioni contro le tasse s'era svolta il [[15 agosto]] a Belmonte Mezzagno (prov. Palermo). In quell'occasione il sindaco diede l'ordine di scioglierla con la forza: tutte le donne presenti furono arrestate e stessa sorte subirono molti uomini. Una'altra manifestazione a Siracusa del [[10 ottobre]] sfociò in un assalto al municipio, che venne saccheggiato. A Floresta, in provincia di Messina, il [[22 ottobre]] fu assaltata la caserma dei carabinieri. | ||
In una situazione che si scaldava sempre più, Giovanni Giolitti fu travolto dallo scandalo bancario e si dimise dall'incarico il [[28 novembre]] [[1893]] <ref>[http:// | In una situazione che si scaldava sempre più, Giovanni Giolitti fu travolto dallo scandalo bancario e si dimise dall'incarico il [[28 novembre]] [[1893]] <ref>[http://archive.is/0zzqU 1893: lo scandalo della banca romana]</ref>. Fu sostituito da Francesco Crispi, che divenne Presidente del Consiglio a partire dal [[15 dicembre]] [[1893]], un uomo forte che aveva promesso di risolvere la crisi siciliana in qualsiasi modo: | ||
: « Amo il popolo; sono lavoratore anch' io, perché non ho vissuto e non vivo che del mio lavoro; ma mentre sono favorevole a tutte le legittime associazioni, che hanno per scopo il miglioramento delle classi operaie non posso ammettere alcune di queste associazioni che abbiano di mira lo sfascio dello stato attuale». <ref>[https://web.archive.org/web/20130730015130/http://cronologia.leonardo.it/storia/a1893c.htm Crispi, il ritorno al potere]</ref> | : « Amo il popolo; sono lavoratore anch' io, perché non ho vissuto e non vivo che del mio lavoro; ma mentre sono favorevole a tutte le legittime associazioni, che hanno per scopo il miglioramento delle classi operaie non posso ammettere alcune di queste associazioni che abbiano di mira lo sfascio dello stato attuale». <ref>[https://web.archive.org/web/20130730015130/http://cronologia.leonardo.it/storia/a1893c.htm Crispi, il ritorno al potere]</ref> | ||