I Malfattori: differenze tra le versioni

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Per gli [[anarchici]], pertanto, accelerare questo processo rivoluzionario significa «andare al popolo» per «eccitare il fermento, portare l'agitazione nel seno stesso della corruzione, perché si desti al più presto la forza medicatrice della natura, perché si possa svolgere la nuova generazione». <ref name="IM">''I Malfattori'', n. 2, del 28 maggio.</ref> Consequenziale diviene, in questo quadro, l'esaltazione di ogni atto di rivolta individuale contro le leggi e le istituzioni borghesi, giacché è diritto naturale di «quanti nascono e si svolgono in un ambiente che non permette di elevarsi alle cause della nostra infelicità» riprendersi, con qualunque mezzo, quanto spetta loro di diritto. «La propaganda, l'azione, la [[rivoluzione]] possono solo sviluppare l'ambiente che infonde negli esseri umani la coscienza della socialità nel bene come nel male, e trasforma il gran numero degli autori di reati comuni in malfattori per la giustizia e per la libertà. Non abbiamo visto come ne' giorni di insurrezione cessano come per incanto i delitti, i reati comuni, e la popolazione delle carceri, liberata, combatte da brava e muore eroicamente per la libertà di tutti, per un nuovo ordine sociale, per la [[rivoluzione]]?» <ref name="IM"></ref>
Per gli [[anarchici]], pertanto, accelerare questo processo rivoluzionario significa «andare al popolo» per «eccitare il fermento, portare l'agitazione nel seno stesso della corruzione, perché si desti al più presto la forza medicatrice della natura, perché si possa svolgere la nuova generazione». <ref name="IM">''I Malfattori'', n. 2, del 28 maggio.</ref> Consequenziale diviene, in questo quadro, l'esaltazione di ogni atto di rivolta individuale contro le leggi e le istituzioni borghesi, giacché è diritto naturale di «quanti nascono e si svolgono in un ambiente che non permette di elevarsi alle cause della nostra infelicità» riprendersi, con qualunque mezzo, quanto spetta loro di diritto. «La propaganda, l'azione, la [[rivoluzione]] possono solo sviluppare l'ambiente che infonde negli esseri umani la coscienza della socialità nel bene come nel male, e trasforma il gran numero degli autori di reati comuni in malfattori per la giustizia e per la libertà. Non abbiamo visto come ne' giorni di insurrezione cessano come per incanto i delitti, i reati comuni, e la popolazione delle carceri, liberata, combatte da brava e muore eroicamente per la libertà di tutti, per un nuovo ordine sociale, per la [[rivoluzione]]?» <ref name="IM"></ref>


Al periodico collaborò assiduamente anche [[Carlo Cafiero]] che, a quanto pare, ne condivideva appieno il programma. Almeno quattro articoli, non firmati, gli sono stati attribuiti: ''I tempi'' (n. 1, del [[21 maggio]]); ''Cercano l'ideale!!!'' (n. 2, del [[28 maggio]]); ''Siamo malfattori!'' (n. 3, del [[4 giugno]]); ''Coi Malfattori!'' (n. 4, del [[23 giugno]]). <ref>Cfr, P. C. Masini, ''Cafiero'', Milano, 1974, p. 410, n. 9.</ref>
Al periodico collaborò assiduamente anche [[Carlo Cafiero]] che, a quanto pare, ne condivideva appieno il programma. Almeno quattro articoli, non firmati, gli sono stati attribuiti: ''I tempi'' (n. 1, del [[21 maggio]]), ''Cercano l'ideale!!!'' (n. 2, del [[28 maggio]]), ''Siamo malfattori!'' (n. 3, del [[4 giugno]]), ''Coi Malfattori!'' (n. 4, del [[23 giugno]]). <ref>Cfr, P. C. Masini, ''Cafiero'', Milano, 1974, p. 410, n. 9.</ref>


Da segnalare, infine, sono gli ampi resoconti della situazione russa; il testo del «Programma» adottato dall'Alleanza de' gruppi socialisti rivoluzionari di Parigi (n. 2, del 28 maggio); e la pubblicazione di alcuni brani poetici di F. Turati (''Fiori d'aprile'', n. 3, del 4 giugno) e C. Monticelli (''Rivolta! Dies Irae!''; ''Ai Nihilisti Russi'', n. 4, del 23 giugno). Di quest'ultimo è pubblicata anche (n. 3, del [[4 giugno]]) una «Dichiarazione», con cui Monticelli confermava di dissociarsi da quanti «intendono di fare dell'agitazione per mandare dei socialisti in Parlamento o nei Consigli Comunali o per ottenere delle riforme politiche ed economiche», e, sul numero successivo, lo scritto ''La questione dei mezzi''.
Da segnalare, infine, sono gli ampi resoconti della situazione russa; il testo del «Programma» adottato dall'Alleanza de' gruppi socialisti rivoluzionari di Parigi (n. 2, del 28 maggio); e la pubblicazione di alcuni brani poetici di F. Turati (''Fiori d'aprile'', n. 3, del 4 giugno) e C. Monticelli (''Rivolta! Dies Irae!''; ''Ai Nihilisti Russi'', n. 4, del 23 giugno). Di quest'ultimo è pubblicata anche (n. 3, del [[4 giugno]]) una «Dichiarazione», con cui Monticelli confermava di dissociarsi da quanti «intendono di fare dell'agitazione per mandare dei socialisti in Parlamento o nei Consigli Comunali o per ottenere delle riforme politiche ed economiche», e, sul numero successivo, lo scritto ''La questione dei mezzi''.
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