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== Storia == | == Storia == | ||
[[File:Malatesta1899.jpg|miniatura|200px|«[[Errico Malatesta]] nel [[1899]], quando era redattore della nostra Questione Sociale».]] | [[File:Malatesta1899.jpg|miniatura|200px|«[[Errico Malatesta]] nel [[1899]], quando era redattore della nostra Questione Sociale».]] | ||
[[File:LQSredazione.jpg|miniatura|400px|La redazione de ''La Questione Sociale'' (il secondo da sinistra è [[Giuseppe Ciancabilla]]).]] | |||
=== Periodo di attività <ref>Fonte principale: [https://www.ephemanar.net/juillet15.html L'Ephéméride Anarchiste, 15 juillet]</ref> === | === Periodo di attività <ref>Fonte principale: [https://www.ephemanar.net/juillet15.html L'Ephéméride Anarchiste, 15 juillet]</ref> === | ||
Il [[15 luglio]] [[1895]] a Paterson, New Jersey ([[USA]]), esce il primo numero del periodico socialista-anarchico italiano ''La Questione Sociale''. Il giornale è pubblicato dal gruppo di Paterson ''Diritto all'Esistenza'', che ha anche una casa editrice, ''L'Era Nuova''. | Il [[15 luglio]] [[1895]] a Paterson, New Jersey ([[USA]]), esce il primo numero del periodico socialista-anarchico italiano ''La Questione Sociale''. Il giornale è pubblicato dal gruppo di Paterson ''Diritto all'Esistenza'', che ha anche una casa editrice, ''L'Era Nuova''. | ||
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== ''Il nostro programma'' == | == ''Il nostro programma'' == | ||
Nel n° 1 del [[9 settembre]] [[1899]] compare in prima pagina un articolo intitolato ''Il nostro programma'', in cui, in 7 punti, è descritto l'ideale dei redattori del giornale. | Nel n° 1 del [[9 settembre]] [[1899]] compare in prima pagina un articolo intitolato ''Il nostro programma'', in cui, in 7 punti, è descritto l'ideale dei redattori del giornale. | ||
*1. «Abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garentiti i mezzi per produrre e vivere, sieno veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente, per l'interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.» | *1. «Abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garentiti i mezzi per produrre e vivere, sieno veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente, per l'interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.» |