Scritti vari di E. Malatesta: differenze tra le versioni

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L'astensione per noi è una questione di tattica; ma è tanto importante che, quando vi si rinunzia, si finisce col rinunziare anche ai principi. E ciò per la naturale connessione dei mezzi col fine.
L'astensione per noi è una questione di tattica; ma è tanto importante che, quando vi si rinunzia, si finisce col rinunziare anche ai principi. E ciò per la naturale connessione dei mezzi col fine.
Merlino si duole di non essere completamente d'accordo nè con noi nè coi socialisti democratici; ma dice che non si può disdire. Noi non gli domandiamo certamente di disdirsi, contro le sue convinzioni e contro la sua coscienza. Ma ci permettiamo di fargli un'osservazione.
Merlino si duole di non essere completamente d'accordo nè con noi nè coi socialisti democratici; ma dice che non si può disdire. Noi non gli domandiamo certamente di disdirsi, contro le sue convinzioni e contro la sua coscienza. Ma ci permettiamo di fargli un'osservazione.
Una tattica, per buona che sia, non vale se non quando è accettata da coloro che dovrebbero praticarla. Ora, a ragione o a torto, noi e gli anarchici tutti, della tattica proposta dal Merlino non vogliamo saperne. Non è meglio che egli stia con noi con cui ha pur comuni gl'ideali e comuni ha pure i mezzi principali di lotta, anzichè sciupare le sue forze in un tentativo che resterà sterile, ne siam sicuri, a meno che egli rinunzi all'anarchia e cerchi i suoi partigiani tra gli avversari nostri e suoi?
Una tattica, per buona che sia, non vale se non quando è accettata da coloro che dovrebbero praticarla. Ora, a ragione o a torto, noi e gli anarchici tutti, della tattica proposta dal Merlino non vogliamo saperne. Non è meglio che egli stia con noi con cui ha pur comuni gl'ideali e comuni ha pure i mezzi principali di lotta, anziché sciupare le sue forze in un tentativo che resterà sterile, ne siam sicuri, a meno che egli rinunzi all'anarchia e cerchi i suoi partigiani tra gli avversari nostri e suoi?


=== MERLINO, TENTATIVO DI CHIUDERE LA POLEMICA ===
=== MERLINO, TENTATIVO DI CHIUDERE LA POLEMICA ===
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E perciò bisogna lavorare a che la gente diventi anarchica, o almeno che il numero e la potenza d'azione degli anarchici aumentino, ed i sentimenti e le idee del pubblico si accostino quanto più è possibile ai sentimenti ed alle idee degli anarchici.
E perciò bisogna lavorare a che la gente diventi anarchica, o almeno che il numero e la potenza d'azione degli anarchici aumentino, ed i sentimenti e le idee del pubblico si accostino quanto più è possibile ai sentimenti ed alle idee degli anarchici.
E ancora: Merlino dice che il popolo non è convinto che bisogna abolire il governo. E chi pretende il contrario? Se il popolo ne fosse convinto, l'anarchia sarebbe un fatto. Ma noi che ne siamo convinti, abbiamo interesse e dovere di cercare di convincerne anche gli altri.
E ancora: Merlino dice che il popolo non è convinto che bisogna abolire il governo. E chi pretende il contrario? Se il popolo ne fosse convinto, l'anarchia sarebbe un fatto. Ma noi che ne siamo convinti, abbiamo interesse e dovere di cercare di convincerne anche gli altri.
Il popolo non è convinto, per esempio che il cattolicismo è un ammasso di superstizioni, che i preti ed i borghesi lo sostengono perché ottimo strumento di regno; il popolo non è convinto che si può fare a meno dei padroni; ma non per questo Merlino ci consiglierebbe di metterci a predicare, anzichè la distruzione, la riforma del cattolicismo e del capitalismo.
Il popolo non è convinto, per esempio che il cattolicismo è un ammasso di superstizioni, che i preti ed i borghesi lo sostengono perché ottimo strumento di regno; il popolo non è convinto che si può fare a meno dei padroni; ma non per questo Merlino ci consiglierebbe di metterci a predicare, anziché la distruzione, la riforma del cattolicismo e del capitalismo.
A parte quest'errore d'interpretazione, col quale mi si fa dare come un fatto quello che io dico che si deve fare, Merlino non risponde agli argomenti del mio articolo, ed io non ho che da rimandare i lettori a quell'articolo.
A parte quest'errore d'interpretazione, col quale mi si fa dare come un fatto quello che io dico che si deve fare, Merlino non risponde agli argomenti del mio articolo, ed io non ho che da rimandare i lettori a quell'articolo.
E invece egli insiste sulla necessità di una forma di governo e di parlamento, perché la società possa vivere e funzionare. “Abolito il municipio, che è un piccolo governo”, egli dice, “chi penserà alle strade, all'illuminazione, all'arginatura dei fiumi ed a tante altre opere d'interesse comune?”. “Vi penseranno tutti? Ciascuno a modo suo? O non vi penserà nessuno? O s'incaricheranno alcuni di provvedere a questi pubblici servizi nel pubblico interesse? E saranno questi incaricati arbitri di agire a loro modo o saranno sottoposti al volere della popolazione? E la popolazione avrà un volere unico o possono sorgere fra essa pareri diversi? Ed in questo caso si dovrà scegliere tra l'uno e l'altro? E come? Si riunirà il popolo in massa per deliberare su ciascuna questione che si presenti? Ovvero si riuniranno soltanto i rappresentanti o delegati di vari gruppi?”.
E invece egli insiste sulla necessità di una forma di governo e di parlamento, perché la società possa vivere e funzionare. “Abolito il municipio, che è un piccolo governo”, egli dice, “chi penserà alle strade, all'illuminazione, all'arginatura dei fiumi ed a tante altre opere d'interesse comune?”. “Vi penseranno tutti? Ciascuno a modo suo? O non vi penserà nessuno? O s'incaricheranno alcuni di provvedere a questi pubblici servizi nel pubblico interesse? E saranno questi incaricati arbitri di agire a loro modo o saranno sottoposti al volere della popolazione? E la popolazione avrà un volere unico o possono sorgere fra essa pareri diversi? Ed in questo caso si dovrà scegliere tra l'uno e l'altro? E come? Si riunirà il popolo in massa per deliberare su ciascuna questione che si presenti? Ovvero si riuniranno soltanto i rappresentanti o delegati di vari gruppi?”.
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