66 675
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "à " con "à ") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "Emile Armand" con "Émile Armand") |
||
Riga 10: | Riga 10: | ||
Dopo aver praticato un po' il giornalismo, Ner diventa professore di collegio anche se ha molte difficoltà nel piegarsi alla disciplina ed alle convenzioni che impongono una tale carriera. Autore di una cinquantina di libri in genere molto diversi (romanzi, racconti, saggi, teatro, poesia), è eletto nel [[1912]] principe dei narratori dai lettori de «L'Intransigeant». Han Ryner fu anche uno dei rari [[Personalità anarchiche|anarchici]] che parteciparono al ''[[felibrismo]]'', cioè al movimento letterario nato in [[Francia]], ad Avignone, nel [[1854]], di ascendenza romantica a cui stava molto a cuore l'identità nazionale ma soprattutto locale e che perciò tendeva a valorizzare la difesa della lingua occitana allo scopo di salvaguardare l'identità culturale provenzale. | Dopo aver praticato un po' il giornalismo, Ner diventa professore di collegio anche se ha molte difficoltà nel piegarsi alla disciplina ed alle convenzioni che impongono una tale carriera. Autore di una cinquantina di libri in genere molto diversi (romanzi, racconti, saggi, teatro, poesia), è eletto nel [[1912]] principe dei narratori dai lettori de «L'Intransigeant». Han Ryner fu anche uno dei rari [[Personalità anarchiche|anarchici]] che parteciparono al ''[[felibrismo]]'', cioè al movimento letterario nato in [[Francia]], ad Avignone, nel [[1854]], di ascendenza romantica a cui stava molto a cuore l'identità nazionale ma soprattutto locale e che perciò tendeva a valorizzare la difesa della lingua occitana allo scopo di salvaguardare l'identità culturale provenzale. | ||
Nel [[1896]], adotta lo pseudonimo di Han Ryner, diventa il redattore capo della rivista ''Demain'' e collabora a numerose [[stampa anarchica|riviste e giornali]]: «L'Art social», l'«Humanité nouvelle» di «Augustin Hamon», «L'Ennemi du Peuple» di [[Emile Janvion]], «L'Idée Libre» di Lorulot, e anche per «[[l'en dehors]]» e «L'Unique» di [[ | Nel [[1896]], adotta lo pseudonimo di Han Ryner, diventa il redattore capo della rivista ''Demain'' e collabora a numerose [[stampa anarchica|riviste e giornali]]: «L'Art social», l'«Humanité nouvelle» di «Augustin Hamon», «L'Ennemi du Peuple» di [[Emile Janvion]], «L'Idée Libre» di Lorulot, e anche per «[[l'en dehors]]» e «L'Unique» di [[Émile Armand]]. | ||
Alla vigilia della Prima Guerra mondiale, Han Ryner adotta delle posizioni [[pacifismo|pacifiste]] e lotta sino alla sua morte per il riconoscimento dell'[[obiezione di coscienza]]. Il suo [[pacifismo]] si esprime durante la guerra nelle sue collaborazioni a «Par-delà la mêlée» di Armand e «Ce qu'il faut dire» di [[Sébastien Faure]] e in seguito al «Journal du Peuple» di [[Henri Fabre]]. | Alla vigilia della Prima Guerra mondiale, Han Ryner adotta delle posizioni [[pacifismo|pacifiste]] e lotta sino alla sua morte per il riconoscimento dell'[[obiezione di coscienza]]. Il suo [[pacifismo]] si esprime durante la guerra nelle sue collaborazioni a «Par-delà la mêlée» di Armand e «Ce qu'il faut dire» di [[Sébastien Faure]] e in seguito al «Journal du Peuple» di [[Henri Fabre]]. |