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L'evento costrinse nel [[1922]] i britannici a concedere unilateralmente la formale indipendenza al Paese arabo e il riconoscimento dell'[[Egitto]] a dotarsi di una Costituzione, promulgata il [[19 aprile]] del [[1923]]. La [[Gran Bretagna]] tuttavia rifiutò di riconoscere la sovranità dell'Egitto sul Sudan e di ritirare le sue [[esercito|forze armate]] dalla zona del Canale di Suez. La rivolta anticolonialista fu guidata dal partito [[nazionalista]] ''Wafd'', che pur abbracciando vaghi ideali di sinistra ([[giustizia sociale]], equità, anti[[colonialismo]], ecc.) rifiutava la [[lotta di classe]] ed altri principi del [[marxismo]] come la dittatura del [[proletariato]]. | L'evento costrinse nel [[1922]] i britannici a concedere unilateralmente la formale indipendenza al Paese arabo e il riconoscimento dell'[[Egitto]] a dotarsi di una Costituzione, promulgata il [[19 aprile]] del [[1923]]. La [[Gran Bretagna]] tuttavia rifiutò di riconoscere la sovranità dell'Egitto sul Sudan e di ritirare le sue [[esercito|forze armate]] dalla zona del Canale di Suez. La rivolta anticolonialista fu guidata dal partito [[nazionalista]] ''Wafd'', che pur abbracciando vaghi ideali di sinistra ([[giustizia sociale]], equità, anti[[colonialismo]], ecc.) rifiutava la [[lotta di classe]] ed altri principi del [[marxismo]] come la dittatura del [[proletariato]]. | ||
In questo contesto, le anime della sinistra rivoluzionaria (marxiste ed anarchiche) si trovarono in forte difficoltà sia per la [[repressione]] <ref>Nel settembre [[1919]], dopo un'intensa estate di scioperi, il governo egiziano procedete all'espulsione degli operai italiani Max di Collalto e Giuseppe Pizzuto, entrambi di tendenza socialista.</ref> che per l'egemonizzazione politica a "sinistra" del ''Wafd''. Intanto, nel tentativo di conquistare consensi tra il [[proletariato]], nei primi anni '20 nacque il Partito Socialista e il Partito Comunista Egiziano, accentuando la marginalizzazione del movimento anarchico egiziano schiacciato da una parte da nazionalisti e marxisti e dall'altra dal nascente fondamentalismo islamico.<ref>Il partito dei Fratelli Musulmani nacque nel 1928</ref> | In questo contesto, le anime della sinistra rivoluzionaria (marxiste ed anarchiche) si trovarono in forte difficoltà sia per la [[repressione]] <ref>Nel settembre [[1919]], dopo un'intensa estate di scioperi, il governo egiziano procedete all'espulsione degli operai italiani Max di Collalto e Giuseppe Pizzuto, entrambi di tendenza socialista.</ref> che per l'egemonizzazione politica a "sinistra" del ''Wafd''. Intanto, nel tentativo di conquistare consensi tra il [[proletariato]], nei primi anni '20 nacque il Partito Socialista e il Partito Comunista Egiziano, accentuando la marginalizzazione del movimento anarchico egiziano schiacciato da una parte da nazionalisti e marxisti e dall'altra dal nascente fondamentalismo islamico. <ref>Il partito dei Fratelli Musulmani nacque nel 1928</ref> | ||
La vera indipendenza dell'[[Egitto]] sarà conseguita solo nel [[1956]], dopo la rivoluzione anti[[colonialismo|colonialista]] iniziata nel [[1952]] e guidata da Nasser. Con Nasser si impose in Egitto definitivamente il [[nazionalismo di sinistra]] (''Nasserismo''), che di fatto egemonizzò ancor più quell'area politica. Rifiutando ancora una volta la [[lotta di classe]], il nasserismo represse duramente i rivoluzionari anticlassisti di natura marxista ed [[anarchia|anarchica]]. L'unico partito al potere fu l'''Unione Socialista Araba'', il partito politico fondato da Gamal Abd el-Nasser nel [[1962]], che governò tirannicamente il paese anche con Sadat e sino al [[1978]], quando cambiò nome in Partito Nazionale Democratico. Con Nasser assunse un potere gigantesco l'[[esercito]] e tutta la [[militarismo|gerarchia militare]]. | La vera indipendenza dell'[[Egitto]] sarà conseguita solo nel [[1956]], dopo la rivoluzione anti[[colonialismo|colonialista]] iniziata nel [[1952]] e guidata da Nasser. Con Nasser si impose in Egitto definitivamente il [[nazionalismo di sinistra]] (''Nasserismo''), che di fatto egemonizzò ancor più quell'area politica. Rifiutando ancora una volta la [[lotta di classe]], il nasserismo represse duramente i rivoluzionari anticlassisti di natura marxista ed [[anarchia|anarchica]]. L'unico partito al potere fu l'''Unione Socialista Araba'', il partito politico fondato da Gamal Abd el-Nasser nel [[1962]], che governò tirannicamente il paese anche con Sadat e sino al [[1978]], quando cambiò nome in Partito Nazionale Democratico. Con Nasser assunse un potere gigantesco l'[[esercito]] e tutta la [[militarismo|gerarchia militare]]. |