Prospettiva Marxista: differenze tra le versioni

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Basandoci su quanto finora detto, sembrerebbe che la libertà  di ipotesi scientifica sia qualcosa da difendere sempre e comunque, in pratica un principio. È possibile ipotizzare momenti in cui la manifestazione della libertà  di ipotesi scientifica possa essere dannosa al partito e, quindi, alla classe? Non pensiamo che ci possano essere momenti in cui la manifestazione di un\'ipotesi scientifica possa tradursi in un indebolimento del partito e della classe.  
Basandoci su quanto finora detto, sembrerebbe che la libertà  di ipotesi scientifica sia qualcosa da difendere sempre e comunque, in pratica un principio. È possibile ipotizzare momenti in cui la manifestazione della libertà  di ipotesi scientifica possa essere dannosa al partito e, quindi, alla classe? Non pensiamo che ci possano essere momenti in cui la manifestazione di un\'ipotesi scientifica possa tradursi in un indebolimento del partito e della classe.  


Di per sé la cosa è evidente quando le diversità  di ipotesi concernono aspetti fondamentali della lotta politica, quando i nodi su cui differiscono le ipotesi hanno una tale centralità  da rendere impossibile mettere in sordina il confronto. Si pensi alle differenti valutazioni sul momento storico e sui compiti che ne derivano per il partito rivoluzionario alla vigilia dell'Ottobre, quando Lenin formula le Tesi di aprile. Il dubbio potrebbe sorgere in riferimento a questioni "minori", quando si potrebbe ritenere utile, in ragione di compiti prioritari, un rinvio del confronto di più ipotesi, una sua caratterizzazione meno "pubblica", ma anche in questo caso, proprio perché il confronto riguarderebbe aspetti minori, non avrebbe senso occultarlo.
Di per sé la cosa è evidente quando le diversità  di ipotesi concernono aspetti fondamentali della lotta politica, quando i nodi su cui differiscono le ipotesi hanno una tale centralità  da rendere impossibile mettere in sordina il confronto. Si pensi alle differenti valutazioni sul momento storico e sui compiti che ne derivano per il partito rivoluzionario alla vigilia dell'Ottobre, quando Lenin formula le Tesi di aprile. Il dubbio potrebbe sorgere in riferimento a questioni "minori", quando si potrebbe ritenere utile, in ragione di compiti prioritari, un rinvio del confronto di più ipotesi, una sua caratterizzazione meno "pubblica", ma anche in questo caso, proprio perché il confronto riguarderebbe aspetti minori, non avrebbe senso occultarlo.
Ogni condizionamento posto alla libertà  di ipotesi scientifica dettato da dei valori ritenuti superiori all'ipotesi scientifica stessa, da un ricorso troppo spesso disinvolto ai concetti di "unità " o di "disciplina" di partito, otterrà  come unico risultato di indebolire il vero, unico principio che è quello di avere un partito rivoluzionario fermamente ancorato all'essenza genuinamente scientifica del marxismo, alla "ipotesi scientifica" come metodo e non ad "una" ipotesi scientifica, ad una chiave interpretativa che si pretende vera perché sottratta alla verifica con altre ipotesi. Vedere nel confronto di più ipotesi all'interno di una stessa scuola, in un comune sforzo di impiego dei metodi del marxismo ad una realtà  complessa, un elemento di disturbo per la corretta conduzione "pratica" dell'attività  politica significa aver già  allontanato quest'ultima dallo spirito scientifico del marxismo. Adoperarsi, poi, perché al posto del succedersi di ipotesi, il marxismo possa avanzare attraverso la proclamazione di una verità , difesa per spirito di partito, significa essere diventati ormai paladini di una concezione religiosa della realtà , declinata, per feroce ironia della storia, con le formule di un vuoto scientismo.
Ogni condizionamento posto alla libertà  di ipotesi scientifica dettato da dei valori ritenuti superiori all'ipotesi scientifica stessa, da un ricorso troppo spesso disinvolto ai concetti di "unità " o di "disciplina" di partito, otterrà  come unico risultato di indebolire il vero, unico principio che è quello di avere un partito rivoluzionario fermamente ancorato all'essenza genuinamente scientifica del marxismo, alla "ipotesi scientifica" come metodo e non ad "una" ipotesi scientifica, ad una chiave interpretativa che si pretende vera perché sottratta alla verifica con altre ipotesi. Vedere nel confronto di più ipotesi all'interno di una stessa scuola, in un comune sforzo di impiego dei metodi del marxismo ad una realtà  complessa, un elemento di disturbo per la corretta conduzione "pratica" dell'attività  politica significa aver già  allontanato quest'ultima dallo spirito scientifico del marxismo. Adoperarsi, poi, perché al posto del succedersi di ipotesi, il marxismo possa avanzare attraverso la proclamazione di una verità , difesa per spirito di partito, significa essere diventati ormai paladini di una concezione religiosa della realtà , declinata, per feroce ironia della storia, con le formule di un vuoto scientismo.
L'adesione ad un raggruppamento che si richiama al marxismo è adesione effettiva al marxismo e, quindi, al partito in senso marxista se è adesione ad un'ipotesi scientifica, formulata in sintonia con il metodo dell'ipotesi scientifica. Il processo di formulazione, confronto, verifica e selezione delle ipotesi è la dinamica vitale del partito, la dinamica che può garantire l'esistenza del partito, con i suoi errori e i suoi ritardi, in forza dei suoi errori e dei suoi ritardi, compresi e affrontati in una riflessione collettiva. Solo questo processo, infine, può preservare l'unità  del partito. Unità  nell'unico significato che un partito rivoluzionario moderno può riconoscere: non fedeltà  ad un'organizzazione e ai suoi dogmi, ma adesione, critica, ragionata, ad un metodo che si è rivelato effettivamente scientifico e che solo può permettere oggi alla classe sfruttata di articolare la propria azione emancipatrice.
L'adesione ad un raggruppamento che si richiama al marxismo è adesione effettiva al marxismo e, quindi, al partito in senso marxista se è adesione ad un'ipotesi scientifica, formulata in sintonia con il metodo dell'ipotesi scientifica. Il processo di formulazione, confronto, verifica e selezione delle ipotesi è la dinamica vitale del partito, la dinamica che può garantire l'esistenza del partito, con i suoi errori e i suoi ritardi, in forza dei suoi errori e dei suoi ritardi, compresi e affrontati in una riflessione collettiva. Solo questo processo, infine, può preservare l'unità  del partito. Unità  nell'unico significato che un partito rivoluzionario moderno può riconoscere: non fedeltà  ad un'organizzazione e ai suoi dogmi, ma adesione, critica, ragionata, ad un metodo che si è rivelato effettivamente scientifico e che solo può permettere oggi alla classe sfruttata di articolare la propria azione emancipatrice.
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