Dorothy Parker: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - " [[" con " [["
m (Sostituzione testo - " [[ " con " [[")
m (Sostituzione testo - " [[" con " [[")
Riga 8: Riga 8:
Dopo gli studi, nel [[1917]], cerca lavoro come giornalista inviando delle poesie alla nota rivista «Vanity Fair». L'anno seguente ottiene grande successo la sua rubrica di critica teatrale su «Vogue», a cui segue un'apprezzata collaborazione, durata dalla metà  degli anni '20 fino i primi "anni '30", con il celebre giornale «The New Yorker». Qui pubblica racconti di squisita finezza, in cui dileggia la fatua realtà  che la circonda, ma di cui è anche partecipe, in qualità  di intrattenitrice della famosa "Tavola Rotonda" dell'Algonquin (un rinomato hotel di New York), uno stravagante circolo letterario in cui, dal [[1919]] fino al [[1929]] circa, scrittori e commediografi, come Robert Benchley, George Kaufman e Edna Ferber, si riuniscono per bere e folleggiare secondo la moda dell'epoca. Al contempo figlia e critica del suo tempo, la Parker diventa vittima della sua coscienza, e si rifugia, oltre che nella scrittura, nell'alcol e negli amori facili. La [[letteratura]] resterà  comunque la sua più grande e raffinata "valvola di sfogo".  
Dopo gli studi, nel [[1917]], cerca lavoro come giornalista inviando delle poesie alla nota rivista «Vanity Fair». L'anno seguente ottiene grande successo la sua rubrica di critica teatrale su «Vogue», a cui segue un'apprezzata collaborazione, durata dalla metà  degli anni '20 fino i primi "anni '30", con il celebre giornale «The New Yorker». Qui pubblica racconti di squisita finezza, in cui dileggia la fatua realtà  che la circonda, ma di cui è anche partecipe, in qualità  di intrattenitrice della famosa "Tavola Rotonda" dell'Algonquin (un rinomato hotel di New York), uno stravagante circolo letterario in cui, dal [[1919]] fino al [[1929]] circa, scrittori e commediografi, come Robert Benchley, George Kaufman e Edna Ferber, si riuniscono per bere e folleggiare secondo la moda dell'epoca. Al contempo figlia e critica del suo tempo, la Parker diventa vittima della sua coscienza, e si rifugia, oltre che nella scrittura, nell'alcol e negli amori facili. La [[letteratura]] resterà  comunque la sua più grande e raffinata "valvola di sfogo".  


I suoi racconti sono cofanetti di lucente perfidia e di delirante malinconia, in dui descrive la Donna al massimo della sua Insicurezza, e la Società  al peggio delle sue Contraddizioni. È il lato politico dei suoi testi quello meno noto: in racconti come ''Vestire gli ignudi'' la Parker schernisce con beffardo cinismo la classe più agiata e si schiera con quella dei più deboli, in ''Una certa signora'' mette a tappeto i parvenu arricchiti, mentre in ''Composizione in bianco e nero'' prende in giro il [[razzismo]] latente degli "pseudo-liberali". Il suo modo di vivere indipendente e sfrontato, nonché il tipo di Donna descritta nei suoi racconti, sono chiare dichiarazioni pro-[[femminismo|femministe]]. Il suo impegno politico comincia a destare scalpore quando, a partire dal [[1922]], organizza manifestazioni e firma domande di grazia a favore della causa di [[Sacco e Vanzetti]]. Espresse crtiche radicali al [[medicina sociale|sistema medico]], sostenendo che nella [[medicina sociale|medicina]] clinica la relazione paziente (passivo) \ medico (attivo) crea una [[gerarchia]] di esperti che difficilmente può conciliarsi con gli obiettivi libertari, ugualitari e [[democrazia|democratici]].
I suoi racconti sono cofanetti di lucente perfidia e di delirante malinconia, in dui descrive la Donna al massimo della sua Insicurezza, e la Società  al peggio delle sue Contraddizioni. È il lato politico dei suoi testi quello meno noto: in racconti come ''Vestire gli ignudi'' la Parker schernisce con beffardo cinismo la classe più agiata e si schiera con quella dei più deboli, in ''Una certa signora'' mette a tappeto i parvenu arricchiti, mentre in ''Composizione in bianco e nero'' prende in giro il [[razzismo]] latente degli "pseudo-liberali". Il suo modo di vivere indipendente e sfrontato, nonché il tipo di Donna descritta nei suoi racconti, sono chiare dichiarazioni pro-[[femminismo|femministe]]. Il suo impegno politico comincia a destare scalpore quando, a partire dal [[1922]], organizza manifestazioni e firma domande di grazia a favore della causa di [[Sacco e Vanzetti]]. Espresse crtiche radicali al [[medicina sociale|sistema medico]], sostenendo che nella [[medicina sociale|medicina]] clinica la relazione paziente (passivo) \ medico (attivo) crea una [[gerarchia]] di esperti che difficilmente può conciliarsi con gli obiettivi libertari, ugualitari e [[democrazia|democratici]].


Con la Grande Depressione del [[1929]], la spensieratezza dell'"Età  del jazz" finisce. Nel [[1934]] Dorothy Parker si trasferisce a Los Angeles, dove comincia una proficua attività  di sceneggiatrice cinematografica col suo secondo marito, l'attore e scrittore Alan Campbell. La vita agiata di questo periodo non le impedirà  di fare un passo pericoloso per la sua carriera. Nel [[1937]] infatti, quando in [[Spagna]] comincia la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Guerra Civile]], Dorothy Parker vi si reca come corrispondente per la rivista di sinistra ''The New Masses''. Fervente fiancheggiatrice delle azioni lealiste (sostenute dai Sindacati, dai Comunisti e dall'Unione Sovietica) che attaccano l'oppressione dell'esercito di [[Francisco Franco|Franco]], al suo ritorno la scrittrice viene tacciata di essere una «simpatizzante comunista», ed il suo contratto ad Hollywood venne immediatamente strappato.  
Con la Grande Depressione del [[1929]], la spensieratezza dell'"Età  del jazz" finisce. Nel [[1934]] Dorothy Parker si trasferisce a Los Angeles, dove comincia una proficua attività  di sceneggiatrice cinematografica col suo secondo marito, l'attore e scrittore Alan Campbell. La vita agiata di questo periodo non le impedirà  di fare un passo pericoloso per la sua carriera. Nel [[1937]] infatti, quando in [[Spagna]] comincia la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Guerra Civile]], Dorothy Parker vi si reca come corrispondente per la rivista di sinistra ''The New Masses''. Fervente fiancheggiatrice delle azioni lealiste (sostenute dai Sindacati, dai Comunisti e dall'Unione Sovietica) che attaccano l'oppressione dell'esercito di [[Francisco Franco|Franco]], al suo ritorno la scrittrice viene tacciata di essere una «simpatizzante comunista», ed il suo contratto ad Hollywood venne immediatamente strappato.  
64 364

contributi