Ateismo: differenze tra le versioni

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[[File:Atheism1.png|thumb|Simbolo proposto da alcuni atei in propria rappresentanza.]]Il termine  '''ateismo''', nel suo significato etimologico, si riferisce alla negazione dell’esistenza di una qualsiasi entità  divina. Questa è la definizione più accettata in ambito [[Filosofia|filosofico]], tuttavia possono esistere altre definizioni, ovvero estensioni più o meno ampie del termine, in genere suggerite dalla [[cultura popolare]].  
[[File:Atheism1.png|thumb|Simbolo proposto da alcuni atei in propria rappresentanza.]]Il termine  '''ateismo''', nel suo significato etimologico, si riferisce alla negazione dell'esistenza di una qualsiasi entità  divina. Questa è la definizione più accettata in ambito [[Filosofia|filosofico]], tuttavia possono esistere altre definizioni, ovvero estensioni più o meno ampie del termine, in genere suggerite dalla [[cultura popolare]].  


Il termine '''ateismo''' deriva dal greco ἄθεος (àtheos, composto da α- privativo, senza, e θεός, dio, letteralmente "senza dio"). L'ateismo può dunque essere etimologicamente definito come «lo stato o l’attitudine di colui o colei che non crede in dio», in un contesto monoteista, o più generalmente, come «lo stato o l’attitudine di colui o colei che non credono in alcun dio».
Il termine '''ateismo''' deriva dal greco ἄθεος (àtheos, composto da α- privativo, senza, e θεός, dio, letteralmente "senza dio"). L'ateismo può dunque essere etimologicamente definito come «lo stato o l'attitudine di colui o colei che non crede in dio», in un contesto monoteista, o più generalmente, come «lo stato o l'attitudine di colui o colei che non credono in alcun dio».


Storicamente il termine "ateo" è stato anche usato per indicare credenti in una fede diversa dalla propria, quindi spesso considerato un termine alla stregua dell'[[Eresia]] o comunque non inteso per quello che effettivamente significa e rappresenta, facendolo diventare un termine negativo agli occhi della [[società ]]. I credenti nel politeismo chiamavano  perciò «senza dèi» i cristiani, mentre questi usavano volentieri l'espressione '''atei''' per taoisti e buddhisti.   
Storicamente il termine "ateo" è stato anche usato per indicare credenti in una fede diversa dalla propria, quindi spesso considerato un termine alla stregua dell'[[Eresia]] o comunque non inteso per quello che effettivamente significa e rappresenta, facendolo diventare un termine negativo agli occhi della [[società ]]. I credenti nel politeismo chiamavano  perciò «senza dèi» i cristiani, mentre questi usavano volentieri l'espressione '''atei''' per taoisti e buddhisti.   


"Agli atei non piace essere definiti "non credenti" perché in realtà  credono in molte cose ragionevoli, ma sempre (o quasi) coltivano convinzioni basate sull’esperienza e sulla conoscenza oggettiva e razionale del mondo e di tutto ciò che ci circonda."
"Agli atei non piace essere definiti "non credenti" perché in realtà  credono in molte cose ragionevoli, ma sempre (o quasi) coltivano convinzioni basate sull'esperienza e sulla conoscenza oggettiva e razionale del mondo e di tutto ciò che ci circonda."


==Descrizione generale==
==Descrizione generale==
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[[File: D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|thumb|[[Voltaire]]]]
[[File: D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|thumb|[[Voltaire]]]]
[[File: Meslier.jpg|thumb|left|[[Jean Meslier]] (1664-1729), materialista ateo]]
[[File: Meslier.jpg|thumb|left|[[Jean Meslier]] (1664-1729), materialista ateo]]
L’'''ateismo''' definisce la [[Filosofia|posizione filosofica]] sia di chi non riscontra nell'esistente alcun soggetto dotato di proprietà  superiori o soprannaturali, sia di chi afferma positivamente l'impossibilità  dell'esistenza di siffatti soggetti. In tal senso esso si contrappone al [[teismo]] che però storicamente ha significato anche una posizione non-cristiana ma di tipo [[deismo |deista]] ([[Voltaire]] e [[Jean-Jacques Rousseau]]).  
L''''ateismo''' definisce la [[Filosofia|posizione filosofica]] sia di chi non riscontra nell'esistente alcun soggetto dotato di proprietà  superiori o soprannaturali, sia di chi afferma positivamente l'impossibilità  dell'esistenza di siffatti soggetti. In tal senso esso si contrappone al [[teismo]] che però storicamente ha significato anche una posizione non-cristiana ma di tipo [[deismo |deista]] ([[Voltaire]] e [[Jean-Jacques Rousseau]]).  


Vengono impropriamente talvolta inglobati nella categoria dell’ateismo anche coloro che "sospendono" o comunque non esprimono giudizio, vista l’impossibilità  razionale di dimostrare tanto l’esistenza di dio quanto la sua inesistenza. Tali persone sono non atee ma [[agnosticismo | agnostiche]]. Molti agnostici sono particolarmente risoluti nel respingere la definizione di "ateo", accettando solo quella di "agnostico".
Vengono impropriamente talvolta inglobati nella categoria dell'ateismo anche coloro che "sospendono" o comunque non esprimono giudizio, vista l'impossibilità  razionale di dimostrare tanto l'esistenza di dio quanto la sua inesistenza. Tali persone sono non atee ma [[agnosticismo | agnostiche]]. Molti agnostici sono particolarmente risoluti nel respingere la definizione di "ateo", accettando solo quella di "agnostico".


Ancora impropriamente e da un punto di vista corrivo il termine ateismo è qualche volta riferito a persone che dichiarano di non credere in alcun dio, ma credono nell’esistenza di forze soprannaturali di tipo differente non chiamate Dio. In realtà  la parola Dio va intesa anche nel senso generico di Spirito, Essere, Logos, Tao, Brahman, Atman, ecc., ovvero di qualsiasi entità  "non naturale" e immanente.  
Ancora impropriamente e da un punto di vista corrivo il termine ateismo è qualche volta riferito a persone che dichiarano di non credere in alcun dio, ma credono nell'esistenza di forze soprannaturali di tipo differente non chiamate Dio. In realtà  la parola Dio va intesa anche nel senso generico di Spirito, Essere, Logos, Tao, Brahman, Atman, ecc., ovvero di qualsiasi entità  "non naturale" e immanente.  


L'ateismo non va confuso con l'[[anticlericalismo]] o l'antireligiosità  in generale. Chi neghi il Dio monoteista o panteista e poi creda negli oroscopi, nella divinazione, in amuleti e quant'alro, non può per definizione esser chiamato ateo. Criticare profondamente la [[religione]], difendendo posizioni materiali in opposizione a quelle immateriali non è perciò stesso ateismo. [[Thomas Hobbes]] e [[John Toland]] erano materialisti ma credevano in Dio ed anzi facevano una teologia alternativa.  
L'ateismo non va confuso con l'[[anticlericalismo]] o l'antireligiosità  in generale. Chi neghi il Dio monoteista o panteista e poi creda negli oroscopi, nella divinazione, in amuleti e quant'alro, non può per definizione esser chiamato ateo. Criticare profondamente la [[religione]], difendendo posizioni materiali in opposizione a quelle immateriali non è perciò stesso ateismo. [[Thomas Hobbes]] e [[John Toland]] erano materialisti ma credevano in Dio ed anzi facevano una teologia alternativa.  
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Ma in realtà  non esistendo morale o legge atea, non può appunto, esistere una cultura. Una cultura ha bisogno di punti di riferimento e di "amministratori" di essa, ma nell'ateismo ogni persona è padrona di se stessa e non deve rispondere né ad un dio né ad un suo ministro. Ciò che unisce gli atei, infatti, è solo la non credenza nell'esistenza di Dio. Proprio per questo motivo l'ateo andrà  alla ricerca della propria [[etica]], e spesso questa è la spinta che porta ad assumersi le propria responsabilità , senza fuggire nel confortevole conformismo delle morali imposte.  
Ma in realtà  non esistendo morale o legge atea, non può appunto, esistere una cultura. Una cultura ha bisogno di punti di riferimento e di "amministratori" di essa, ma nell'ateismo ogni persona è padrona di se stessa e non deve rispondere né ad un dio né ad un suo ministro. Ciò che unisce gli atei, infatti, è solo la non credenza nell'esistenza di Dio. Proprio per questo motivo l'ateo andrà  alla ricerca della propria [[etica]], e spesso questa è la spinta che porta ad assumersi le propria responsabilità , senza fuggire nel confortevole conformismo delle morali imposte.  


Altra cosa data per scontata è il fatto che gli atei siano solo un gruppo ristretto della società , che in poca percentuale, decide di dissentire alle religioni. Infatti, al contrario di quello che le religioni vogliono far credere, l'ateismo è in continua crescita nel mondo ed è pari al 17% circa della popolazione mondiale, invece la percentuale che si dichiara "non credente" è pari al 25%. Il paese dove c’è una maggiore percentuale di atei è la [[Cina]] (47%); seguono [[Giappone]] (31%), [[Repubblica Ceca]] (30%) e [[Francia]] (29%) e [[Italia]] (18%). Nei paesi occidentali della top ten, quali [[Germania]], [[Olanda]], [[Austria]], [[Islanda]], [[Australia]] e [[Irlanda]], si aggira intorno al 10-15%.
Altra cosa data per scontata è il fatto che gli atei siano solo un gruppo ristretto della società , che in poca percentuale, decide di dissentire alle religioni. Infatti, al contrario di quello che le religioni vogliono far credere, l'ateismo è in continua crescita nel mondo ed è pari al 17% circa della popolazione mondiale, invece la percentuale che si dichiara "non credente" è pari al 25%. Il paese dove c'è una maggiore percentuale di atei è la [[Cina]] (47%); seguono [[Giappone]] (31%), [[Repubblica Ceca]] (30%) e [[Francia]] (29%) e [[Italia]] (18%). Nei paesi occidentali della top ten, quali [[Germania]], [[Olanda]], [[Austria]], [[Islanda]], [[Australia]] e [[Irlanda]], si aggira intorno al 10-15%.


In realtà  c'è una vera e propria difficoltà  nel creare delle statistiche, in primis perché spesso queste statistiche vengono fatte da istituzioni religione, che ovviamente manipolano le stesse. Per esempio nello stato del Vaticano la percentuale di credenti viene indicata al 100%, ma in un altra statica fatta dal calendario De Agostini viene indicata una percentuale pari al 95%, chiara prova che i dati vengono manipolati. Poi c'è il problema delle persone che hanno paura o comunque timore a dichiararsi atei, spesso per via della società  che li circonda.
In realtà  c'è una vera e propria difficoltà  nel creare delle statistiche, in primis perché spesso queste statistiche vengono fatte da istituzioni religione, che ovviamente manipolano le stesse. Per esempio nello stato del Vaticano la percentuale di credenti viene indicata al 100%, ma in un altra statica fatta dal calendario De Agostini viene indicata una percentuale pari al 95%, chiara prova che i dati vengono manipolati. Poi c'è il problema delle persone che hanno paura o comunque timore a dichiararsi atei, spesso per via della società  che li circonda.
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===I valori degli atei===
===I valori degli atei===


L’ateismo è un approccio alla vita basato sull'umanità  e sulla ragione. Gli atei pensano che i valori morali sono realmente fondati solo sulla natura umana e sull'esperienza: il rispetto per gli altri non deve avere necessariamente una fonte esterna, come tende ad affermare la [[religione]].  
L'ateismo è un approccio alla vita basato sull'umanità  e sulla ragione. Gli atei pensano che i valori morali sono realmente fondati solo sulla natura umana e sull'esperienza: il rispetto per gli altri non deve avere necessariamente una fonte esterna, come tende ad affermare la [[religione]].  


Il fatto che gli atei spesso si riferiscono alla natura umana non significa ovviamente che ritengano giusto tutto ciò che è naturale, così come il fatto che gli atei hanno una concezione del mondo essenzialmente scientifica, non significa che pensino che la scienza o gli scienziati possano dirci quello che è giusto. Gli atei non si riferiscono a testi sacri o ad [[autorità ]] religiose quando prendono decisioni morali: piuttosto, considerano ciò che hanno appreso dall'esperienza e cercano di capire quale dovrebbe essere il giusto esito dei fatti.  
Il fatto che gli atei spesso si riferiscono alla natura umana non significa ovviamente che ritengano giusto tutto ciò che è naturale, così come il fatto che gli atei hanno una concezione del mondo essenzialmente scientifica, non significa che pensino che la scienza o gli scienziati possano dirci quello che è giusto. Gli atei non si riferiscono a testi sacri o ad [[autorità ]] religiose quando prendono decisioni morali: piuttosto, considerano ciò che hanno appreso dall'esperienza e cercano di capire quale dovrebbe essere il giusto esito dei fatti.  
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Gli atei possono citare le opere di filosofi o di scienziati perché spiegano bene certi concetti o sono stati i primi a mettere a fuoco certe spiegazioni, ma non li indicano come autori che non possono essere messi in discussione. Gli atei credono nella capacità  dell'uomo di fare scelte responsabili. Non credono che i principi morali di base siano delle semplici preferenze personali o che possano variare molto nello spazio o nel tempo: gli atei non sono relativisti, anche se, non essendo legati a regole o ad [[autorità ]] auto-referenziali, vengono spesso criticati per incoerenza o relativismo morale.  
Gli atei possono citare le opere di filosofi o di scienziati perché spiegano bene certi concetti o sono stati i primi a mettere a fuoco certe spiegazioni, ma non li indicano come autori che non possono essere messi in discussione. Gli atei credono nella capacità  dell'uomo di fare scelte responsabili. Non credono che i principi morali di base siano delle semplici preferenze personali o che possano variare molto nello spazio o nel tempo: gli atei non sono relativisti, anche se, non essendo legati a regole o ad [[autorità ]] auto-referenziali, vengono spesso criticati per incoerenza o relativismo morale.  


Gli atei risponderebbero a queste critiche affermando che c’è una differenza tra flessibilità  dei principi (il cosiddetto [[situazionismo]]) e relativismo e che la ragione, l'esperienza e l’empatia li aiutano a scegliere cosa è giusto nelle differenti situazioni. Gli atei tengono in massima considerazione la conoscenza, la felicità , la [[libertà ]] e la giustizia, e sono spinti dal desiderio di aumentare questi valori in modo da rendere il mondo un posto migliore. Tengono in considerazione le idee basate su prove evidenti, e tutte le cose dentro di noi e attorno a noi che rendono la vita degna di essere vissuta. Gli atei credono che sia giusto godere delle cose belle della vita, se è possibile farlo senza danneggiare gli altri o l’ambiente. Pensano che tutti noi dovremmo provare a vivere una vita piena e felice, e che un ottimo modo per farlo è aiutare gli altri a fare lo stesso.  
Gli atei risponderebbero a queste critiche affermando che c'è una differenza tra flessibilità  dei principi (il cosiddetto [[situazionismo]]) e relativismo e che la ragione, l'esperienza e l'empatia li aiutano a scegliere cosa è giusto nelle differenti situazioni. Gli atei tengono in massima considerazione la conoscenza, la felicità , la [[libertà ]] e la giustizia, e sono spinti dal desiderio di aumentare questi valori in modo da rendere il mondo un posto migliore. Tengono in considerazione le idee basate su prove evidenti, e tutte le cose dentro di noi e attorno a noi che rendono la vita degna di essere vissuta. Gli atei credono che sia giusto godere delle cose belle della vita, se è possibile farlo senza danneggiare gli altri o l'ambiente. Pensano che tutti noi dovremmo provare a vivere una vita piena e felice, e che un ottimo modo per farlo è aiutare gli altri a fare lo stesso.  


===Giusto o sbagliato?===
===Giusto o sbagliato?===
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
* [[Carlo Tamagnone]], ''Dio non esiste'' (''la realtà  e l’evoluzione cosmica tra caso e necessità ''). Clinamen 2010.
* [[Carlo Tamagnone]], ''Dio non esiste'' (''la realtà  e l'evoluzione cosmica tra caso e necessità ''). Clinamen 2010.
* [[Michel Onfray]], ''Trattato di ateologia. Fisica della metafisica'', Fazi editore, 2009
* [[Michel Onfray]], ''Trattato di ateologia. Fisica della metafisica'', Fazi editore, 2009
*[[Alfredo Maria Bonanno|BONANNO, Alfredo Maria]]: ''[http://archivio.edizionianarchismo.net/library/alfredo-m-bonanno-l-ateismo-di-paul-henry-thiry-d-holbach L’ateismo di Paul-Henry Thiry d’Holbach]'', edizioni anarchismo, 2009
*[[Alfredo Maria Bonanno|BONANNO, Alfredo Maria]]: ''[http://archivio.edizionianarchismo.net/library/alfredo-m-bonanno-l-ateismo-di-paul-henry-thiry-d-holbach L'ateismo di Paul-Henry Thiry d'Holbach]'', edizioni anarchismo, 2009
*[[Carlo Tamagnone]], ''L'Illuminismo e la rinascita dell'ateismo filosofico'' (''Teologia, filosofia e scienza nella cultura del Settecento''), 2 voll., Firenze, Clinamen 2008.  
*[[Carlo Tamagnone]], ''L'Illuminismo e la rinascita dell'ateismo filosofico'' (''Teologia, filosofia e scienza nella cultura del Settecento''), 2 voll., Firenze, Clinamen 2008.  
*[[Carlo Tamagnone]], ''La filosofia e la teologia filosofale''  (''La conoscenza della realtà  e la creazione di Dio''), Firenze, Clinamen 2007
*[[Carlo Tamagnone]], ''La filosofia e la teologia filosofale''  (''La conoscenza della realtà  e la creazione di Dio''), Firenze, Clinamen 2007
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