Template:Libro: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
(156 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{| style="background-color: #ffffff;"
{| style="background-color: #ffffff;"
| style="vertical-align: top; width:100%; color=white" align="left" |
| style="vertical-align: top; width:100%; color=white" align="left" |
== '''''[[Anarcopedia:Sostienici|Calendario Rivoluzionario Francese]] ([[1792]])'''''<br> ('''1 copia rimasta''')==
 
[[File:Cal1.jpg|thumb|300px|Il '''''[[Anarcopedia:Sostienici|Calendario Rivoluzionario Francese]]''''': per vedere alcune immagini '''[[Anarcopedia:Sostienici|clicca qui]]'''.]]''[[Anarcopedia]]'' sopravvive grazie ai suoi sostenitori, con una donazione di '''15 euro''' riceverai in omaggio:
== '''''«In segno di sfida»''''' di Giorgio Pratolongo ==
il magnifico '''''[[Anarcopedia:Sostienici|Calendario Rivoluzionario Francese]]''''' (per vedere alcune immagini '''[[Anarcopedia:Sostienici|clicca qui]]''') e '''la spilla di ''[[Anarcopedia]]''''' (spedizione tracciabile).
[[File:GP_Bonnot.jpg|miniatura|250px|left|Copertina di ''In segno di sfida'' di Giorgio Pratolongo.]]
<br>
 
-------------------------
«La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla»: avvolte nella leggenda, le parole di [[Jules Bonnot]] hanno attraversato un secolo di storia, facendosi manifesto di ribellione e rifiuto senza compromesso di qualunque ingiustizia commessa in ogni tempo, a ogni latitudine. Perché la [[Banda Bonnot]] non fu solamente il primo gruppo di espropriatori a utilizzare l'automobile per compiere le rapine ai danni di banche e ricchi possidenti. Le azioni della Banda, infatti, avvenivano sempre di giorno, alla luce del sole, per amplificare il loro reale scopo: spaventare i detentori dell'ordine costituito e irridere i suoi custodi, affinché fosse chiaro come nulla è immutabile, tantomeno ciò che di brutto regola da sempre il mondo che viviamo. Ma chi era veramente [[Jules Bonnot]]? E cosa pensavano, come vivevano e cosa fu a spingere lui e i suoi sodali, tutti figli di operai, osti e ciabattini, a rifiutare il proprio destino sociale per passare all'azione? Le matite di Giorgio Pratolongo cercano la risposta nei bassifondi di Parigi, insieme a gente come [[Raymond Callemin|Raymond "La Science" Callemin]], [[Octave Garnier]], [[Édouard Carouy]], [[André Soudy]], [[Eugène Dieudonné]], [[René Valet]], [[Étienne Monier]]... i ''bandits tragiques'' protagonisti della grande epopea della [[Banda Bonnot]]: una vicenda la cui sorte ha senz'altro beffato i giudici e la [[polizia]], restando libera per sempre.
<br>
Caratteristiche del calendario:
* '''perpetuo''' (valido ogni anno);
* carta patinata lucida di '''grande qualità e spessore''' (300 g/mq);
* '''plastificazione di tutte le pagine''';
* dimensione: formato A4 (21 cm x 29,7 cm);
* '''incisioni originali''' di Louise Lafitte e Salvatore Tresca (per ogni mese e giorno del calendario gregoriano è indicato il corrispettivo mese e giorno del calendario rivoluzionario).
<br>
-------------------------
<br>
Per tutte le info scrivi a [[File: Mailc.png|180px]]
|}
|}

Versione attuale delle 11:09, 17 feb 2025

«In segno di sfida» di Giorgio Pratolongo

Copertina di In segno di sfida di Giorgio Pratolongo.

«La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla»: avvolte nella leggenda, le parole di Jules Bonnot hanno attraversato un secolo di storia, facendosi manifesto di ribellione e rifiuto senza compromesso di qualunque ingiustizia commessa in ogni tempo, a ogni latitudine. Perché la Banda Bonnot non fu solamente il primo gruppo di espropriatori a utilizzare l'automobile per compiere le rapine ai danni di banche e ricchi possidenti. Le azioni della Banda, infatti, avvenivano sempre di giorno, alla luce del sole, per amplificare il loro reale scopo: spaventare i detentori dell'ordine costituito e irridere i suoi custodi, affinché fosse chiaro come nulla è immutabile, tantomeno ciò che di brutto regola da sempre il mondo che viviamo. Ma chi era veramente Jules Bonnot? E cosa pensavano, come vivevano e cosa fu a spingere lui e i suoi sodali, tutti figli di operai, osti e ciabattini, a rifiutare il proprio destino sociale per passare all'azione? Le matite di Giorgio Pratolongo cercano la risposta nei bassifondi di Parigi, insieme a gente come Raymond "La Science" Callemin, Octave Garnier, Édouard Carouy, André Soudy, Eugène Dieudonné, René Valet, Étienne Monier... i bandits tragiques protagonisti della grande epopea della Banda Bonnot: una vicenda la cui sorte ha senz'altro beffato i giudici e la polizia, restando libera per sempre.