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La '''Mazzini Society''' è stata un'associazione di [[antifascismo|antifascisti]] italo-americani, fondata a New York nel [[1939]], che si oppose al [[Fascismo|fascismo]] partendo da principi social-liberali. | |||
==Fondazione e principi== | ==Fondazione e principi== | ||
: «Era una società piena di tensioni. Ogni cosa diventava motivo di grandi discussioni. Si discuteva molto del programma politico, naturalmente, ma anche le cose minori erano motivo di litigi e di discussioni. Per esempio, il distintivo. Cosa mettiamo sul distintivo della Mazzini Societyì Chi voleva la testa dell'Italia turrita, chi Garibaldi, chi Mazzini. A un certo punto Salvemini perse la pazienza e gridò, con il suo fortissimo accento pugliese: "Che cosa volete metterci se non Mazzini? Ci volete mettere una donna nuda?!". Le agitazioni si calmarono e la testa di Mazzini fu il distintivo e il simbolo della nostra associazione». <ref>[http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/stella_di_david_e_tricolore/tullia_zevi_my_political_autobiography.pdf Tullia Calabi Zevi, La mia autobiografia politica]</ref> | : «Era una società piena di tensioni. Ogni cosa diventava motivo di grandi discussioni. Si discuteva molto del programma politico, naturalmente, ma anche le cose minori erano motivo di litigi e di discussioni. Per esempio, il distintivo. Cosa mettiamo sul distintivo della Mazzini Societyì Chi voleva la testa dell'Italia turrita, chi Garibaldi, chi Mazzini. A un certo punto Salvemini perse la pazienza e gridò, con il suo fortissimo accento pugliese: "Che cosa volete metterci se non Mazzini? Ci volete mettere una donna nuda?!". Le agitazioni si calmarono e la testa di Mazzini fu il distintivo e il simbolo della nostra associazione». <ref>[http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/stella_di_david_e_tricolore/tullia_zevi_my_political_autobiography.pdf Tullia Calabi Zevi, La mia autobiografia politica]</ref> | ||
La '''Mazzini Society''' si costituisce nel [[1939]] a New York per merito soprattutto di Gaetano Salvemini <ref>[http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti39.html Biografia Salvemini]</ref>. Fortemente ostili alla monarchia, i personaggi più importanti sono stati un gruppo di repubblicani e di militanti di [[Giustizia e Libertà]]: Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani, Max Ascoli, Roberto Bolaffio, Renato | La '''Mazzini Society''' si costituisce nel [[1939]] a New York per merito soprattutto di Gaetano Salvemini <ref>[http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti39.html Biografia Salvemini]</ref>. Fortemente ostili alla monarchia, i personaggi più importanti sono stati un gruppo di repubblicani e di militanti di [[Giustizia e Libertà]]: Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani, Max Ascoli, Roberto Bolaffio, Renato Poggioli, Giuseppe Antonio Borgese. | ||
L'associazione nasce come organismo “democratico borghese”, non influenzabile dai partiti e apertamente ostile a [[Fascismo|fascisti]] e [[comunismo|comunisti]], per questo in principio i militanti sono intenti a mantenere l'unitarietà dei militanti in nome del comune [[antifascismo]] e [[anticomunismo]]. | L'associazione nasce come organismo “democratico borghese”, non influenzabile dai partiti e apertamente ostile a [[Fascismo|fascisti]] e [[comunismo|comunisti]], per questo in principio i militanti sono intenti a mantenere l'unitarietà dei militanti in nome del comune [[antifascismo]] e [[anticomunismo]]. | ||
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== I "Comitati per la Vittoria" e la "questione comunista"== | == I "Comitati per la Vittoria" e la "questione comunista"== | ||
[[Image:Carlo-tresca-1910.jpg|thumb| | [[Image:Carlo-tresca-1910.jpg|thumb|200px|L'anarchico Carlo Tresca si dichiarò favorevole all'ingresso dei comunisti nei "Comitati della Vittoria"]] | ||
Alla fine del [[1942]] [[Carlo Tresca|Tresca]] ed altri militanti sono impegnati nella creazione dei cosiddetti '''''Comitati della Vittoria''''', che spontaneamente si andavano formando nelle comunità italo-americane e che furono sostenuti dal Owi (Office war information), a cui però era inizialmente negato ogni possibilità di ingresso agli ex-fascisti e ai [[comunismo|comunisti]]. Tresca per lungo tempo rimane allineato alla posizione anticomunista dell'organizzazionee ('''es'''. il [[14 maggio]] [[1942]] ''[[Il Martello]]'' pubblica un articolo intitolato ''I pretoriani di Stalin all'assalto della Mazzini Society''), tuttavia, verso la fine dell'anno, riprende più favorevolmente in considerazione la possibilità di concedere l'ingresso degli [[antifascismo|antifascisti]] social-comunisti nei "Comitati", rimanendo fermamente contrario a chi invece avesse appoggiato il [[Fascismo|fascismo]] in tempi recedenti, come per esempio Generoso Pope <ref>[https://web.archive.org/web/20070927234026/http://www.liberalfondazione.it/archivio/fl/numero04/verita.htm Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali]</ref> (editore di giornali diffusi tra gli italo-americani, nonché “grande elettore” di Frank Rooslvelt e amico di mafiosi italo-americani <ref>[http://www.bibliotecamarxista.org/casciola_paolo/carl_tresca_comb_libert.htm Carlo Tresca, combattente libertario] </ref>). Questa nuova posizione di [[Carlo Tresca|Tresca]] scatenerà le ire del gruppo che ruotava intorno ad ambigui personaggi della Mazzini Society come Luigi Antonini e Vanni Montana (vero nome Giovanni Buscemi, ex spia dell'[[OVRA]] [[Fascismo|fascista]] e poi futuro agente [[OSS]] <ref>Si legga in particolare la nota 27 di [http://www.bibliotecamarxista.org/casciola_paolo/carl_tresca_comb_libert.htm Carlo Tresca, combattente libertario]</ref>), ostili invece all'ingresso dei [[comunismo|comunisti]] ma favorevoli agli [[antifascismo|antifascisti]] dell'ultima ora come Generoso Pope. | [[File:Il martello.jpg|350px|thumb|left|Testata dello storico giornale di [[Carlo Tresca]] attraverso cui denunciò le "malefatte" dei fascisti riciclati]] | ||
Alla fine del [[1942]] [[Carlo Tresca|Tresca]] ed altri militanti sono impegnati nella creazione dei cosiddetti '''''Comitati della Vittoria''''', che spontaneamente si andavano formando nelle comunità italo-americane e che furono sostenuti dal Owi (Office war information), a cui però era inizialmente negato ogni possibilità di ingresso agli ex-fascisti e ai [[comunismo|comunisti]]. Tresca per lungo tempo rimane allineato alla posizione anticomunista dell'organizzazionee ('''es'''. il [[14 maggio]] [[1942]] ''[[Il Martello (New York)|Il Martello]]'' pubblica un articolo intitolato ''I pretoriani di Stalin all'assalto della Mazzini Society''), tuttavia, verso la fine dell'anno, riprende più favorevolmente in considerazione la possibilità di concedere l'ingresso degli [[antifascismo|antifascisti]] social-comunisti nei "Comitati", rimanendo fermamente contrario a chi invece avesse appoggiato il [[Fascismo|fascismo]] in tempi recedenti, come per esempio Generoso Pope <ref>[https://web.archive.org/web/20070927234026/http://www.liberalfondazione.it/archivio/fl/numero04/verita.htm Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali]</ref> (editore di giornali diffusi tra gli italo-americani, nonché “grande elettore” di Frank Rooslvelt e amico di mafiosi italo-americani <ref>[http://www.bibliotecamarxista.org/casciola_paolo/carl_tresca_comb_libert.htm Carlo Tresca, combattente libertario] </ref>). Questa nuova posizione di [[Carlo Tresca|Tresca]] scatenerà le ire del gruppo che ruotava intorno ad ambigui personaggi della Mazzini Society come Luigi Antonini e Vanni Montana (vero nome Giovanni Buscemi, ex spia dell'[[OVRA]] [[Fascismo|fascista]] e poi futuro agente [[OSS]] <ref>Si legga in particolare la nota 27 di [http://www.bibliotecamarxista.org/casciola_paolo/carl_tresca_comb_libert.htm Carlo Tresca, combattente libertario]</ref>), ostili invece all'ingresso dei [[comunismo|comunisti]] ma favorevoli agli [[antifascismo|antifascisti]] dell'ultima ora come Generoso Pope. | |||
La nascita di questi comitati, che alcuni militanti vedevano come uno strumento da cui sarebbe potuto scaturire un possibile governo provvisorio in esilio dopo la caduta del [[Fascismo|fascismo]] (ormai prossima e inevitabile), portò ad un periodo di molti conflitti interni all'organizzazione, che poi sfociarono nell'assassinio di [[Carlo Tresca]] ([[11 gennaio]] [[1943]]). | La nascita di questi comitati, che alcuni militanti vedevano come uno strumento da cui sarebbe potuto scaturire un possibile governo provvisorio in esilio dopo la caduta del [[Fascismo|fascismo]] (ormai prossima e inevitabile), portò ad un periodo di molti conflitti interni all'organizzazione, che poi sfociarono nell'assassinio di [[Carlo Tresca]] ([[11 gennaio]] [[1943]]). | ||
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*[[Carlo Tresca]] | *[[Carlo Tresca]] | ||
*[[Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità]] | *[[Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità]] | ||
*[[Mafia e | *[[Mafia e fascismo]] | ||
*[[Indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi]] | *[[Indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi]] | ||
[[Categoria: Antifascismo]] | [[Categoria: Antifascismo]] | ||
[[Categoria:Storia generale]] | [[Categoria:Storia generale]] |
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