Pier Carlo Masini: differenze tra le versioni

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Dopo il congresso fondativo della [[Federazione Anarchica Italiana]] (Carrara, [[15 settembre|15]]-[[19 settembre]] [[1945]]) Masini cura i due numeri unici dei [[stampa anarchica|giornali]] «Passione Rivoluzionaria» (estate [[1945]]), organo dei giovani anarchici toscani, e «Alba dei Liberi» (gennaio [[1946]]). Formatosi attraverso la lettura e lo studio di [[Bakunin]], [[Carlo Cafiero|Cafiero]], [[Errico Malatesta|Malatesta]] e, soprattutto, di [[Francesco Saverio Merlino]] e [[Camillo Berneri]], dal [[20 luglio|20]] al [[22 luglio]] [[1946]] partecipa al convegno giovanile anarchico di Faenza in qualità di rappresentante dei giovani anarchici fiorentini. Proprio il suo interesse per [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] e [[Camillo Berneri|Berneri]] (di cui ammirava la capacità di portare l'[[anarchismo]] fuori da ogni [[dogmatismo]]) lo porta a corrispondere intensamente con [[Aldo Venturini]], il curatore delle opere di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]], e con [[Giovanna Caleffi|Giovanna Berneri]] e [[Aurelio Chessa]]. Da questa collaborazione nasce nel [[1957]] la pubblicazione con Venturini del volume ''Concezione critica del socialismo libertario di Merlino'' (edizioni De Silva e La Nuova Italia) e degli scritti scelti di [[Camillo Berneri|Berneri]]: ''Pietrogrado 1917 Barcellona 1937'' (Sugar editore, [[1964]]), curati con Alberto Sorti.  
Dopo il congresso fondativo della [[Federazione Anarchica Italiana]] (Carrara, [[15 settembre|15]]-[[19 settembre]] [[1945]]) Masini cura i due numeri unici dei [[stampa anarchica|giornali]] «Passione Rivoluzionaria» (estate [[1945]]), organo dei giovani anarchici toscani, e «Alba dei Liberi» (gennaio [[1946]]). Formatosi attraverso la lettura e lo studio di [[Bakunin]], [[Carlo Cafiero|Cafiero]], [[Errico Malatesta|Malatesta]] e, soprattutto, di [[Francesco Saverio Merlino]] e [[Camillo Berneri]], dal [[20 luglio|20]] al [[22 luglio]] [[1946]] partecipa al convegno giovanile anarchico di Faenza in qualità di rappresentante dei giovani anarchici fiorentini. Proprio il suo interesse per [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] e [[Camillo Berneri|Berneri]] (di cui ammirava la capacità di portare l'[[anarchismo]] fuori da ogni [[dogmatismo]]) lo porta a corrispondere intensamente con [[Aldo Venturini]], il curatore delle opere di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]], e con [[Giovanna Caleffi|Giovanna Berneri]] e [[Aurelio Chessa]]. Da questa collaborazione nasce nel [[1957]] la pubblicazione con Venturini del volume ''Concezione critica del socialismo libertario di Merlino'' (edizioni De Silva e La Nuova Italia) e degli scritti scelti di [[Camillo Berneri|Berneri]]: ''Pietrogrado 1917 Barcellona 1937'' (Sugar editore, [[1964]]), curati con Alberto Sorti.  


La convivenza con il [[movimento anarchico|movimento]] è però difficile. Masini pensa l'[[anarchismo]] sia male organizzato e culturalmente povero, per questo intreccia nuove relazioni anche con realtà esterne al [[movimento anarchico]] nella speranza che possano maturare nuove idee e proposte che tolgano l'[[anarchismo]] dall'emarginazione. Insieme a Carlo Doglio redige il periodico «Gioventù anarchica», suscitando l'interesse di personaggi teoricamente distanti dall'[[anarchismo]] come [[Ferdinando Tartaglia]] e [[Aldo Capitini]] (del Movimento di religione), del [[stampa libertaria|periodico]] di Bergamo «La Cittadella» e di vari gruppuscoli comunisti di [[Lev Trotzkij|area trotzkista]].
La convivenza con il [[movimento anarchico|movimento]] è però difficile. Masini pensa l'[[anarchismo]] sia male organizzato e culturalmente povero, per questo intreccia nuove relazioni anche con realtà esterne al [[movimento anarchico]] nella speranza che possano maturare nuove idee e proposte che tolgano l'[[anarchismo]] dall'emarginazione. Insieme a Carlo Doglio redige il periodico «[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/10/08/gioventu-anarchica-periodico-dei-giovani-della-federazione-anarchica-italiana/ Gioventù anarchica]», suscitando l'interesse di personaggi teoricamente distanti dall'[[anarchismo]] come [[Ferdinando Tartaglia]] e [[Aldo Capitini]] (del Movimento di religione), del [[stampa libertaria|periodico]] di Bergamo «La Cittadella» e di vari gruppuscoli comunisti di [[Lev Trotzkij|area trotzkista]].


Nel frattempo all'interno della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] si occupa della Commissione antimilitarista e collabora attivamente con «[[Umanità Nova]]» e «[[Volontà]]» ([[1947]]-[[1949]]). Intorno a lui si muovono una serie di militanti molto giovani - [[Sirio Del Nista]], [[Arrigo Cervetto]], [[Lorenzo Parodi]], [[Aldo Vinazza]], [[Renzo Sbricioli]] e altri - che si scontrano continuamente con l'ala più tradizionalista, in particolare ciò accadrà durante il Congresso di Livorno ([[13 aprile|13]]-[[25 aprile]] [[1949]]) e di Ancona ([[8 dicembre|8]]-[[10 dicembre]] [[1950]]). L'idea di Masini è quella di costituire un movimento libertario incline all'[[internazionalismo]] e strettamente relazionato con i movimenti sociali più affini, specie quelli operanti nell'ambito operistico e [[sindacalismo|sindacalistico]] in genere. Quest'idea di movimento anarchico lo porterà a fondare il [[stampa libertaria|periodico]] «L'Impulso» e i [[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]] ([[GAAP]]). Masini scrive anche le tesi ''Sulla liquidazione dello Stato come apparato di classe'', che vengono presentate nella [[Convegno di Pontedecimo (Genova, [[1951]])|conferenza nazionale di Pontedecimo]] (Genova) del [[24 aprile|24]]-[[25 febbraio]] [[1951]] (date ufficiali che sanciscono la nascita dei GAAP).
Nel frattempo all'interno della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] si occupa della Commissione antimilitarista e collabora attivamente con «[[Umanità Nova]]» e «[[Volontà]]» ([[1947]]-[[1949]]). Intorno a lui si muovono una serie di militanti molto giovani - [[Sirio Del Nista]], [[Arrigo Cervetto]], [[Lorenzo Parodi]], [[Aldo Vinazza]], [[Renzo Sbricioli]] e altri - che si scontrano continuamente con l'ala più tradizionalista, in particolare ciò accadrà durante il Congresso di Livorno ([[13 aprile|13]]-[[25 aprile]] [[1949]]) e di Ancona ([[8 dicembre|8]]-[[10 dicembre]] [[1950]]). L'idea di Masini è quella di costituire un movimento libertario incline all'[[internazionalismo]] e strettamente relazionato con i movimenti sociali più affini, specie quelli operanti nell'ambito operistico e [[sindacalismo|sindacalistico]] in genere. Quest'idea di movimento anarchico lo porterà a fondare il [[stampa libertaria|periodico]] «L'Impulso» e i [[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]] ([[GAAP]]). Masini scrive anche le tesi ''Sulla liquidazione dello Stato come apparato di classe'', che vengono presentate nella [[Convegno di Pontedecimo (Genova, [[1951]])|conferenza nazionale di Pontedecimo]] (Genova) del [[24 aprile|24]]-[[25 febbraio]] [[1951]] (date ufficiali che sanciscono la nascita dei GAAP).
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La grande passione di Masini è da sempre la ricerca storica: s'era laureato in Scienze politiche nel [[1946]] e immediatamente s'era dedicato ad intense ricerche sull'[[anarchismo]]; negli anni di collaborazione con «[[Umanità Nova]]» ([[1948]]-[[1950]]) e con «Il Libertario» ([[1950]]-[[1952]]) compariva sempre almeno un articolo a carattere storico o letterario, spesso firmati con lo pseudonimo de ''l'archivista''.  
La grande passione di Masini è da sempre la ricerca storica: s'era laureato in Scienze politiche nel [[1946]] e immediatamente s'era dedicato ad intense ricerche sull'[[anarchismo]]; negli anni di collaborazione con «[[Umanità Nova]]» ([[1948]]-[[1950]]) e con «Il Libertario» ([[1950]]-[[1952]]) compariva sempre almeno un articolo a carattere storico o letterario, spesso firmati con lo pseudonimo de ''l'archivista''.  


Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 Masini continua le sue collaborazioni con [[stampa anarchica|riviste]] socialiste, inoltre escono i suoi primi lavori monografici: ''Gli internazionalisti'', ''La Banda del Matese, 1876-1878'' (tutti pubblicati nel [[1958]] dalla casa editrice Avanti!); gli scritti di [[Bakunin]] e poi ''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.Atti ufficiali 1871-1880'' ([[1963]], edizioni Avanti!). Masini vorrebbe anche pubblicare una parte delle opere di [[Bakunin]], ispirandosi al lavoro svolto in Olanda da [[Arthur Lenhing]], con cui è in buoni rapporti, ma non trova la disponibilità delle case editrici. Sceglie allora di pubblicarli lui stesso, visto che all'epoca nessuna casa editrice nota pubblicava testi sull'[[anarchismo]] e le uniche che lo facevano erano quelle di movimento (Antistato, La Fiaccola e la Libreria della [[FAI]]).  
Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 Masini continua le sue collaborazioni con [[stampa anarchica|riviste]] socialiste, inoltre escono i suoi primi lavori monografici: ''Gli internazionalisti'', ''La Banda del Matese, 1876-1878'' (tutti pubblicati nel [[1958]] dalla casa editrice Avanti!); gli scritti di [[Bakunin]] e poi ''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.Atti ufficiali 1871-1880'' ([[1963]], Edizioni Avanti!). Masini vorrebbe anche pubblicare una parte delle opere di [[Bakunin]], ispirandosi al lavoro svolto in Olanda da [[Arthur Lenhing]], con cui è in buoni rapporti, ma non trova la disponibilità delle case editrici. Sceglie allora di pubblicarli lui stesso, visto che all'epoca nessuna casa editrice nota pubblicava testi sull'[[anarchismo]] e le uniche che lo facevano erano quelle di movimento (Antistato, La Fiaccola e la Libreria della [[FAI]]).  


Si tratta di opere che inseriscono [[Bakunin]] nell'ambito del primo socialismo italiano, ricollegandosi al lavoro di [[Nello Rosselli]] (''Mazzini e Bakunin. Dodici anni di movimento operaio in Italia 1860-1872'', [[1927]]) e [[Max Nettlau]] (''Bakunin e l'Internazionale in Italia dal 1864 al 1872'', [[1928]]), e in antitesi agli scritti di Aldo Romano. <ref>Aldo Romano, storico marxista italiano.</ref> Masini intende «collocare Bakunin nella prospettiva storica, a vedere la sua posizione attraverso il prisma dei grandi problemi che travagliano la nostra epoca (socialismo e democrazia, nazionalismo e internazionalismo, clericalismo e laicità), a confrontare il presente con il passato nella scia lasciata dalla sua ardente esperienza politica».  
Si tratta di opere che inseriscono [[Bakunin]] nell'ambito del primo socialismo italiano, ricollegandosi al lavoro di [[Nello Rosselli]] (''Mazzini e Bakunin. Dodici anni di movimento operaio in Italia 1860-1872'', [[1927]]) e [[Max Nettlau]] (''Bakunin e l'Internazionale in Italia dal 1864 al 1872'', [[1928]]), e in antitesi agli scritti di Aldo Romano. <ref>Aldo Romano, storico marxista italiano.</ref> Masini intende «collocare Bakunin nella prospettiva storica, a vedere la sua posizione attraverso il prisma dei grandi problemi che travagliano la nostra epoca (socialismo e democrazia, nazionalismo e internazionalismo, clericalismo e laicità), a confrontare il presente con il passato nella scia lasciata dalla sua ardente esperienza politica».  
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Dal [[1977]] al [[1983]] collabora con «Il Giornale» di Montanelli, per cui redige una rubrica intitolata ''Le parole e la loro storia'' proponendo una serie di articoli sulla storia e il significato di alcune parole-chiave del '900: da «egemonia» ad «anarchia», da «ideologia» a «imperialismo», da «fascismo» a «pacifismo», da «socialismo liberale» a «centralismo democratico». <ref>Questi articoli si trovano raccolti in un volume a cura della [[Biblioteca Franco Serantini]] di Pisa: ''Le parole del Novecento''.</ref>
Dal [[1977]] al [[1983]] collabora con «Il Giornale» di Montanelli, per cui redige una rubrica intitolata ''Le parole e la loro storia'' proponendo una serie di articoli sulla storia e il significato di alcune parole-chiave del '900: da «egemonia» ad «anarchia», da «ideologia» a «imperialismo», da «fascismo» a «pacifismo», da «socialismo liberale» a «centralismo democratico». <ref>Questi articoli si trovano raccolti in un volume a cura della [[Biblioteca Franco Serantini]] di Pisa: ''Le parole del Novecento''.</ref>


Nel [[1978]] escono i volumi ''Poeti della rivolta, da Carducci a Lucini'' ed ''Eresia dell'ottocento. Alle sorgenti laiche, umaniste e libertarie della democrazia italiana''. Prima della sua morte, avvenuta a Firenze il [[19 ottobre]] [[1998]], Masini prodegue il suo impegno culturale e si dedica a studi su Manzoni, Alfieri e Porta, non trascurando mai della questione anarchica che lo porta nel [[1993]] a partecipare alla fondazione della «Rivista storica dell'anarchismo».
Nel [[1978]] escono i volumi ''Poeti della rivolta, da Carducci a Lucini'' ed ''Eresia dell'ottocento. Alle sorgenti laiche, umaniste e libertarie della democrazia italiana''. Prima della sua morte, avvenuta a Firenze il [[19 ottobre]] [[1998]], Masini prodegue il suo impegno culturale e si dedica a studi su Manzoni, Alfieri e Porta, non trascurando mai la questione anarchica, che lo porta nel [[1993]] a partecipare alla fondazione della «Rivista storica dell'anarchismo».


==Note==
==Note==
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===Opere e scritti di Masini===
===Opere e scritti di Masini===
*''Antonio Gramsci e l'Ordine Nuovo visti da un libertario'', Livorno 1956
*''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/09/30/masini-pier-carlo-antonio-gramsci-e-lordine-nuovo-visti-da-un-libertario/ Antonio Gramsci e l'Ordine Nuovo visti da un libertario]'', L'Impulso, Livorno 1956
*''Gli internazionalisti e la Banda del Matese, 1876-1878'', Milano-Roma 1958  
*''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2021/11/10/masini-pier-carlo-gli-internazionalisti-la-banda-del-matese-1876-1878/ Gli internazionalisti e la Banda del Matese, 1876-1878]'', Edizioni Avanti!, Milano-Roma 1958  
*''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Atti ufficiali 1871-1880 (atti congressuali; indirizzi, proclami, manifesti)'' (a cura di), Milano, Edizioni Avanti!, 1963
*''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/09/30/masini-pier-carlo-biografie-di-sovversivi-compilate-dai-prefetti-del-regno-ditalia-1/ Biografie di "sovversivi" compilate dai prefetti del Regno d'Italia (I)]'', 1962
*''[https://issuu.com/kartenzi/docs/pier_carlo_masini_-_storia_degli_an Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta (1862-1892)]'', Milano, 1969
*''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Atti ufficiali 1871-1880 (atti congressuali; indirizzi, proclami, manifesti)'' (a cura di), Edizioni Avanti!, Milano-Roma, 1963
*''[https://archive.org/details/PierCarloMasiniStoriaDegliAnarchiciItalianiDaBakuninAMalatestaBLISS/mode/2up Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta (1862-1892)]'', Rizzoli, Milano, 1969
*''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/09/30/masini-pier-carlo-anarchici-e-comunisti-nel-movimento-dei-consigli-a-torino/ Anarchici e comunisti nel movimento dei consigli a Torino]'', Firenze, 1970
*''Cafiero'', Milano, 1974
*''Cafiero'', Milano, 1974
*''Eresie dell'Ottocento. Alle sorgenti laiche, umaniste e libertarie della democrazia italiana'', Milano, 1978
*''Eresie dell'Ottocento. Alle sorgenti laiche, umaniste e libertarie della democrazia italiana'', Milano, 1978
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*''Alfieri'', Pisa, 1997
*''Alfieri'', Pisa, 1997
*''Porta'', Pisa, 1997
*''Porta'', Pisa, 1997
*''Mussolini. La maschera del dittatore'', Pisa, 1999
*''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2021/06/21/masini-pier-carlo-mussolini-la-maschera-del-dittatore/ Mussolini. La maschera del dittatore] '', BFS, Pisa, 1999
*''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/04/07/antonioli-maurizio-masini-pier-carlo-il-sol-dellavvenire-lanarchismo-in-italia-dalle-origini-alla-prima-guerra-mondiale/ (con Maurizio Antonioli) Il sol dell’avvenire. L’anarchismo in Italia dalle origini alla Prima guerra mondiale]'', BFS, Pisa, 1999
*''Storia degli anarchici italiani da Bakunin a Berneri'', Pisa, 2023 (a cura di F. Bertolucci e G. Mangini)
*''Storia degli anarchici italiani da Bakunin a Berneri'', Pisa, 2023 (a cura di F. Bertolucci e G. Mangini)


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