Carlo Doglio: differenze tra le versioni

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[[File:Carlo Doglio.jpg|thumb|200px|[[Carlo Doglio]]]] '''Carlo Doglio''' (Cesena, [[19 novembre]] [[1914]] - Bologna, [[25 aprile]] [[1995]]) è stato un sociologo, docente universitario e urbanista anarchico italiano.
[[File:Carlo Doglio.jpg|thumb|300px|Carlo Doglio]] '''Carlo Doglio''' (Cesena, [[19 novembre]] [[1914]] - Bologna, [[25 aprile]] [[1995]]) è stato un sociologo, docente universitario e urbanista anarchico italiano.


== Biografia ==
== Biografia ==
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Arrestato nel [[1942]] per attività antifasciste collegate al Partito d'azione clandestino, viene rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte, da dove uscirà solamente alla caduta del [[fascismo]]. Trasferitosi nella sua città natale in cerca di maggiori sicurezze, viene nuovamente arrestato per le sue attività clandestine. per sfuggire alla [[repressione]], si trasferisce a Milano, dove comunque prosegue nelle sue attività [[antifascismo|antifasciste]]. Doglio è tra i promotori del periodico ''La Verità '', organo del Partito Italiano Lavoratori.  
Arrestato nel [[1942]] per attività antifasciste collegate al Partito d'azione clandestino, viene rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte, da dove uscirà solamente alla caduta del [[fascismo]]. Trasferitosi nella sua città natale in cerca di maggiori sicurezze, viene nuovamente arrestato per le sue attività clandestine. per sfuggire alla [[repressione]], si trasferisce a Milano, dove comunque prosegue nelle sue attività [[antifascismo|antifasciste]]. Doglio è tra i promotori del periodico ''La Verità '', organo del Partito Italiano Lavoratori.  


Durante la resistenza aveva consolidato l'amicizia con [[Aldo Capitini]] e contemporaneamente s'era avvicinato al movimento anarchico. Nel periodo post-bellico aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]] e stabilisce una solida amicizia con l'anarchico [[Alfonso Failla]] e con altri militanti ([[Pier Carlo Masini]], [[Giovanna Caleffi]], [[Cesare Zaccaria]] ecc.). A partire dal [[1946]] diventa redattore di ''Gioventù Anarchica'' e inizia a collaborare con ''Il Libertario'' e ''Volontà ''. Nel [[1948]] pubblica il libro di [[Michail Bakunin]] ''Libertà e rivoluzione''.
Durante la resistenza aveva consolidato l'amicizia con [[Aldo Capitini]] e contemporaneamente s'era avvicinato al movimento anarchico. Nel periodo post-bellico aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]] e stabilisce una solida amicizia con l'anarchico [[Alfonso Failla]] e con altri militanti ([[Pier Carlo Masini]], [[Giovanna Caleffi]], [[Cesare Zaccaria]] ecc.). A partire dal [[1946]] diventa redattore di [https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/10/08/gioventu-anarchica-periodico-dei-giovani-della-federazione-anarchica-italiana/ ''Gioventù Anarchica''] e inizia a collaborare con ''Il Libertario'' e ''Volontà ''. Nel [[1948]] pubblica il libro di [[Michail Bakunin]] ''Libertà e rivoluzione''.


Grazie all'amicizia con [[Giancarlo De Carlo]], entra in contatto con la comunità degli architetti milanesi e, con il gruppo razionalista, occupandosi di critica dell'architettura e dell'urbanistica. Ottiene l'incarico direttore editoriale alla Mondadori fino al [[1949]], quando viene assunto a Ivrea da Adriano Olivetti per dirigere il ''Giornale di Fabbrica'' con redazione paritetica operaia e padronale.
Grazie all'amicizia con [[Giancarlo De Carlo]], entra in contatto con la comunità degli architetti milanesi e, con il gruppo razionalista, occupandosi di critica dell'architettura e dell'urbanistica. Ottiene l'incarico direttore editoriale alla Mondadori fino al [[1949]], quando viene assunto a Ivrea da Adriano Olivetti per dirigere il ''Giornale di Fabbrica'' con redazione paritetica operaia e padronale.
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Nel [[1952]] vince il premio Inu-Della Rocca per una monografia su ''La città giardino''. Per la prima metà degli anni '50 lavora al piano regolatore di Ivrea e al piano territoriale del Canavese, un'esperienza durante la quale farà parte di una commissione (composta da Quaroni, Renacco e Fiocchi) formata allo scopo di visitare varie città d'Europa per poi studiare nuove pianificazioni urbane e riforme istituzionali.  
Nel [[1952]] vince il premio Inu-Della Rocca per una monografia su ''La città giardino''. Per la prima metà degli anni '50 lavora al piano regolatore di Ivrea e al piano territoriale del Canavese, un'esperienza durante la quale farà parte di una commissione (composta da Quaroni, Renacco e Fiocchi) formata allo scopo di visitare varie città d'Europa per poi studiare nuove pianificazioni urbane e riforme istituzionali.  


Dal [[1955]] al [[1960]] vive a Londra, dove era stato inviato, sempre come dipendente della Olivetti, dalla rivista ''Comunità''. Nella capitale britannica si lega in sodalizio con [[John Papworth]], direttore della rivista ''[[Resistance]]'' e consulente di [[Kenneth Kaunda]] in Zambia, con l'economista [[Ernst F. Schumacher]] (di cui tradurrà in italiano «Piccolo è bello»), con Jayaprakash Narayan e con l'urbanista anarchico [[Colin Ward]], animatore del settimanale anarchico ''[[Freedom]]''.  
Dal [[1955]] al [[1960]] vive a Londra, dove era stato inviato, sempre come dipendente della Olivetti, dalla rivista ''Comunità''. Nella capitale britannica si lega in sodalizio con [[John Papworth]], direttore della rivista ''[[Resistance]]'' e consulente di [[Kenneth Kaunda]] in Zambia, con l'economista [[Ernst F. Schumacher]] (di cui tradurrà in italiano «Piccolo è bello»), con Jayaprakash Narayan e con l'urbanista anarchico [[Colin Ward]], animatore del [[settimanale anarchico]] ''[[Freedom]]''.  


Rientrato in [[Italia]], nel [[1961]] si reca in Sicilia, a Partinico, per lavorare con [[Danilo Dolci]]. Qui, nel [[1964]], insegna Pianificazione territoriale come libero docente. Dopo un breve soggiorno a Napoli, nel [[1969]] viene chiamato da Giuseppe Samonà come professore aggregato presso il gruppo Urbanistico delll'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.  
Rientrato in [[Italia]], nel [[1961]] si reca in Sicilia, a Partinico, per lavorare con [[Danilo Dolci]]. Qui, nel [[1964]], insegna Pianificazione territoriale come libero docente. Dopo un breve soggiorno a Napoli, nel [[1969]] viene chiamato da Giuseppe Samonà come professore aggregato presso il gruppo Urbanistico delll'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.  
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Chiara Mazzoleni, ''Carlo Doglio. Selezione di scritti 1950-1984'', Quaderni didattici
*Kropotkin Pietro, ''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2021/02/13/kropotkine-pietro-la-societa-aperta-scelta-negli-scritti-e-introduzione-di-herbert-read-con-una-nota-di-carlo-doglio/ La società aperta. Scelta negli scritti e introduzione di Herbert Read con una nota di Carlo Doglio]'', Antistato, Cesena, 1973
*Doglio Carlo, ''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/09/01/doglio-carlo-lequivoco-della-citta-giardino/ L’equivoco della città giardino]'', CP, Firenze, 1974
*Mazzoleni Chiara, ''Carlo Doglio. Selezione di scritti 1950-1984'', IUAV, Venezia, 1992
*Mazzoleni Chiara, Morreale Nino, Scianna Ferdinando (a cura di), ''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/09/04/a-cura-di-mazzoleni-chiara-morreale-nino-scianna-ferdinando-carlo-doglio-il-piano-della-vita-scritti-di-urbanistica-e-cittadinanza/ Carlo Doglio. Il piano della vita. Scritti di urbanistica e cittadinanza]'', Lo Straniero, Roma, 2006
*Proli Stefania (a cura di), ''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2024/09/04/a-cura-di-proli-stefania-carlo-doglio-il-piano-aperto/ Carlo Doglio. Il piano aperto]'', Eleuthera, Milano, 2021


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
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