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[[Aldino Felicani]] (Vicchio, [[15 marzo]] [[1891]] - Boston, [[20 aprile]] [[1967]]) è stato un tipografo, giornalista e [[anarchico]] italiano. Direttore e collaboratore di diverse [[stampa libertaria|riviste a sfondo anarchico sociale]] e [[antifascista]] ha legato indissolubilmente il suo nome alla nota vicenda degli italiani [[Immigrazione|immigrati]] in [[USA]], [[Nicola Sacco]] e [[Bartolomeo Vanzetti]].
[[Aldino Felicani]] (Vicchio, [[15 marzo]] [[1891]] - Boston, [[20 aprile]] [[1967]]) è stato un tipografo, giornalista e [[anarchico]] italiano. Direttore e collaboratore di diverse [[stampa libertaria|riviste a sfondo anarchico sociale]] e [[antifascista]] ha legato indissolubilmente il suo nome alla nota vicenda degli italiani [[Immigrazione|immigrati]] in [[USA]], [[Nicola Sacco]] e [[Bartolomeo Vanzetti]].


== Biografia ==
== Biografia ==
'''Aldo Felicani''', detto Aldino, nacque a Vicchio, nella frazione di Caselle, provincia di Firenze il [[15 Marzo]] [[1891]] da Torquato Felicani e Vittoria Casini. All'età di 15 anni lasciò il suo paese d'origine a causa della morte della madre e si trasferì assieme al padre a Sant'Agata Bolognese, a casa dei fratelli di Torquato. Incominciò a lavorare come sarto e barbiere, ma ben presto venne in contatto con il mondo socialista - sindacale essendo la casa degli zii spesso frequentata da esponenti di spicco del [[socialismo]] romagnolo, come Guido Podrecca, Camillo Pamprolini ed Enrico Ferri.  
'''Aldo Felicani''', detto Aldino, nacque a Vicchio, nella frazione di Caselle, provincia di Firenze il [[15 Marzo]] [[1891]] da Torquato Felicani e Vittoria Casini. All'età di 15 anni lasciò il suo paese d'origine a causa della morte della madre e si trasferì assieme al padre a Sant'Agata Bolognese, a casa dei fratelli di Torquato. Incominciò a lavorare come sarto e barbiere, ma ben presto venne in contatto con il mondo [[socialista]] - sindacale essendo la casa degli zii spesso frequentata da esponenti di spicco del [[socialismo]] romagnolo, come Guido Podrecca, Camillo Pamprolini ed Enrico Ferri.  


Dopo una brevissima esperienza nelle file del [[sindacalismo rivoluzionario]] aderì al [[movimento anarchico]]. Collaborando col foglio modenese «La Bandiera rossa», il quindicinale [[antimilitarista]] «[[Rompete le file!]]» e col settimanale bolognese «[[L'Agitatore]]», dove trovò un impiego stabile presso la tipografia La Scuola Moderna (sede dove veniva stampato il settimanale) gestita dall'anarchico [[Domenico Zavattero]].
Dopo una brevissima esperienza nelle file del [[sindacalismo rivoluzionario]] aderì al [[movimento anarchico]]. Collaborando col foglio modenese «La Bandiera rossa», il quindicinale [[antimilitarista]] «[[Rompete le file!]]» e col settimanale bolognese «[[L'Agitatore]]», dove trovò un impiego stabile presso la tipografia La Scuola Moderna (sede dove veniva stampato il settimanale) gestita dall'anarchico [[Domenico Zavattero]].
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A seguito dell'arresto di [[Maria Rygier]], giornalista di «[[Rompete le file!]]» causato dalla polemica per il caso [[Augusto Masetti]] (soldato che nel novembre [[1911]] sparò al suo colonnello in segno di protesta per il conflitto libico), Felicani si fece promotore di una campagna a sostegno di Rygier e Masetti contro l'impresa Tripolina. Ne conseguì che venne incriminato per reati di stampa, ricercato nel [[1914]] fuggì in [[Svizzera]] poi in [[Francia]] ed infine trovò rifugio a Cleveland, negli [[Stati Uniti]].  
A seguito dell'arresto di [[Maria Rygier]], giornalista di «[[Rompete le file!]]» causato dalla polemica per il caso [[Augusto Masetti]] (soldato che nel novembre [[1911]] sparò al suo colonnello in segno di protesta per il conflitto libico), Felicani si fece promotore di una campagna a sostegno di Rygier e Masetti contro l'impresa Tripolina. Ne conseguì che venne incriminato per reati di stampa, ricercato nel [[1914]] fuggì in [[Svizzera]] poi in [[Francia]] ed infine trovò rifugio a Cleveland, negli [[Stati Uniti]].  


A Cleveland il [[23 aprile]] [[1914]] fondò il settimanale «La Gioventù Libertaria», ma solamente dopo tre edizioni chiuse i battenti a causa di continue divergenze con i finanziatori anarchici americani, si spostò a New York dove lanciò il periodico «[[La Questione Sociale]]» ed infine a Boston dove si stabilì definitivamente. Nel Massachusetts curò numerose riviste fra le quali «L'Agitazione» e «[[La Protesta Umana]]» legando il suo nome in modo indissolubile alla tragica vicenda che coinvolse i due immigrati anarchici italiani [[Nicola Sacco]] e [[Bartolomeo Vanzetti]]. Diventato promotore del comitato a loro difesa insieme a personaggi di spicco del mondo intellettuale americano, tramite gli articoli de «L'Agitazione» il caso diventò internazionale suscitando polemiche, campagne e manifestazioni in tutto il mondo. Ogni sforzo fu vano e il [[9 aprile]] [[1927]] i due anarchici furono condannati a morte e successivamente giustiziati sulla sedia elettrica.
A Cleveland il [[23 aprile]] [[1914]] fondò il settimanale «La Gioventù Libertaria», ma solamente dopo tre edizioni chiuse i battenti a causa di continue divergenze con i finanziatori anarchici americani, si spostò a New York dove lanciò il periodico «[[La Questione Sociale (New York)|La Questione Sociale]]» ed infine a Boston dove si stabilì definitivamente. Nel Massachusetts curò numerose riviste fra le quali «L'Agitazione» e «[[La Protesta Umana (USA)|La Protesta Umana]]» legando il suo nome in modo indissolubile alla tragica vicenda che coinvolse i due immigrati anarchici italiani [[Nicola Sacco]] e [[Bartolomeo Vanzetti]]. Diventato promotore del comitato a loro difesa insieme a personaggi di spicco del mondo intellettuale americano, tramite gli articoli de «L'Agitazione» il caso diventò internazionale suscitando polemiche, campagne e manifestazioni in tutto il mondo. Ogni sforzo fu vano e il [[9 aprile]] [[1927]] i due anarchici furono condannati a morte e successivamente giustiziati sulla sedia elettrica.


Nonostante la loro condanna, Felicani continuò a sostenere la loro innocenza tramite la stampa e successivamente si dedicò a campagne [[antifascismo|antifasciste]], acquistando nel [[1925]] una piccola azienda tipografa, fondò «L'Aurora» nel [[1929]] e nel [[1938]] «La Controcorrente» a cui collaborarono l'amico Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Piero Calamandrei. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fino al [[1966]] anno di chiusura definitiva della rivista «Controcorrente» continuò ad interessarsi delle vicende italiane, pubblicando soprattutto biografie dei combattenti della [[Gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza]].
Nonostante la loro condanna, Felicani continuò a sostenere la loro innocenza tramite la stampa e successivamente si dedicò a campagne [[antifascismo|antifasciste]], acquistando nel [[1925]] una piccola azienda tipografa, fondò «L'Aurora» nel [[1929]] e nel [[1938]] «La Controcorrente» a cui collaborarono l'amico Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Piero Calamandrei. Dopo la Seconda guerra mondiale fino al [[1966]] anno di chiusura definitiva della rivista «Controcorrente» continuò ad interessarsi delle vicende italiane, pubblicando soprattutto biografie dei combattenti della [[Gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza]].


Morì all'ospedale Beth Israele di Boston il [[4 maggio]] [[1967]], il suo archivio è stato donato dalla famiglia alla Boston Pubblic Library.
Morì all'ospedale Beth Israele di Boston il [[4 maggio]] [[1967]], il suo archivio è stato donato dalla famiglia alla Boston Pubblic Library.


== Curiosità ==
== Curiosità ==
Il giornalista e commentatore televisivo Louis Lyon annunciò la morte di Felicani al pubblico americano come segue:  
Il giornalista e commentatore televisivo Louis Lyon annunciò la morte di Felicani al pubblico americano come segue:  
:«Aldino Felicani è morto all'ospedale Beth Israele di Boston. Ebbe compagno di prigionia Benito Mussolini; più tardi ebbe a dire: "Mi dispiace di non averlo strozzato"».   
:«Aldino Felicani è morto all'ospedale Beth Israele di Boston. Ebbe compagno di prigionia Benito Mussolini; più tardi ebbe a dire: "Mi dispiace di non averlo strozzato"».   


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Biblioteca americana della facoltà di magistero dell'Università di Firenze;
*Biblioteca americana della facoltà di magistero dell'Università di Firenze  
*Ricordi, ''Pagine di diario del Felicani'' nei nn. 50-52 di Controcorrente (Boston 1966-1967);
*Ricordi, ''Pagine di diario del Felicani'' nei nn. 50-52 di Controcorrente (Boston 1966-1967)  
*''Archivio centrale dello Stato, Casellario politico centrale'', b. 1991, fasc. 8929, Roma;
*''Archivio centrale dello Stato, Casellario politico centrale'', b. 1991, fasc. 8929, Roma  
*F. Russell, ''La tragedia di Sacco e Vanzetti'', Milano 1966, pp. 37 ss., 143 s., 150, 155-158, 24, 271, 388, 473 s., 479;
*F. Russell, ''La tragedia di Sacco e Vanzetti'', Milano 1966, pp. 37 ss., 143 s., 150, 155-158, 24, 271, 388, 473 s., 479  
*«[[Umanità Nova]]», 29 apr. e 27 maggio 1967; IlPonte, XIII (1967), 6, pp. 700 ss.;
*«[[Umanità Nova]]», 29 apr. e 27 maggio 1967; IlPonte, XIII (1967), 6, pp. 700 ss.  
*[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia nel primo ventennio del secolo'', Pistoia 1968, pp. 13 n., 15 n., 23 n., 30 n., 32 n.;
*[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia nel primo ventennio del secolo'', Pistoia 1968, pp. 13 n. 15 n. 23 n. 30 n. 32  
*Id., ''Sull'emigrazione anarchica italiana negli Stati Uniti d'America'', in «[[Volontà]]», XXIII (1969), 4, pp. 275 s.;
*Id., ''Sull'emigrazione anarchica italiana negli Stati Uniti d'America'', in «[[Volontà]]», XXIII (1969), 4, pp. 275 ss.  
*J. P. Diggins, ''L'America, Mussolini e il fascismo'', Roma-Bari 1972, ad Indicem;
*J. P. Diggins, ''L'America, Mussolini e il fascismo'', Roma-Bari 1972, ad Indicem
*L. Bettini, ''Bibliografia dell'anarchismo'', I-II, Firenze 1972-1976, ad Indices;
*L. Bettini, ''Bibliografia dell'anarchismo'', I-II, Firenze 1972-1976, ad Indicem
*[[Gino Cerrito]], ''Dall'insurrezionalismo alla settimana rossa. Per una storia dell'anarchismo in Italia (1881-1914)'', Firenze 1977, ad Indicem.
*[[Gino Cerrito]], ''Dall'insurrezionalismo alla settimana rossa. Per una storia dell'anarchismo in Italia (1881-1914)'', Firenze 1977, ad Indicem
*''Una vita per la causa di Sacco e Vanzetti. Ricordo di Aldino Felicani'', in «[[Umanità Nova]]», 27.5.1967;
*''Una vita per la causa di Sacco e Vanzetti. Ricordo di Aldino Felicani'', in «[[Umanità Nova]]», 27 maggio 1967  
*''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Pisa, BSF, 2004/2005, 2 voll., pp.597-598;
*R. Lucioli, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/13375 ''Aldino Felicani''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo I, Pisa, BSF, 2003, pp. 597-598  
*S''fogliando Apertamente. Notiziario fotocopiato in proprio a cura dell'associazione Apertamente di Vicchio'',  Vicchio, gennaio 2001, pp.6-7;  
*S''fogliando Apertamente. Notiziario fotocopiato in proprio a cura dell'associazione Apertamente di Vicchio'',  Vicchio, gennaio 2001, pp. 6-7   
*Bruno Confortini, ''Vicchio. Una vita per la causa. Aldino Felicani, l'anarchico amico di Sacco e Vanzetti'', in Microstoria. Rivista toscana di storia locale, anno VII, n.44, novembre-dicembre 2005, pp.18-19)
*Bruno Confortini, ''Vicchio. Una vita per la causa. Aldino Felicani, l'anarchico amico di Sacco e Vanzetti'', in Microstoria. Rivista toscana di storia locale, anno VII, n.44, novembre-dicembre 2005, pp. 18-19


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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*[[Andrea Salsedo]]
*[[Andrea Salsedo]]
== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/209/209_17.htm Ricordando Aldino Felicani difensore degli oppressi]
*[https://archive.is/wH2iL Ricordando Aldino Felicani difensore degli oppressi]
 
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