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L'accentramento del potere in mano ai gerarca del partito proseguì costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall'[[Armata Rossa]]. | L'accentramento del potere in mano ai gerarca del partito proseguì costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall'[[Armata Rossa]]. | ||
Per gli anarchici, il funerale di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), organizzato da un apposito comitato di cui faceva parte il suo grande amico [[Alexander Atabekian]], fu l'ultima pubblica e libera manifestazione degli anarchici, a cui poterono partecipare anche quelli incarcerati e liberati temporaneamente per l'occasione ([[Aaron Baron]], [[Fanya Baron]], [[Voline]] ecc.); moltissimi furono gli arrestati, i deportati e i condannati a morte tra i dissidenti o anche tra quelli che avevano la parvenza d'esserlo (moltissimi furono anche i suicidi tra i membri stessi del partito). Dopo il [[1921]], in tutta la [[Russia]], di anarchico rimasero solo le librerie e le edizioni «[[Golos Truda]]» di Mosca e di Pietrogrado, la [[Croce Nera Anarchica]] ed il "museo Kropotkin". In provincia però non ci fu nessuna tolleranza: es. le opere di [[Kropotkin]] furono sequestrate a Jaroslav, così come alcuni di libri di «[[Golos Truda]]» a Kharkov. In seguito la [[Croce Nera Anarchica]] fu dissolta a partire dal [[1925]], le librerie di Mosca e di Leningrado chiuse nel giugno del [[1929]], il "museo Kropotkin" chiuso nel [[1938]], alla morte della sua vedova. Altri piccoli gruppi anarchici furono individuati e smantellati nella fabbrica Dynamo di Mosca ([[1924]]), in Ucraina, nel sud della [[Russia]] ([[1924]]), a Tcheliabinsk ([[1930]]). <ref name="truda">[ | Per gli anarchici, il funerale di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), organizzato da un apposito comitato di cui faceva parte il suo grande amico [[Alexander Atabekian]], fu l'ultima pubblica e libera manifestazione degli anarchici, a cui poterono partecipare anche quelli incarcerati e liberati temporaneamente per l'occasione ([[Aaron Baron]], [[Fanya Baron]], [[Voline]] ecc.); moltissimi furono gli arrestati, i deportati e i condannati a morte tra i dissidenti o anche tra quelli che avevano la parvenza d'esserlo (moltissimi furono anche i suicidi tra i membri stessi del partito). Dopo il [[1921]], in tutta la [[Russia]], di anarchico rimasero solo le librerie e le edizioni «[[Golos Truda]]» di Mosca e di Pietrogrado, la [[Croce Nera Anarchica]] ed il "museo Kropotkin". In provincia però non ci fu nessuna tolleranza: es. le opere di [[Kropotkin]] furono sequestrate a Jaroslav, così come alcuni di libri di «[[Golos Truda]]» a Kharkov. In seguito la [[Croce Nera Anarchica]] fu dissolta a partire dal [[1925]], le librerie di Mosca e di Leningrado chiuse nel giugno del [[1929]], il "museo Kropotkin" chiuso nel [[1938]], alla morte della sua vedova. Altri piccoli gruppi anarchici furono individuati e smantellati nella fabbrica Dynamo di Mosca ([[1924]]), in Ucraina, nel sud della [[Russia]] ([[1924]]), a Tcheliabinsk ([[1930]]). <ref name="truda">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-32668488.html Resistenze anarchiche in Russia negli anni 20 e 30]</ref> | ||
===Deriva autoritaria della rivoluzione=== | ===Deriva autoritaria della rivoluzione=== | ||
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Dal [[1936]], con l'inizio delle [[purghe staliniane]] <ref>Le purghe staliane furono volute da Stalin in persona dopo l'omicidio di [[Sergej Mirovič Kirov]], avvenuto a Leningrado, odierna San Pietroburgo, il [[1° dicembre]] [[1934]].</ref>, l'attività [[repressione|repressiva]] della ex-[[Ceka]] (ora NKVD) si fece più intensa. Durante quel periodo gli anarchici furono tra i più perseguitati dal servizio segreto: | Dal [[1936]], con l'inizio delle [[purghe staliniane]] <ref>Le purghe staliane furono volute da Stalin in persona dopo l'omicidio di [[Sergej Mirovič Kirov]], avvenuto a Leningrado, odierna San Pietroburgo, il [[1° dicembre]] [[1934]].</ref>, l'attività [[repressione|repressiva]] della ex-[[Ceka]] (ora NKVD) si fece più intensa. Durante quel periodo gli anarchici furono tra i più perseguitati dal servizio segreto: | ||
: «Nel 1937-38, Stalin stermina tutti coloro che hanno partecipato alla Rivoluzione, bolscevichi o altri. Migliaia di prigionieri vengono fucilati, milioni scompaiono nei campi in Siberia. Gli anarchici sopravvissuti alla Rivoluzione vengono duramente colpiti da questa ondata di arresti. Uomini conosciuti come Tartchouk e Arscinov vengono fucilati, altre migliaia di sconosciuti, che erano stati anarchici prima o durante la Rivoluzione, vengono uccisi o deportati nei campi. Queste purghe costituiscono lo sterminio della "vecchia guardia" anarchica [...] Ad esempio il sarto ebreo Aïzenberg: [[anarchico individualista]] e discepolo di Kropotkin, viene arrestato a Karkov nel 1937. Resiste alle botte [...] per fargli confessare di appartenere ad un'organizzazione e per fargli denunciare i suoi membri. Risponde che lui è [[anarchico individualista]] e quindi non riconosce alcuna organizzazione. Per 31 giorni e 31 notti subisce un interrogatorio interrotto soltanto due volte al giorno per il pasto [...] non cede. I suoi carnefici si arrenderanno per primi: viene inviato in un ospedale psichiatrico di Mosca. Sempre nel 1937, l'anarchico Dimitri Venediktov, confinato a Tobolsk, viene arrestato per «diffusione di notizie false a proposito dei prestiti»(erano prestiti di Stato obbligatori) e «malcontento verso il potere sovietico». Viene condannato a morte e giustiziato.» <ref>[ | : «Nel 1937-38, Stalin stermina tutti coloro che hanno partecipato alla Rivoluzione, bolscevichi o altri. Migliaia di prigionieri vengono fucilati, milioni scompaiono nei campi in Siberia. Gli anarchici sopravvissuti alla Rivoluzione vengono duramente colpiti da questa ondata di arresti. Uomini conosciuti come Tartchouk e Arscinov vengono fucilati, altre migliaia di sconosciuti, che erano stati anarchici prima o durante la Rivoluzione, vengono uccisi o deportati nei campi. Queste purghe costituiscono lo sterminio della "vecchia guardia" anarchica [...] Ad esempio il sarto ebreo Aïzenberg: [[anarchico individualista]] e discepolo di Kropotkin, viene arrestato a Karkov nel 1937. Resiste alle botte [...] per fargli confessare di appartenere ad un'organizzazione e per fargli denunciare i suoi membri. Risponde che lui è [[anarchico individualista]] e quindi non riconosce alcuna organizzazione. Per 31 giorni e 31 notti subisce un interrogatorio interrotto soltanto due volte al giorno per il pasto [...] non cede. I suoi carnefici si arrenderanno per primi: viene inviato in un ospedale psichiatrico di Mosca. Sempre nel 1937, l'anarchico Dimitri Venediktov, confinato a Tobolsk, viene arrestato per «diffusione di notizie false a proposito dei prestiti»(erano prestiti di Stato obbligatori) e «malcontento verso il potere sovietico». Viene condannato a morte e giustiziato.» <ref>[https://archive.is/YXUQj Destinazione Siberia]</ref> | ||
È da rilevare come le fazioni trotzkiste e staliniste, nonostante fossero distanti riguardo ad alcuni punti, non lo erano riguardo alla gestione centralizzata dell'[[economia]]. [[Lev Trotzky]] difese nelle fabbriche il «modello di gestione delegata ad un solo uomo», poiché egli cinicamente pensava che «l'uomo cercherà sempre di sottrarsi al lavoro» visto che «l'uomo è un animale pigro» <ref>[http://znetit.mahost.org/parecon/01_Introduzione.pdf Looking forward] di [[Michael Albert]] e [[Robin Hahnel]]</ref>. Questi assurdi principi [[gerarchia|gerarchici]], comuni a quasi tutti i bolscevichi, andarono a grave discapito della [[libertà]] individuale, considerata un fatto "piccolo-borghese" e non il caposaldo di una società veramente [[uguaglianza|egualitaria]] e giusta. | È da rilevare come le fazioni trotzkiste e staliniste, nonostante fossero distanti riguardo ad alcuni punti, non lo erano riguardo alla gestione centralizzata dell'[[economia]]. [[Lev Trotzky]] difese nelle fabbriche il «modello di gestione delegata ad un solo uomo», poiché egli cinicamente pensava che «l'uomo cercherà sempre di sottrarsi al lavoro» visto che «l'uomo è un animale pigro» <ref>[http://znetit.mahost.org/parecon/01_Introduzione.pdf Looking forward] di [[Michael Albert]] e [[Robin Hahnel]]</ref>. Questi assurdi principi [[gerarchia|gerarchici]], comuni a quasi tutti i bolscevichi, andarono a grave discapito della [[libertà]] individuale, considerata un fatto "piccolo-borghese" e non il caposaldo di una società veramente [[uguaglianza|egualitaria]] e giusta. | ||
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== Collegamenti esterni == | == Collegamenti esterni == | ||
*[ | *[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-32668488.html Resistenze anarchiche in Russia negli anni 20 e 30] | ||
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-libertaria-alexander-berckman-la-rivoluzione-russa-da-la-revue-anarchiste-n-4-aprile-1922-01-di-05-68180494.html La Rivoluzione russa] di [[Alexander Berkman]] | *[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-libertaria-alexander-berckman-la-rivoluzione-russa-da-la-revue-anarchiste-n-4-aprile-1922-01-di-05-68180494.html La Rivoluzione russa] di [[Alexander Berkman]] | ||
*[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/t/tanini_alighiero/le_cause_d_assopimento_etc/pdf/tanini_le_cause_d_assopimento_d.pdf Le cause di assopimento della rivoluzione russa], saggio di [[Alighiero Tanini]] | *[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/t/tanini_alighiero/le_cause_d_assopimento_etc/pdf/tanini_le_cause_d_assopimento_d.pdf Le cause di assopimento della rivoluzione russa], saggio di [[Alighiero Tanini]] |