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Le due brigate avevano la sede del loro comando nello stabilimento Carlo Erba ed erano presenti nel quartiere di Porta Ticinese. Il giorno dell'insurrezione, il [[25 aprile]], ebbero un ruolo molto importante: disarmarono una colonna tedesca vicino ad Affiori, così poterono di fatto controllare tutta la zona industriale. | Le due brigate avevano la sede del loro comando nello stabilimento Carlo Erba ed erano presenti nel quartiere di Porta Ticinese. Il giorno dell'insurrezione, il [[25 aprile]], ebbero un ruolo molto importante: disarmarono una colonna tedesca vicino ad Affiori, così poterono di fatto controllare tutta la zona industriale. | ||
Il [[26 aprile|26]] occuparono le scuole di Via Maciochini e controllarono le arterie che conducono al Sempione e a Porta Garibaldi. Fu conquistata e controllata la caserma Mussolini e la centrale elettrica. La caserma della [[ | Il [[26 aprile|26]] occuparono le scuole di Via Maciochini e controllarono le arterie che conducono al Sempione e a Porta Garibaldi. Fu conquistata e controllata la caserma Mussolini e la centrale elettrica. La caserma della [[Xª MAS]] fu espugnata da gruppi anarchici e lo stesso avviene per altre caserme. Le Brigate Malatesta occuparono lo stabilimento Triplex, la radio (assieme ad altre formazioni) delle ferrovie del Sempione, del Comune di Pero, di posti di polizia. | ||
Dopo qualche giorno, iniziarono da parte delle Brigate le requisizioni di viveri, indumenti e l'immediata distribuzione alla popolazione. Prese corpo anche la trasformazione di fabbriche e officine appartenenti ai [[Fascismo|fascisti]] in cooperative, inizia l'eliminazione di fascisti e spie. | Dopo qualche giorno, iniziarono da parte delle Brigate le requisizioni di viveri, indumenti e l'immediata distribuzione alla popolazione. Prese corpo anche la trasformazione di fabbriche e officine appartenenti ai [[Fascismo|fascisti]] in cooperative, inizia l'eliminazione di fascisti e spie. | ||
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==== Pistoia e Lucca==== | ==== Pistoia e Lucca==== | ||
A Pistoia le prime formazioni partigiane furono formate da anarchici e da militanti del [[Partito Comunista Libertario]] (nato nel [[1939]]). Tra queste sono da segnalare le [[Squadre Franche Libertarie]] <ref> [https://anpi.it/media/uploads/patria/2006/9/27-30_GORI.pdf ''Resistenza e Rivoluzione, il sogno di Silvano Fedi''] di Onofrio Gori</ref> e la formazione che alla morte del loro [[Silvano Fedi|comandante]] prese il nome di "[[Brigata Silvano Fedi|Silvano Fedi]]", formata da 53 elementi. La brigata si costituì come nucleo ad opera di [[Egisto|Egisto Gori]] e [[Minos Gori]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/egisto%20gori.htm Egisto e Minos Gori]</ref>, [[Tito|Tito Eschini]] e [[Mario Eschini]], [[Tiziano Palandri]] e [[Silvano Fedi]]. | A Pistoia le prime formazioni partigiane furono formate da anarchici e da militanti del [[Partito Comunista Libertario]] (nato nel [[1939]]). Tra queste sono da segnalare le [[Squadre Franche Libertarie]] <ref> [https://anpi.it/patria-indipendente/media/uploads/patria/2006/9/27-30_GORI.pdf ''Resistenza e Rivoluzione, il sogno di Silvano Fedi''] di Onofrio Gori</ref> e la formazione che alla morte del loro [[Silvano Fedi|comandante]] prese il nome di "[[Brigata Silvano Fedi|Silvano Fedi]]", formata da 53 elementi. La brigata si costituì come nucleo ad opera di [[Egisto|Egisto Gori]] e [[Minos Gori]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/egisto%20gori.htm Egisto e Minos Gori]</ref>, [[Tito|Tito Eschini]] e [[Mario Eschini]], [[Tiziano Palandri]] e [[Silvano Fedi]]. | ||
[[Image:Silvano Fedi.jpg|thumb|left|190 px|[[Silvano Fedi]], anarchico pistoiese]] | [[Image:Silvano Fedi.jpg|thumb|left|190 px|[[Silvano Fedi]], anarchico pistoiese]] | ||
La "Fedi" a Purvica, non si preoccupò solo della lotta armata, ma anche di organizzare la vita sociale della popolazione: convinsero i contadini a battere il grano che essi avrebbero lasciato marcire per la mancanza di mercato, impiantarono un forno in cui lavorano fissi 2 compagni anarchici e distribuirono il pane gratuitamente alla popolazione. Fu anarchica la prima formazione partigiana ad entrare in Pistoia, comandata dal compagno Artese Benesperi. Alle 5 della mattina, la [[simbolismo|bandiera rossa e nera sventolava]] sul campanile del duomo, alle 10 però fu sostituita da quella tricolore. | La "Fedi" a Purvica, non si preoccupò solo della lotta armata, ma anche di organizzare la vita sociale della popolazione: convinsero i contadini a battere il grano che essi avrebbero lasciato marcire per la mancanza di mercato, impiantarono un forno in cui lavorano fissi 2 compagni anarchici e distribuirono il pane gratuitamente alla popolazione. Fu anarchica la prima formazione partigiana ad entrare in Pistoia, comandata dal compagno Artese Benesperi. Alle 5 della mattina, la [[simbolismo|bandiera rossa e nera sventolava]] sul campanile del duomo, alle 10 però fu sostituita da quella tricolore. | ||
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*L. Bettini, Bibliografia dell'anarchismo, vol. 1, tomi I e II, C. P. editrice, Firenze, 1972-1976 | *L. Bettini, Bibliografia dell'anarchismo, vol. 1, tomi I e II, C. P. editrice, Firenze, 1972-1976 | ||
*[[Giorgio Sacchetti]], '' Resistenza e guerra sociale. Il movimento anarchico e la lotta di liberazione 1943-1945'', in «Rivista Storica dell'Anarchismo», Pisa, a. II, n. 1/1995 | *[[Giorgio Sacchetti]], '' Resistenza e guerra sociale. Il movimento anarchico e la lotta di liberazione 1943-1945'', in «Rivista Storica dell'Anarchismo», Pisa, a. II, n. 1/1995 | ||
*[[Giorgio Sacchetti]], ''Gli anarchici contro il fascismo'', '[[Sempre Avanti]]', Livorno, 1995 in "Almanacco Socialista", Milano, ed. Avanti! 1962, "[[A - Rivista Anarchica]]", Milano, n. 4/1973 [ | *[[Giorgio Sacchetti]], ''Gli anarchici contro il fascismo'', '[[Sempre Avanti]]', Livorno, 1995 in "Almanacco Socialista", Milano, ed. Avanti! 1962, "[[A - Rivista Anarchica]]", Milano, n. 4/1973 [https://archive.is/QuXC ''Gli anarchici contro il fascismo''] | ||
*[[Gaetano Perillo]], Gibelli Camillo ''Storia della Camera del lavoro di Genova: Dalle origini alla Seconda guerra mondiale'', 1980 | *[[Gaetano Perillo]], Gibelli Camillo ''Storia della Camera del lavoro di Genova: Dalle origini alla Seconda guerra mondiale'', 1980 | ||
* [[Cesare Bermani]] ''[[anarchici]] e [[socialismo|socialisti]] a Milano'' nº2 del dicembre 2009 di ''L'impegno'' Rivista di Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle provincie di Biella e Vercelli ''[[Cino Moscatelli]]'' | * [[Cesare Bermani]] ''[[anarchici]] e [[socialismo|socialisti]] a Milano'' nº2 del dicembre 2009 di ''L'impegno'' Rivista di Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle provincie di Biella e Vercelli ''[[Cino Moscatelli]]'' |