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Dopo la [[repressione]] della Rivolta di Mosca di Dicembre, gli [[anarchici]] russi si ritirarono un po'in disparte, ma solo con l'intento di organizzare meglio il processo rivoluzionario. Anche nelle città minori e nei villaggi di campagna cominciarono a vedersi le prime insurrezioni guidate dagli anarchici. | Dopo la [[repressione]] della Rivolta di Mosca di Dicembre, gli [[anarchici]] russi si ritirarono un po'in disparte, ma solo con l'intento di organizzare meglio il processo rivoluzionario. Anche nelle città minori e nei villaggi di campagna cominciarono a vedersi le prime insurrezioni guidate dagli anarchici. | ||
In [[Russia]], contrariamente a quanto una certa storiografia lascerebbe intendere, attecchirono tutte le tendenze dell'[[anarchismo]], comprese quelle più [[anarco-pacifismo|pacifiste]] e non solo quelle violente. In quest'humus culturale e politico nel [[1906]] maturò a Mosca la pubblicazione del primo manifesto dell''''[[anarchismo mistico]]''', firmato dal poeta [[Georges Tchulkov]]. Il [[anarchismo mistico|misticismo anarchico]] fu molto influenzato dalle innumerevoli personalità intellettuali russe del periodo ([[Vladimir Soloviov]], [[Lev Tolstoj]], [[ | In [[Russia]], contrariamente a quanto una certa storiografia lascerebbe intendere, attecchirono tutte le tendenze dell'[[anarchismo]], comprese quelle più [[anarco-pacifismo|pacifiste]] e non solo quelle violente. In quest'humus culturale e politico nel [[1906]] maturò a Mosca la pubblicazione del primo manifesto dell''''[[anarchismo mistico]]''', firmato dal poeta [[Georges Tchulkov]]. Il [[anarchismo mistico|misticismo anarchico]] fu molto influenzato dalle innumerevoli personalità intellettuali russe del periodo ([[Vladimir Soloviov]], [[Lev Tolstoj]], [[Fëdor Dostoevskij]] ecc.), dal positivismo scientifico dell'epoca e anche dall'ortodossia cristiana tradizionale. In ogni caso il manifesto espresse un carattere allo stesso tempo artistico, spirituale ed [[Etica|etico]], sottolineando quindi un approccio multidisciplinare rispetto alle problematiche politiche, sociali ed antropologiche. Tchulkov scrisse ad esempio: | ||
: «La lotta contro il dogmatismo nella religione, nella filosofia, la morale e la politica, ecco lo slogan dell'anarchia mistica. La lotta per l'ideale anarchico non ci conduce al caos indifferente ma al mondo trasfigurato, ad una condizione: che attraverso questa lotta per tutte le liberazioni, partecipiamo all'esperienza mistica, attraverso l'arte, l'amore religioso e le musiche. Chiamo musica non soltanto l'arte che ci apre all'armonia dei suoni, ma tutte le creatività fondate sui ritmi che ci fanno scoprire il lato noumenico (spirituale) del mondo» <ref name="indù">[http://archive.is/miiBS Citato da Vladimir Bagrianski in « Les anarchistes mystiques russes », articolo pubblicato dalla rivista ''Nouvelles Clefs'']</ref>. | : «La lotta contro il dogmatismo nella religione, nella filosofia, la morale e la politica, ecco lo slogan dell'anarchia mistica. La lotta per l'ideale anarchico non ci conduce al caos indifferente ma al mondo trasfigurato, ad una condizione: che attraverso questa lotta per tutte le liberazioni, partecipiamo all'esperienza mistica, attraverso l'arte, l'amore religioso e le musiche. Chiamo musica non soltanto l'arte che ci apre all'armonia dei suoni, ma tutte le creatività fondate sui ritmi che ci fanno scoprire il lato noumenico (spirituale) del mondo» <ref name="indù">[http://archive.is/miiBS Citato da Vladimir Bagrianski in « Les anarchistes mystiques russes », articolo pubblicato dalla rivista ''Nouvelles Clefs'']</ref>. | ||
Inesorabilmente il clima [[rivoluzione|rivoluzionario]] portò all'incremento della [[repressione]], che via via si fece sempre più intensa: nel [[1907]], il ministro zarista Stolypin propose un nuovo "programma di pacificazione"; la polizia fu rifornita di nuove armi e ricevette l'ordine di attaccare ogni gruppo anarchico, di informarsi su tutti i militanti ed arrestate tutti gli anarchici di cui si conosceva il nominativo e la residenza. Si tennero molti processi, senza il rispetto dei più elementari principi difensivi e sottoponendo gli arrestati al giudizio della corte marziale. Piuttosto che soccombere all'ignominia dell'arresto e della confessione estorta sotto tortura, molti anarchici preferirono suicidarsi, altri invece di fronte alla corte o prima delle esecuzione rivendicarono con coraggio le loro azioni e il loro amore verso l'[[anarchia]]. Nel [[1909]] la maggior parte degli anarchici russi furono uccisi, esiliati o condannati a pene pesantissime. L'[[anarchismo]] rimase nell'oscurità sino alla [[La Rivoluzione | Inesorabilmente il clima [[rivoluzione|rivoluzionario]] portò all'incremento della [[repressione]], che via via si fece sempre più intensa: nel [[1907]], il ministro zarista Stolypin propose un nuovo "programma di pacificazione"; la polizia fu rifornita di nuove armi e ricevette l'ordine di attaccare ogni gruppo anarchico, di informarsi su tutti i militanti ed arrestate tutti gli anarchici di cui si conosceva il nominativo e la residenza. Si tennero molti processi, senza il rispetto dei più elementari principi difensivi e sottoponendo gli arrestati al giudizio della corte marziale. Piuttosto che soccombere all'ignominia dell'arresto e della confessione estorta sotto tortura, molti anarchici preferirono suicidarsi, altri invece di fronte alla corte o prima delle esecuzione rivendicarono con coraggio le loro azioni e il loro amore verso l'[[anarchia]]. Nel [[1909]] la maggior parte degli anarchici russi furono uccisi, esiliati o condannati a pene pesantissime. L'[[anarchismo]] rimase nell'oscurità sino alla [[La Rivoluzione russa|rivoluzione del 1917]]. | ||
<ref>[http://archive.is/XXhi Chernoe Znamia (Black Banner)], en The Anarchist Encyclopedia</ref> | <ref>[http://archive.is/XXhi Chernoe Znamia (Black Banner)], en The Anarchist Encyclopedia</ref> | ||
===Bolscevichi e anarchici durante e dopo la rivoluzione d'Ottobre (1917)=== | ===Bolscevichi e anarchici durante e dopo la rivoluzione d'Ottobre (1917)=== | ||
{{vedi|La Rivoluzione | {{vedi|La Rivoluzione russa}} | ||
A Mosca e nelle principali città, furono tanti gli anarchici che parteciparono attivamente alle [[rivoluzione|fasi rivoluzionarie]], dividendosi in linee di tendenza pro-boscelviche, intermedie e antibolsceviche. Alcuni anarchici, come [[Victor Serge]], appoggiarono i bolscevichi mantenendo una linea critica verso l'autoritarismo, altri auspicarono la federazione delle libere comuni russe, altri invece sperarono che gli eventi e le difficoltà sommergessero i bolscevichi e conseguentemente giungesse l'ora degli anarchici. | A Mosca e nelle principali città, furono tanti gli anarchici che parteciparono attivamente alle [[rivoluzione|fasi rivoluzionarie]], dividendosi in linee di tendenza pro-boscelviche, intermedie e antibolsceviche. Alcuni anarchici, come [[Victor Serge]], appoggiarono i bolscevichi mantenendo una linea critica verso l'autoritarismo, altri auspicarono la federazione delle libere comuni russe, altri invece sperarono che gli eventi e le difficoltà sommergessero i bolscevichi e conseguentemente giungesse l'ora degli anarchici. | ||
[[File:Bandiera_Makhnovtchina.jpg|thumb|250 px|Bandiera della ''[[Makhnovščina]]'' di [[Nestor Makhno]]]] | [[File:Bandiera_Makhnovtchina.jpg|thumb|250 px|Bandiera della ''[[Makhnovščina]]'' di [[Nestor Makhno]]]] | ||
Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti anarchici, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte e gli anarchici dovettero agire in clandestinità. Un solo movimento conservava la sua [[libertà]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina <ref name="makhno">[ | Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti anarchici, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte e gli anarchici dovettero agire in clandestinità. Un solo movimento conservava la sua [[libertà]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>. | ||
Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell'Unione anarchica]] di Mosca annunciò: «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi. Il carismatico [[Nestor Makhno]], leader dei rivoluzionari ucraini, fu costretto a fuggire in [[Francia]] a causa delle persecuzioni a cui era stato sottoposto dai bolscevichi e dall'Armata Rossa guidata da [[Lev Trotzkij]]. A Parigi gli anarchici russi daranno vita al “Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero”, i cui componenti più celebri erano [[Nestor Makhno]], [[Ida Mett]], [[Petr Arshinov]], [[Valesvsky]] e [[Linsky]]. Questo gruppo nel [[1926]] pubblicherà la [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|Piattaforma dei Comunisti Anarchici]]. | Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell'Unione anarchica]] di Mosca annunciò: «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi. Il carismatico [[Nestor Makhno]], leader dei rivoluzionari ucraini, fu costretto a fuggire in [[Francia]] a causa delle persecuzioni a cui era stato sottoposto dai bolscevichi e dall'Armata Rossa guidata da [[Lev Trotzkij]]. A Parigi gli anarchici russi daranno vita al “Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero”, i cui componenti più celebri erano [[Nestor Makhno]], [[Ida Mett]], [[Petr Arshinov]], [[Valesvsky]] e [[Linsky]]. Questo gruppo nel [[1926]] pubblicherà la [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|Piattaforma dei Comunisti Anarchici]]. | ||
Intanto in [[Russia]] l'accentramento del potere in mano ai gerarchi del partito bolscevico proseguiva costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall'[[Armata Rossa]]. | Intanto in [[Russia]] l'accentramento del potere in mano ai gerarchi del partito bolscevico proseguiva costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall'[[Armata Rossa]]. | ||
[[File:Idamett.jpg|thumb|130 px|left|[[Ida Mett]]]] | [[File:Idamett.jpg|thumb|130 px|left|[[Ida Mett]]]] | ||
Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere di nome Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[ | Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere di nome Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref> | ||
Anche la controrivoluzione borghese non si fece certo attendere a lungo: es. secondo le testimonianze a Perm i "bianchi" (esercito filo borghese) uccisero 4000 operai, in [[Finlandia]] la reazione trucidò 15.000-17.000 persone. Le cosiddette “Armate bianche” furono fronteggiate in particolare dall'[[Armata Rossa]] guidata da [[Lev Trotzkij]]; molti anarchici furono in prima fila nella difesa di Pietrogrado, anzi furono essi a difendere la sede della «Pravda», che pure odiavano, dall'assalto dei “bianchi”. Oltre all'"esercito bianco" e "rosso", nella guerra civile interna alla [[rivoluzione]], si ebbe pure un [[esercito nero]] (anarchico) e uno [[esercito verde|verde]] (formato dai disertori che non volevano servire né gli uni né gli altri). | Anche la controrivoluzione borghese non si fece certo attendere a lungo: es. secondo le testimonianze a Perm i "bianchi" (esercito filo borghese) uccisero 4000 operai, in [[Finlandia]] la reazione trucidò 15.000-17.000 persone. Le cosiddette “Armate bianche” furono fronteggiate in particolare dall'[[Armata Rossa]] guidata da [[Lev Trotzkij]]; molti anarchici furono in prima fila nella difesa di Pietrogrado, anzi furono essi a difendere la sede della «Pravda», che pure odiavano, dall'assalto dei “bianchi”. Oltre all'"esercito bianco" e "rosso", nella guerra civile interna alla [[rivoluzione]], si ebbe pure un [[esercito nero]] (anarchico) e uno [[esercito verde|verde]] (formato dai disertori che non volevano servire né gli uni né gli altri). | ||
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=== La repressione del movimento libertario === | === La repressione del movimento libertario === | ||
Per gli anarchici russi, il funerale di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), organizzato da un apposito comitato di cui faceva parte il suo grande amico [[Alexander Atabekian]], fu l'ultima pubblica e libera manifestazione degli anarchici, a cui poterono partecipare anche quelli incarcerati e liberati temporaneamente per l'occasione ([[Aaron Baron]], [[Fanya Baron]], [[Voline]] ecc.); moltissimi furono gli arrestati, i deportati e i condannati a morte tra i dissidenti o anche tra quelli che avevano la parvenza d'esserlo (moltissimi furono anche i suicidi tra i membri stessi del partito). Dopo il [[1921]], in tutta la [[Russia]], di anarchico rimasero solo le librerie e le edizioni «[[Golos Truda]]» di Mosca e di Pietrogrado, la [[Croce Nera Anarchica]] ed il "museo Kropotkin" (gestito da un gruppo di anarchici, tra cui [[Francesco Ghezzi]] e [[Alexei Borovoi]]). In provincia però non ci fu nessuna tolleranza: es. le opere di [[Kropotkin]] furono sequestrate a Jaroslav, così come alcuni di libri di «[[Golos Truda]]» a Kharkov. In seguito la [[Croce Nera Anarchica]] fu dissolta a partire dal [[1925]], le librerie di Mosca e di Leningrado chiuse nel giugno del [[1929]], il "museo Kropotkin" chiuso nel [[1938]], alla morte della sua vedova. Altri piccoli gruppi anarchici furono individuati e smantellati nella fabbrica Dynamo di Mosca ([[1924]]), in Ucraina, nel sud della [[Russia]] ([[1924]]), a Tcheliabinsk ([[1930]]). <ref name="truda">[ | Per gli anarchici russi, il funerale di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), organizzato da un apposito comitato di cui faceva parte il suo grande amico [[Alexander Atabekian]], fu l'ultima pubblica e libera manifestazione degli anarchici, a cui poterono partecipare anche quelli incarcerati e liberati temporaneamente per l'occasione ([[Aaron Baron]], [[Fanya Baron]], [[Voline]] ecc.); moltissimi furono gli arrestati, i deportati e i condannati a morte tra i dissidenti o anche tra quelli che avevano la parvenza d'esserlo (moltissimi furono anche i suicidi tra i membri stessi del partito). Dopo il [[1921]], in tutta la [[Russia]], di anarchico rimasero solo le librerie e le edizioni «[[Golos Truda]]» di Mosca e di Pietrogrado, la [[Croce Nera Anarchica]] ed il "museo Kropotkin" (gestito da un gruppo di anarchici, tra cui [[Francesco Ghezzi]] e [[Alexei Borovoi]]). In provincia però non ci fu nessuna tolleranza: es. le opere di [[Kropotkin]] furono sequestrate a Jaroslav, così come alcuni di libri di «[[Golos Truda]]» a Kharkov. In seguito la [[Croce Nera Anarchica]] fu dissolta a partire dal [[1925]], le librerie di Mosca e di Leningrado chiuse nel giugno del [[1929]], il "museo Kropotkin" chiuso nel [[1938]], alla morte della sua vedova. Altri piccoli gruppi anarchici furono individuati e smantellati nella fabbrica Dynamo di Mosca ([[1924]]), in Ucraina, nel sud della [[Russia]] ([[1924]]), a Tcheliabinsk ([[1930]]). <ref name="truda">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-32668488.html Resistenze anarchiche in Russia negli anni 20 e 30]</ref> | ||
[[File:KPAC-MAT.gif|left|thumb|200 px|Logo [[KPAC-MAT]]]] | [[File:KPAC-MAT.gif|left|thumb|200 px|Logo [[KPAC-MAT]]]] | ||
[[File:Timur_katscharava.png|thumb|right|140 px|[[Timur Katscharava]], assassinato dai nazi-skin nel 2005]] | [[File:Timur_katscharava.png|thumb|right|140 px|[[Timur Katscharava]], assassinato dai nazi-skin nel [[2005]].]] | ||
[[Image:Ilya Borodaenko.jpg|thumb|140 px|right|[[Ilya Borodaenko]], assassinato dai nazi-skin nel 2007]] | [[Image:Ilya Borodaenko.jpg|thumb|140 px|right|[[Ilya Borodaenko]], assassinato dai nazi-skin nel [[2007]].]] | ||
== Attualità == | == Attualità == | ||
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== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Storia dell'anarchismo]] | *[[Storia dell'anarchismo]] | ||
*[[La Rivoluzione | *[[La Rivoluzione russa]] | ||
*[[Movimento anarchico bielorusso]] | *[[Movimento anarchico bielorusso]] | ||
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===Articoli e saggi=== | ===Articoli e saggi=== | ||
*[ | *[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-32668488.html Resistenze anarchiche in Russia negli anni 20 e 30] | ||
*[ | *[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-saggio-vladimir-bagrianski-gli-anarchici-mistici-russi-les-anarchistes-mystiques-russes-46829767.html Gli anarchici mistici russi] | ||
*[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/t/tanini_alighiero/le_cause_d_assopimento_etc/pdf/tanini_le_cause_d_assopimento_d.pdf Le cause di assopimento della rivoluzione russa], saggio di [[Alighiero Tanini]] | *[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/t/tanini_alighiero/le_cause_d_assopimento_etc/pdf/tanini_le_cause_d_assopimento_d.pdf Le cause di assopimento della rivoluzione russa], saggio di [[Alighiero Tanini]] | ||
*[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/f/figner/le_carceri_russe/pdf/figner_le_carceri_russe.pdf Le carceri russe], saggio di [[Vera Figner]] (tradotto da Alighiero Tanini) | *[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/f/figner/le_carceri_russe/pdf/figner_le_carceri_russe.pdf Le carceri russe], saggio di [[Vera Figner]] (tradotto da Alighiero Tanini) |