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:«La virtù è sufficiente, da sola, per il raggiungimento della felicità, e non ha bisogno di niente altro. La virtù è propria delle opere, e non ha bisogno né di molti discorsi né di nozioni. Il'' ''sapiente è autosufficiente: tutte le cose degli altri sono sue. Il sapiente non si regola secondo le leggi stabilite dalle comunità politiche, ma secondo la legge della virtù» ([[Diogene Laerzio]], ''Vite dei filosofi'', VI, 10, in riferimento ad [[Antistene di Atene]]). | :«La virtù è sufficiente, da sola, per il raggiungimento della felicità, e non ha bisogno di niente altro. La virtù è propria delle opere, e non ha bisogno né di molti discorsi né di nozioni. Il'' ''sapiente è autosufficiente: tutte le cose degli altri sono sue. Il sapiente non si regola secondo le leggi stabilite dalle comunità politiche, ma secondo la legge della virtù» ([[Diogene Laerzio]], ''Vite dei filosofi'', VI, 10, in riferimento ad [[Antistene di Atene]]). | ||
Nella Grecia antica il filosofo [[Zenone di Cizio]] fondò il proprio pensiero ([[stoicismo]]) sulla convinzione che la ragionevolezza potesse guidare gli esseri umani meglio dell'[[autorità]]. Più o meno nello stesso periodo [[Epicuro]] fondò una scuola di pensiero ([[epicureismo]]) che professava la raggiungibilità della felicità mediante la liberazione dalle passioni e dalle paure (Dio, il dolore, la morte). Ancor prima [[Antistene di Atene]] (della [[scuola cinica]]) aveva proposto la semplicità della vita animale, il rifiuto dei beni materiali e il distacco dalle convenzioni sociali | Nella Grecia antica il filosofo [[Zenone di Cizio]] fondò il proprio pensiero ([[stoicismo]]) sulla convinzione che la ragionevolezza potesse guidare gli esseri umani meglio dell'[[autorità]]. Più o meno nello stesso periodo [[Epicuro]] fondò una scuola di pensiero ([[epicureismo]]) che professava la raggiungibilità della felicità mediante la liberazione dalle passioni e dalle paure (Dio, il dolore, la morte). Ancor prima [[Antistene di Atene]] (della [[scuola cinica]]) aveva proposto la semplicità della vita animale, il rifiuto dei beni materiali e il distacco dalle convenzioni sociali, e un allievo di [[Antistene di Atene|Antistene]], [[Diogene di Sinope]], apolide convinto, aveva estremizzato il pensiero del maestro ricercando la pienezza della vita in maniera caotica, irrequieta e quasi [[violenta]]. <ref>Al conquistatore Alessandro il Macedone che gli chiedeva cosa potesse fare di bello per lui, [[Diogene di Sinope|Diogene]] rispose semplicemente: «Spostati dal sole, che mi fai ombra!»</ref> | ||
Il [[taoismo]] cinese formulò pensieri aventi alcune affinità con l'[[anarchismo]]. Per esempio, [[Lao Tze]] sviluppò la [[filosofia]] della ''[[Regole e anarchia|non-regola]]'', sostenendo inoltre che il governante sarebbe stato tanto più perfetto quanto meno avesse governato. Anche [[Bao Jin Gyan]] sostenne che non dovevano esistere né signori e né schiavi. | Il [[taoismo]] cinese formulò pensieri aventi alcune affinità con l'[[anarchismo]]. Per esempio, [[Lao Tze]] sviluppò la [[filosofia]] della ''[[Regole e anarchia|non-regola]]'', sostenendo inoltre che il governante sarebbe stato tanto più perfetto quanto meno avesse governato. Anche [[Bao Jin Gyan]] sostenne che non dovevano esistere né signori e né schiavi. |