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Dopo l'avvenuta nascita del partito nel [[1903]] (come accennato nella premessa), nel [[1912]] i bolscevichi avevano costituito un partito marxista indipendente che prese il nome di ''Partito operaio socialdemocratico di Russia'', con l'aggiunta tra parentesi del termine “bolscevico”. I bolscevichi credevano in un'[[gerarchia|organizzazione gerarchica]], seguendo le tesi di [[Lenin]] esposte nel suo libro ''Che fare?'' (scritto in preparazione del congresso del 1903), in cui criticava profondamente lo [[spontaneismo]] che fino a quel momento era stato imperante in [[Russia]]. La gestione centralizzata tuttavia non impedì la nascita di correnti e tendenze che all'interno del partito si fronteggiavano in maniera molto accesa. | Dopo l'avvenuta nascita del partito nel [[1903]] (come accennato nella premessa), nel [[1912]] i bolscevichi avevano costituito un partito marxista indipendente che prese il nome di ''Partito operaio socialdemocratico di Russia'', con l'aggiunta tra parentesi del termine “bolscevico”. I bolscevichi credevano in un'[[gerarchia|organizzazione gerarchica]], seguendo le tesi di [[Lenin]] esposte nel suo libro ''Che fare?'' (scritto in preparazione del congresso del 1903), in cui criticava profondamente lo [[spontaneismo]] che fino a quel momento era stato imperante in [[Russia]]. La gestione centralizzata tuttavia non impedì la nascita di correnti e tendenze che all'interno del partito si fronteggiavano in maniera molto accesa. | ||
Il bolscevismo nacque e si sviluppò come applicazione del [[marxismo]] alle situazioni contingenti della [[Russia]] di inizio XX secolo, in cui era esplosa la rivoluzione sociale nonostante le previsioni di Marx secondo cui essa sarebbe stata esplosa solo nei paesi industrializzati. Con il ritorno di [[Lenin]] dalla [[Svizzera]] (aprile 1917) il partito bolscevico ricevette nuovo vigore sul piano politico e strategico, guadagnandosi rapidamente il favore delle masse, a cui propose un programma molto semplice: pace, terra ai contadini, autogestione operaia delle fabbriche, autodeterminazione dei popoli | Il bolscevismo nacque e si sviluppò come applicazione del [[marxismo]] alle situazioni contingenti della [[Russia]] di inizio XX secolo, in cui era esplosa la rivoluzione sociale nonostante le previsioni di Marx secondo cui essa sarebbe stata esplosa solo nei paesi industrializzati. Con il ritorno di [[Lenin]] dalla [[Svizzera]] (aprile 1917) il partito bolscevico ricevette nuovo vigore sul piano politico e strategico, guadagnandosi rapidamente il favore delle masse, a cui propose un programma molto semplice: pace, terra ai contadini, autogestione operaia delle fabbriche, autodeterminazione dei popoli ecc. Da allora furono un costante punto di riferimento per i partiti comunisti di tutto il mondo e della [[Terza Internazionale]]. | ||
Nel [[1918]] il Partito bolscevico cambiò nome in Partito comunista russo (bolscevico), che peraltro manterrà fino al [[1925]] quando assunse quello di Partito comunista (bolscevico) dell'[[URSS]]. Dopo l'uscita dalla guerra (vedi paragrafo successivo), nacquero comitati operai che controllavano la gestione delle fabbriche. Furono inoltre nazionalizzate banche, industrie, attività commerciali varie. Più complicata risulterà la risoluzione della questione agraria (vedi pragrafo 1.2). | Nel [[1918]] il Partito bolscevico cambiò nome in Partito comunista russo (bolscevico), che peraltro manterrà fino al [[1925]] quando assunse quello di Partito comunista (bolscevico) dell'[[URSS]]. Dopo l'uscita dalla guerra (vedi paragrafo successivo), nacquero comitati operai che controllavano la gestione delle fabbriche. Furono inoltre nazionalizzate banche, industrie, attività commerciali varie. Più complicata risulterà la risoluzione della questione agraria (vedi pragrafo 1.2). | ||
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[[File:1917petrogradsoviet assembly.jpg|thumb|right|300px|Assemblea dei [[Soviet]] a [[Pietrogrado]] nel 1917]] | [[File:1917petrogradsoviet assembly.jpg|thumb|right|300px|Assemblea dei [[Soviet]] a [[Pietrogrado]] nel 1917]] | ||
Con lo scoppio della | Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, i bolscevichi furono attraversati dal dubbio se fosse stao più utile per la rivoluzione uscire dalla guerra o proseguire la guerra al fianco degli alleati ([[Francia]] e [[Gran Bretagna]]). | ||
Il [[3 marzo]] [[1918]] fu stipulato il trattato di Brest-Litovsk tra la [[Russia]] di [[Lenin]] e gli imperi centrali (Germania e Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria), determinando l'uscita della [[Russia]] dalla | Il [[3 marzo]] [[1918]] fu stipulato il trattato di Brest-Litovsk tra la [[Russia]] di [[Lenin]] e gli imperi centrali (Germania e Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria), determinando l'uscita della [[Russia]] dalla Prima guerra mondiale e la cessione dell'[[Ucraina]] (oltre a Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia) agli austro-germanici. I bolscevichi speravano in questo modo di salvare la rivoluzione dal [[militarismo]] tedesco, tuttavia questo determinò aspre critiche da parte di rivoluzionari non allineati (anarchici) e anche marxisti come [[Rosa Luxemburg]]: | ||
:«Dal Trattato di Brest-Litovsk, la rivoluzione russa è entrata in una fase veramente difficile. La politica che ha guidato l'azione bolscevica è ovviamente pace a qualsiasi prezzo in modo da guadagnare una tregua, durante la quale essi possano espandere e consolidare la dittatura del proletariato in Russia e realizzare il massimo numero di riforme socialiste possibili...Il Trattato di Brest-Litovsk è stato in realtà nient'altro che la capitolazione del proletariato rivoluzionario russo al militarismo tedesco...Di fatto la "pace" di Brest-Litovsk è un'illusione. Neppure per un momento c'è stata pace tra Russia e Germania. La guerra è continuata sin da Brest-Litovsk su fino ai giorni nostri, ma questa guerra è di un tipo particolare, combattuta solo da un lato: avanzo sistematico dei tedeschi e silenziosa ritirata bolscevica, passo dopo passo. Occupazione di Ucraina, Finlandia, Lituania, Estonia, Crimea, Caucaso, di sempre maggiori tratti della Russia meridionale - questo è il risultato dello "stato di pace" sin da Brest-Litovsk. E ciò ha significato un numero di cose. In primo luogo, lo strangolamento della rivoluzione e la vittoria della contro-rivoluzione nelle roccaforti rivoluzionarie della Russia. » (''[https://www.marxists.org/italiano/luxembur/1918/9/trag-rus.htm La tragedia russa]'') | :«Dal Trattato di Brest-Litovsk, la rivoluzione russa è entrata in una fase veramente difficile. La politica che ha guidato l'azione bolscevica è ovviamente pace a qualsiasi prezzo in modo da guadagnare una tregua, durante la quale essi possano espandere e consolidare la dittatura del proletariato in Russia e realizzare il massimo numero di riforme socialiste possibili...Il Trattato di Brest-Litovsk è stato in realtà nient'altro che la capitolazione del proletariato rivoluzionario russo al militarismo tedesco...Di fatto la "pace" di Brest-Litovsk è un'illusione. Neppure per un momento c'è stata pace tra Russia e Germania. La guerra è continuata sin da Brest-Litovsk su fino ai giorni nostri, ma questa guerra è di un tipo particolare, combattuta solo da un lato: avanzo sistematico dei tedeschi e silenziosa ritirata bolscevica, passo dopo passo. Occupazione di Ucraina, Finlandia, Lituania, Estonia, Crimea, Caucaso, di sempre maggiori tratti della Russia meridionale - questo è il risultato dello "stato di pace" sin da Brest-Litovsk. E ciò ha significato un numero di cose. In primo luogo, lo strangolamento della rivoluzione e la vittoria della contro-rivoluzione nelle roccaforti rivoluzionarie della Russia. » (''[https://www.marxists.org/italiano/luxembur/1918/9/trag-rus.htm La tragedia russa]'') | ||