Anarcopacifismo: differenze tra le versioni
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L''''anarcopacifismo''' è la forma di [[anarchismo]] che enfatizza l'eliminazione di qualunque tipo di violenza in qualunque forma e per qualsiasi motivo (specialmente politico), preferendo forme di lotta [[Nonviolenza|nonviolenta]]. | L''''anarcopacifismo''' è la forma di [[anarchismo]] che enfatizza l'eliminazione di qualunque tipo di violenza in qualunque forma e per qualsiasi motivo (specialmente politico), preferendo forme di lotta [[Nonviolenza|nonviolenta]]. | ||
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[[File:Leo Tolstoi v kabinetie.05.1908.ws.jpg|thumb|240 px|left|[[Lev Tolstoj]], qui ripreso nel suo studio (1908), è un emblema del pacifismo anarchico]] | [[File:Leo Tolstoi v kabinetie.05.1908.ws.jpg|thumb|240 px|left|[[Lev Tolstoj]], qui ripreso nel suo studio ([[1908]]), è un emblema del pacifismo anarchico.]] | ||
L''''anarchismo pacifista''' o '''anarcopacifismo''' è una corrente del movimento anarchico che rifiuta ogni forma di violenza, tanto quella proveniente dallo [[Stato]] quanto quella che si origina nei conflitti sociali, promovendo al contrario il pacifismo e le azioni non violente. | L''''anarchismo pacifista''' o '''anarcopacifismo''' è una corrente del movimento anarchico che rifiuta ogni forma di violenza, tanto quella proveniente dallo [[Stato]] quanto quella che si origina nei conflitti sociali, promovendo al contrario il pacifismo e le azioni non violente. | ||
Storicamente l'[[anarchismo]] si è sempre considerato come parte integrante di quelle lotte sociali che accettano qualunque mezzo, compresa la violenza, per eliminare [[gerarchia]] e [[autorità]] (infatti l'unico principio chiaro dell'[[anarchismo]] è proprio quello che nessun essere umano deve dominare su altri). Secondo i pacifisti anarchici, i principi "postivi" dell'[[anarchismo]] sono stati oscurati dalla serie di [[anarchismo insurrezionale|insurrezioni]] violente, realizzatesi tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX, che portarono all'identificazione dell'"anarchia" con il "terrorismo". [[File:Photo 7 Council 1938, WRI Bart de Ligt.jpg|thumb|160 px|[[Bart de Ligt]] nel 1938]]In tale contesto, per impedire l'accostamento dei due termini (anarchia=terrorismo), l'anarchico pacifista propone il rifiuto totale della violenza come mezzo per abbattere [[autorità]] e [[gerarchia]]. Per gli anarcopacifisti proprio lo sviluppo delle moderne reti di comunicazione ha permesso il riscatto dei veri principi dell'[[anarchismo]]: [[uguaglianza]] e [[libertà]], evitando l'identificazione di quest'ultimo con la violenza. | Storicamente l'[[anarchismo]] si è sempre considerato come parte integrante di quelle lotte sociali che accettano qualunque mezzo, compresa la violenza, per eliminare [[gerarchia]] e [[autorità]] (infatti l'unico principio chiaro dell'[[anarchismo]] è proprio quello che nessun essere umano deve dominare su altri). Secondo i pacifisti anarchici, i principi "postivi" dell'[[anarchismo]] sono stati oscurati dalla serie di [[anarchismo insurrezionale|insurrezioni]] violente, realizzatesi tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX, che portarono all'identificazione dell'"anarchia" con il "terrorismo". [[File:Photo 7 Council 1938, WRI Bart de Ligt.jpg|thumb|160 px|[[Bart de Ligt]] nel [[1938]].]]In tale contesto, per impedire l'accostamento dei due termini (anarchia=terrorismo), l'anarchico pacifista propone il rifiuto totale della violenza come mezzo per abbattere [[autorità]] e [[gerarchia]]. Per gli anarcopacifisti proprio lo sviluppo delle moderne reti di comunicazione ha permesso il riscatto dei veri principi dell'[[anarchismo]]: [[uguaglianza]] e [[libertà]], evitando l'identificazione di quest'ultimo con la violenza. | ||
L''''[[anarchismo]] pacifista''' non impedisce l'esistenza di regole condivise, di “giudici” ([[Individuo|individui]] rispettati per la loro integrità morale), del concetto di delitto o dell'economia autogestionaria; non rifiuta l'esistenza di alcune forme di “potere”, purché queste non vengano monopolizzare da poche persone o entità. Per questo gli anarchici pacifisti credono non debbano esistere politici, parlamentari o governi, ma solo popoli che decidano le “[[Regole e anarchia|regole]]” secondo lo schema “''una persona un voto''”, senza alcun rappresentante o intermediario di professione, riconsegnando inoltre la parola "politica" al suo reale significato etimologico di “partecipazione cittadina”. | L''''[[anarchismo]] pacifista''' non impedisce l'esistenza di regole condivise, di “giudici” ([[Individuo|individui]] rispettati per la loro integrità morale), del concetto di delitto o dell'economia autogestionaria; non rifiuta l'esistenza di alcune forme di “potere”, purché queste non vengano monopolizzare da poche persone o entità. Per questo gli anarchici pacifisti credono non debbano esistere politici, parlamentari o governi, ma solo popoli che decidano le “[[Regole e anarchia|regole]]” secondo lo schema “''una persona un voto''”, senza alcun rappresentante o intermediario di professione, riconsegnando inoltre la parola "politica" al suo reale significato etimologico di “partecipazione cittadina”. | ||
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Il "[[pacifismo]] anarchico" è comunemente associato agli [[anarchismo cristiano|anarchismi religiosi]], come ad esempio quello di [[Lev Tolstoj]], ma in verità non ha un carattere prettamente religioso. Tra i non religiosi si possono menzionare il gruppo [[anarco-punk|punk]] [[crass|Crass]], e l'[[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] [[Bartholomeus de Ligt]]. | Il "[[pacifismo]] anarchico" è comunemente associato agli [[anarchismo cristiano|anarchismi religiosi]], come ad esempio quello di [[Lev Tolstoj]], ma in verità non ha un carattere prettamente religioso. Tra i non religiosi si possono menzionare il gruppo [[anarco-punk|punk]] [[crass|Crass]], e l'[[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] [[Bartholomeus de Ligt]]. | ||
Numerose individualità, oltre alle già citate, si sono professate pacifiste e anarchiche e tra queste [[H. D. Thoreau]], [[Bart de Ligt]], [[Heathcote Williams]], [[Gustav Landauer]], [[Erich | Numerose individualità, oltre alle già citate, si sono professate pacifiste e anarchiche e tra queste [[H. D. Thoreau]], [[Bart de Ligt]], [[Heathcote Williams]], [[Gustav Landauer]], [[Erich Mühsam]] e [[Fabrizio De André]]. | ||
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==Anarchismo e non violenza <ref name="pacifisti">Il capitolo Anarchismo e non Violenza è stato tradotto da ''[http://anarchismenonviolence2.org/spip.php?article5&lang=fr Quelques données fondamentales]'' firmato dagli anarco-pacifisti francesi. Nell'aprile [[1965]] nella rivista ”'''Anarchisme et Non-Violence'''” (pubblicata dall'aprile [[1965]] all'aprile [[1974]]) compare il “manifesto” dei pacifisti anarchici francesi, considerato ancora oggi un punto di riferimento ideale per i “nuovi” pacifisti anarchici d'oltralpe, la maggior parte dei quali trova il suo punto di riferimento nel sito web [http://anarchismenonviolence2.org/ Anarchisme et Non-Violence 2].</ref>== | ==Anarchismo e non violenza <ref name="pacifisti">Il capitolo Anarchismo e non Violenza è stato tradotto da ''[http://anarchismenonviolence2.org/spip.php?article5&lang=fr Quelques données fondamentales]'' firmato dagli anarco-pacifisti francesi. Nell'aprile [[1965]] nella rivista ”'''Anarchisme et Non-Violence'''” (pubblicata dall'aprile [[1965]] all'aprile [[1974]]) compare il “manifesto” dei pacifisti anarchici francesi, considerato ancora oggi un punto di riferimento ideale per i “nuovi” pacifisti anarchici d'oltralpe, la maggior parte dei quali trova il suo punto di riferimento nel sito web [http://anarchismenonviolence2.org/ Anarchisme et Non-Violence 2].</ref>== | ||
[[Image:Crass3.jpg|thumb|250 px|[[Crass]], gruppo [[anarco-punk]] di ispirazione pacifista.]] | [[Image:Crass3.jpg|thumb|250 px|I ''[[Crass]]'', gruppo [[anarco-punk]] di ispirazione pacifista.]] | ||
:«Le strutture della società attuale sono essenzialmente statali; non possono quindi che mantenersi con l'[[autorità]] e la violenza. | :«Le strutture della società attuale sono essenzialmente statali; non possono quindi che mantenersi con l'[[autorità]] e la violenza. | ||
:Gli anarchici preconizzano la scomparsa dello [[Stato]]; essi propongono una società senza alcuna [[autorità]] e dove nei rapporti sociali non si manifesti più alcuna violenza. | :Gli anarchici preconizzano la scomparsa dello [[Stato]]; essi propongono una società senza alcuna [[autorità]] e dove nei rapporti sociali non si manifesti più alcuna violenza. |
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L'anarcopacifismo è la forma di anarchismo che enfatizza l'eliminazione di qualunque tipo di violenza in qualunque forma e per qualsiasi motivo (specialmente politico), preferendo forme di lotta nonviolenta.
Gli anarcopacifisti promuovono forme di rivoluzione pacifiche (tipico nei mutualisti) oppure tramite attivismo nonviolento.
Pacifismo anarchico
L'anarchismo pacifista o anarcopacifismo è una corrente del movimento anarchico che rifiuta ogni forma di violenza, tanto quella proveniente dallo Stato quanto quella che si origina nei conflitti sociali, promovendo al contrario il pacifismo e le azioni non violente.
Storicamente l'anarchismo si è sempre considerato come parte integrante di quelle lotte sociali che accettano qualunque mezzo, compresa la violenza, per eliminare gerarchia e autorità (infatti l'unico principio chiaro dell'anarchismo è proprio quello che nessun essere umano deve dominare su altri). Secondo i pacifisti anarchici, i principi "postivi" dell'anarchismo sono stati oscurati dalla serie di insurrezioni violente, realizzatesi tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX, che portarono all'identificazione dell'"anarchia" con il "terrorismo".
In tale contesto, per impedire l'accostamento dei due termini (anarchia=terrorismo), l'anarchico pacifista propone il rifiuto totale della violenza come mezzo per abbattere autorità e gerarchia. Per gli anarcopacifisti proprio lo sviluppo delle moderne reti di comunicazione ha permesso il riscatto dei veri principi dell'anarchismo: uguaglianza e libertà, evitando l'identificazione di quest'ultimo con la violenza.
L'anarchismo pacifista non impedisce l'esistenza di regole condivise, di “giudici” (individui rispettati per la loro integrità morale), del concetto di delitto o dell'economia autogestionaria; non rifiuta l'esistenza di alcune forme di “potere”, purché queste non vengano monopolizzare da poche persone o entità. Per questo gli anarchici pacifisti credono non debbano esistere politici, parlamentari o governi, ma solo popoli che decidano le “regole” secondo lo schema “una persona un voto”, senza alcun rappresentante o intermediario di professione, riconsegnando inoltre la parola "politica" al suo reale significato etimologico di “partecipazione cittadina”.
Il "pacifismo anarchico" è comunemente associato agli anarchismi religiosi, come ad esempio quello di Lev Tolstoj, ma in verità non ha un carattere prettamente religioso. Tra i non religiosi si possono menzionare il gruppo punk Crass, e l'anarco-sindacalista Bartholomeus de Ligt.
Numerose individualità, oltre alle già citate, si sono professate pacifiste e anarchiche e tra queste H. D. Thoreau, Bart de Ligt, Heathcote Williams, Gustav Landauer, Erich Mühsam e Fabrizio De André.
Mezzi di lotta
Alcuni dei mezzi dei quali si avvalgono i pacifisti anarchici per il raggiungimento dei propri fini sono:
- La resistenza non violenta.
- La diplomazia.
- La disobbedienza civile.
- Il boicottaggio alle imprese, governi o altre entità.
- L'obiezione di coscienza.
- Le campagne di sensibilizzazione e di divulgazione.
- L'educazione alla pace.
- L'anarco-umorismo.
Anarchismo e non violenza [1]
- «Le strutture della società attuale sono essenzialmente statali; non possono quindi che mantenersi con l'autorità e la violenza.
- Gli anarchici preconizzano la scomparsa dello Stato; essi propongono una società senza alcuna autorità e dove nei rapporti sociali non si manifesti più alcuna violenza.
- Contro il potere e l'autorità, gli anarchici hanno apportato soluzioni libertarie (federalismo, sindacalismo ecc.), ma contrapponendo la violenza alla violenza, l'hanno di fatto legittimata.
- In ogni caso, davanti alla crescita attuale degli apparati repressivi e alle sue implicazioni psicologiche, la violenza insurrezionale pare impotente.
- I metodi non violenti paiono essere i mezzi d'azione più conformi alle teorie anarchiche; queste costituiscono una forza per impedire le derive autoritarie della violenza.
- L'azione diretta non violenta è stata sopratutto utilizzata da gruppi d'ispirazione religiosa, generalmente con successo, ma la non violenza non è più di sola esclusività religiosa, così come la violenza non è anarchica e atea. È per questo che è necessario studiare e mettere in pratica queste modalità d'agire.
- Noi sanciamo dunque il primato della non-violenza e consideriamo che il riallineamento alle tesi di Anarchisme et Non-Violence debba implicare l'impiego della non-violenza tanto nell'azione sociale quanto nel comportamento individuale».
Note
- ↑ Il capitolo Anarchismo e non Violenza è stato tradotto da Quelques données fondamentales firmato dagli anarco-pacifisti francesi. Nell'aprile 1965 nella rivista ”Anarchisme et Non-Violence” (pubblicata dall'aprile 1965 all'aprile 1974) compare il “manifesto” dei pacifisti anarchici francesi, considerato ancora oggi un punto di riferimento ideale per i “nuovi” pacifisti anarchici d'oltralpe, la maggior parte dei quali trova il suo punto di riferimento nel sito web Anarchisme et Non-Violence 2.
Bibliografia
- Henry David Thoreau, La Disobbedienza civile (con Apologia per John Brown), Piero Sanavio, RCS, 2010