Enrico Baj: differenze tra le versioni

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Al di qua del quadro, aprono e chiudono la sfilata due vessilliferi con le bandiere italiana e statunitense. Baj rende memorande le relazioni italo-americane, lo scandalo Watergate, i rapporti diplomatici internazionali. Con gli strumenti che gli sono propri, ovvero con il collage, con l'accumulo di cordoni, frange, medaglie, alamari ed "orribili fiori" di plastica (residui di una società in decadenza) e con la deformazione e l'ironia, filtrate dalle lezioni seuratiana e picassiana, Baj riscopre il piacere e l'urgenza di trascrivere, reinterpretandole in immagini, le tappe della storia contemporanea: la storia, infatti, si esplicita soggetto dell'opera, si fa rappresentazione "grossa" e grottesca, narrazione eloquente ed inquieta, come il piglio delle dramatis personae di questa parata, di questi giganti senza piedi sospesi nel vuoto. La ''Nixon Parade'' è di quel "fatto" e di quel tempo un reportage intriso di deformità, di una "mostruosità" tutta umana, è l'immagine e insieme il racconto della caducità di un mondo, di un gusto, di una cultura.
Al di qua del quadro, aprono e chiudono la sfilata due vessilliferi con le bandiere italiana e statunitense. Baj rende memorande le relazioni italo-americane, lo scandalo Watergate, i rapporti diplomatici internazionali. Con gli strumenti che gli sono propri, ovvero con il collage, con l'accumulo di cordoni, frange, medaglie, alamari ed "orribili fiori" di plastica (residui di una società in decadenza) e con la deformazione e l'ironia, filtrate dalle lezioni seuratiana e picassiana, Baj riscopre il piacere e l'urgenza di trascrivere, reinterpretandole in immagini, le tappe della storia contemporanea: la storia, infatti, si esplicita soggetto dell'opera, si fa rappresentazione "grossa" e grottesca, narrazione eloquente ed inquieta, come il piglio delle dramatis personae di questa parata, di questi giganti senza piedi sospesi nel vuoto. La ''Nixon Parade'' è di quel "fatto" e di quel tempo un reportage intriso di deformità, di una "mostruosità" tutta umana, è l'immagine e insieme il racconto della caducità di un mondo, di un gusto, di una cultura.


=== L'Apocalisse ([[1979]]) ===
=== ''L'Apocalisse'' ([[1979]]) ===
[[File:Baj apocalisse.jpg|thumb|200px|Un personaggio de ''L'Apocalisse'' ([[1979]]).]]
[[File:Baj apocalisse.jpg|thumb|200px|Un personaggio de ''L'Apocalisse'' ([[1979]]).]]
A cavallo tra gli anni '70 e '80 Baj dà vita a un'opera monumentale: ''L'Apocalisse'', una giostra di creature maligne e grottesche, un carosello di mostruosità esuberanti, un abisso psichedelico di danze macabre concepite per essere lo specchio di un mondo in degrado, viziato dal benessere a tal punto da non accorgersi del gorgo che lo inghiotte. La denuncia ai mali della contemporaneità sferrata da Baj a suon di linguacce e gestacci, di nomi osceni e irriverenti fa riflettere sulle miserie dell'umanità e su quell'ansia di [[potere]] che ha corrotto anche i suoi personaggi più mansueti, trasformandoli in piccoli demoni. Sullo sfondo della società dei consumi, il male per Baj è il qualunquismo, la logica mediatica che spegne le coscienze, il potere economico che diffonde falsi terrori.
A cavallo tra gli anni '70 e '80 Baj dà vita a un'opera monumentale: ''L'Apocalisse'', una giostra di creature maligne e grottesche, un carosello di mostruosità esuberanti, un abisso psichedelico di danze macabre concepite per essere lo specchio di un mondo in degrado, viziato dal benessere a tal punto da non accorgersi del gorgo che lo inghiotte. La denuncia ai mali della contemporaneità sferrata da Baj a suon di linguacce e gestacci, di nomi osceni e irriverenti fa riflettere sulle miserie dell'umanità e su quell'ansia di [[potere]] che ha corrotto anche i suoi personaggi più mansueti, trasformandoli in piccoli demoni. Sullo sfondo della società dei consumi, il male per Baj è il qualunquismo, la logica mediatica che spegne le coscienze, il potere economico che diffonde falsi terrori.
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