Enrico Baj: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Fra i più importanti artisti italiani degli anni Cinquanta e Sessanta, nasce a Milano nel [[1924]]. Dopo il diploma al Liceo Classico inizia gli studi di Medicina presso l'Università degli Studi di Milano, per abbandonarli dopo la [[seconda guerra mondiale]] a favore della Facoltà di Giurisprudenza (che completa diventando avvocato) e dell'Accademia di Belle Arti di Brera, che frequenta parallelamente.
Fra i più importanti artisti italiani degli anni Cinquanta e Sessanta, nasce a Milano nel [[1924]]. Dopo il diploma al Liceo Classico inizia gli studi di Medicina presso l'Università degli Studi di Milano, per abbandonarli dopo la Seconda guerra mondiale a favore della Facoltà di Giurisprudenza (che completa diventando avvocato) e dell'Accademia di Belle Arti di Brera, che frequenta parallelamente.


Nel [[1951]] tiene la prima mostra personale alla ''Galleria San Fedele'' di Milano, dove espone opere informali. Nel [[1952]], insieme a Sergio Dangelo, firma il ''Manifesto della Pittura Nucleare'' e, nel [[1954]], insieme ad Asger Jorn, fonda il ''Mouvement international pour un Bauhaus Imaginiste'', schierandosi contro l'eccessiva razionalizzazione e geometrizzazione dell'arte. Nel [[1957]] firma il ''Manifesto Contro lo Stile'', che vuole affermare l'irripetibilità dell’opera d'arte. Per Baj sono anni di grande riflessione e scambio intellettuale grazie ai contatti con artisti internazionali come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Joe Colombo, Lucio Del Pezzo, Giò Pomodoro, Max Ernst, Marcel Duchamp, Yves Klein.
Nel [[1951]] tiene la prima mostra personale alla ''Galleria San Fedele'' di Milano, dove espone opere informali. Nel [[1952]], insieme a Sergio Dangelo, firma il ''Manifesto della Pittura Nucleare'' e, nel [[1954]], insieme ad Asger Jorn, fonda il ''Mouvement international pour un Bauhaus Imaginiste'', schierandosi contro l'eccessiva razionalizzazione e geometrizzazione dell'arte. Nel [[1957]] firma il ''Manifesto Contro lo Stile'', che vuole affermare l'irripetibilità dell’opera d'arte. Per Baj sono anni di grande riflessione e scambio intellettuale grazie ai contatti con artisti internazionali come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Joe Colombo, Lucio Del Pezzo, Giò Pomodoro, Max Ernst, Marcel Duchamp, Yves Klein.
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