Antonin Artaud: differenze tra le versioni

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:''«Eliogabalo è un anarchico-nato che sopporta male la corona, e tutti '''i suoi atti di re sono gli atti di un anarchico nato, nemico pubblico dell'ordine, che è un nemico dell'ordine pubblico'''; ma la sua anarchia, egli la pratica prima di tutto in se stesso e contro se stesso, e l'anarchia che introduce nel governo di Roma, si può ben dire che la predica con l'esempio e che l'ha pagata a caro prezzo dovuto»''.
:''«Eliogabalo è un anarchico-nato che sopporta male la corona, e tutti '''i suoi atti di re sono gli atti di un anarchico nato, nemico pubblico dell'ordine, che è un nemico dell'ordine pubblico'''; ma la sua anarchia, egli la pratica prima di tutto in se stesso e contro se stesso, e l'anarchia che introduce nel governo di Roma, si può ben dire che la predica con l'esempio e che l'ha pagata a caro prezzo dovuto»''.


:''«Tutta la vita di '''Eliogabalo è anarchia in atto''', poiché '''Elagabalus, il dio unitario, che riunisce l'uomo e la donna, i poli ostili, l'UNO e il DUE, è la fine delle contraddizioni, l'eliminazione della guerra e dell'anarchia, ma per mezzo della guerra, ed è anche, su questa terra di contraddizioni e di disordine, la messa in opera dell'anarchia'''. E l'anarchia, al punto in cui Eliogabalo la spinge, è poesia realizzata. [...] Ricordurre la poesia e l'ordine in un mondo ove l'esistenza stessa è una sfida all'ordine, è ricordurre la guerra e la permanenza della guerra; è portare uno stato di crudeltà preciso, è suscitare un'anarchia senza nome, l'anarchia delle cose e degli aspetti che si risvegliano prima di sprofondare di nuovo e di fondersi nell'unità. Ma colui che risveglia questa anarchia pericolosa ne è sempre la prima vittima. E Eliogabalo è un anarchico preciso che incomincia col divorare se stesso, e finisce per divorare i propri escrementi. In una vita in cui è impossibile stabilire la cronologia, ma in cui gli storici, che narrano minuziosamente le sue crudeltà senza data, vedono un mostro, io vedo, invece, una natura di prodigiosa plasticità, che risente l'anarchia dei fatti e insorge contro i fatti. Io vedo in Eliogabalo un'intelligenza fremente che trae un'idea da ogni oggetto e da ogni incontro d'oggetti»''.
:''«Tutta la vita di '''Eliogabalo è anarchia in atto''', poiché '''Elagabalus, il dio unitario, che riunisce l'uomo e la donna, i poli ostili, l'UNO e il DUE, è la fine delle contraddizioni, l'eliminazione della guerra e dell'anarchia, ma per mezzo della guerra, ed è anche, su questa terra di contraddizioni e di disordine, la messa in opera dell'anarchia'''. E l'anarchia, al punto in cui Eliogabalo la spinge, è poesia realizzata. [...] Ricordurre la poesia e l'ordine in un mondo ove l'esistenza stessa è una sfida all'ordine, è ricordurre la guerra e la permanenza della guerra; è portare uno stato di crudeltà preciso, è suscitare '''un'anarchia senza nome, l'anarchia delle cose e degli aspetti che si risvegliano prima di sprofondare di nuovo e di fondersi nell'unità'''. Ma colui che risveglia questa anarchia pericolosa ne è sempre la prima vittima. E Eliogabalo è un anarchico preciso che incomincia col divorare se stesso, e finisce per divorare i propri escrementi. In una vita in cui è impossibile stabilire la cronologia, ma in cui gli storici, che narrano minuziosamente le sue crudeltà senza data, vedono un mostro, io vedo, invece, una natura di prodigiosa plasticità, che risente l'anarchia dei fatti e insorge contro i fatti. Io vedo in Eliogabalo un'intelligenza fremente che trae un'idea da ogni oggetto e da ogni incontro d'oggetti»''.


:''«Nulla è gratuito nella magnificenza d'Eliogabalo, né in '''questa meravigliosa aspirazione al disordine''' che non '''è''' se non '''l'appplicazione di un'idea metafisica e superiore dell'ordine, cioè dell'unità'''»''.
:''«Nulla è gratuito nella magnificenza d'Eliogabalo, né in '''questa meravigliosa aspirazione al disordine''' che non '''è''' se non '''l'appplicazione di un'idea metafisica e superiore dell'ordine, cioè dell'unità'''»''.
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