Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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Per la prima volta, dunque, la Chiesa assume la [[sovranità]] diretta e legittima su un territorio. La natura della Chiesa ci è chiara dunque fin da subito: il suo potere ha inizio grazie alla dissoluzione dell'unità politica italiana ad opera dei longobardi; il suo potere temporale termina nel [[1870]], con la nuova unione politica dell'[[Italia]] con la presa di Roma da parte dei bersaglieri del Regno d'Italia.  
Per la prima volta, dunque, la Chiesa assume la [[sovranità]] diretta e legittima su un territorio. La natura della Chiesa ci è chiara dunque fin da subito: il suo potere ha inizio grazie alla dissoluzione dell'unità politica italiana ad opera dei longobardi; il suo potere temporale termina nel [[1870]], con la nuova unione politica dell'[[Italia]] con la presa di Roma da parte dei bersaglieri del Regno d'Italia.  


Sappiamo bene che l'influenza politica del Pontefice continua ancora oggi, nonostante il territorio su cui possa esercitare [[sovranità]] diretta sia quasi nullo. Questo fardello grava su tutti gli italiani in modo maggiore che su gli altri popoli, tuttavia condiziona le decisioni politiche ed economiche di buona parte del mondo; le decisioni della Chiesa raggiungono punte pericolose per la sanità del terzo mondo (si vedano le campagne pervasive come quelle contro il profilattico, la pillola e l'aborto) ed influenzano in senso reazionario le decisioni politiche dei [[governo|governi]]: per esempio, storicamente il clero ha appoggiato pericolosi dittatori (Mussolini, Francisco Franco, Pinochet ecc.) ed ha violentemente criticato i cattolici di "sinistra" e quelli che effettivamente si sono schierati dalla parte degli oppressi (ad esempio, i preti che abbracciarono la [[teologia della liberazione]]).
Sappiamo bene che l'influenza politica del pontefice continua ancora oggi, nonostante il territorio su cui possa esercitare [[sovranità]] diretta sia quasi nullo. Questo fardello grava su tutti gli italiani in modo maggiore che su gli altri popoli, tuttavia condiziona le decisioni politiche ed economiche di buona parte del mondo; le decisioni della Chiesa raggiungono punte pericolose per la sanità del terzo mondo (si vedano le campagne pervasive come quelle contro il profilattico, la pillola e l'aborto) ed influenzano in senso reazionario le decisioni politiche dei [[governo|governi]]: per esempio, storicamente il clero ha appoggiato pericolosi dittatori (Mussolini, Francisco Franco, Pinochet ecc.) ed ha violentemente criticato i cattolici di "sinistra" e quelli che effettivamente si sono schierati dalla parte degli oppressi (ad esempio, i preti che abbracciarono la [[teologia della liberazione]]).


Essendo duemila anni di storia difficili da riassumere, quest'articolo concentrerà particolarmente la propria attenzione sulla storia della Chiesa nell'ambito italiano.
Essendo duemila anni di storia difficili da riassumere, quest'articolo concentrerà particolarmente la propria attenzione sulla storia della Chiesa nell'ambito italiano.
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All'inizio del secondo millennio vi è in [[Italia]] la prima spontanea rivolta contro un invasore ad opera di Arduino d'Ivrea con il sostegno di feudatari laici. Egli nel [[1002]] cercò di ricostituire un  Regno d'Italia indipendente e assunse anche la carica regale. La Chiesa, nonostante fosse messa in pericolo dall'Impero Germanico, scelse di aiutare l'imperatore Enrico II che sconfisse il ribelle e si fece incoronare Re d'Italia a Pavia. Lo stesso sarà proclamato imperatore da papa Benedetto VIII.  
All'inizio del secondo millennio vi è in [[Italia]] la prima spontanea rivolta contro un invasore ad opera di Arduino d'Ivrea con il sostegno di feudatari laici. Egli nel [[1002]] cercò di ricostituire un  Regno d'Italia indipendente e assunse anche la carica regale. La Chiesa, nonostante fosse messa in pericolo dall'Impero Germanico, scelse di aiutare l'imperatore Enrico II che sconfisse il ribelle e si fece incoronare Re d'Italia a Pavia. Lo stesso sarà proclamato imperatore da papa Benedetto VIII.  


Il comportamento del pontefice nei confronti di Arduino è interessante, poiché mostra una linea d'azione clericale che si confermerà in futuro. La Chiesa preferì sostenere l'Impero con cui erano già affiorati dei contrasti e che, ricordiamo, giungerà fra poco ad ottenere la nomina diretta del papa - con Enrico III - piuttosto che aiutare la [[rivolta]] spontanea italiana contro di esso. Ecco chiaro il nemico assoluto degli eredi di Pietro: l'indipendenza dell'Italia. La penisola è vista come terra necessariamente da sottoporre alla [[sovranità]] ecclesiastica e a cui essa non può dunque rinunciare. I pontefici possono tollerare anche un periodo di soggezione esterna, ma l'[[Italia]] non intendono certo mollarla facilmente. Essa contiene Roma, centro della Cristianità e terra in cui sarebbe stato crocifisso Pietro, e quindi non può essere abbandonata al suo [[popolo]]. La penisola appartiene al Papa il quale direttamente o meno deve esercitare l'influenza, anche contro la [[sovranità|sovranità popolare]].
Il comportamento del pontefice nei confronti di Arduino è interessante, poiché mostra una linea d'azione clericale che si confermerà in futuro. La Chiesa preferì sostenere l'Impero con cui erano già affiorati dei contrasti e che, ricordiamo, giungerà fra poco ad ottenere la nomina diretta del papa - con Enrico III - piuttosto che aiutare la [[rivolta]] spontanea italiana contro di esso. Ecco chiaro il nemico assoluto degli eredi di Pietro: l'indipendenza dell'Italia. La penisola è vista come terra necessariamente da sottoporre alla [[sovranità]] ecclesiastica e a cui essa non può dunque rinunciare. I pontefici possono tollerare anche un periodo di soggezione esterna, ma l'[[Italia]] non intendono certo mollarla facilmente. Essa contiene Roma, centro della Cristianità e terra in cui sarebbe stato crocifisso Pietro, e quindi non può essere abbandonata al suo [[popolo]]. La penisola appartiene al papa, il quale direttamente o meno deve esercitare l'influenza, anche contro la [[sovranità|sovranità popolare]].


La seconda metà del secolo XI è stata caratterizzata dalla lotta per le investiture; papa Gregorio VII vuole a tutti i costi ribadire la superiorità del papa su tutti i vescovi ed il diritto di nominarli. Gregorio vuole togliere all'imperatore ogni potere sul clero e affermare una sorta di monarchia universale a cui tutti gli uomini religiosi e laici debbano sottomettersi. Dall'altra parte della barricata c'è Enrico IV, l'imperatore, che convoca i vescovi tedeschi a Worms e dichiara decaduto il suo rivale con la mitra. Quest'ultimo di conseguenza lo scomunica. La lotta per le investiture si conclude nel [[1122]] con il “concordato di Worms” tra il nuovo papa Callisto II e il nuovo imperatore Enrico V. Con questo trattato l'Imperatore rinuncia alle investiture riconoscendo dunque al papato un peso politico paragonabile a quello imperiale. Nella prima metà del secolo XII la Chiesa ebbe a che fare anche con gli stranieri del sud: i normanni. Questi, con Roberto il Guiscardo arrestarono il papa per due volte e riuscirono così ad ottenere la [[sovranità]] su Puglia e Calabria e Benevento. Il Guiscardo, tuttavia, seppe precedentemente correre in aiuto del pontefice quando esso nel [[1084]] fu assediato a Castel Sant'Angelo dallo scomunicato Enrico IV.
La seconda metà del secolo XI è stata caratterizzata dalla lotta per le investiture; papa Gregorio VII vuole a tutti i costi ribadire la superiorità del papa su tutti i vescovi ed il diritto di nominarli. Gregorio vuole togliere all'imperatore ogni potere sul clero e affermare una sorta di monarchia universale a cui tutti gli uomini religiosi e laici debbano sottomettersi. Dall'altra parte della barricata c'è Enrico IV, l'imperatore, che convoca i vescovi tedeschi a Worms e dichiara decaduto il suo rivale con la mitra. Quest'ultimo di conseguenza lo scomunica. La lotta per le investiture si conclude nel [[1122]] con il “concordato di Worms” tra il nuovo papa Callisto II e il nuovo imperatore Enrico V. Con questo trattato l'Imperatore rinuncia alle investiture riconoscendo dunque al papato un peso politico paragonabile a quello imperiale. Nella prima metà del secolo XII la Chiesa ebbe a che fare anche con gli stranieri del sud: i normanni. Questi, con Roberto il Guiscardo arrestarono il papa per due volte e riuscirono così ad ottenere la [[sovranità]] su Puglia e Calabria e Benevento. Il Guiscardo, tuttavia, seppe precedentemente correre in aiuto del pontefice quando esso nel [[1084]] fu assediato a Castel Sant'Angelo dallo scomunicato Enrico IV.
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Nello stesso anno della bolla il Regno d'[[Italia]] governato dalla Destra Storica, in particolare con Minghetti, firma con Napoleone III la “Convenzione di Settembre” in cui si stabilisce: il trasferimento della capitale da Torino a Firenze; il rifiuto di invasione dello stato pontificio da parte dell'[[Italia]]; il ritiro delle truppe francesi da Roma. Tuttavia, non si vietava al popolo romano di insorgere e chiedere l'annessione. Ora il papa non ha più protezioni di truppe estere. Nell'aprile [[1867]] l'arrivo al governo di Rattazzi rinvigorisce l'[[anticlericalismo]] italiano di cui, in [[Parlamento]], si fa portavoce [[Garibaldi]]. L'eroe dei due mondi è infatti intenzionato ad abbattere il potere temporale del papa. In ottobre si mobilita il Partito d'Azione mazziniano che invia [[Garibaldi]] in Toscana in attesa di invadere lo Stato Pontificio. Il [[22 ottobre]] i muratori Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti fanno esplodere un barile di polvere sotto una caserma di zuavi, il corpo volontario istituito da Pio IX nel [[1860]]. Il giorno dopo, Menotti, Garibaldi ed i fratelli Cairoli alla guida di settanta uomini varcano il confine dello Stato della Chiesa per raggiungere Villa Glori alla periferia di Roma. Allo stesso tempo, l'Eroe entra nel Lazio con 8000 volontari; subito l'imperatore francese si porta in aiuto del pontefice inviando 22.000 truppe a Roma. A Villa Glori i garibaldini vengono brutalmente sconfitti dai soldati di Pio IX, perdono la vita Enrico e Giovanni Cairoli; è il [[23 ottobre]]. Quattro giorni dopo Garibaldi vince a Monterotondo ma il [[3 novembre]] è battuto duramente dai francesi a Mentana, in uno scontro impari.
Nello stesso anno della bolla il Regno d'[[Italia]] governato dalla Destra Storica, in particolare con Minghetti, firma con Napoleone III la “Convenzione di Settembre” in cui si stabilisce: il trasferimento della capitale da Torino a Firenze; il rifiuto di invasione dello stato pontificio da parte dell'[[Italia]]; il ritiro delle truppe francesi da Roma. Tuttavia, non si vietava al popolo romano di insorgere e chiedere l'annessione. Ora il papa non ha più protezioni di truppe estere. Nell'aprile [[1867]] l'arrivo al governo di Rattazzi rinvigorisce l'[[anticlericalismo]] italiano di cui, in [[Parlamento]], si fa portavoce [[Garibaldi]]. L'eroe dei due mondi è infatti intenzionato ad abbattere il potere temporale del papa. In ottobre si mobilita il Partito d'Azione mazziniano che invia [[Garibaldi]] in Toscana in attesa di invadere lo Stato Pontificio. Il [[22 ottobre]] i muratori Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti fanno esplodere un barile di polvere sotto una caserma di zuavi, il corpo volontario istituito da Pio IX nel [[1860]]. Il giorno dopo, Menotti, Garibaldi ed i fratelli Cairoli alla guida di settanta uomini varcano il confine dello Stato della Chiesa per raggiungere Villa Glori alla periferia di Roma. Allo stesso tempo, l'Eroe entra nel Lazio con 8000 volontari; subito l'imperatore francese si porta in aiuto del pontefice inviando 22.000 truppe a Roma. A Villa Glori i garibaldini vengono brutalmente sconfitti dai soldati di Pio IX, perdono la vita Enrico e Giovanni Cairoli; è il [[23 ottobre]]. Quattro giorni dopo Garibaldi vince a Monterotondo ma il [[3 novembre]] è battuto duramente dai francesi a Mentana, in uno scontro impari.


L'[[8 dicembre]] [[1869]] si apre il Concilio Vaticano I; il Papa non consentì agli stati [[laicismo|laici]] di avere rappresentanti in assemblea. Non vengono invitati i sovrani occidentali. Pio IX è consapevole della precarietà del Patrimonio di San Pietro e cerca allora di rafforzare il proprio potere spirituale, di ingigantire la propria influenza sulle coscienze dei fedeli. Per questo il [[18 luglio]] [[1870]] viene approvato il dogma dell'infallibilità papale in quanto il pontefice parla «nella sua funzione di Pastore e Maestro di tutti i cristiani». I vescovi italiani diedero voto favorevole al provvedimento, in maniera unanime. Il concilio si conclude il [[19 luglio]] dello stesso anno a causa dello scoppio della guerra franco-prussiana.
L'[[8 dicembre]] [[1869]] si apre il Concilio Vaticano I; il papa non consentì agli stati [[laicismo|laici]] di avere rappresentanti in assemblea. Non vengono invitati i sovrani occidentali. Pio IX è consapevole della precarietà del Patrimonio di San Pietro e cerca allora di rafforzare il proprio potere spirituale, di ingigantire la propria influenza sulle coscienze dei fedeli. Per questo il [[18 luglio]] [[1870]] viene approvato il dogma dell'infallibilità papale in quanto il pontefice parla «nella sua funzione di Pastore e Maestro di tutti i cristiani». I vescovi italiani diedero voto favorevole al provvedimento, in maniera unanime. Il concilio si conclude il [[19 luglio]] dello stesso anno a causa dello scoppio della guerra franco-prussiana.


Il [[2 settembre]] [[1870]] Napoleone III capitola dopo la sconfitta di Sedan e le truppe francesi abbandonano Roma definitivamente. Via libera dunque ai soldati italiani che, comandati dal generale Cadorna abbattono per sempre lo Stato della Chiesa penetrando nel Lazio senza incontrare resistenza. Il [[20 settembre]] i bersaglieri entrano in Roma dopo aver fatto breccia a Porta Pia e sbaragliato una debole difesa pontificia. Il [[2 ottobre]] con un [[plebiscito]] (41.000 favorevoli e 46 contrari) Roma viene annessa all'[[Italia]] diventandone capitale un anno dopo.
Il [[2 settembre]] [[1870]] Napoleone III capitola dopo la sconfitta di Sedan e le truppe francesi abbandonano Roma definitivamente. Via libera dunque ai soldati italiani che, comandati dal generale Cadorna abbattono per sempre lo Stato della Chiesa penetrando nel Lazio senza incontrare resistenza. Il [[20 settembre]] i bersaglieri entrano in Roma dopo aver fatto breccia a Porta Pia e sbaragliato una debole difesa pontificia. Il [[2 ottobre]] con un [[plebiscito]] (41.000 favorevoli e 46 contrari) Roma viene annessa all'[[Italia]] diventandone capitale un anno dopo.
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[[Image:GiolittiXXX.jpg|thumb|right|250px|Giovanni Giolitti (Mondovì, [[27 ottobre]] [[1842]] – Cavour, [[17 luglio]] [[1928]]).]]
[[Image:GiolittiXXX.jpg|thumb|right|250px|Giovanni Giolitti (Mondovì, [[27 ottobre]] [[1842]] – Cavour, [[17 luglio]] [[1928]]).]]


Nel [[1871]] il capo del [[governo]] italiano Giovanni Lanza fece approvare in [[Parlamento]] la ''Legge delle Guarentigie''. Questa consegna al Papa il palazzo del Vaticano, del Laterano e la villa di Castel Gandolfo, considerati tre luoghi estranei al territorio italiano. Inoltre fu garantita alla Chiesa piena [[libertà]] d'azione su tutto il territorio nazionale e anche una somma per il mantenimento della corte papale. Pio IX rifiutò il provvedimento e si rinchiuse volontariamente nel Vaticano. Avendo perso il proprio patrimonio temporale, ora la Chiesa cerca di basare il proprio potere sul [[popolo]] italiano cercando di influenzarlo in maniera indiretta. Già nel XVI secolo il cardinale Bellarmino, artefice della condanna a morte di Bruno e del processo a [[Galilei]], ideò la formula del “potere indiretto” sui governi civili. Sicuramente l'approvazione del dogma dell'infallibilità papale ha contribuito al disegno vaticano di assoggettare il popolo italiano. Il [[dogma]] dunque ha avuto la funzione di pareggiare la gravissima perdita.
Nel [[1871]] il capo del [[governo]] italiano Giovanni Lanza fece approvare in [[Parlamento]] la ''Legge delle Guarentigie''. Questa consegna al papa il palazzo del Vaticano, del Laterano e la villa di Castel Gandolfo, considerati tre luoghi estranei al territorio italiano. Inoltre fu garantita alla Chiesa piena [[libertà]] d'azione su tutto il territorio nazionale e anche una somma per il mantenimento della corte papale. Pio IX rifiutò il provvedimento e si rinchiuse volontariamente nel Vaticano. Avendo perso il proprio patrimonio temporale, ora la Chiesa cerca di basare il proprio potere sul [[popolo]] italiano cercando di influenzarlo in maniera indiretta. Già nel XVI secolo il cardinale Bellarmino, artefice della condanna a morte di Bruno e del processo a [[Galilei]], ideò la formula del “potere indiretto” sui governi civili. Sicuramente l'approvazione del dogma dell'infallibilità papale ha contribuito al disegno vaticano di assoggettare il popolo italiano. Il [[dogma]] dunque ha avuto la funzione di pareggiare la gravissima perdita.


Nel [[1874]] la bolla ''Non Expedit'' vieta ai cattolici di prender parte alle elezioni politiche sia come eletti che come elettori. L'intento è chiaro: la Chiesa non riconosce lo [[stato]] italiano, lo vede come un proprio concorrente sul potere in [[Italia]]. Tale mossa ebbe il demerito di restringere ulteriormente la già irrisoria cifra degli aventi diritto al voto e di allontanare dalla politica molti esponenti borghesi proprio dopo i provvedimenti [[anticlericalismo|anticlericali]] del nuovo governo Depretis (insegnamento religioso facoltativo nelle [[scuola|scuole]] elementari; esclusione del clero dalle commissioni scolastiche; controllo diretto dello [[Stato]] sulle opere pie).
Nel [[1874]] la bolla ''Non Expedit'' vieta ai cattolici di prender parte alle elezioni politiche sia come eletti che come elettori. L'intento è chiaro: la Chiesa non riconosce lo [[stato]] italiano, lo vede come un proprio concorrente sul potere in [[Italia]]. Tale mossa ebbe il demerito di restringere ulteriormente la già irrisoria cifra degli aventi diritto al voto e di allontanare dalla politica molti esponenti borghesi proprio dopo i provvedimenti [[anticlericalismo|anticlericali]] del nuovo governo Depretis (insegnamento religioso facoltativo nelle [[scuola|scuole]] elementari; esclusione del clero dalle commissioni scolastiche; controllo diretto dello [[Stato]] sulle opere pie).
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Il successore di Leone XIII fu Pio X, il quale prima confermò l'avversione verso il progetto di portare i cattolici nella politica italiana (Lega Democratica Nazionale di Romolo Murri) poi divenne il liberalizzatore del voto cattolico. Pio X fece l'enciclica ''Pascendi dominici gregis'' ([[1907]]) contro i fautori della modernizzazione del clero. Non a caso il suo motto da pontefice è ''Restaurare tutto in Cristo''. Tuttavia, Pio X prende in considerazione la partecipazione politica dei cattolici, purché questa sia strettamente controllata dall'alto. La Chiesa è un'organizzazione [[gerarchia|gerarchica]], una [[monarchia]], e un partito politico cattolico non può essere concepito se non come espressione della volontà del pontefice, come rappresentante della Chiesa. Per questo, nel [[1909]], fu scomunicato Romolo Murri che giunse a teorizzare il principio di [[laicismo|laicità]] dello [[Stato]].  
Il successore di Leone XIII fu Pio X, il quale prima confermò l'avversione verso il progetto di portare i cattolici nella politica italiana (Lega Democratica Nazionale di Romolo Murri) poi divenne il liberalizzatore del voto cattolico. Pio X fece l'enciclica ''Pascendi dominici gregis'' ([[1907]]) contro i fautori della modernizzazione del clero. Non a caso il suo motto da pontefice è ''Restaurare tutto in Cristo''. Tuttavia, Pio X prende in considerazione la partecipazione politica dei cattolici, purché questa sia strettamente controllata dall'alto. La Chiesa è un'organizzazione [[gerarchia|gerarchica]], una [[monarchia]], e un partito politico cattolico non può essere concepito se non come espressione della volontà del pontefice, come rappresentante della Chiesa. Per questo, nel [[1909]], fu scomunicato Romolo Murri che giunse a teorizzare il principio di [[laicismo|laicità]] dello [[Stato]].  


L'ascesa al governo di Giovanni Giolitti porta al riavvicinamento tra politica e Chiesa; a provocarlo è stato il pericolo [[socialista]] temuto sia dai liberali sia dai clericali. Nel [[1904]] Giolitti governa da un anno e sono indette nuove elezioni; poco prima vi era stato uno [[sciopero]] generale in seguito all'uccisione di tre operai incrocianti le braccia a Buggerru. Tale atto mise timore ai due potenti e tramite un certo Suardi, messo di Giolitti, si stabilì un accordo: alle prossime elezioni i cattolici erano liberi di votare per i candidati liberali facendo così fronte contro i candidati socialisti. Tre clericali entrano alla Camera. Cinque anni dopo, nuove elezioni con sempre Giolitti al timone del paese. Stavolta entrano alla Camera sedici candidati clericali. Nel [[1912]] Giolitti fece approvare il suffragio universale maschile; ciò aumentava i rischi di un'ascesa del Partito Socialista. Perciò il “ministro della malavita” <ref name="Giolitti">«Giolitti non fece mai mistero di essere un "''puntuto''" ovvero un affiliato mafioso» (Sytry82)</ref> dovette industriarsi per non perdere le prossime elezioni. Nel [[1913]] si fece il “Patto Gentiloni”; il conte Gentiloni, presidente dell'Unione Elettorale Cattolica, diede a Giolitti il sostegno dei voti cattolici in cambio di leggi ispirate ai principi cristiani. Così i clericali alla Camera divennero trentacinque, in mezzo ai tanti liberali trionfanti grazie al sostegno cattolico. Nel [[1919]] si compie un ulteriore passo avanti: nasce il Partito Popolare di don Luigi Sturzo con il beneplacito di Benedetto XV. È la fine ufficiale del ''Non Expedit''.  
L'ascesa al governo di Giovanni Giolitti porta al riavvicinamento tra politica e Chiesa; a provocarlo è stato il pericolo [[socialista]] temuto sia dai liberali sia dai clericali. Nel [[1904]] Giolitti governa da un anno e sono indette nuove elezioni; poco prima vi era stato uno [[sciopero]] generale in seguito all'uccisione di tre operai incrocianti le braccia a Buggerru. Tale atto mise timore ai due potenti e tramite un certo Suardi, messo di Giolitti, si stabilì un accordo: alle prossime elezioni i cattolici erano liberi di votare per i candidati liberali facendo così fronte contro i candidati socialisti. Tre clericali entrano alla Camera. Cinque anni dopo, nuove elezioni con sempre Giolitti al timone del paese. Stavolta entrano alla Camera sedici candidati clericali. Nel [[1912]] Giolitti fece approvare il suffragio universale maschile; ciò aumentava i rischi di un'ascesa del Partito Socialista. Perciò il “ministro della malavita” <ref name="Giolitti">«Giolitti non fece mai mistero di essere un "puntuto" ovvero un affiliato mafioso» (affermazione dell'utente Sytry82).</ref> dovette industriarsi per non perdere le prossime elezioni. Nel [[1913]] si fece il “Patto Gentiloni”; il conte Gentiloni, presidente dell'Unione Elettorale Cattolica, diede a Giolitti il sostegno dei voti cattolici in cambio di leggi ispirate ai principi cristiani. Così i clericali alla Camera divennero trentacinque, in mezzo ai tanti liberali trionfanti grazie al sostegno cattolico. Nel [[1919]] si compie un ulteriore passo avanti: nasce il Partito Popolare di don Luigi Sturzo con il beneplacito di Benedetto XV. È la fine ufficiale del ''Non Expedit''.  


=== Chiesa e fascismo ===
=== Chiesa e fascismo ===
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Da Giolitti in poi tutti hanno capito che per mantenere il potere in [[Italia]] è necessario avere la Chiesa dalla propria parte. La Chiesa viceversa ha imparato a vedere nello stato italiano un benefattore, un'entità che al momento del bisogno interviene a salvarlo. Accadrà lo stesso nel [[1984]]. La politica cerca l'alleanza con la Chiesa per ottenere consensi; per questo interviene a sostegno del clero per aiutarlo a sopravvivere malgrado la fine del suo potere temporale e la crisi delle sue finanze. Inoltre, l'introduzione del reato di vilipendio al papa e alla religione vuole giustificare l'esistenza di uno stato alternativo.
Da Giolitti in poi tutti hanno capito che per mantenere il potere in [[Italia]] è necessario avere la Chiesa dalla propria parte. La Chiesa viceversa ha imparato a vedere nello stato italiano un benefattore, un'entità che al momento del bisogno interviene a salvarlo. Accadrà lo stesso nel [[1984]]. La politica cerca l'alleanza con la Chiesa per ottenere consensi; per questo interviene a sostegno del clero per aiutarlo a sopravvivere malgrado la fine del suo potere temporale e la crisi delle sue finanze. Inoltre, l'introduzione del reato di vilipendio al papa e alla religione vuole giustificare l'esistenza di uno stato alternativo.


I rapporti tra Chiesa e Regime non furono tuttavia sempre rosei. Mussolini rivendica il primato del [[fascismo]] nell'ambito dell'[[educazione]] delle [[massa|masse]] e nel [[1931]] scioglie l'Azione Cattolica in quanto organizzaizone non fascista. Il papa Pio XI rispose con l'ecniclica ''Non Abbiamo Bisogno'' (29 giugno 1931), scritta in difesa dell'Azione Cattolica italiana e dove il fascismo viene definito: « una vera e propria statolatria pagana, non meno in contrasto con i diritti naturali della famiglia che con i diritti soprannaturali della Chiesa ». Nel [[1938]] Pio XI si mostrò critico verso le leggi razziali. Il suo successore, Pio XII, fu ben accolto da Mussolini <ref>A tal proposito nel diario di Galeazzo Ciano sta scritto: Mussolini «''è contento dell'elezione di Pacelli. Si ripromette di fargli pervenire alcuni consigli circa quanto potrà fare per governare utilmente la Chiesa''» (Andrea Riccardi, ''Roma città sacra? Dalla Conciliazione all'operazione Sturzo'', Vita e pensiero, Milano, 1979, p. 181)</ref>; il papa sembrò ricambiargli il sostegno togliendo dall'''Indice'' i libri di Charles Maurras, animatore di ''Action Française,'' un gruppo politico di estrema destra, [[antisemita]] e [[anticomunismo|anticomunista]], che aveva molti simpatizzanti e seguaci cattolici. Pio XII resta uno dei papi più ambigui della storia, in particolare destano vivaci dibattiti i suoi atteggiamenti verso il [[fascismo]], la guerra e l'[[antisemitismo]] (formalmente condannati ma nella realtà non sempre si comportò coerentemente con le dichiarazioni ufficiali <ref>Destarono, e destano ancor oggi, sospetti di complicità con il totalitarismo nazi-fascista soprattutto i suoi silenzi di fronte alle tragedie della guerra e dell'[[olocausto]]. In ogni modo il suo atteggiamento durante la guerra è oggetto di dibattito storico. Si veda: ''[https://web.archive.org/web/20090220011139/http://cronologia.leonardo.it/storia/a1943o.htm Pio XII: documentazione storica]'', ''[http://it.wikipedia.org/wiki/Pio_XII_e_l%27Olocausto Pio XII e l'Olocausto]''</ref>).
I rapporti tra Chiesa e Regime non furono tuttavia sempre rosei. Mussolini rivendica il primato del [[fascismo]] nell'ambito dell'[[educazione]] delle [[massa|masse]] e nel [[1931]] scioglie l'Azione Cattolica in quanto organizzaizone non fascista. Il papa Pio XI rispose con l'ecniclica ''Non Abbiamo Bisogno'' (29 giugno 1931), scritta in difesa dell'Azione Cattolica italiana e dove il fascismo viene definito: « una vera e propria statolatria pagana, non meno in contrasto con i diritti naturali della famiglia che con i diritti soprannaturali della Chiesa ». Nel [[1938]] Pio XI si mostrò critico verso le leggi razziali. Il suo successore, Pio XII, fu ben accolto da Mussolini <ref>A tal proposito nel diario di Galeazzo Ciano sta scritto: Mussolini «è contento dell'elezione di Pacelli. Si ripromette di fargli pervenire alcuni consigli circa quanto potrà fare per governare utilmente la Chiesa» (Andrea Riccardi, ''Roma città sacra? Dalla Conciliazione all'operazione Sturzo'', Vita e pensiero, Milano, 1979, p. 181).</ref>; il papa sembrò ricambiargli il sostegno togliendo dall'''Indice'' i libri di Charles Maurras, animatore di ''Action Française,'' un gruppo politico di estrema destra, [[antisemita]] e [[anticomunismo|anticomunista]], che aveva molti simpatizzanti e seguaci cattolici. Pio XII resta uno dei papi più ambigui della storia, in particolare destano vivaci dibattiti i suoi atteggiamenti verso il [[fascismo]], la guerra e l'[[antisemitismo]] (formalmente condannati ma nella realtà non sempre si comportò coerentemente con le dichiarazioni ufficiali <ref>Destarono, e destano ancor oggi, sospetti di complicità con il totalitarismo nazi-fascista soprattutto i suoi silenzi di fronte alle tragedie della guerra e dell'[[olocausto]]. In ogni modo il suo atteggiamento durante la guerra è oggetto di dibattito storico. Si veda: ''[https://web.archive.org/web/20090220011139/http://cronologia.leonardo.it/storia/a1943o.htm Pio XII: documentazione storica]'', ''[http://it.wikipedia.org/wiki/Pio_XII_e_l%27Olocausto Pio XII e l'Olocausto]''</ref>).


== I rapporti tra Chiesa e Repubblica italiana ==
== I rapporti tra Chiesa e Repubblica italiana ==
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[[Image:Degasperi.jpg|thumb|right|250px|Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, [[3 aprile]] [[1881]] – Borgo Valsugana, [[19 agosto]] [[1954]]).]]
[[Image:Degasperi.jpg|thumb|right|250px|Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, [[3 aprile]] [[1881]] – Borgo Valsugana, [[19 agosto]] [[1954]]).]]
[[Image:Papa_giovanni_xxiii.gif|thumb|right|250px|Papa Giovanni XXIII (Sotto il Monte, [[25 novembre]] [[1881]] – Città del Vaticano, [[3 giugno]] [[1963]]).]]
[[Image:Papa_giovanni_xxiii.gif|thumb|right|250px|Papa Giovanni XXIII (Sotto il Monte, [[25 novembre]] [[1881]] – Città del Vaticano, [[3 giugno]] [[1963]]).]]
Durante la Repubblica italiana si è consolidata l'ingerenza della Chiesa in politica attraverso l'egemonia esercitata dal partito cattolico della Democrazia Cristiana. Fatta eccezione per De Gasperi <ref name="De">De Gasperi non fu mai ricevuto dal papa, nemmeno in occasione del suo anniversario di nozze, questa ostilità si pensa essere dovuta al fatto che lo statista credesse realmente nel laicismo al contrario di gran parte dei politici cattolici attuali</ref>, i governanti democristiani dimostrarono ben poca indipendenza nei confronti del Vaticano. Tuttavia, rispetto al passato c'è un elemento diverso. Prima i potenti si avvicinavano alla Chiesa con l'obiettivo puramente pragmatico: il mantenimento del potere. Ora esiste una convinzione ideologica; la DC è un partito cattolico, presente negli ambienti parrocchiali cittadini e dunque unisce la volontà di tenere in pugno l'[[Italia]] con la sincera fede nella Chiesa.
Durante la Repubblica italiana si è consolidata l'ingerenza della Chiesa in politica attraverso l'egemonia esercitata dal partito cattolico della Democrazia Cristiana. Fatta eccezione per De Gasperi <ref name="De">De Gasperi non fu mai ricevuto dal papa, nemmeno in occasione del suo anniversario di nozze, questa ostilità si pensa essere dovuta al fatto che lo statista credesse realmente nel laicismo al contrario di gran parte dei politici cattolici attuali.</ref>, i governanti democristiani dimostrarono ben poca indipendenza nei confronti del Vaticano. Tuttavia, rispetto al passato c'è un elemento diverso. Prima i potenti si avvicinavano alla Chiesa con l'obiettivo puramente pragmatico: il mantenimento del potere. Ora esiste una convinzione ideologica; la DC è un partito cattolico, presente negli ambienti parrocchiali cittadini e dunque unisce la volontà di tenere in pugno l'[[Italia]] con la sincera fede nella Chiesa.


Nel [[1946]] la Democrazia Cristiana si schiera a maggioranza a favore della repubblica mentre Pio XII mantiene una posizione neutrale. Dopo il referendum che sancì la fine della monarchia iniziarono i lavori dell'Assemblea Costituente. Qui un compromesso tra la Democrazia Cristiana e Partito Comunista rese possibile il mantenimento dei Patti Lateranensi con l'articolo 7 della Costituzione repubblicana: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».
Nel [[1946]] la Democrazia Cristiana si schiera a maggioranza a favore della repubblica mentre Pio XII mantiene una posizione neutrale. Dopo il referendum che sancì la fine della monarchia iniziarono i lavori dell'Assemblea Costituente. Qui un compromesso tra la Democrazia Cristiana e Partito Comunista rese possibile il mantenimento dei Patti Lateranensi con l'articolo 7 della Costituzione repubblicana: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».
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Nel [[1957]] si tenne a Venezia il XXXII° congresso del Partito Socialista Italiano. Il patriarca di Venezia e futuro papa, Angelo Roncalli, invia un messaggio ai congressisti in cui riconosce ai socialisti «''buone volontà sincere, intenzioni rette e generose''». In latenza il messaggio è un altro: il centrosinistra si può fare. E si farà. Proprio un anno dopo, il [[1958]], Fanfani presiede il primo governo di centrosinistra, con i socialdemocratici e lì appoggio esterno dei socialisti, i quali nel 1963 entreranno nel governo Moro con Nenni vicepresidente.
Nel [[1957]] si tenne a Venezia il XXXII° congresso del Partito Socialista Italiano. Il patriarca di Venezia e futuro papa, Angelo Roncalli, invia un messaggio ai congressisti in cui riconosce ai socialisti «''buone volontà sincere, intenzioni rette e generose''». In latenza il messaggio è un altro: il centrosinistra si può fare. E si farà. Proprio un anno dopo, il [[1958]], Fanfani presiede il primo governo di centrosinistra, con i socialdemocratici e lì appoggio esterno dei socialisti, i quali nel 1963 entreranno nel governo Moro con Nenni vicepresidente.


Giovanni XXIII muore dopo soli cinque anni di pontificato ([[1958]]-[[1963]]); di questo bisogna evidenziare la sua ultima enciclica ''Pacem in Terris'' in cui la Chiesa sposa la teoria politica [[mondialismo|mondialista]]. Al fine di realizzare la pace in tutto il mondo il “papa buono” auspica la creazione di un'[[autoritarismo|autorità]] politica universale: «Ai nostri giorni il bene comune universale pone dei problemi, di portata mondiale, che possono essere risolti solo da un'[[autorità]] pubblica, il cui potere, la cui struttura e le cui capacità d'azione assumono, a loro volta, dimensioni mondiali e che possa esplicare la propria azione sulla terra intera. Lo stesso ordine morale richiede la costituzione di un'autorità pubblica che abbia competenza universale». <ref name="è">«È quello che si pensa stiano facendo oggi i più grandi banchieri del mondo, a dimostrazione del fatto che un governo mondiale piace più ai potenti che non ai popoli» (Sytry82)</ref>
Giovanni XXIII muore dopo soli cinque anni di pontificato ([[1958]]-[[1963]]); di questo bisogna evidenziare la sua ultima enciclica ''Pacem in Terris'' in cui la Chiesa sposa la teoria politica [[mondialismo|mondialista]]. Al fine di realizzare la pace in tutto il mondo il “papa buono” auspica la creazione di un'[[autoritarismo|autorità]] politica universale: «Ai nostri giorni il bene comune universale pone dei problemi, di portata mondiale, che possono essere risolti solo da un'[[autorità]] pubblica, il cui potere, la cui struttura e le cui capacità d'azione assumono, a loro volta, dimensioni mondiali e che possa esplicare la propria azione sulla terra intera. Lo stesso ordine morale richiede la costituzione di un'autorità pubblica che abbia competenza universale». <ref name="è">«È quello che si pensa stiano facendo oggi i più grandi banchieri del mondo, a dimostrazione del fatto che un governo mondiale piace più ai potenti che non ai popoli» (considerazione dell'utente Sytry82).</ref>
[[File:Karol e Pincohet.jpg|250px|thumb|right|Giovanni Paolo II stringe la mano alla moglie del dittatore Pinochet (alla sinistra di sua moglie), il quale si mostra visibilmente compiaciuto del sostegno papale alla dittatura.]]
[[File:Papa Pinochet.jpg|miniatura|250px|left|Giovanni Paolo II e Pinochet sul balcone dela palazzo della Moneda ([[1987]]).]]
[[File:Karol e Pincohet.jpg|250px|thumb|right|Giovanni Paolo II incontra Pinochet e sua moglie ([[1987]]).]]
Con il [[1968|'68]] ed il progressivo aumento dell'[[industrializzazione]] e dei modi di vivere della [[società]], il ruolo della Chiesa sembrerebbe più ridimensionato rispetto alle coscienze. In parlamento passano provvedimenti come il [[divorzio]] e l'[[aborto]] al fine di offrire delle leggi in supporto alla reale situazione delle coppie moderne e della [[femminismo|donna]]. I soli partiti ad opporsi furono la Democrazia Cristiana ed il Movimento Sociale Italiano, spalleggiati dalla propaganda clericale. Ma i referendum sanciscono un risultato incontrovertibile: la Chiesa ha perso. Nel [[1974]] il 59% dei votanti decide di non abrogare la legge sul divorzio. Nel [[1981]] il [[popolo]], con il 68% dei suffragi, decide di legalizzare l'aborto. La Chiesa appare spiazzata dopo che il popolo italiano le ha voltato la faccia.
Con il [[1968|'68]] ed il progressivo aumento dell'[[industrializzazione]] e dei modi di vivere della [[società]], il ruolo della Chiesa sembrerebbe più ridimensionato rispetto alle coscienze. In parlamento passano provvedimenti come il [[divorzio]] e l'[[aborto]] al fine di offrire delle leggi in supporto alla reale situazione delle coppie moderne e della [[femminismo|donna]]. I soli partiti ad opporsi furono la Democrazia Cristiana ed il Movimento Sociale Italiano, spalleggiati dalla propaganda clericale. Ma i referendum sanciscono un risultato incontrovertibile: la Chiesa ha perso. Nel [[1974]] il 59% dei votanti decide di non abrogare la legge sul divorzio. Nel [[1981]] il [[popolo]], con il 68% dei suffragi, decide di legalizzare l'aborto. La Chiesa appare spiazzata dopo che il popolo italiano le ha voltato la faccia.


Dopo gli scandali legati alla banca d'affari del Vaticano, denominata ipocritamente Istituto per le Opere di Religione (Ior) <ref>Si veda il capitolo [[Chiesa_cattolica#Chiesa_e_banche|Chiesa e banche]]</ref>, nel [[1990]], su elaborazione di Giulio Tremonti, entra in vigore l'Otto per Mille, ovvero un meccanismo che prevede il prelievo dell'8x1000 del gettito Irpef e la sua destinazione ad una comunità religiosa o allo [[Stato]] (in realtà come si può leggere nel capitolo seguente, il sistema è tale che anche non donando soldi alla Chiesa una parte venga ad essa comunque destinata). Sempre nel [[1990]], a capo della Comunità Episcopale Italiana viene collocato il cardinal Camillo Ruini il quale fino al [[2007]] si intrometterà continuamente nella vita politica italiana.
Dopo gli scandali legati alla banca d'affari del Vaticano, denominata ipocritamente Istituto per le Opere di Religione (Ior) <ref>Si veda il capitolo [[Chiesa_cattolica#Chiesa_e_banche|Chiesa e banche]].</ref>, nel [[1990]], su elaborazione di Giulio Tremonti, entra in vigore l'Otto per Mille, ovvero un meccanismo che prevede il prelievo dell'8x1000 del gettito Irpef e la sua destinazione ad una comunità religiosa o allo [[Stato]] (in realtà come si può leggere nel capitolo seguente, il sistema è tale che anche non donando soldi alla Chiesa una parte venga ad essa comunque destinata). Sempre nel [[1990]], a capo della Comunità Episcopale Italiana viene collocato il cardinal Camillo Ruini il quale fino al [[2007]] si intrometterà continuamente nella vita politica italiana.


Dopo le vicende di "Mani Pulite" <ref>L'espressione [http://it.wikipedia.org/wiki/Mani_pulite Mani pulite] designa una stagione degli anni novanta caratterizzata da una serie di indagini giudiziarie condotte a livello nazionale nei confronti di esponenti della politica, dell'economia e delle istituzioni italiane.</ref>, in [[Italia]] si costituiscono due grosse coalizioni politiche, una di centro-destra e una di centro-sinistra. La Chiesa, appoggia spudoratamente la coalizione di centro-destra, guidata da Silvio Berlusconi, anche se il centro-sinistra non è ugualmente ostile ai clericali. Il [[14 novembre]] [[2002]], Giovanni Paolo II, entrò in Parlamento e tenne un discorso ai deputati italiani. Karol Wojtyła fu un papa oscurantista, violentemente critico nei confronti dell'omosessualità <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Giovanni_Paolo_II#Omosessualit.C3.A0 Il Papa e l'omosessualità]</ref>, del divorzio, dei sacerdoti che abbracciarono la [[teologia della liberazione]]. Durante il suo pontificato la Chiesa impedì in tutti i modi la propagandazione del preservativo in Africa come metodo di contrasto dell'aids; inoltre, durante la sua visita in [[Cile]] ([[1987]]), egli strinse amichevolmente la mano al dittatore Pinochet senza dire una parola sulle vittime della dittatura cilena.
Dopo le vicende di "mani pulite" <ref>L'espressione "[http://it.wikipedia.org/wiki/Mani_pulite mani pulite]" designa una stagione degli anni novanta caratterizzata da una serie di indagini giudiziarie condotte a livello nazionale nei confronti di esponenti della politica, dell'economia e delle istituzioni italiane.</ref>, in [[Italia]] si costituiscono due grosse coalizioni politiche, una di centro-destra e una di centro-sinistra. La Chiesa, appoggia spudoratamente la coalizione di centro-destra, guidata da Silvio Berlusconi, anche se il centro-sinistra non è ugualmente ostile ai clericali. Il [[14 novembre]] [[2002]], Giovanni Paolo II, entrò in Parlamento e tenne un discorso ai deputati italiani. Karol Wojtyła fu un papa oscurantista, violentemente critico nei confronti dell'omosessualità <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Giovanni_Paolo_II#Omosessualit.C3.A0 Il Papa e l'omosessualità]</ref>, del divorzio, dei sacerdoti che abbracciarono la [[teologia della liberazione]]. Durante il suo pontificato la Chiesa impedì in tutti i modi la propagandazione del preservativo in Africa come metodo di contrasto dell'aids; inoltre, durante la sua visita in [[Cile]] ([[1987]]), egli strinse amichevolmente la mano a Pinochet senza dire una parola sulle vittime della dittatura cilena, dopodiché si affacciò col dittatore dal balcone del palazzo della Moneda. <ref>[https://www.youtube.com/watch?v=bz6FAIIGKo8 Video dell'incontro tra Giovanni Paolo II e Pinochet]</ref> Nel [[1998]] Wojtyła beatificò Alojzije Viktor Stepinac, cardinale e arcivescovo cattolico croato da molti accusato di collusione con il regime ustascia di Ante Pavelić.


Nel [[2008]] la Chiesa diede prova di poter far crollare i governi poco graditi. Ad inizio anno al [[governo]] vi è la coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi, un uomo cattolico ma sgradito ai vescovi per via dei suoi rapporti con la sinistra che a parole si mostra favorevole a provvedimenti in favore delle coppie di fatto o porta in parlamento addirittura un transessuale (Vladimir Luxuria). A gennaio, fra mille polemiche, papa Benedetto XVI (successore a Giovanni Paolo II nel [[2005]]) era atteso all'università La Sapienza di Roma per inaugurare l'anno accademico su invito del rettore. Un gruppo di trecento studenti minaccia disordini contro il pontefice; allora il ministro dell'interno Giuliano Amato stanziò subito, a protezione del papa, ben duemila persone tra carabinieri e poliziotti. Tuttavia, inspiegabilmente dopo un così eccessivo uso delle forze dell'ordine, Ratzinger decise di non recarsi più per ragioni di sicurezza. Capitò solo due volte che un pontefice (sempre Giovanni Paolo II) abbia rifiutato una visita per gli stessi motivi; ma si trattava di andare a Beirut o a Sarajevo durante delle guerre civili!  
Nel [[2008]] la Chiesa diede prova di poter far crollare i governi poco graditi. Ad inizio anno al [[governo]] vi è la coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi, un uomo cattolico ma sgradito ai vescovi per via dei suoi rapporti con la sinistra che a parole si mostra favorevole a provvedimenti in favore delle coppie di fatto o porta in parlamento addirittura un transessuale (Vladimir Luxuria). A gennaio, fra mille polemiche, papa Benedetto XVI (successore a Giovanni Paolo II nel [[2005]]) era atteso all'università La Sapienza di Roma per inaugurare l'anno accademico su invito del rettore. Un gruppo di trecento studenti minaccia disordini contro il pontefice; allora il ministro dell'interno Giuliano Amato stanziò subito, a protezione del papa, ben duemila persone tra carabinieri e poliziotti. Tuttavia, inspiegabilmente dopo un così eccessivo uso delle forze dell'ordine, Ratzinger decise di non recarsi più per ragioni di sicurezza. Capitò solo due volte che un pontefice (sempre Giovanni Paolo II) abbia rifiutato una visita per gli stessi motivi; ma si trattava di andare a Beirut o a Sarajevo durante delle guerre civili!  
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La Repubblica Italiana ha esentato la Chiesa dal pagamento dell'Ici (dal [[2013]] pagherà in parte l'Imu, che di fatto sostituisce l'Ici), dell'Irap, dell'Ires. Unendo gli oneri dello [[Stato]] per le mancate tasse sul clero e per l'Otto per Mille, è stato calcolato che la Chiesa costa ai cittadini ben quattro miliardi di euro. Sfidando la decenza, nel [[2005]] la Cei spese ben 9 milioni di euro per farsi campagna pubblicitaria e devolvette solo 3 milioni di euro per i paesi devastati dallo tsunami (lo 0,3% dell'8x1000 totale).
La Repubblica Italiana ha esentato la Chiesa dal pagamento dell'Ici (dal [[2013]] pagherà in parte l'Imu, che di fatto sostituisce l'Ici), dell'Irap, dell'Ires. Unendo gli oneri dello [[Stato]] per le mancate tasse sul clero e per l'Otto per Mille, è stato calcolato che la Chiesa costa ai cittadini ben quattro miliardi di euro. Sfidando la decenza, nel [[2005]] la Cei spese ben 9 milioni di euro per farsi campagna pubblicitaria e devolvette solo 3 milioni di euro per i paesi devastati dallo tsunami (lo 0,3% dell'8x1000 totale).
== Il «sistema Becciu» <ref>Fonte principale: ''[https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_07/becciu-storia-affari-scandalo-che-ha-sconvolto-vaticano-bb666d28-0876-11eb-ab0e-c425b38361b4.shtml Caso Becciu, la storia e gli affari dello scandalo che ha sconvolto il Vaticano: cosa è successo]''</ref> ==
[[File:Becciu.jpg|miniatura|350px|Giovanni Angelo Becciu]]
=== La carriera da diplomatico e il ruolo alla Segreteria di Stato ===
Giovanni Angelo Becciu dal [[2011]] (nominato da Benedetto XVI, confermato nel [[2013]] da Francesco) al [[2018]], ha rivestito il delicatissimo ruolo di Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, in pratica il numero 3. L'allora monsignor Becciu era divenuto l'amico più caro del papa, che nel [[2017]] lo aveva nominato delegato speciale presso il Sovrano militare ordine di Malta per risolvere la crisi dell'Ordine. Francesco infatti ne aveva apprezzato le doti già subito dopo la sua elezione al soglio di Pietro. Ed era l'uomo che poteva gestire i fondi della Segreteria di Stato, compresi quelli dell'Obolo di San Pietro, cioè il denaro che i fedeli di tutto il mondo raccolgono appositamente per le necessità della Chiesa e, in particolare, per le opere di carità in favore dei più bisognosi.
=== La nomina a cardinale e il dialogo quotidiano col pontefice ===
Un giorno dopo l'altro Becciu si era trasformato in uno dei collaboratori più fidati del papa, il prelato sul quale Francesco poteva sempre contare, non soltanto per le questioni economiche del Vaticano. Con lui il pontefice si confrontava ogni giorno dal momento che lo riteneva non solamente il suo consigliere più affidabile ma anche un amico sincero. Proprio perché lo stimava, il [[20 maggio]] [[2018]] lo aveva creato cardinale e il [[28 maggio]] aveva voluto affidargli l'incarico di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Becciu è però rimasto sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato fino al [[29 giugno]], mantenendo quindi il potere sui fondi della Segreteria di Stato.
=== L'affare di Londra, i favori ai fratelli e il petrolio angolano ===
L'amicizia tra il papa e il cardinale Becciu ha cominciato a incrinarsi quando la magistratura vaticana ha iniziato a indagare sull'acquisto, avvenuto nel [[2014]], di un palazzo a Londra, al civico 80 di Sloane Avenue <ref>''[https://www.corriere.it/cronache/19_novembre_16/londra-progetto-vaticanoper-palazzo-scandalo-29f46aee-08b7-11ea-bebc-dc68b9227425.shtml Londra, il progetto del Vaticano per il palazzo dello scandalo]''</ref>, un antico magazzino di Harrods del [[1911]], per 300 milioni di euro contro un valore dell'immobile molto inferiore. Le indagini su quell'investimento portarono alla luce movimenti strani anche sulla cassa della sezione Affari Generali della Segreteria di Stato, che gestisce, tra l'altro, anche i soldi dell'Obolo di San Pietro e che è stimata attorno ai settecento milioni di euro. Emersero pure finanziamenti che, secondo gli inquirenti, a vario titolo, Angelo Becciu aveva fatto arrivare ai suoi familiari, i fratelli Tonino, Mario e Francesco, dal [[2013]]. In particolare, secondo gli inquirenti, Becciu aveva dato centomila euro alla Cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di Ozieri, in provincia di Sassari, in Sardegna, e guidata da suo fratello Tonino che già, secondo le voci, era stato beneficiato dall'alto prelato di centinaia di migliaia di euro per ammodernare un forno e ampliare la sua attività. Poi gli inquirenti contestano al cardinale un accordo per mettere lo stemma di Caritas Roma sopra le bottigliette di birra artigianale Pollicino prodotte dalla società Angel's, di cui è amministratore il fratello Mario, in cambio di donazioni alla stessa Caritas del 5% del fatturato, cosa che avrebbe consentito all'azienda notevoli benefici fiscali. E anche di avere commissionato all'altro fratello Francesco lavori di falegnameria, porte e finestre, quando era nunzio apostolico in Angola e a Cuba. Quando il papa è stato informato di tutto questo la fiducia verso colui che credeva l'amico più sincero è crollata.
=== Le rete di banchieri e affaristi attorno a Becciu ===
A peggiorare le cose sono state le inchieste giornalistiche che hanno portato alla luce il conglomerato di consulenti e gestori finanziari appartenenti «sistema Becciu», una truppa guidata da Enrico Crasso, finanziere ex Credit Suisse, gestore per volontà cardinalizia delle finanze della Segreteria di Stato; come pure Alessandro Noceti, anche lui ex Credit Suisse poi in Valeur, che avrebbe portato in Vaticano un altro discusso finanziere, Raffaele Mincione. Questa struttura parallela si appoggiava ai più stretti collaboratori del cardinale Becciu: Fabrizio Tirabassi, monsignor Alberto Perlasca e Vincenzo Mauriello. Londra è stata scelta per gli investimenti più consistenti dopo che era andato male un affare relativo al petrolio angolano, concepito con l'uomo d'affari Antonio Mosquito, che aveva attirato le attenzioni della magistratura portoghese, che indagava da anni sul flusso di denaro gestito da lui e Isabel Dos Santos, figlia dell'ex presidente angolano. Nel sistema Becciu consulenze e benefit erano tutti fuori mercato: i fondi, erogati come consulenze dalla Segreteria di Stato, passavano per società intermediarie di turno e venivano divisi con i finanzieri «amici», che li facevano affluire in fondi di investimento. Il fondo che conduce all'acquisto del palazzo di Sloane Avenue nasce con la medesima impostazione: solo che in quel caso qualcosa va storto, perché il valore patrimoniale netto del fondo inizia a calare e diventa un'idrovora che risucchia soldi, producendo una voragine nei conti, anche perché le consulenze milionarie vengono pagate ugualmente. Il palazzo di Londra è, insomma, solo l'ultimo investimento, finito male, che ha fatto saltare un meccanismo rodato.
=== Le denunce del cardinale Pell ===
Una rete che aveva avuto un primo segnalatore: il cardinale George Pell, il primo a individuare la spudorato ricorso a metodi vietati dalle nuove linee guida volute da Bergoglio. Il suo ritorno a Roma, dopo l'assoluzione dalle accuse di pedofilia, crea tensione al sistema di Becciu, che verrà anche accusato di aver inviato fondi riservati ad alcuni degli accusatori di Pell. Che qualcosa non andasse nella gestione Becciu se n'era accorto tempo prima anche Francesco De Pasquale, ex direttore dell'Autorità finanziaria con un lungo passato (32 anni) in Banca d'Italia:
:«Dei tre anni e quattro mesi all'Aif ricordo la fatica a interfacciarsi con la Segreteria di Stato. Avevo l'impressione che l'allora Sostituto Angelo Becciu, e anche il segretario per i Rapporti con gli Stati Dominique Mamberti ostacolassero il nostro lavoro per la trasparenza. Quando capirono che la legge iniziale dava all'Aif ampi poteri di controllo anche su di loro decisero di affidarla ad altre persone. Non eravamo affidabili per loro, nel senso che non eravamo disponibili a obbedire loro. [...] Mi domando come sia possibile che in Segreteria di Stato si siano affidati a faccendieri che fuori dal Vaticano non sarebbero mai stati presi in considerazione, per quale motivo non conoscessero la non buona reputazione di queste persone».
=== La dama del cardinale e i fondi alla società slovena ===
Ad aggravare la posizione di Becciu è intervenuta la vicenda della «superconsulente vaticana» Cecilia Marogna <ref>''[https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_07/cecilia-marogna-bonifici-cardinale-becciu-usata-come-pacco-bomba-fondi-mai-fatto-fattura-9295d9f4-0805-11eb-a1db-10b0d3200beb.shtml Cecilia Marogna e i bonifici del cardinale Becciu: «Usata come un pacco bomba. I fondi? Mai fatto una fattura»]''</ref>, alla quale Becciu ha fatto bonificare tramite monsignor Perlasca 500.000 euro per non meglio precisate «missioni diplomatiche» in Africa, al fine di evitare i rischi di attentati a Nunziature e Missioni. Soldi fluiti sui conti Unicredit di una società slovena la cui attività appare quanto meno opaca.
=== Becciu costretto alle dimissioni ===
Il [[24 settembre]] [[2020]] papa Francesco ha accolto la rinuncia di Becciu all'incarico di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e ai diritti e alle prerogative del cardinalato: conserva il titolo cardinalizio, ma cessa da ogni incarico nella Curia romana e perde il diritto di entrare in un futuro conclave. <ref>''[https://www.corriere.it/cronache/20_settembre_26/dimissioni-cardinale-becciu-finanze-veleni-tensioni-pell-ora-vaticano-tregua-finita-ff4cdfa0-ff65-11ea-bab8-81c46a04ebd3.shtml Che cosa c'è dietro le dimissioni del cardinale Becciu, e perché la tregua in Vaticano è finita]''</ref> <ref>''[https://www.corriere.it/cronache/20_settembre_25/giovanni-angelo-becciu-l-inchiesta-sull-immobile-londra-si-dimette-denaro-coop-fratello-9825fce6-fef5-11ea-bab8-81c46a04ebd3.shtmlGiovanni Angelo Becciu si dimette dopo l'inchiesta sull'immobile di Londra: «Denaro a coop del fratello»]''</ref>


== Privilegi ecclesiastici del XXI secolo ==
== Privilegi ecclesiastici del XXI secolo ==
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Il governo guidato da Mario Monti ha introdotto un nuovo regime fiscale, che dovrebbe costringere la Chiesa, a partire dal [[2013]], a pagare l'Imu (Imposta Municipale Unica), la tassa sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici. L'Imu dovrà essere pagata solo per i locali nei quali si svolge "in modo esclusivo" attività no-profit, per gli immobili con utilizzazione mista occorrerà distinguere i metri quadrati dove si fanno commercio e guadagni e dove no.  Quindi, la nuova normativa elaborata è talmente complessa da diventare un vero e proprio rebus per “addetti ai lavori” che apre la strada a possibili "scorciatoie" che potranno limitare gli esborsi della chiesa.  
Il governo guidato da Mario Monti ha introdotto un nuovo regime fiscale, che dovrebbe costringere la Chiesa, a partire dal [[2013]], a pagare l'Imu (Imposta Municipale Unica), la tassa sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici. L'Imu dovrà essere pagata solo per i locali nei quali si svolge "in modo esclusivo" attività no-profit, per gli immobili con utilizzazione mista occorrerà distinguere i metri quadrati dove si fanno commercio e guadagni e dove no.  Quindi, la nuova normativa elaborata è talmente complessa da diventare un vero e proprio rebus per “addetti ai lavori” che apre la strada a possibili "scorciatoie" che potranno limitare gli esborsi della chiesa.  


Merita attenzione anche il turismo religioso, il quale porta nelle casse della Santa Sede ben 4,5 miliardi di euro l'anno. In [[Italia]] gli utili del turismo sono amministrati dall'«Opera Romana Pellegrinaggi» la quale elude il fisco italiano avendo sede in Città del Vaticano. Emblema del business ecclesiastico è di certo San Giovanni Rotondo, in cui vi sono ben 200 alberghi; 100 ristoranti; una chiesa da 50000 posti; l'ospedale, fondato da Padre Pio, Casa Sollievo dalla Sofferenza (ampio ben 10.0000 mq, con 1.000 posti letto e 2.000 dipendenti); Casa cenacolo Sant'Andrea; Casa per anziani Padre Pio; Centro riabilitazione motoria; Centro accoglienza Santa Maria delle Grazie. Tutti questi beni elencati ricevono sovvenzioni statali.
Merita attenzione anche il turismo religioso, il quale porta nelle casse della Santa Sede ben 4,5 miliardi di euro l'anno. In [[Italia]] gli utili del turismo sono amministrati dall'«Opera Romana Pellegrinaggi» la quale elude il fisco italiano avendo sede in Città del Vaticano. Emblema del business ecclesiastico è di certo San Giovanni Rotondo, in cui vi sono ben 200 alberghi; 100 ristoranti; una chiesa da 50.000 posti; l'ospedale, fondato da Padre Pio, Casa Sollievo dalla Sofferenza (ampio ben 10.000 mq, con 1.000 posti letto e 2.000 dipendenti); Casa cenacolo Sant'Andrea; Casa per anziani Padre Pio; Centro riabilitazione motoria; Centro accoglienza Santa Maria delle Grazie. Tutti questi beni elencati ricevono sovvenzioni statali.


Non citiamo tutti gli immobili clericali di Roma, ma ricordiamo l'inchiesta de «Il Mondo» secondo cui ben un quarto della città apparterrebbe alla Santa Sede. Il comune di Roma fornisce la Città del Vaticano di 5 milioni di metri cubi d'acqua; ovviamente gratis: il Vaticano non riconosce tassazioni imposte ad essa da stati terzi.
Non citiamo tutti gli immobili clericali di Roma, ma ricordiamo l'inchiesta de «Il Mondo» secondo cui ben un quarto della città apparterrebbe alla Santa Sede. Il comune di Roma fornisce la Città del Vaticano di 5 milioni di metri cubi d'acqua; ovviamente gratis: il Vaticano non riconosce tassazioni imposte ad essa da stati terzi.
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Infine, ricordiamo anche che la Chiesa ha il privilegio dell'ora di religione cattolica nelle scuole pubbliche. Oltre l'[[Italia]], in Europa, solo [[Irlanda]] e [[Cipro]] prevedono tale insegnamento; per il resto si insegna storia delle religioni. Gli insegnanti di [[religione]], pur nominati dal vescovo, sono pagati dallo Stato il quale versa loro ben 950 milioni di euro.  
Infine, ricordiamo anche che la Chiesa ha il privilegio dell'ora di religione cattolica nelle scuole pubbliche. Oltre l'[[Italia]], in Europa, solo [[Irlanda]] e [[Cipro]] prevedono tale insegnamento; per il resto si insegna storia delle religioni. Gli insegnanti di [[religione]], pur nominati dal vescovo, sono pagati dallo Stato il quale versa loro ben 950 milioni di euro.  
Inoltre, riguardo la scuola, non dimentichiamo i finanziamenti alle scuole cattoliche. Essi sono iniziati nel 2000 con il ministro dell'istruzione Berlinguer, sotto il governo D'Alema, con la legge 62/2000. Questa ha dato 300 miliardi di lire alle scuole private riconosciute paritarie (che sono in maggioranza cattoliche). Tuttavia, questo provvedimento è contrario alla Costituzione, la quale afferma nell'articolo 33: «enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato».
Inoltre, riguardo la scuola, non dimentichiamo i finanziamenti alle scuole cattoliche. Essi sono iniziati nel 2000 con il ministro dell'istruzione Berlinguer, sotto il governo D'Alema, con la legge 62/2000. Questa ha dato 300 miliardi di lire alle scuole private riconosciute paritarie (che sono in maggioranza cattoliche). Tuttavia, questo provvedimento è contrario alla Costituzione, la quale afferma nell'articolo 33: «enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato».
== Chiesa e pedofilia ==
Una serie di episodi che ha riscosso una vasta eco mediatica e una considerevole attenzione da parte dell'opinione pubblica internazionale a partire dal [[2002]] e in particolare tra il [[2009]] e il [[2010]]: si tratta di abusi sessuali su minori o possesso di materiale pedopornografico da parte di vescovi, sacerdoti, religiosi e catechisti appartenenti alla Chiesa cattolica.
L'interesse dei media nei confronti del fenomeno della pedofilia all'interno della Chiesa cattolica prende avvio negli [[Stati Uniti]], a Boston, a partire da gennaio del [[2002]], con l'inchiesta avviata dal quotidiano ''The Boston Globe'', il cui primo caso riguardava la condanna a dieci anni di carcere comminata a John J. Geoghan, un prete che aveva violentato un bimbo di dieci anni. Il giornale iniziò a pubblicare resoconti di denunce, condanne, dimissioni e insabbiamenti di casi di pedofilia da parte di esponenti del clero cattolico. Nella sola Boston finirono sotto accusa 89 sacerdoti e rimossi dall'incarico più di 55 preti: fu proprio l'estensione del fenomeno, oltre alla sua gravità, a sconvolgere l'opinione pubblica. <ref>John Cornwell, ''Un papa d'inverno'', Garzanti, Milano 2005, p. 271.</ref>
Si giunse sino al coinvolgimento dell'allora arcivescovo di Boston, il cardinale Bernard Francis Law. L'arcivescovo, accusato di aver permesso a diversi preti – già accusati di abusi sessuali su minori – di continuare ad esercitare la propria opera in parrocchie non informate delle denunce pendenti sugli stessi sacerdoti, fu costretto a rassegnare le dimissioni nelle mani di Giovanni Paolo II il [[13 dicembre]] [[2002]] (in un primo tempo respinte dallo stesso pontefice <ref>J. Berry - G. Renner, ''I legionari di Cristo'', Fazi, Roma 2006, p. 272; Manlio Graziano, ''Il secolo cattolico'', Laterza, Roma-Bari 2010, p. 99; Charles Lippy, ''Faith in America'', Praeger, Westport 2006, p. 37.</ref>), dopo essersi scusato pubblicamente e aver fornito all'autorità giudiziaria i nomi di 90 sacerdoti responsabili di molestie a danno di minori. Il tribunale ordinò la consegna di migliaia di documenti della Chiesa di Boston che rivelavano decenni di abusi sessuali da parte di sacerdoti. A seguito delle richieste di risarcimento, tre diocesi avviarono in pochi mesi la procedura di bancarotta: l'arcidiocesi di Portland, la diocesi di Tucson e la diocesi di Spokane. <ref>Fabrizio Mastrofini, ''Geopolitica del Vaticano'', Laterza, Roma-Bari 2006, p. 52.</ref> I numerosi casi di pedofilia, riguardanti abusi compiuti durante vari decenni precedenti, ottennero presto attenzione da parte dei maggiori mezzi di informazione statunitensi, sino a raggiungere un notevole rilievo anche internazionale.
In seguito, una successiva crisi che interessò anche l'Europa acquistò un più intenso rilievo mondiale nel biennio [[2009]]-[[2010]], coinvolgendo anche paesi come [[Irlanda]], [[Austria]], [[Italia]], [[Belgio]], [[Paesi Bassi]], [[Germania]], [[Svizzera]], [[Spagna]], [[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Malta]]. In particolare il caso irlandese fu oggetto di due inchieste governative sugli abusi sessuali: dopo aver ricevuto i vescovi nel febbraio [[2010]] a Roma, Benedetto XVI, nel tentativo di salvare dell'immagine della Chiesa, rese pubblica una lettera ai cattolici d'Irlanda <ref>[http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2010/documents/hf_ben-xvi_let_20100319_church-ireland_it.html Lettera pastorale ai Cattolici d'Irlanda]</ref> che costituiva una novità rilevante, come osservò il quotidiano francese ''Le Monde'', soprattutto in relazione alla richiesta di collaborazione con le autorità civili e alla denuncia della cultura del segreto che ha permesso la moltiplicazione delle violenze sessuali. Lettera che provocò una serie di dimissioni: dal vescovo John Magee a monsignor James Moriarty, vescovo di Kildare e Leighlin. <ref>Massimo Franco, ''C'era una volta un Vaticano. Perché la Chiesa sta perdendo peso in Occidente'', Mondadori, Milano 2010, p. 108.</ref>
In Germania il Vaticano fu accusato di aver ostacolato le indagini dei magistrati relative al collegio gesuita "Canisius" di Berlino e nel marzo [[2010]] riemersero storie di abusi sessuali nell'ambiente del coro delle voci bianche del duomo di Ratisbona. Il vescovo Gerhard Ludwig Müller confermò che ci furono casi di abusi sessuali negli anni '50, per i quali i colpevoli furono condannati dalla giustizia, e riferì che erano in corso altre indagini in merito ad altri episodi che sarebbero avvenuti nel convitto fino agli anni '70. Grande clamore suscitò il caso belga tra la primavera e l'estate del [[2010]] quando, durante le perquisizioni nell'arcivescovado di Malines, i gendarmi avevano tenuto chiusa, per alcune ore in uno stanzone della cattedrale, l'intera conferenza episcopale belga, arrivando a scoperchiare le cripte di due cardinali. L'ex-presidente dell'episcopato belga, Godfried Danneels, fu interrogato per oltre dieci ore, perquisita la dimora e sequestrato il computer.
Nel settembre [[1965]], durante il Concilio Vaticano II, viene diffuso fra i padri conciliari in circa 2.500 copie un opuscolo informativo sui casi di violazione sacerdotale del voto di castità (pedofilia e sacerdoti che avevano relazioni stabili con una donna), con la richiesta di rivedere le regole del celibato sacerdotale, quale misura di prevenzione di questi fenomeni.
=== La copertura degli abusi sessuali da parte della Chiesa ===
Nel [[2006]] l'emittente televisiva inglese BBC ha trasmesso un documentario <ref>''[http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/panorama/5389684.stm Sex crimes and the Vatican]''</ref> intitolato ''Sex crimes and the Vatican'' che accusava la Chiesa di coprire i sacerdoti coinvolti in abusi sessuali su minori.
Il documentario mostrava i risultati prodotti da una commissione mista di indagine operante negli [[Stati Uniti]] a seguito di svariate denunce, esso metteva in evidenza come in un documento del [[1964]] intitolato ''Crimen sollicitationis'' vi fossero norme e regole che, pena la scomunica, imponessero alle vittime di violenza ed a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo di mantenere il silenzio.
La Corte distrettuale di Harris County (Texas) ha indagato ed imputato per «ostruzione alla giustizia» l'allora cardinale Joseph Ratzinger, in seguito all'invio dell'epistola ''De delictis gravioribus'' avvenuta nel [[2001]]. Il procedimento è stato bloccato nel settembre [[2005]], quando il Dipartimento di Stato statunitense accolse la richiesta di concedere a Ratzinger l'immunità diplomatica in seguito alla sua elezione come papa (e quindi capo di Stato straniero). <ref>''[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/09_Settembre/20/papa.shtml Preti pedofili, Usa non coinvolgono il Papa]''</ref>
=== L'abolizione del segreto pontificio e il record di denunce di casi di pedofilia ===
Il [[4 dicembre]] [[2019]] papa Bergoglio ha disposto di abolire il segreto pontificio sulle denunce, i processi e le decisioni riguardanti i delitti citati nel primo articolo del motu proprio ''Vos estis lux mundi'', vale a dire: i casi di violenza e di atti sessuali compiuti sotto minaccia o abuso di autorità; i casi di abuso sui minori e su persone vulnerabili; i casi di pedopornografia; i casi di mancata denuncia e copertura degli abusatori da parte dei vescovi e dei superiori generali degli istituti religiosi. <ref>''[https://www.repubblica.it/vaticano/2019/12/17/news/pedofilia_papa_abolisce_segreto_pontificio-243692228/ Pedofilia, svolta storica: papa Francesco abolisce il segreto pontificio]''</ref>
Il rescritto papale, pur non cambiando il segreto della confessione, che rimane, né comportando la pubblicazione e la divulgazione dei documenti dei processi, ha avuto come conseguenza un record di denunce provenienti da tutto il mondo: 1.000 in un anno. John Joseph Kennedy, il capo Ufficio della Sezione Disciplinare nella Congregazione per la dottrina della fede ha affermato che l'enorme afflusso di denunce («uno tsunami di casi»), ha «sopraffatto» il personale. <ref>''[https://www.repubblica.it/vaticano/2019/12/20/news/vescovi_pedofilia_papa-243934200/ Pedofilia nella Chiesa, record di denunce: mille in un anno]''</ref>


== Considerazioni finali ==
== Considerazioni finali ==
[[Image:BENEDETTO_XVI.jpg|thumb|left|250px|Papa Benedetto XVI]]
[[Image:BENEDETTO_XVI.jpg|thumb|left|250px|Papa Benedetto XVI]]
[[File:Bergoglio.jpg|miniatura|300px|Papa Francesco]]
La situazione attuale ripercorre sostanzialmente quella passata. Il Vaticano continua ad esercitare un'influenza pesante sulla politica nazionale. L'[[Italia]] non è perciò riuscita ancora ad approvare dei provvedimenti in favore delle coppie di fatto (in Europa molti paesi si sono dotate di apposite leggi) o leggi più avanzate nel campo della fecondazione assistita. Il parere negativo del papa riguardo la ricerca sulle staminali e sugli embrioni ha condizionato le scelte dello [[Stato]] e dell'opinione publica in materia scientifica, portando ad un considerevole blocco della ricerca scientifica nel nostro paese.  
La situazione attuale ripercorre sostanzialmente quella passata. Il Vaticano continua ad esercitare un'influenza pesante sulla politica nazionale. L'[[Italia]] non è perciò riuscita ancora ad approvare dei provvedimenti in favore delle coppie di fatto (in Europa molti paesi si sono dotate di apposite leggi) o leggi più avanzate nel campo della fecondazione assistita. Il parere negativo del Papa riguardo la ricerca sulle staminali e sugli embrioni ha condizionato le scelte dello [[Stato]] e dell'opinione publica in materia scientifica, portando ad un considerevole blocco della ricerca scientifica nel nostro paese.  


Da sempre ostacolo al progresso nazionale, questa organizzazione senescente continua a vivere ed a prosperare e condizionare le coscienze (vedi, ad esempio, il referendum sulla fecondazione assistita). Non esiste più partito clericale forte - discioltasi la DC - ma ora i clericali sono distribuiti in diversi partiti di centro-destra e centro-sinistra ed il potere del Vaticano è quindi aumentato considerevolmente. Anzi, bisogna riconoscere che la DC, pur sostenitrice delle tesi clericali, ha mai finanziato scuole e sanità private con soldi pubblici in maniera così massicia come attualmente. La presenza sui mass [[media]] del papa e dei sacerdoti è seconda solo a quella dei politici. In [[Italia]] c'è l'unica Comunità Episcopale il cui presidente è nominato direttamente dal pontefice. Segnale ulteriore di un occhio di riguardo papale sul nostro paese. È ovvio che il parere del presidente Cei non possa discostarsi da quello del suo capo supremo. Inoltre, chi comanda è sempre chi paga. Grazie al controllo sulla destinazione dei fondi la Chiesa mantiene ordine e reprime sul nascere ogni forma di dissenso interno.  
Da sempre ostacolo al progresso nazionale, questa organizzazione senescente continua a vivere ed a prosperare e condizionare le coscienze (vedi, ad esempio, il referendum sulla fecondazione assistita). Non esiste più partito clericale forte - discioltasi la DC - ma ora i clericali sono distribuiti in diversi partiti di centro-destra e centro-sinistra ed il potere del Vaticano è quindi aumentato considerevolmente. Anzi, bisogna riconoscere che la DC, pur sostenitrice delle tesi clericali, ha mai finanziato scuole e sanità private con soldi pubblici in maniera così massicia come attualmente. La presenza sui mass [[media]] del papa e dei sacerdoti è seconda solo a quella dei politici. In [[Italia]] c'è l'unica Comunità Episcopale il cui presidente è nominato direttamente dal pontefice: segnale ulteriore di un occhio di riguardo papale sul nostro paese. È ovvio che il parere del presidente Cei non possa discostarsi da quello del suo capo supremo. Inoltre, chi comanda è sempre chi paga. Grazie al controllo sulla destinazione dei fondi la Chiesa mantiene ordine e reprime sul nascere ogni forma di dissenso interno.  


La presenza delle organizzazioni cattoliche nel sociale non fanno altro che mostrare le mancanze dello [[Stato]] italiano, il quale abdica in favore della Chiesa anche nel campo assistenziale. La Caritas è l'unico punto di riferimento per i disagiati che lo [[Stato]] ha abbandonato, offrendo così alla Chiesa una grande operazione di propaganda. È, inoltre, significativo il fatto che la Comunità di Sant'Egidio sia ritenuta un autorevole interlocutore dalle istituzioni mondiali per quanto riguarda le politiche per il terzo mondo. Fu tale gruppo cattolico ad iniziare il dibattito all'Onu per la moratoria sulla pena di morte. L'[[Italia]] invece si trova al penultimo posto fra le nazioni europee donatrici verso i paesi poveri.
La presenza delle organizzazioni cattoliche nel sociale non fanno altro che mostrare le mancanze dello [[Stato]] italiano, il quale abdica in favore della Chiesa anche nel campo assistenziale. La Caritas è l'unico punto di riferimento per i disagiati che lo [[Stato]] ha abbandonato, offrendo così alla Chiesa una grande operazione di propaganda. È, inoltre, significativo il fatto che la Comunità di Sant'Egidio sia ritenuta un autorevole interlocutore dalle istituzioni mondiali per quanto riguarda le politiche per il terzo mondo. Fu tale gruppo cattolico ad iniziare il dibattito all'Onu per la moratoria sulla pena di morte. L'[[Italia]] invece si trova al penultimo posto fra le nazioni europee donatrici verso i paesi poveri.
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Lo Ior esiste ancora e non è stato mai sottoposto ad alcun serio controllo. Tuttavia, si crede che il suo capitale ammonti a 5 miliardi di euro. Inoltre, in questi ultimi anni abbiamo scoperto il legame stretto con il clero avuto da banchieri e finanzieri disonesti quali Fazio, Fiorani, Geronzi. La seconda banca italiana (Banca Intesa) è stata retta da un amico dei clericali: Giovanni Bazoli.   
Lo Ior esiste ancora e non è stato mai sottoposto ad alcun serio controllo. Tuttavia, si crede che il suo capitale ammonti a 5 miliardi di euro. Inoltre, in questi ultimi anni abbiamo scoperto il legame stretto con il clero avuto da banchieri e finanzieri disonesti quali Fazio, Fiorani, Geronzi. La seconda banca italiana (Banca Intesa) è stata retta da un amico dei clericali: Giovanni Bazoli.   


Durante le visite del Papa per il paese gli esponenti politici non mancano mai di mostrarsi a fianco del vescovo o del cardinale. Inoltre ci sono dei politici che si inchinano di fronte al pontefice! La politica ha le mani legate dalla costituzione che non consente di toccare il concordato con un referendum.  
Durante le visite del papa per il paese gli esponenti politici non mancano mai di mostrarsi a fianco del vescovo o del cardinale. Inoltre ci sono dei politici che si inchinano di fronte al pontefice! La politica ha le mani legate dalla Costituzione, che non consente di toccare il concordato con un referendum.  
 
La Chiesa si è affermata in [[Italia]] con l'inganno ed è un'istituzione completamente aliena allo spirito del popolo e dei vangeli stessi. Inoltre, l'esistenza storica della Chiesa non ha più senso se non quello dell'ignominia per il potere su milioni di coscienze esercitato da un capo assoluto.
 
=== Papa Francesco e l'illusione riformatrice <ref>Fonte principale: ''[http://temi.repubblica.it/micromega-online/dall-illusione-riformatrice-all-immobilismo-l-enigmatica-parabola-di-papa-bergoglio/ Dall'illusione riformatrice all'immobilismo: l'enigmatica parabola di papa Bergoglio]''</ref> ===
[[File:Bergoglio.jpg|miniatura|300px|Papa Francesco]]
Sul piano dell'iniziativa riformatrice, della capacità di cambiare gli orientamenti di fondo della sua organizzazione, i risultati ottenuti da papa Francesco sono stati semplicemente inesistenti, nulli. Non è cambiata di una virgola la disciplina del celibato obbligatorio del clero, non è stato modificato il ruolo marginalissimo delle donne, non sono mutati gli equilibri di potere tra centro e periferia (Roma regna e governa in modo sempre più accentrato e imperiale) né si è attenuata la rigidità della dottrina morale ufficiale.
 
Questo risultato, l'assoluto immobilismo, non è stato però ottenuto in modo lineare e programmatico, come era invece avvenuto per altri pontefici. 


Concludendo, la Chiesa si è affermata in [[Italia]] con l'inganno ed è un'istituzione completamente aliena allo spirito del popolo e dei vangeli stessi. Inoltre, l'esistenza storica della Chiesa non ha più senso se non quello dell'ignominia per il potere su milioni di coscienze esercitato da un capo assoluto.
Secondo Massimo Franco, autore de ''L'enigma Bergoglio. La parabola di un papato'', l'illudere i fans delle riforme per poi deluderli clamorosamente potrebbe anche non essere solo o tanto il riflesso di un'accorta strategia, ma più semplicemente il sintomo della totale assenza di una strategia, del procedere a tentoni da parte di un uomo divenuto inaspettatamente pontefice a quasi ottant'anni, probabilmente privo di un qualunque progetto di riforma della Chiesa e assai incerto e balbettante non solo sui “grandi temi teologico-politici”, ma anche sul modo in cui gestire l'ordinaria amministrazione della Chiesa.
 
Si prenda la delicata gestione degli affari finanziari. Inizialmente, ricorda Franco con dovizia di particolari, il papa ha affidato pieni poteri all'energico cardinale australiano Pell (e al finanziere Milone), senza però poi tentare nemmeno di difenderlo quando sul capo di costui è giunta l'accusa infamante, forse costruita ad arte nei palazzi vaticani, di aver molestato due chierichetti ai tempi in cui era vescovo di Melbourne. Dopo Pell, Bergoglio si è rivolto a Becciu, diventato talmente potente da ottenere il cardinalato (per gli esiti nefasti di questa scelta vedi [[Chiesa_cattolica#Il_.C2.ABsistema_Becciu.C2.BB_.5B24.5D|il «sistema Becciu»]]).


==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Giulio Carlo Argan; ''Storia dell'arte italiana. Da Michelangelo al Futurismo'', Sansoni (2002)
*Giulio Carlo Argan, ''Storia dell'arte italiana. Da Michelangelo al Futurismo'', Sansoni (2002)
*Ludovico Geymonat; ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', Garzanti (1978)
*Ludovico Geymonat, ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', Garzanti (1978)
*Antonio Gramsci; ''Il Vaticano e l'Italia'', Editori Riuniti (1972)
*Antonio Gramsci, ''Il Vaticano e l'Italia'', Editori Riuniti (1972)
*Curzio Maltese; ''La questua. Quanto costa la Chiesa agli italiani'', Feltrinelli (2008)
*Curzio Maltese, ''La questua. Quanto costa la Chiesa agli italiani'', Feltrinelli (2008)
*Pierre Milza; ''Storia d'Italia'', Corbaccio (2007)
*Pierre Milza, ''Storia d'Italia'', Corbaccio (2007)
*Corrado Augias, Remo Cacitti; ''Inchiesta sul Cristianesimo'', (2008)
*Corrado Augias, Remo Cacitti, ''Inchiesta sul Cristianesimo'', (2008)
*Sandra Bonsanti, Gianfranco Piazzesi; ''La storia di Roberto Calvi'', Longanesi & C. (1984)
*Sandra Bonsanti, Gianfranco Piazzesi, ''La storia di Roberto Calvi'', Longanesi & C. (1984)
*Paolo Ceccoli, Antonella Grignola; ''Storia illustrata della Chiesa'', Demetra (2004)
*Paolo Ceccoli, Antonella Grignola, ''Storia illustrata della Chiesa'', Demetra (2004)
*Indro Montanelli, Mario Cervi; ''L'Italia del Novecento'', Rizzoli (1998)
*Indro Montanelli, Mario Cervi, ''L'Italia del Novecento'', Rizzoli (1998)
*Indro Montanelli, Marco Nozza; ''Garibaldi. Ritratto dell'eroe dei due mondi'', Rizzoli (1982)
*Indro Montanelli, Marco Nozza, ''Garibaldi. Ritratto dell'eroe dei due mondi'', Rizzoli (1982)
*Enciclopedia Peruzzo Larousse (1984)
*Enciclopedia Peruzzo Larousse (1984)


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