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[[File:Faud congress.jpg|250 px|thumb|Delegate della FAUD durante il congresso di Erfurt, 1922]]La '''Freie Arbeiter-Union Deutschlands''' (FAUD, Unione dei Lavoratori di Germania) è stata un'organizzazione anarco-sindacalista fondata nel [[1919]] in [[Germania]]. Fu fondata sulle basi strutturali della “Freie Vereinigung deutscher Gewerkschaften“, nata nel [[1897]] come scissione dei gruppi social-democratici tedeschi dal Partito Social-Democratico. [[Rudolf Rocker]] fu uno dei fondatori principali della FAUD.  
[[File:Faud congress.jpg|250 px|thumb|Delegate della FAUD durante il congresso di Erfurt, 1922]]La '''Freie Arbeiter-Union Deutschlands''' ('''FAUD''', Unione dei Lavoratori di Germania) è stata un'organizzazione [[anarco-sindacalista]] fondata nel [[1919]] in [[Germania]]. Fu fondata sulle basi strutturali della “Freie Vereinigung deutscher Gewerkschaften“, nata nel [[1897]] come scissione dei gruppi social-democratici tedeschi dal Partito Social-Democratico. [[Rudolf Rocker]] fu uno dei fondatori principali della FAUD.  


Sciolta dal [[nazismo]] nel [[1933]], dalle sue ceneri nascerà la [[Freie Arbeiter-Union]].
Sciolta dal [[nazismo]] nel [[1933]], dalle sue ceneri nascerà la [[Freie Arbeiter-Union]].
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Nel [[1897]], alcuni socialisti (tra cui [[Rudolf Rocker]] e [[Fritz Katzer]]) fondarono la ''[[Freie Vereinigung deutscher Gewerkschaften]]'' (FVdG, «Associazione libera dei sindacati tedeschi»), che si opponeva al centralismo e individuava nell'esperienza localista del sindacato tedesco la via maestra da seguire. Nonostante le divergenze, molti «localisti» entrarono nell'organizzazione del partito social-democratico nel tentativo di imporgli una strutturazione orizzontale e libertaria.  
Nel [[1897]], alcuni socialisti (tra cui [[Rudolf Rocker]] e [[Fritz Katzer]]) fondarono la ''[[Freie Vereinigung deutscher Gewerkschaften]]'' (FVdG, «Associazione libera dei sindacati tedeschi»), che si opponeva al centralismo e individuava nell'esperienza localista del sindacato tedesco la via maestra da seguire. Nonostante le divergenze, molti «localisti» entrarono nell'organizzazione del partito social-democratico nel tentativo di imporgli una strutturazione orizzontale e libertaria.  


Dopo un paio di anni di lotte intestine nel SPD, i localisti furono esclusi dal partito nel [[1887]]. Gli epurati diedero così vita al  ''Vereinigung Unabhängiger Sozialisten'' (VUS, «Associazione dei Socialisti Indipendenti»), nel quale convivevano due tendenze: una socialdemocratica e l'altra anarchica. Nel [[1893]] si realizzò una nuova scissione. La corrente anarchica si indirizzò verso un'idea anarco-comunista ispirata al pensiero di [[Kropotkin]].
Dopo un paio di anni di lotte intestine nel SPD, i localisti furono esclusi dal partito nel [[1887]]. Gli epurati diedero così vita al  ''Vereinigung Unabhängiger Sozialisten'' (VUS, «Associazione dei Socialisti Indipendenti»), nel quale convivevano due tendenze: una socialdemocratica e l'altra anarchica. Nel [[1893]] si realizzò una nuova scissione. La corrente anarchica si indirizzò verso un'idea [[anarco-comunista]] ispirata al pensiero di [[Kropotkin]].


Le due correnti, influenzandosi reciprocamente, svilupparono una particolare forma propriamente tedesca di [[anarco-sindacalismo]], in cui la lotta sindacale non è al primo posto ma corre parallelamente affianco di quella politica e culturale.
Le due correnti, influenzandosi reciprocamente, svilupparono una particolare forma propriamente tedesca di [[anarco-sindacalismo]], in cui la lotta sindacale non è al primo posto ma corre parallelamente affianco di quella politica e culturale.
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===Organizzazione delle attività politiche, culturali e sindacali===
===Organizzazione delle attività politiche, culturali e sindacali===
Nel corso della sua esistenza, la FAUD conobbe molte divisioni, come quando la FAUD di Gelsenkirchen nel [[1921]] costituì l'''Union der Hand- und Kopfarbeiter'' («Unione dei Lavoratori Manuali ed Intellettuali»). Dei 150 000 membri in principio, a metà degli '20 non ne rimasero che non più di 10.000 e soli 4300 nel 1932. Tuttavia, in alcune zone della [[Germania]], la FAUD rimase comunque una forza notevole per esempio tra i disoccupati e soprattutto continuava ad esercitare la propria influenza tra i proletari nell'ambito culturale e politico, di cui la ''[[Gilde freiheitlicher Bücherfreunde]]'' fu una delle sue organizzazioni maggiormente attive nell'ambito culturale.
Nel corso della sua esistenza, la FAUD conobbe molte divisioni, come quando la FAUD di Gelsenkirchen nel [[1921]] costituì l'''Union der Hand- und Kopfarbeiter'' («Unione dei Lavoratori Manuali ed Intellettuali»). Dei 150.000 membri in principio, a metà degli '20 non ne rimasero che non più di 10.000 e soli 4300 nel 1932. Tuttavia, in alcune zone della [[Germania]], la FAUD rimase comunque una forza notevole per esempio tra i disoccupati e soprattutto continuava ad esercitare la propria influenza tra i proletari nell'ambito culturale e politico, di cui la ''[[Gilde freiheitlicher Bücherfreunde]]'' fu una delle sue organizzazioni maggiormente attive nell'ambito culturale.


A partire dalla fine degli anni '20, ai margini delle attività della FAUD erano sorti gruppi d'[[azione diretta]] antinazista - le cosiddette ''[[Schwarzen Scharen]]'' («Gruppi neri») - formati soprattutto da giovani attivi nei vari quartieri, quantunque ciò sollevò delle polemiche con diversi membri della FAUD che ritenevano sbagliato contrapporsi militarmente al [[nazismo]]. Essi inquadravano il Partito Nazional-Socialista nell'ambito esclusivamente economico-sindacale e prevalentemente su questo piano che secondo loro bisognava agire.  
A partire dalla fine degli anni '20, ai margini delle attività della FAUD erano sorti gruppi d'[[azione diretta]] antinazista - le cosiddette ''[[Schwarzen Scharen]]'' («Gruppi neri») - formati soprattutto da giovani attivi nei vari quartieri, quantunque ciò sollevò delle polemiche con diversi membri della FAUD che ritenevano sbagliato contrapporsi militarmente al [[nazismo]]. Essi inquadravano il Partito Nazional-Socialista nell'ambito esclusivamente economico-sindacale e prevalentemente su questo piano che secondo loro bisognava agire.  
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