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Claudio Vanza (Biasca, [[Svizzera]], [[11 maggio]] [[1901]] - Biasca, Svizzera, [[31 agosto]] [[1976]]) è stato un anarchico svizzero.
Claudio Vanza (Biasca, [[Svizzera]], [[11 maggio]] [[1901]] - Biasca, Svizzera, [[31 agosto]] [[1976]]) è stato un anarchico svizzero.


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Vanza è segnalato tra gli oratori del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1926]] a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di [[Bakunin]], dove gli oratori sono invece [[Armando Borghi]] e [[Luigi Bertoni]]. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» <ref>Comunicati, ''Il Risveglio anarchico'', dicembre 1928</ref>, Vanza dal dicembre [[1928]] è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La [[polizia]] cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» <ref>24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona</ref>.  
Vanza è segnalato tra gli oratori del [[Il Primo Maggio|primo maggio]] [[1926]] a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di [[Bakunin]], dove gli oratori sono invece [[Armando Borghi]] e [[Luigi Bertoni]]. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» <ref>Comunicati, ''Il Risveglio anarchico'', dicembre 1928</ref>, Vanza dal dicembre [[1928]] è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La [[polizia]] cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» <ref>24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona</ref>.  


Dall'agosto [[1929]] al marzo [[1931]] è redattore responsabile del mensile anarchico di cultura sociale, storica e letteraria ''[[Vogliamo!]]'', pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da [[Randolfo Vella|Randolfo]] e [[Antonio Vella]], che all'epoca erano esuli in [[Svizzera]]. Durante il convegno di Bellinzona del [[23 novembre]] [[1930]], viene fondata la [[Federazione Anarchica Ticinese]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al ''Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese''. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929 e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà economiche tira avanti con alcune supplenze alla [[scuola]] elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.  
Dall'agosto [[1929]] al marzo [[1931]] è redattore responsabile del [[mensile anarchico]] di cultura sociale, storica e letteraria ''[[Vogliamo!]]'', pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da [[Randolfo Vella|Randolfo]] e [[Antonio Vella]], che all'epoca erano esuli in [[Svizzera]]. Durante il convegno di Bellinzona del [[23 novembre]] [[1930]], viene fondata la [[Federazione Anarchica Ticinese]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al ''Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese''. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929 e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà economiche tira avanti con alcune supplenze alla [[scuola]] elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.  


Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano [[Rodolfo Gunscher]] nel [[1931]] (poi espulso con Pacciardi dalla [[Svizzera]] nel [[1933]] su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate [[1932]]), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui [[Assunto Zamboni]], fratello di [[Anteo Zamboni|Anteo]]). Il [[28 agosto]] [[1932]], durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.
Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano [[Rodolfo Gunscher]] nel [[1931]] (poi espulso con Pacciardi dalla [[Svizzera]] nel [[1933]] su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate [[1932]]), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui [[Assunto Zamboni]], fratello di [[Anteo Zamboni|Anteo]]). Il [[28 agosto]] [[1932]], durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.
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Il [[20 ottobre]] [[1949]], in ricordo dell'uccisione di [[Francisco Ferrer]], Vanza è l'organizzatore e l'oratore di una conferenza commemorativa del [[pedagogia libertaria|pedagogista libertario]] spagnolo condannato a morte 40 anni prima. Segnalato incredibilmente dal SIFAR come anarchico italiano attivo in [[Svizzera]] <ref>Si veda ''Vie Nuove'' del [[2 maggio]] [[1968]], informazione poi ripresa da ''[[Umanità Nova]]'', [[15 giugno]] [[1968]]</ref>, in questo periodo sostiene attivamente la [[stampa anarchica]] svizzera ed italiana.  
Il [[20 ottobre]] [[1949]], in ricordo dell'uccisione di [[Francisco Ferrer]], Vanza è l'organizzatore e l'oratore di una conferenza commemorativa del [[pedagogia libertaria|pedagogista libertario]] spagnolo condannato a morte 40 anni prima. Segnalato incredibilmente dal SIFAR come anarchico italiano attivo in [[Svizzera]] <ref>Si veda ''Vie Nuove'' del [[2 maggio]] [[1968]], informazione poi ripresa da ''[[Umanità Nova]]'', [[15 giugno]] [[1968]]</ref>, in questo periodo sostiene attivamente la [[stampa anarchica]] svizzera ed italiana.  


Dal [[1° giugno|1°]] al [[4 giugno]] [[1961]], partecipa al VII Congresso nazionale della [[Federazione Anarchica Italiana]] a Rosignano, come delegato degli anarchici italiani in [[Svizzera]], e rimane in contatto epistolare con anarchici italiani come [[Alfonso Failla]], [[Pio Turroni]], Mariani, Farinelli, [[Tomaso Serra]] e gli svizzeri [[Carlo Frigerio]], [[Giuseppe Bergamasco]], Scaltri, [[Ferdinando Balboni]], ecc. Nel settembre [[1972]] è presente al centenario dell'[[Internazionale antiautoritaria]] a Saint-Imier con altri anziani anarchici, prendendo contatto con le nuove generazioni svizzera e ticinese, tanto che nel [[1974]] partecipa attivamente alle riunioni dell'[[Organizzazione Anarchica Ticinese]] (OAT), fondata l'anno prima attraverso l'unione di [[individualità]] e gruppi già attivi, nel quale però si evidenziarono le divergenze tra vecchia ([[Carlo Vanza]], [[Carlo Frigerio]] e [[Clelia Dotta]]) e nuova guardia. Dal [[1975]] al [[1987]] l'OAT edita la rivista ''Azione Diretta'', «mensile di propaganda anarchica» che cesserà la pubblicazione dopo 12 anni.  
Dal [[1° giugno|1°]] al [[4 giugno]] [[1961]], partecipa al VII Congresso nazionale della [[Federazione Anarchica Italiana]] a Rosignano, come delegato degli anarchici italiani in [[Svizzera]], e rimane in contatto epistolare con anarchici italiani come [[Alfonso Failla]], [[Pio Turroni]], Mariani, Farinelli, [[Tomaso Serra]] e gli svizzeri [[Carlo Frigerio]], [[Giuseppe Bergamasco]], Scaltri, [[Ferdinando Balboni]] ecc. Nel settembre [[1972]] è presente al centenario dell'[[Internazionale antiautoritaria]] a Saint-Imier con altri anziani anarchici, prendendo contatto con le nuove generazioni svizzera e ticinese, tanto che nel [[1974]] partecipa attivamente alle riunioni dell'[[Organizzazione Anarchica Ticinese]] (OAT), fondata l'anno prima attraverso l'unione di [[individualità]] e gruppi già attivi, nel quale però si evidenziarono le divergenze tra vecchia ([[Carlo Vanza]], [[Carlo Frigerio]] e [[Clelia Dotta]]) e nuova guardia. Dal [[1975]] al [[1987]] l'OAT edita la rivista ''Azione Diretta'', «mensile di propaganda anarchica» che cesserà la pubblicazione dopo 12 anni.  


Carlo Vanza muore il [[31 agosto]] [[1976]] a Biasca poco dopo un ritorno da un viaggio a Basilea, dove s'era recato in visita a [[Ferdinando Balboni]].
Carlo Vanza muore il [[31 agosto]] [[1976]] a Biasca poco dopo un ritorno da un viaggio a Basilea, dove s'era recato in visita a [[Ferdinando Balboni]].
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