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* Non è mai esistito, né potrà mai esistere, un governo dove opportunisti e stupidi non siano in maggioranza. ([[John Dryden]]) | * Non è mai esistito, né potrà mai esistere, un governo dove opportunisti e stupidi non siano in maggioranza. ([[John Dryden]]) | ||
* Se il governo fosse fondato sul consenso del popolo, non avrebbe alcun potere su qualsiasi individuo che rifiutasse tale consenso. ([[William Godwin]]) | * Se il governo fosse fondato sul consenso del popolo, non avrebbe alcun potere su qualsiasi individuo che rifiutasse tale consenso. ([[William Godwin]]) | ||
* Chiunque pone la sua mano su di me per governarmi è un usurpatore e un tiranno, e dichiaro che egli è un mio nemico. ([[Pierre Joseph Proudhon]], | * Chiunque pone la sua mano su di me per governarmi è un usurpatore e un tiranno, e dichiaro che egli è un mio nemico. ([[Pierre Joseph Proudhon]], ''Confessioni di un rivoluzionario'', [[1849]]). | ||
* Che il governo possa mai essere rivoluzionario, implica contraddizione, e ciò per la semplicissima ragione che esso è appunto un governo. ([[Pierre Joseph Proudhon]]) | * Che il governo possa mai essere rivoluzionario, implica contraddizione, e ciò per la semplicissima ragione che esso è appunto un governo. ([[Pierre Joseph Proudhon]]) | ||
* Essere governati, significa essere controllati a vista, ispezionati, spiati, diretti, legiferati, regolamentati, parcheggiati, indottrinati, pregati, controllati, soppesati, apprezzati, censurati, comandati, da esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù [...]. Essere governati, significa essere, a ogni operazione, o ogni transazione, a ogni movimento, annotati, registrati, recensiti, tariffati, timbrati, tosati, quotati, patentati, diplomati, autorizzati, ammoniti, impediti, riformati, raddrizzati, corretti. Significa, col pretesto dell'utilità pubblica e in nome dell'interesse generale, essere messi a contribuzione, addestrati, taglieggiati, sfruttati, monopolizzati, concussi, spremuti, mistificati, derubati; poi, alla minima resistenza, alla prima parola di protesta, repressi, multati, vilipesi, braccati, strapazzati, picchiati, disarmati, legati, imprigionati, fucilati, mitragliati, giudicati, condannati, deportati, sacrificati, venduti, traditi e, come se non bastasse, presi in giro, beffati, oltraggiati, disonorati. Ecco il governo, ecco la sua giustizia, ecco la sua morale! E dire che ci sono tra noi dei democratici che pretendono che il governo abbia del buono; dei democratici che sostengono, in nome della Libertà, dell'Eguaglianza, della Fraternità, quest'ignominia [...]! ([[Pierre Joseph Proudhon]], "L'idea generale di rivoluzione nel XIX secolo", cit. in Jean Préposiet, "Storia dell'anarchismo", p. 66) | * Essere governati, significa essere controllati a vista, ispezionati, spiati, diretti, legiferati, regolamentati, parcheggiati, indottrinati, pregati, controllati, soppesati, apprezzati, censurati, comandati, da esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù [...]. Essere governati, significa essere, a ogni operazione, o ogni transazione, a ogni movimento, annotati, registrati, recensiti, tariffati, timbrati, tosati, quotati, patentati, diplomati, autorizzati, ammoniti, impediti, riformati, raddrizzati, corretti. Significa, col pretesto dell'utilità pubblica e in nome dell'interesse generale, essere messi a contribuzione, addestrati, taglieggiati, sfruttati, monopolizzati, concussi, spremuti, mistificati, derubati; poi, alla minima resistenza, alla prima parola di protesta, repressi, multati, vilipesi, braccati, strapazzati, picchiati, disarmati, legati, imprigionati, fucilati, mitragliati, giudicati, condannati, deportati, sacrificati, venduti, traditi e, come se non bastasse, presi in giro, beffati, oltraggiati, disonorati. Ecco il governo, ecco la sua giustizia, ecco la sua morale! E dire che ci sono tra noi dei democratici che pretendono che il governo abbia del buono; dei democratici che sostengono, in nome della Libertà, dell'Eguaglianza, della Fraternità, quest'ignominia [...]! ([[Pierre Joseph Proudhon]], "L'idea generale di rivoluzione nel XIX secolo", cit. in Jean Préposiet, "Storia dell'anarchismo", p. 66) |