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Il [[10 giugno]] la segreteria nazionale della "Confederazione Generale del Lavoro" (C.G.L.), che pure aveva aderito allo [[sciopero generale]], “ordinò” alle camere del lavoro la cessazione della mobilitazione. | Il [[10 giugno]] la segreteria nazionale della "Confederazione Generale del Lavoro" (C.G.L.), che pure aveva aderito allo [[sciopero generale]], “ordinò” alle camere del lavoro la cessazione della mobilitazione. | ||
[[Malatesta]] però incitò ancora alla prosecuzione dell'insurrezione e ad ignorare gli ordini della CGL: | [[Malatesta]], però, incitò ancora alla prosecuzione dell'insurrezione e ad ignorare gli ordini della CGL: | ||
:«Si è fatto correr la voce che la Confederazione Generale del Lavoro ha ordinato la cessazione dello sciopero. La notizia manca di ogni prova ed è probabile sia stata inventata e propagata dal governo [...] Ma fosse anche vera, essa non servirebbe che a marchiare d'infamia coloro che avrebbero tentato il tradimento. La Confederazione Generale del Lavoro non sarebbe ubbidita [...] E poi, ancora una volta, ora non si tratta più di sciopero, ma di RIVOLUZIONE. Il movimento incomincia adesso, e ci vengono a dire di cessarlo! Abbasso gli addormentatori! Abbasso i traditori! Evviva la rivoluzione!» | :«Si è fatto correr la voce che la Confederazione Generale del Lavoro ha ordinato la cessazione dello sciopero. La notizia manca di ogni prova ed è probabile sia stata inventata e propagata dal governo [...] Ma fosse anche vera, essa non servirebbe che a marchiare d'infamia coloro che avrebbero tentato il tradimento. La Confederazione Generale del Lavoro non sarebbe ubbidita [...] E poi, ancora una volta, ora non si tratta più di sciopero, ma di RIVOLUZIONE. Il movimento incomincia adesso, e ci vengono a dire di cessarlo! Abbasso gli addormentatori! Abbasso i traditori! Evviva la rivoluzione!» | ||
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Ma alla fine la C.G.L. ebbe la meglio e di fatto fu la fine della rivolta, che tuttavia si protrasse sino al [[14 giugno]]. La C.G.L. fu poi protagonista dello stesso “tradimento” dei lavoratori durante le [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20) | occupazioni delle fabbriche del 1919-20]]. | Ma alla fine la C.G.L. ebbe la meglio e di fatto fu la fine della rivolta, che tuttavia si protrasse sino al [[14 giugno]]. La C.G.L. fu poi protagonista dello stesso “tradimento” dei lavoratori durante le [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20) | occupazioni delle fabbriche del 1919-20]]. | ||
Durante questa settimana molti simboli delle [[autorità]] e della [[Chiesa]] furono attaccati: incendio al municipio di Alfonsine (Ravenna), distruzione della [[Chiesa]] di Villanova di Bagnacavallo | Durante questa settimana molti simboli delle [[autorità]] e della [[Chiesa]] furono attaccati: incendio al municipio di Alfonsine (Ravenna), distruzione della [[Chiesa]] di Villanova di Bagnacavallo ecc. | ||
: «Cosa sono mai le violenze che tanto vi spaventano e che tanto orrore vi destano, di fronte alla somma di violenze che voi, tutto il giorno, tutto l'anno, perpetrate sulla pelle della povera gente, che uccidete o fate uccidere, o che depredate colle vostre leggi?» («Il Lamone», settimanale repubblicano, Faenza, [[21 giugno]] [[1914]]) | : «Cosa sono mai le violenze che tanto vi spaventano e che tanto orrore vi destano, di fronte alla somma di violenze che voi, tutto il giorno, tutto l'anno, perpetrate sulla pelle della povera gente, che uccidete o fate uccidere, o che depredate colle vostre leggi?» («Il Lamone», settimanale repubblicano, Faenza, [[21 giugno]] [[1914]]) | ||
== Riflessioni anarchiche sulla settimana rossa == | == Riflessioni anarchiche sulla settimana rossa == | ||
Scrisse [[Armando Borghi]], a proposito del tradimento della CGL: «... Ora, decisiva. Soldati e carabinieri non bastano più. La truppa è malsicura e intrasferibile. Ci voleva il soccorso dei socialisti e funzionò per essi la Confederazione Generale del | Scrisse [[Armando Borghi]], a proposito del tradimento della CGL: «... Ora, decisiva. Soldati e carabinieri non bastano più. La truppa è malsicura e intrasferibile. Ci voleva il soccorso dei socialisti e funzionò per essi la Confederazione Generale del Lavoro di infame memoria». | ||
La settimana rossa rafforzò in [[Malatesta]] la convinzione della fatale [[solidarietà]] e convergenza delle masse, nonostante le variegate posizioni di partito, nell'azione per uno scopo comune. Per lui però lo [[sciopero generale]] non era altro che semplicemente un mezzo per iniziare, ma solo per iniziare, la [[rivoluzione sociale]]. | La settimana rossa rafforzò in [[Malatesta]] la convinzione della fatale [[solidarietà]] e convergenza delle masse, nonostante le variegate posizioni di partito, nell'azione per uno scopo comune. Per lui però lo [[sciopero generale]] non era altro che semplicemente un mezzo per iniziare, ma solo per iniziare, la [[rivoluzione sociale]]. |