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[[File:Herzen ge.jpg|thumb|Aleksandr Ivanovič Herzen]]'''Aleksandr Ivanovič Herzen''' (Mosca, [[6 aprile]] [[1812]] – Parigi, [[21 gennaio]] [[1870]]), è stato uno scrittore, | [[File:Herzen ge.jpg|thumb|Aleksandr Ivanovič Herzen]]'''Aleksandr Ivanovič Gercen''', spesso traslitterato '''Herzen''' (Mosca, [[6 aprile]] [[1812]] – Parigi, [[21 gennaio]] [[1870]]), è stato uno scrittore, ideologo della rivoluzione contadina russa ([[populismo russo]]), pubblicista, economista e filosofo [[materialismo|materialista]] russa. Herzen fu uno tra i più grandi intellettuali russi del XIX secolo. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
Figlio illegittimo di un aristocratico russo di nome Ivan Alekseïevitch Iakovlev, un rappresentante dell'aristocrazia russa. Sua madre Henriette-Wilhelmine Luisa Haag era una giovane serva tedesca che suo padre, aveva portato incinta da Stoccarda e che non aveva voluto sposare per pregiudizi di classe. Il nome Herzen infatti deriva dal tedesco ''Herz'' (cuore) e fu inventato in occasione della sua nascita. | Figlio illegittimo di un aristocratico russo di nome Ivan Alekseïevitch Iakovlev, un rappresentante dell'aristocrazia russa. Sua madre Henriette-Wilhelmine Luisa Haag era una giovane serva tedesca che suo padre, aveva portato incinta da Stoccarda e che non aveva voluto sposare per pregiudizi di classe. Il nome Herzen infatti deriva dal tedesco ''Herz'' (cuore) e fu inventato in occasione della sua nascita. | ||
=== Prime | === Prime attività politiche === | ||
Herzen, entrato nel [[1829]] alla facoltà fisico-matematica, vi scoprì molti movimenti di idee. Animò sin da giovane molti circoli radicali culturali e politici che gli valsero anche delle condanne al confino per molti anni che Herzen impiegò soprattutto a studiare e approfondire le sue conoscenze politiche e filosofiche. | |||
Ammiratore di [[Hegel]] e di [[Schelling]], scrisse molti saggi sin dagli inizi degli anni quaranta collocabili nello sprito della [[sinistra hegeliana]], i cui autori principali lo aiutarono a ricavare una concezione unitaria dalle sua conoscenza vaste e variegate, e che lo orientarono progressivamente verso le concezioni socialiste. | |||
===Il socialismo=== | ===Il socialismo=== | ||
Successivamente fu influenzato dalle idee socialiste di [[Saint-Simon]] e [[Proudhon]]. Dopo aver scritto il romanzo ''Di chi la colpa'', nel [[1847]], in cui accusava la morale dell'epoca, lasciò la [[Russia]] vivendo in vari paesi. Fu in contatto con molte | Successivamente fu influenzato dalle idee socialiste di [[Saint-Simon]] e [[Proudhon]]. Dopo aver scritto il romanzo ''Di chi la colpa'', nel [[1847]], in cui accusava la morale dell'epoca, lasciò la [[Russia]] vivendo in vari paesi. Fu in contatto con molte personalità dell'epoca come [[Michail Bakunin]], [[Louis Blanc]], [[Giuseppe Mazzini]], Kossuth ecc. | ||
Dopo gli eventi rivoluzionari del 1848-49, si convinse che anche la [[Russia]] era matura per avere un proprio peculiare movimento rivoluzionario poggiante sulle tradizioni del collettivismo agrario. I suoi numerosi contatti con i maggiori rappresentanti delle principali correnti sociali dell'epoca lo portarono a radicalizzarsi sempre più finché l'esito delle rivoluzioni del [[1848]] non lo deluse profondamente. Nel [[1852]] si trasferì a Londra dove si dedicò prevalentemente alla scritture e fondò anche le riviste ''Kolokol'' (La Campana) e ''Poljarnja zvezda'' (Stella polare), che registrarono una notevole influenza in [[patria]]. Le sue riviste criticavano lo stato di cose esistenti e stimolavano il dibattito politico e culturale per | Dopo gli eventi rivoluzionari del 1848-49, si convinse che anche la [[Russia]] era matura per avere un proprio peculiare movimento rivoluzionario poggiante sulle tradizioni del collettivismo agrario. I suoi numerosi contatti con i maggiori rappresentanti delle principali correnti sociali dell'epoca lo portarono a radicalizzarsi sempre più finché l'esito delle rivoluzioni del [[1848]] non lo deluse profondamente. Nel [[1852]] si trasferì a Londra dove si dedicò prevalentemente alla scritture e fondò anche le riviste ''Kolokol'' (La Campana) e ''Poljarnja zvezda'' (Stella polare), che registrarono una notevole influenza in [[patria]]. Le sue riviste criticavano lo stato di cose esistenti e stimolavano il dibattito politico e culturale per l'instaurazione di un nuovo regime e erano diffuse clandestinamente nella [[Russia]] zarista. | ||
Dopo un primo periodo di richieste politiche piuttosto moderate centrate soprattutto sulla richiesta dell'abolizione della servitù della gleba e della soppresione delle pene corporali, Herzen andò radicalizzandosi soprattutto grazie all'influenza di [[Bakunin]] di cui condivise anche il rovesciamento del vecchio regime con l'azione rivoluzionaria. | Dopo un primo periodo di richieste politiche piuttosto moderate centrate soprattutto sulla richiesta dell'abolizione della servitù della gleba e della soppresione delle pene corporali, Herzen andò radicalizzandosi soprattutto grazie all'influenza di [[Bakunin]] di cui condivise anche il rovesciamento del vecchio regime con l'azione rivoluzionaria. | ||
Herzen rimase sempre un deciso avversario dell'[[autocrazia]] e della servitù feudale, influenzando lo sviluppo del [[populismo russo|movimento populista]] e sostenendo anche l'importanza del [[mir]] e la | Herzen rimase sempre un deciso avversario dell'[[autocrazia]] e della servitù feudale, influenzando lo sviluppo del [[populismo russo|movimento populista]] e sostenendo anche l'importanza del [[mir]] e la vitalità dell'[[obščina|obščina]], che egli pensava potesse costituire la base economica e sociale sulla quale edificare il rinnovamento del Paese in senso socialista. Herzen credeva infatti in un naturale spirito comunistico del contadino russo: | ||
:«Il contadino russo conosce soltanto la | :«Il contadino russo conosce soltanto la moralità che nasce istintivamente e naturalmente dal suo comunismo [...] la manifesta ingiustizia dei proprietari terrieri lega il contadino ancor più strettamente alle leggi della sua comunità [...] l'organizzazione della comunità ha tenuto testa alle intromissioni del governo [...] è sopravvissuta ed è rimasta integra fino allo sviluppo del socialismo in Europa». | ||
Il fallimento della rivoluzione polacca del [[1863]], mise in crisi profondamente Herzen e comportò anche una diminuzione della sua influenza in [[Russia]]. Secondo le sue concezioni maturate in relazione ai più importanti eventi europei, Herzen | Il fallimento della rivoluzione polacca del [[1863]], mise in crisi profondamente Herzen e comportò anche una diminuzione della sua influenza in [[Russia]]. Secondo le sue concezioni maturate in relazione ai più importanti eventi europei, Herzen concepirà il [[socialismo]] come fattibile con maggiore probabilità piuttosto in Russia che in Occidente, grazie alla sopravvivenza delle tradizionali istituzioni collettiviste agrarie ancora esistenti al contrario dell'Occidente. | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
* ''A un vecchio compagno'' - a cura di [[Vittorio Strada]], Einaudi, Torino 1977 | * ''A un vecchio compagno'' - a cura di [[Vittorio Strada]], Einaudi, Torino 1977 | ||
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* ''Il passato e i pensieri'' - progetto editoriale e cura di Lia Wainstein, introduzione di [[Andrzej Walicki]], Einaudi-Gallimard, Torino 1996 | * ''Il passato e i pensieri'' - progetto editoriale e cura di Lia Wainstein, introduzione di [[Andrzej Walicki]], Einaudi-Gallimard, Torino 1996 | ||
* ''Il dottor Krupov'' - a cura di Alberto Schiavone, Barbes, Firenze 2008 | * ''Il dottor Krupov'' - a cura di Alberto Schiavone, Barbes, Firenze 2008 | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[ | *[[Volontà del Popolo]] | ||
[[Categoria:Populismo russo|Herzen, Aleksandr Ivanovič]] | [[Categoria:Populismo russo|Herzen, Aleksandr Ivanovič]] | ||
[[Categoria:Filosofi|Herzen, Aleksandr Ivanovič]] | [[Categoria:Filosofi|Herzen, Aleksandr Ivanovič]] |