Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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All'inizio del secondo millennio vi è in [[Italia]] la prima spontanea rivolta contro un invasore ad opera di Arduino d'Ivrea con il sostegno di feudatari laici. Egli nel [[1002]] cercò di ricostituire un  Regno d'Italia indipendente e assunse anche la carica regale. La Chiesa, nonostante fosse messa in pericolo dall'Impero Germanico, scelse di aiutare l'imperatore Enrico II che sconfisse il ribelle e si fece incoronare Re d'Italia a Pavia. Lo stesso sarà proclamato imperatore da papa Benedetto VIII.  
All'inizio del secondo millennio vi è in [[Italia]] la prima spontanea rivolta contro un invasore ad opera di Arduino d'Ivrea con il sostegno di feudatari laici. Egli nel [[1002]] cercò di ricostituire un  Regno d'Italia indipendente e assunse anche la carica regale. La Chiesa, nonostante fosse messa in pericolo dall'Impero Germanico, scelse di aiutare l'imperatore Enrico II che sconfisse il ribelle e si fece incoronare Re d'Italia a Pavia. Lo stesso sarà proclamato imperatore da papa Benedetto VIII.  


Il comportamento del pontefice nei confronti di Arduino è interessante, poiché mostra una linea d'azione clericale che si confermerà in futuro. La Chiesa preferì sostenere l'Impero con cui erano già affiorati dei contrasti e che, ricordiamo, giungerà fra poco ad ottenere la nomina diretta del papa - con Enrico III - piuttosto che aiutare la [[rivolta]] spontanea italiana contro di esso. Ecco chiaro il nemico assoluto degli eredi di Pietro: l'indipendenza dell'Italia. La penisola è vista come terra necessariamente da sottoporre alla [[sovranità]] ecclesiastica e a cui essa non può dunque rinunciare. I pontefici possono tollerare anche un periodo di soggezione esterna, ma l'[[Italia]] non intendono certo mollarla facilmente. Essa contiene Roma, centro della Cristianità e terra in cui sarebbe stato crocifisso Pietro, e quindi non può essere abbandonata al suo [[popolo]]. La penisola appartiene al Papa il quale direttamente o meno deve esercitare l'influenza, anche contro la [[sovranità|sovranità popolare]].
Il comportamento del pontefice nei confronti di Arduino è interessante, poiché mostra una linea d'azione clericale che si confermerà in futuro. La Chiesa preferì sostenere l'Impero con cui erano già affiorati dei contrasti e che, ricordiamo, giungerà fra poco ad ottenere la nomina diretta del papa - con Enrico III - piuttosto che aiutare la [[rivolta]] spontanea italiana contro di esso. Ecco chiaro il nemico assoluto degli eredi di Pietro: l'indipendenza dell'Italia. La penisola è vista come terra necessariamente da sottoporre alla [[sovranità]] ecclesiastica e a cui essa non può dunque rinunciare. I pontefici possono tollerare anche un periodo di soggezione esterna, ma l'[[Italia]] non intendono certo mollarla facilmente. Essa contiene Roma, centro della Cristianità e terra in cui sarebbe stato crocifisso Pietro, e quindi non può essere abbandonata al suo [[popolo]]. La penisola appartiene al papa, il quale direttamente o meno deve esercitare l'influenza, anche contro la [[sovranità|sovranità popolare]].


La seconda metà del secolo XI è stata caratterizzata dalla lotta per le investiture; papa Gregorio VII vuole a tutti i costi ribadire la superiorità del papa su tutti i vescovi ed il diritto di nominarli. Gregorio vuole togliere all'imperatore ogni potere sul clero e affermare una sorta di monarchia universale a cui tutti gli uomini religiosi e laici debbano sottomettersi. Dall'altra parte della barricata c'è Enrico IV, l'imperatore, che convoca i vescovi tedeschi a Worms e dichiara decaduto il suo rivale con la mitra. Quest'ultimo di conseguenza lo scomunica. La lotta per le investiture si conclude nel [[1122]] con il “concordato di Worms” tra il nuovo papa Callisto II e il nuovo imperatore Enrico V. Con questo trattato l'Imperatore rinuncia alle investiture riconoscendo dunque al papato un peso politico paragonabile a quello imperiale. Nella prima metà del secolo XII la Chiesa ebbe a che fare anche con gli stranieri del sud: i normanni. Questi, con Roberto il Guiscardo arrestarono il papa per due volte e riuscirono così ad ottenere la [[sovranità]] su Puglia e Calabria e Benevento. Il Guiscardo, tuttavia, seppe precedentemente correre in aiuto del pontefice quando esso nel [[1084]] fu assediato a Castel Sant'Angelo dallo scomunicato Enrico IV.
La seconda metà del secolo XI è stata caratterizzata dalla lotta per le investiture; papa Gregorio VII vuole a tutti i costi ribadire la superiorità del papa su tutti i vescovi ed il diritto di nominarli. Gregorio vuole togliere all'imperatore ogni potere sul clero e affermare una sorta di monarchia universale a cui tutti gli uomini religiosi e laici debbano sottomettersi. Dall'altra parte della barricata c'è Enrico IV, l'imperatore, che convoca i vescovi tedeschi a Worms e dichiara decaduto il suo rivale con la mitra. Quest'ultimo di conseguenza lo scomunica. La lotta per le investiture si conclude nel [[1122]] con il “concordato di Worms” tra il nuovo papa Callisto II e il nuovo imperatore Enrico V. Con questo trattato l'Imperatore rinuncia alle investiture riconoscendo dunque al papato un peso politico paragonabile a quello imperiale. Nella prima metà del secolo XII la Chiesa ebbe a che fare anche con gli stranieri del sud: i normanni. Questi, con Roberto il Guiscardo arrestarono il papa per due volte e riuscirono così ad ottenere la [[sovranità]] su Puglia e Calabria e Benevento. Il Guiscardo, tuttavia, seppe precedentemente correre in aiuto del pontefice quando esso nel [[1084]] fu assediato a Castel Sant'Angelo dallo scomunicato Enrico IV.
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Nello stesso anno della bolla il Regno d'[[Italia]] governato dalla Destra Storica, in particolare con Minghetti, firma con Napoleone III la “Convenzione di Settembre” in cui si stabilisce: il trasferimento della capitale da Torino a Firenze; il rifiuto di invasione dello stato pontificio da parte dell'[[Italia]]; il ritiro delle truppe francesi da Roma. Tuttavia, non si vietava al popolo romano di insorgere e chiedere l'annessione. Ora il papa non ha più protezioni di truppe estere. Nell'aprile [[1867]] l'arrivo al governo di Rattazzi rinvigorisce l'[[anticlericalismo]] italiano di cui, in [[Parlamento]], si fa portavoce [[Garibaldi]]. L'eroe dei due mondi è infatti intenzionato ad abbattere il potere temporale del papa. In ottobre si mobilita il Partito d'Azione mazziniano che invia [[Garibaldi]] in Toscana in attesa di invadere lo Stato Pontificio. Il [[22 ottobre]] i muratori Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti fanno esplodere un barile di polvere sotto una caserma di zuavi, il corpo volontario istituito da Pio IX nel [[1860]]. Il giorno dopo, Menotti, Garibaldi ed i fratelli Cairoli alla guida di settanta uomini varcano il confine dello Stato della Chiesa per raggiungere Villa Glori alla periferia di Roma. Allo stesso tempo, l'Eroe entra nel Lazio con 8000 volontari; subito l'imperatore francese si porta in aiuto del pontefice inviando 22.000 truppe a Roma. A Villa Glori i garibaldini vengono brutalmente sconfitti dai soldati di Pio IX, perdono la vita Enrico e Giovanni Cairoli; è il [[23 ottobre]]. Quattro giorni dopo Garibaldi vince a Monterotondo ma il [[3 novembre]] è battuto duramente dai francesi a Mentana, in uno scontro impari.
Nello stesso anno della bolla il Regno d'[[Italia]] governato dalla Destra Storica, in particolare con Minghetti, firma con Napoleone III la “Convenzione di Settembre” in cui si stabilisce: il trasferimento della capitale da Torino a Firenze; il rifiuto di invasione dello stato pontificio da parte dell'[[Italia]]; il ritiro delle truppe francesi da Roma. Tuttavia, non si vietava al popolo romano di insorgere e chiedere l'annessione. Ora il papa non ha più protezioni di truppe estere. Nell'aprile [[1867]] l'arrivo al governo di Rattazzi rinvigorisce l'[[anticlericalismo]] italiano di cui, in [[Parlamento]], si fa portavoce [[Garibaldi]]. L'eroe dei due mondi è infatti intenzionato ad abbattere il potere temporale del papa. In ottobre si mobilita il Partito d'Azione mazziniano che invia [[Garibaldi]] in Toscana in attesa di invadere lo Stato Pontificio. Il [[22 ottobre]] i muratori Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti fanno esplodere un barile di polvere sotto una caserma di zuavi, il corpo volontario istituito da Pio IX nel [[1860]]. Il giorno dopo, Menotti, Garibaldi ed i fratelli Cairoli alla guida di settanta uomini varcano il confine dello Stato della Chiesa per raggiungere Villa Glori alla periferia di Roma. Allo stesso tempo, l'Eroe entra nel Lazio con 8000 volontari; subito l'imperatore francese si porta in aiuto del pontefice inviando 22.000 truppe a Roma. A Villa Glori i garibaldini vengono brutalmente sconfitti dai soldati di Pio IX, perdono la vita Enrico e Giovanni Cairoli; è il [[23 ottobre]]. Quattro giorni dopo Garibaldi vince a Monterotondo ma il [[3 novembre]] è battuto duramente dai francesi a Mentana, in uno scontro impari.


L'[[8 dicembre]] [[1869]] si apre il Concilio Vaticano I; il Papa non consentì agli stati [[laicismo|laici]] di avere rappresentanti in assemblea. Non vengono invitati i sovrani occidentali. Pio IX è consapevole della precarietà del Patrimonio di San Pietro e cerca allora di rafforzare il proprio potere spirituale, di ingigantire la propria influenza sulle coscienze dei fedeli. Per questo il [[18 luglio]] [[1870]] viene approvato il dogma dell'infallibilità papale in quanto il pontefice parla «nella sua funzione di Pastore e Maestro di tutti i cristiani». I vescovi italiani diedero voto favorevole al provvedimento, in maniera unanime. Il concilio si conclude il [[19 luglio]] dello stesso anno a causa dello scoppio della guerra franco-prussiana.
L'[[8 dicembre]] [[1869]] si apre il Concilio Vaticano I; il papa non consentì agli stati [[laicismo|laici]] di avere rappresentanti in assemblea. Non vengono invitati i sovrani occidentali. Pio IX è consapevole della precarietà del Patrimonio di San Pietro e cerca allora di rafforzare il proprio potere spirituale, di ingigantire la propria influenza sulle coscienze dei fedeli. Per questo il [[18 luglio]] [[1870]] viene approvato il dogma dell'infallibilità papale in quanto il pontefice parla «nella sua funzione di Pastore e Maestro di tutti i cristiani». I vescovi italiani diedero voto favorevole al provvedimento, in maniera unanime. Il concilio si conclude il [[19 luglio]] dello stesso anno a causa dello scoppio della guerra franco-prussiana.


Il [[2 settembre]] [[1870]] Napoleone III capitola dopo la sconfitta di Sedan e le truppe francesi abbandonano Roma definitivamente. Via libera dunque ai soldati italiani che, comandati dal generale Cadorna abbattono per sempre lo Stato della Chiesa penetrando nel Lazio senza incontrare resistenza. Il [[20 settembre]] i bersaglieri entrano in Roma dopo aver fatto breccia a Porta Pia e sbaragliato una debole difesa pontificia. Il [[2 ottobre]] con un [[plebiscito]] (41.000 favorevoli e 46 contrari) Roma viene annessa all'[[Italia]] diventandone capitale un anno dopo.
Il [[2 settembre]] [[1870]] Napoleone III capitola dopo la sconfitta di Sedan e le truppe francesi abbandonano Roma definitivamente. Via libera dunque ai soldati italiani che, comandati dal generale Cadorna abbattono per sempre lo Stato della Chiesa penetrando nel Lazio senza incontrare resistenza. Il [[20 settembre]] i bersaglieri entrano in Roma dopo aver fatto breccia a Porta Pia e sbaragliato una debole difesa pontificia. Il [[2 ottobre]] con un [[plebiscito]] (41.000 favorevoli e 46 contrari) Roma viene annessa all'[[Italia]] diventandone capitale un anno dopo.
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[[Image:GiolittiXXX.jpg|thumb|right|250px|Giovanni Giolitti (Mondovì, [[27 ottobre]] [[1842]] – Cavour, [[17 luglio]] [[1928]]).]]
[[Image:GiolittiXXX.jpg|thumb|right|250px|Giovanni Giolitti (Mondovì, [[27 ottobre]] [[1842]] – Cavour, [[17 luglio]] [[1928]]).]]


Nel [[1871]] il capo del [[governo]] italiano Giovanni Lanza fece approvare in [[Parlamento]] la ''Legge delle Guarentigie''. Questa consegna al Papa il palazzo del Vaticano, del Laterano e la villa di Castel Gandolfo, considerati tre luoghi estranei al territorio italiano. Inoltre fu garantita alla Chiesa piena [[libertà]] d'azione su tutto il territorio nazionale e anche una somma per il mantenimento della corte papale. Pio IX rifiutò il provvedimento e si rinchiuse volontariamente nel Vaticano. Avendo perso il proprio patrimonio temporale, ora la Chiesa cerca di basare il proprio potere sul [[popolo]] italiano cercando di influenzarlo in maniera indiretta. Già nel XVI secolo il cardinale Bellarmino, artefice della condanna a morte di Bruno e del processo a [[Galilei]], ideò la formula del “potere indiretto” sui governi civili. Sicuramente l'approvazione del dogma dell'infallibilità papale ha contribuito al disegno vaticano di assoggettare il popolo italiano. Il [[dogma]] dunque ha avuto la funzione di pareggiare la gravissima perdita.
Nel [[1871]] il capo del [[governo]] italiano Giovanni Lanza fece approvare in [[Parlamento]] la ''Legge delle Guarentigie''. Questa consegna al papa il palazzo del Vaticano, del Laterano e la villa di Castel Gandolfo, considerati tre luoghi estranei al territorio italiano. Inoltre fu garantita alla Chiesa piena [[libertà]] d'azione su tutto il territorio nazionale e anche una somma per il mantenimento della corte papale. Pio IX rifiutò il provvedimento e si rinchiuse volontariamente nel Vaticano. Avendo perso il proprio patrimonio temporale, ora la Chiesa cerca di basare il proprio potere sul [[popolo]] italiano cercando di influenzarlo in maniera indiretta. Già nel XVI secolo il cardinale Bellarmino, artefice della condanna a morte di Bruno e del processo a [[Galilei]], ideò la formula del “potere indiretto” sui governi civili. Sicuramente l'approvazione del dogma dell'infallibilità papale ha contribuito al disegno vaticano di assoggettare il popolo italiano. Il [[dogma]] dunque ha avuto la funzione di pareggiare la gravissima perdita.


Nel [[1874]] la bolla ''Non Expedit'' vieta ai cattolici di prender parte alle elezioni politiche sia come eletti che come elettori. L'intento è chiaro: la Chiesa non riconosce lo [[stato]] italiano, lo vede come un proprio concorrente sul potere in [[Italia]]. Tale mossa ebbe il demerito di restringere ulteriormente la già irrisoria cifra degli aventi diritto al voto e di allontanare dalla politica molti esponenti borghesi proprio dopo i provvedimenti [[anticlericalismo|anticlericali]] del nuovo governo Depretis (insegnamento religioso facoltativo nelle [[scuola|scuole]] elementari; esclusione del clero dalle commissioni scolastiche; controllo diretto dello [[Stato]] sulle opere pie).
Nel [[1874]] la bolla ''Non Expedit'' vieta ai cattolici di prender parte alle elezioni politiche sia come eletti che come elettori. L'intento è chiaro: la Chiesa non riconosce lo [[stato]] italiano, lo vede come un proprio concorrente sul potere in [[Italia]]. Tale mossa ebbe il demerito di restringere ulteriormente la già irrisoria cifra degli aventi diritto al voto e di allontanare dalla politica molti esponenti borghesi proprio dopo i provvedimenti [[anticlericalismo|anticlericali]] del nuovo governo Depretis (insegnamento religioso facoltativo nelle [[scuola|scuole]] elementari; esclusione del clero dalle commissioni scolastiche; controllo diretto dello [[Stato]] sulle opere pie).
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[[Image:BENEDETTO_XVI.jpg|thumb|left|250px|Papa Benedetto XVI]]
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[[File:Bergoglio.jpg|miniatura|300px|Papa Francesco]]
[[File:Bergoglio.jpg|miniatura|300px|Papa Francesco]]
La situazione attuale ripercorre sostanzialmente quella passata. Il Vaticano continua ad esercitare un'influenza pesante sulla politica nazionale. L'[[Italia]] non è perciò riuscita ancora ad approvare dei provvedimenti in favore delle coppie di fatto (in Europa molti paesi si sono dotate di apposite leggi) o leggi più avanzate nel campo della fecondazione assistita. Il parere negativo del Papa riguardo la ricerca sulle staminali e sugli embrioni ha condizionato le scelte dello [[Stato]] e dell'opinione publica in materia scientifica, portando ad un considerevole blocco della ricerca scientifica nel nostro paese.  
La situazione attuale ripercorre sostanzialmente quella passata. Il Vaticano continua ad esercitare un'influenza pesante sulla politica nazionale. L'[[Italia]] non è perciò riuscita ancora ad approvare dei provvedimenti in favore delle coppie di fatto (in Europa molti paesi si sono dotate di apposite leggi) o leggi più avanzate nel campo della fecondazione assistita. Il parere negativo del papa riguardo la ricerca sulle staminali e sugli embrioni ha condizionato le scelte dello [[Stato]] e dell'opinione publica in materia scientifica, portando ad un considerevole blocco della ricerca scientifica nel nostro paese.  


Da sempre ostacolo al progresso nazionale, questa organizzazione senescente continua a vivere ed a prosperare e condizionare le coscienze (vedi, ad esempio, il referendum sulla fecondazione assistita). Non esiste più partito clericale forte - discioltasi la DC - ma ora i clericali sono distribuiti in diversi partiti di centro-destra e centro-sinistra ed il potere del Vaticano è quindi aumentato considerevolmente. Anzi, bisogna riconoscere che la DC, pur sostenitrice delle tesi clericali, ha mai finanziato scuole e sanità private con soldi pubblici in maniera così massicia come attualmente. La presenza sui mass [[media]] del papa e dei sacerdoti è seconda solo a quella dei politici. In [[Italia]] c'è l'unica Comunità Episcopale il cui presidente è nominato direttamente dal pontefice. Segnale ulteriore di un occhio di riguardo papale sul nostro paese. È ovvio che il parere del presidente Cei non possa discostarsi da quello del suo capo supremo. Inoltre, chi comanda è sempre chi paga. Grazie al controllo sulla destinazione dei fondi la Chiesa mantiene ordine e reprime sul nascere ogni forma di dissenso interno.  
Da sempre ostacolo al progresso nazionale, questa organizzazione senescente continua a vivere ed a prosperare e condizionare le coscienze (vedi, ad esempio, il referendum sulla fecondazione assistita). Non esiste più partito clericale forte - discioltasi la DC - ma ora i clericali sono distribuiti in diversi partiti di centro-destra e centro-sinistra ed il potere del Vaticano è quindi aumentato considerevolmente. Anzi, bisogna riconoscere che la DC, pur sostenitrice delle tesi clericali, ha mai finanziato scuole e sanità private con soldi pubblici in maniera così massicia come attualmente. La presenza sui mass [[media]] del papa e dei sacerdoti è seconda solo a quella dei politici. In [[Italia]] c'è l'unica Comunità Episcopale il cui presidente è nominato direttamente dal pontefice. Segnale ulteriore di un occhio di riguardo papale sul nostro paese. È ovvio che il parere del presidente Cei non possa discostarsi da quello del suo capo supremo. Inoltre, chi comanda è sempre chi paga. Grazie al controllo sulla destinazione dei fondi la Chiesa mantiene ordine e reprime sul nascere ogni forma di dissenso interno.  
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Lo Ior esiste ancora e non è stato mai sottoposto ad alcun serio controllo. Tuttavia, si crede che il suo capitale ammonti a 5 miliardi di euro. Inoltre, in questi ultimi anni abbiamo scoperto il legame stretto con il clero avuto da banchieri e finanzieri disonesti quali Fazio, Fiorani, Geronzi. La seconda banca italiana (Banca Intesa) è stata retta da un amico dei clericali: Giovanni Bazoli.   
Lo Ior esiste ancora e non è stato mai sottoposto ad alcun serio controllo. Tuttavia, si crede che il suo capitale ammonti a 5 miliardi di euro. Inoltre, in questi ultimi anni abbiamo scoperto il legame stretto con il clero avuto da banchieri e finanzieri disonesti quali Fazio, Fiorani, Geronzi. La seconda banca italiana (Banca Intesa) è stata retta da un amico dei clericali: Giovanni Bazoli.   


Durante le visite del Papa per il paese gli esponenti politici non mancano mai di mostrarsi a fianco del vescovo o del cardinale. Inoltre ci sono dei politici che si inchinano di fronte al pontefice! La politica ha le mani legate dalla costituzione che non consente di toccare il concordato con un referendum.  
Durante le visite del papa per il paese gli esponenti politici non mancano mai di mostrarsi a fianco del vescovo o del cardinale. Inoltre ci sono dei politici che si inchinano di fronte al pontefice! La politica ha le mani legate dalla costituzione che non consente di toccare il concordato con un referendum.  


Concludendo, la Chiesa si è affermata in [[Italia]] con l'inganno ed è un'istituzione completamente aliena allo spirito del popolo e dei vangeli stessi. Inoltre, l'esistenza storica della Chiesa non ha più senso se non quello dell'ignominia per il potere su milioni di coscienze esercitato da un capo assoluto.
Concludendo, la Chiesa si è affermata in [[Italia]] con l'inganno ed è un'istituzione completamente aliena allo spirito del popolo e dei vangeli stessi. Inoltre, l'esistenza storica della Chiesa non ha più senso se non quello dell'ignominia per il potere su milioni di coscienze esercitato da un capo assoluto.
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