Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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Gli eretici che rifiutavano l'abiura erano bruciati vivi. Non c'era scampo neanche per chi riusciva a sfuggire la condanna. Una volta deceduto, il cadavere dell'eretico era riesumato e sottoposto ad impiccagione, decapitazione e cremazione pubblica. Inoltre i beni erano confiscati e spesso erano abbattute le case in cui gli eretici avevano risieduto; figli e nipoti degli eretici erano esclusi dalla vita civile ed ecclesiastica.</ref> con il compito di reprimere le eresie luterane e calviniste, l'apostasia, e con lo scopo di perseguitare i fautori, complici e seguaci delle eresie. Questa sterzata repressiva ebbe la colpa di bloccare il libero pensiero ed il progresso culturale, specialmente in [[Italia]]; gli intellettuali scomodi furono annientati anche fisicamente poiché coltivavano una cultura alternativa a quella clericale. Nel XVI secolo gli eretici italiani Aonio Paleario e Pietro Carnesecchi furono uccisi sul rogo; Fausto Socini, Galeazzo Caracciolo e Giacomo Aconcio furono invece costretti ad emigrare e si concluse così la speranza di Riforma anche nel nostro paese, con la morte o l'esilio dei suoi capi. Particolare attenzione merita Socini, fautore della [[libertà]] di coscienza e per questo contrario sia al [[luteranesimo]] e al [[calvinismo]] che alla Chiesa; fu dunque perseguitato per la sua lotta contro l'intolleranza religiosa.
Gli eretici che rifiutavano l'abiura erano bruciati vivi. Non c'era scampo neanche per chi riusciva a sfuggire la condanna. Una volta deceduto, il cadavere dell'eretico era riesumato e sottoposto ad impiccagione, decapitazione e cremazione pubblica. Inoltre i beni erano confiscati e spesso erano abbattute le case in cui gli eretici avevano risieduto; figli e nipoti degli eretici erano esclusi dalla vita civile ed ecclesiastica.</ref> con il compito di reprimere le eresie luterane e calviniste, l'apostasia, e con lo scopo di perseguitare i fautori, complici e seguaci delle eresie. Questa sterzata repressiva ebbe la colpa di bloccare il libero pensiero ed il progresso culturale, specialmente in [[Italia]]; gli intellettuali scomodi furono annientati anche fisicamente poiché coltivavano una cultura alternativa a quella clericale. Nel XVI secolo gli eretici italiani Aonio Paleario e Pietro Carnesecchi furono uccisi sul rogo; Fausto Socini, Galeazzo Caracciolo e Giacomo Aconcio furono invece costretti ad emigrare e si concluse così la speranza di Riforma anche nel nostro paese, con la morte o l'esilio dei suoi capi. Particolare attenzione merita Socini, fautore della [[libertà]] di coscienza e per questo contrario sia al [[luteranesimo]] e al [[calvinismo]] che alla Chiesa; fu dunque perseguitato per la sua lotta contro l'intolleranza religiosa.


L'[[Italia]] in questo periodo, eccetto Savoia e Repubblica di Venezia, è posta sotto il controllo degli Asburgo spagnoli cattolicissimi e a loro volta fautori dell'Inquisizione. Quindi la persecuzione del XVII secolo non si riduce al solo Stato Pontificio ma si può estendere a tutta la penisola eccetto Venezia. L'Inquisizione Spagnola controllava solo Sardegna e Sicilia; Roma aveva invece il potere su tutto il territorio peninsulare. La Serenissima riuscì a mantenere la sua indipendenza dalla Chiesa e nel [[1605]] arrestò due sacerdoti assassini; Paolo V lasciò l'interdetto contro Venezia (che non si schierò neppure con i cristiani scismatici) rappresentante un baluardo dell'indipendenza culturale italiana. Il frate Paolo Sarpi sostenne lo stato dei dogi che poi l'ebbe vinta; due anni dopo il papa ritirò l'interdetto e la [[Repubblica]] continuò ad ospitare tutti i liberi pensatori, diventando centro di cultura autonoma e avanzata organizzata nell'Università di Padova in cui insegnò [[Galilei]]. Venezia invece diede asilo a [[Giordano Bruno]] <ref name="Il">Il [[17 febbraio]] [[1600]] Giordano Bruno fu arso al rogo a Roma, in Campo dei Fiori, condannato a morte dall'Inquisizione per aver predicato una sorta di panteismo che toglie all'uomo e alla terra il centro della creazione. Più che per la sua dottrina, la Chiesa volle ucciderlo per la sua libertà di pensiero; non rinunciò alle proprie convinzioni neppure nel rogo e distolse lo sguardo della croce</ref> e Sarpi.
L'[[Italia]] in questo periodo, eccetto Savoia e Repubblica di Venezia, è posta sotto il controllo degli Asburgo spagnoli cattolicissimi e a loro volta fautori dell'Inquisizione. Quindi la persecuzione del XVII secolo non si riduce al solo Stato Pontificio ma si può estendere a tutta la penisola eccetto Venezia. L'Inquisizione Spagnola controllava solo Sardegna e Sicilia; Roma aveva invece il potere su tutto il territorio peninsulare. La Serenissima riuscì a mantenere la sua indipendenza dalla Chiesa e nel [[1605]] arrestò due sacerdoti assassini; Paolo V lasciò l'interdetto contro Venezia (che non si schierò neppure con i cristiani scismatici) rappresentante un baluardo dell'indipendenza culturale italiana. Il frate Paolo Sarpi sostenne lo stato dei dogi che poi l'ebbe vinta; due anni dopo il papa ritirò l'interdetto e la Repubblica continuò ad ospitare tutti i liberi pensatori, diventando centro di cultura autonoma e avanzata organizzata nell'Università di Padova in cui insegnò [[Galilei]]. Venezia invece diede asilo a [[Giordano Bruno]] <ref name="Il">Il [[17 febbraio]] [[1600]] Giordano Bruno fu arso al rogo a Roma, in Campo dei Fiori, condannato a morte dall'Inquisizione per aver predicato una sorta di panteismo che toglie all'uomo e alla terra il centro della creazione. Più che per la sua dottrina, la Chiesa volle ucciderlo per la sua libertà di pensiero; non rinunciò alle proprie convinzioni neppure nel rogo e distolse lo sguardo della croce</ref> e Sarpi.


[[Tommaso Campanella]], autore della ''Città del Sole'', fu rinchiuso in [[carcere]] per trent'anni- in cui subì diverse torture- per essersi opposto al potere spagnolo, volendo fondare una [[società]] [[comunista]] che per certi versi precorre l'[[Anarchia]]. Anche il pensiero del calabrese è ritenuto in contrasto con il cattolicesimo: pensa di poter imparare dalla natura, anticipando così la scienza moderna. Urbano VIII lo libera nel [[1626]] e gli impone il confino; nel [[1634]] il filosofo emigrò in [[Francia]] e morirà esule. Lucilio Vanini fu invece ucciso sul rogo a Tolosa nel [[1619]] in quanto bestemmiatore e [[ateismo|ateo]]. Vanini, pensatore [[libertino]] nato a Taurisano, nei pressi di Lecce, studia a Padova e nel [[1612]] scappò in Inghilterra per convertirsi alla religione anglicana. Tornò in [[Italia]] tre anni dopo e scrisse ''Anfiteatro dell'Eterna Provvidenza'' in cui deride i dogmi cristiani. Affrontò la morte con coraggio e fu inoltre sottoposto al taglio della lingua. È considerato da alcuni un precursore dell'[[illuminismo]]. Il servita Paolo Sarpi denunciò la potenza della Chiesa dopo la Controriforma e dopo aver lavorato a Roma per conto della Chiesa che lo accusò di trattare con gli [[Eresia | eretici]], fu accolto nel [[1605]] a Venezia dove difese la [[laicità]] dello [[Stato]].
[[Tommaso Campanella]], autore della ''Città del Sole'', fu rinchiuso in [[carcere]] per trent'anni- in cui subì diverse torture- per essersi opposto al potere spagnolo, volendo fondare una [[società]] [[comunista]] che per certi versi precorre l'[[Anarchia]]. Anche il pensiero del calabrese è ritenuto in contrasto con il cattolicesimo: pensa di poter imparare dalla natura, anticipando così la scienza moderna. Urbano VIII lo libera nel [[1626]] e gli impone il confino; nel [[1634]] il filosofo emigrò in [[Francia]] e morirà esule. Lucilio Vanini fu invece ucciso sul rogo a Tolosa nel [[1619]] in quanto bestemmiatore e [[ateismo|ateo]]. Vanini, pensatore [[libertino]] nato a Taurisano, nei pressi di Lecce, studia a Padova e nel [[1612]] scappò in Inghilterra per convertirsi alla religione anglicana. Tornò in [[Italia]] tre anni dopo e scrisse ''Anfiteatro dell'Eterna Provvidenza'' in cui deride i dogmi cristiani. Affrontò la morte con coraggio e fu inoltre sottoposto al taglio della lingua. È considerato da alcuni un precursore dell'[[illuminismo]]. Il servita Paolo Sarpi denunciò la potenza della Chiesa dopo la Controriforma e dopo aver lavorato a Roma per conto della Chiesa che lo accusò di trattare con gli [[Eresia | eretici]], fu accolto nel [[1605]] a Venezia dove difese la [[laicità]] dello [[Stato]].
[[Image:GalileoXXX.jpg|thumb|right|300|Galileo Galilei, padre del metodo scientifico (Pisa, [[15 febbraio]] [[1564]] – Arcetri, [[8 gennaio]] [[1642]]).]]
[[Galileo Galilei]] - fondatore della [[scienza]] moderna - lavorò in grande [[libertà]] solo nella Serenissima ed i suoi guai cominciano nel [[1610]] con il rientro in Toscana. Pur sincero cristiano, la Chiesa iniziò ad osteggiarlo in quanto sostenitore delle teorie copernicane. <ref name="Galileo">[[Galileo Galilei]] fu sottoposto a processo a causa dell'aver diffuso in [[Italia]] la teoria eliocentrica di Copernico. Essa fu duramente osteggiata dalla Chiesa in quanto, interpretando un passo della Bibbia, sarebbe il Sole a muoversi attorno la Terra, centro dell'universo. Grazie alle leggi di Keplero e alle ulteriori prove, come l'aberrazione della luce astrale o la diversa durata di giorno e notte tra Nord e Sud del mondo fino alle odierne riprese spaziali, sappiamo con certezza che la dottrina [[Eresia | eretica]] è in realtà quella corretta. Per le leggi di Keplero: la Terra compie un'orbita ellittica in senso antiorario di cui il Sole occupa uno dei due fuochi; il raggio che unisce il centro del Sole al centro di un pianeta descrive superfici uguali in intervalli di tempo uguali; il quadrato del tempo impiegato dalla Terra a percorrere l'orbita è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole. A causa della legge, formulata da Newton, della gravitazione universale sappiamo che la Terra è attratta dal Sole per l'enorme massa di questo ed è quindi costretta a muoversi intorno la stella che impedisce un suo movimento in direzione retta. Dal moto di rivoluzione dipendono la diversa durata del giorno e della notte ed il moto delle stagioni. Nel suo movimento apparente il Sole compie un'orbita eclittica giacente sullo stesso piano dell'orbita terrestre. La stella sta per sei mesi a Nord dell'Equatore e per sei mesi a Sud, passando quindi da un emisfero celeste ad un altro. Sono detti equinozi i due punti in cui la traiettoria del Sole passa per l'Equatore celeste; essi si verificano il [[21 marzo]] ed il [[23 settembre]] ed in questi giorni dì e notte hanno uguale durata in tutto il globo terrestre. I solstizi invece corrispondono alle massime elevazioni del Sole a Nord e a Sud, rispetto al piano equatoriale, ed ai giorni 21 giugno e 22 dicembre. Il Sole culmina nel Tropico del Cancro (giugno) e nel Tropico del Capricorno (dicembre) e dì e notte assumono diversa durata negli opposti emisferi. I periodi di tempo tra un equinozio ed un solstizio formano le stagioni astronomiche. Infatti, durante la rivoluzione sulle zone terrestri si alternano periodi di tempo caldi e freddi. Il moto di rivoluzione dura 365 giorni, 6 ore e 9 minuti. Tale durata è detta anno sidereo, corrispondente appunto all'effettivo periodo in cui la Terra ha compiuto la sua orbita attorno l'astro. Si parla di anno tropico invece per indicare la durata del passaggio del Sole allo Zenit dello stesso tropico. Quest'anno corrisponde a 365 giorni, 5 ore e 48 minuti.</ref>


[[Galileo Galilei]] -fondatore della [[scienza]] moderna- lavorò in grande [[libertà]] solo nella Serenissima ed i suoi guai cominciano nel [[1610]] con il rientro in Toscana. Pur sincero cristiano, la Chiesa iniziò ad osteggiarlo in quanto sostenitore delle teorie copernicane. <ref name="Galileo">[[Galileo Galilei]] fu sottoposto a processo a causa dell'aver diffuso in [[Italia]] la teoria eliocentrica di Copernico. Essa fu duramente osteggiata dalla Chiesa in quanto, interpretando un passo della Bibbia, sarebbe il Sole a muoversi attorno la Terra, centro dell'universo. Grazie alle leggi di Keplero e alle ulteriori prove, come l'aberrazione della luce astrale o la diversa durata di giorno e notte tra Nord e Sud del mondo fino alle odierne riprese spaziali, sappiamo con certezza che la dottrina [[Eresia | eretica]] è in realtà quella corretta. Per le leggi di Keplero: la Terra compie un'orbita ellittica in senso antiorario di cui il Sole occupa uno dei due fuochi; il raggio che unisce il centro del Sole al centro di un pianeta descrive superfici uguali in intervalli di tempo uguali; il quadrato del tempo impiegato dalla Terra a percorrere l'orbita è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole. A causa della legge, formulata da Newton, della gravitazione universale sappiamo che la Terra è attratta dal Sole per l'enorme massa di questo ed è quindi costretta a muoversi intorno la stella che impedisce un suo movimento in direzione retta. Dal moto di rivoluzione dipendono la diversa durata del giorno e della notte ed il moto delle stagioni. Nel suo movimento apparente il Sole compie un'orbita eclittica giacente sullo stesso piano dell'orbita terrestre. La stella sta per sei mesi a Nord dell'Equatore e per sei mesi a Sud, passando quindi da un emisfero celeste ad un altro. Sono detti equinozi i due punti in cui la traiettoria del Sole passa per l'Equatore celeste; essi si verificano il [[21 marzo]] ed il [[23 settembre]] ed in questi giorni dì e notte hanno uguale durata in tutto il globo terrestre. I solstizi invece corrispondono alle massime elevazioni del Sole a Nord e a Sud, rispetto al piano equatoriale, ed ai giorni 21 giugno e 22 dicembre. Il Sole culmina nel Tropico del Cancro (giugno) e nel Tropico del Capricorno (dicembre) e dì e notte assumono diversa durata negli opposti emisferi. I periodi di tempo tra un equinozio ed un solstizio formano le stagioni astronomiche. Infatti, durante la rivoluzione sulle zone terrestri si alternano periodi di tempo caldi e freddi. Il moto di rivoluzione dura 365 giorni, 6 ore e 9 minuti. Tale durata è detta anno sidereo, corrispondente appunto all'effettivo periodo in cui la Terra ha compiuto la sua orbita attorno l'astro. Si parla di anno tropico invece per indicare la durata del passaggio del Sole allo Zenit dello stesso tropico. Quest'anno corrisponde a 365 giorni, 5 ore e 48 minuti.</ref>
Si giunse così al [[1634]] in cui il vecchio scienziato è sottoposto a processo dall'Inquisizione e costretto ad abiurare, altrimenti sarebbe andato sul rogo. Urbano VIII rimane segnato da questa colpa imperdonabile: aver perseguitato uno dei più grandi scienziati della storia e il fondatore della scienza moderna.


Si giunse così al [[1634]] in cui il vecchio scienziato è sottoposto a processo dall'Inquisizione e costretto ad abiurare, altrimenti sarebbe andato sul rogo. Urbano VIII rimane segnato da questa colpa imperdonabile: aver perseguitato uno dei più grandi scienziati della storia e il fondatore della scienza moderna.
[[Image:GalileoXXX.jpg|thumb|right|300|Galileo Galilei, padre del metodo scientifico.(Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642)]]
L'invasione francese dell'[[Italia]] di Carlo VIII ha aperto l'epoca delle invasioni straniere sulla penisola italiana. Ai primi anni del XVI secolo, la Francia è riuscita ad ottenere il controllo del ducato di Milano mentre gli spagnoli di tutto il meridione. Ebbene, nel [[1508]] con la Lega di Cambrai, la Chiesa di papa Giulio II stringe alleanza proprio con [[Francia]] e [[Spagna]] contro la Serenissima che minaccia i territori pontifici. Stesso copione: la potenza della Chiesa sull'Italia prima di tutto, si è disposto anche a trattare con i suoi invasori specie se cattolicissimi. Nel [[1512]], Giulio II si accorge che le aspirazioni francesi sull'[[Italia]] sono pericolose e allora si allea con la [[Spagna]], la [[Svizzera]], la Serenissima e l'[[Inghilterra]] contro la [[Francia]] con l'obiettivo di conquistare un ampio spazio nel centro d'Italia. Con buoni risultati: Luigi XII abbandona l'Italia. Il successore al trono francese, Francesco I, ritorna a Milano e riaccende il conflitto franco-spagnolo. Al trono imperiale sale Carlo V che si ritrova in mano anche il potere del Regno spagnolo. Papa Clemente VII sostiene il re francese e per questo nel [[1527]] Carlo V inviò a Roma i suoi lanzichenecchi che misero a sacco la città papale. La Chiesa è piegata e tratta ora con il nostro più grande dominatore: la [[Spagna]]. Nel [[1529]] il pontefice sottoscrisse il Trattato di Barcellona con l'imperatore e nel [[1530]], mentre a Firenze si combatte strenuamente l'invasore, incorona Carlo V re d'Italia. A Carlo succede Filippo II sul trono di Spagna; questi firma assieme allo sconfitto sovrano francese il Trattato di Cateau-Cambresis nel [[1559]]. Tale accordo consegna di fatto l'[[Italia]] alla [[Spagna]]. Inizia così la “''pax hispanica''”, il periodo bisecolare in cui lo stato iberico esercita l'egemonia sull'Italia, a braccetto con la Chiesa cattolica.  
L'invasione francese dell'[[Italia]] di Carlo VIII ha aperto l'epoca delle invasioni straniere sulla penisola italiana. Ai primi anni del XVI secolo, la Francia è riuscita ad ottenere il controllo del ducato di Milano mentre gli spagnoli di tutto il meridione. Ebbene, nel [[1508]] con la Lega di Cambrai, la Chiesa di papa Giulio II stringe alleanza proprio con [[Francia]] e [[Spagna]] contro la Serenissima che minaccia i territori pontifici. Stesso copione: la potenza della Chiesa sull'Italia prima di tutto, si è disposto anche a trattare con i suoi invasori specie se cattolicissimi. Nel [[1512]], Giulio II si accorge che le aspirazioni francesi sull'[[Italia]] sono pericolose e allora si allea con la [[Spagna]], la [[Svizzera]], la Serenissima e l'[[Inghilterra]] contro la [[Francia]] con l'obiettivo di conquistare un ampio spazio nel centro d'Italia. Con buoni risultati: Luigi XII abbandona l'Italia. Il successore al trono francese, Francesco I, ritorna a Milano e riaccende il conflitto franco-spagnolo. Al trono imperiale sale Carlo V che si ritrova in mano anche il potere del Regno spagnolo. Papa Clemente VII sostiene il re francese e per questo nel [[1527]] Carlo V inviò a Roma i suoi lanzichenecchi che misero a sacco la città papale. La Chiesa è piegata e tratta ora con il nostro più grande dominatore: la [[Spagna]]. Nel [[1529]] il pontefice sottoscrisse il Trattato di Barcellona con l'imperatore e nel [[1530]], mentre a Firenze si combatte strenuamente l'invasore, incorona Carlo V re d'Italia. A Carlo succede Filippo II sul trono di Spagna; questi firma assieme allo sconfitto sovrano francese il Trattato di Cateau-Cambresis nel [[1559]]. Tale accordo consegna di fatto l'[[Italia]] alla [[Spagna]]. Inizia così la “''pax hispanica''”, il periodo bisecolare in cui lo stato iberico esercita l'egemonia sull'Italia, a braccetto con la Chiesa cattolica.  


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