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''Il Risveglio'', nel corso dei suoi quarant'anni di esistenza potè fregiarsi di importanti collaborazioni internazionali. | ''Il Risveglio'', nel corso dei suoi quarant'anni di esistenza potè fregiarsi di importanti collaborazioni internazionali. | ||
Tra le firme più autorevoli, va in primo luogo ricordata quella di [[Kropotkin]], di cui ''Il Risveglio'' pubblicò, negli anni anteriori alla Grande Guerra, numerosi scritti, fra cui ''L'Anarchia'' <ref>In Appendice dal n. 1, a. I, del 7 luglio 1900, al n. 6, del 16 settembre 1900 | Tra le firme più autorevoli, va in primo luogo ricordata quella di [[Kropotkin]], di cui ''Il Risveglio'' pubblicò, negli anni anteriori alla Grande Guerra, numerosi scritti, fra cui ''L'Anarchia'' <ref>In Appendice dal n. 1, a. I, del 7 luglio 1900, al n. 6, del 16 settembre 1900.</ref> e ''L'Azione anarchica nella rivoluzione'' <ref>Numeri 389 e 390, del 18 e 29 luglio 1914 e, quindi, dal n. 420, del 9 ottobre 1915, al n. 422, del 6 novembre 1915.</ref> | ||
Da ricordare sono ancora i nomi di Louis Avennier, F. Rouge, Otto Karmin, oltre quello di Georges Biolley, che durante lo sciopero generale del 1902, quando [[Luigi Bertoni|Bertoni]] fu condannato, s’incaricò di redigere la parte italiana del giornale. Cf., per quest’ultima notizia, Georges Biolley [necrologio] sul n. 1033, del 4 nov. 1939. Per restare, comunqe, nel solo campo dei collaboratori italiani, si citano i nomi di Luigi Fabbri («Catilina»; « Adamas »), le cui corrispondenze al giornale s’infittirono particolarmente nel corso degli anni ’30 (vd., ad es., Alcuni doveri dei rivoluzionari, n. 789, dell’8 febb. 1930; Che cosa preparano Mussolini e Stalin?, ibid.; La situazione nella Repubblica Argentina, n. 822, del 16 mag. 1931; La marcia del fascismo nel mondo, n. 830, del 5 sett. 1931; Che cos’è il Fascismo, n. 865, del 14 genn. 1933; Teoria e volontà di libertà, n. 866, del 28 genn. 1933; Fascismo e Democrazia, n. 883, del 7 ott. 1933); Camillo Berneri (del quale ricordo gli scritti; Sanfedismo e fascismo, n. 749, del 21 lug. 1928; La nostra ora, n. 770, del 18 mag. 1929; Interventismo e fascismo, n. 771, del 1 giu. 1929); Ugo Fedeli (« Hugo Trene»); Giuseppe Bifolchi (G. B.; X); Leonida Mastrodicasa (« Numitore »), che a partire dal sett. 1920, inviò regolari corrispondenze al giornale; Carlo Frigerio; e Bruno Misefari, che profugo in Svizzera, dov’era espatriato il 19 giu. 1917, per’ essersi rifiutato d’indossare la divisa militare, colla- boro per qualche tempo al periodico, sotto lo pseud. di « Furio Sbarnemi ». Per la collaborazione di E. Malatesta rinvio, per brevità, alle pp. 284-87, della Bibliografia malatestiana di U. Fedeli (app. a: L. Fabbri, Malatesta. L’uomo e il pensiero, Napoli 1951). | Da ricordare sono ancora i nomi di Louis Avennier, F. Rouge, Otto Karmin, oltre quello di Georges Biolley, che durante lo sciopero generale del 1902, quando [[Luigi Bertoni|Bertoni]] fu condannato, s’incaricò di redigere la parte italiana del giornale. Cf., per quest’ultima notizia, Georges Biolley [necrologio] sul n. 1033, del 4 nov. 1939. Per restare, comunqe, nel solo campo dei collaboratori italiani, si citano i nomi di Luigi Fabbri («Catilina»; « Adamas »), le cui corrispondenze al giornale s’infittirono particolarmente nel corso degli anni ’30 (vd., ad es., Alcuni doveri dei rivoluzionari, n. 789, dell’8 febb. 1930; Che cosa preparano Mussolini e Stalin?, ibid.; La situazione nella Repubblica Argentina, n. 822, del 16 mag. 1931; La marcia del fascismo nel mondo, n. 830, del 5 sett. 1931; Che cos’è il Fascismo, n. 865, del 14 genn. 1933; Teoria e volontà di libertà, n. 866, del 28 genn. 1933; Fascismo e Democrazia, n. 883, del 7 ott. 1933); Camillo Berneri (del quale ricordo gli scritti; Sanfedismo e fascismo, n. 749, del 21 lug. 1928; La nostra ora, n. 770, del 18 mag. 1929; Interventismo e fascismo, n. 771, del 1 giu. 1929); Ugo Fedeli (« Hugo Trene»); Giuseppe Bifolchi (G. B.; X); Leonida Mastrodicasa (« Numitore »), che a partire dal sett. 1920, inviò regolari corrispondenze al giornale; Carlo Frigerio; e Bruno Misefari, che profugo in Svizzera, dov’era espatriato il 19 giu. 1917, per’ essersi rifiutato d’indossare la divisa militare, colla- boro per qualche tempo al periodico, sotto lo pseud. di « Furio Sbarnemi ». Per la collaborazione di E. Malatesta rinvio, per brevità, alle pp. 284-87, della Bibliografia malatestiana di U. Fedeli (app. a: L. Fabbri, Malatesta. L’uomo e il pensiero, Napoli 1951). |