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: «In tutte le dottrine morali vien definita quella scala che ...conduce dalla terra al cielo, e ascendere la quale è impossibile se non partendo dal suo gradino più basso [...] Era il giovedì santo. Io viaggiavo stando seduto sulla telega davanti, accanto al carrettiere, un muzik forte, rosso, grossolano, che ad ogni evidenza era anche un gran bevitore. Passando per un villaggio, vedemmo che dall'ultima casa stavano trascinando fuori un maiale, ben ingrassato, nudo, roseo, per ucciderlo. Urlava con una voce disperata, simile a un grido umano. E proprio mentre stavamo passando noi, si misero a sgozzarlo. Uno degli uomini gli fece un lungo taglio sulla gola, con un coltello. Il maiale mandò un urlo ancora più forte e penetrante, si divincolò e corse via, inondandosi di sangue. Io sono miope e non vidi tutto nei dettagli, vidi soltanto il corpo del maiale, un corpo roseo come un corpo umano, e udii quello strillo disperato; ma il carrettiere - che per il giovedì santo si era astenuto dal bere - vide tutti i dettagli, e continuava a guardare senza mai distogliere gli occhi. Acchiapparono il maiale, lo rovesciarono a terra e si misero a finirlo. Quando il suo strillo tacque, il carrettiere fece un sospiro profondo: "Possibile che un giorno non dovranno rispondere di questo?" | : «In tutte le dottrine morali vien definita quella scala che [...] conduce dalla terra al cielo, e ascendere la quale è impossibile se non partendo dal suo gradino più basso [...] Era il giovedì santo. Io viaggiavo stando seduto sulla telega davanti, accanto al carrettiere, un muzik forte, rosso, grossolano, che ad ogni evidenza era anche un gran bevitore. Passando per un villaggio, vedemmo che dall'ultima casa stavano trascinando fuori un maiale, ben ingrassato, nudo, roseo, per ucciderlo. Urlava con una voce disperata, simile a un grido umano. E proprio mentre stavamo passando noi, si misero a sgozzarlo. Uno degli uomini gli fece un lungo taglio sulla gola, con un coltello. Il maiale mandò un urlo ancora più forte e penetrante, si divincolò e corse via, inondandosi di sangue. Io sono miope e non vidi tutto nei dettagli, vidi soltanto il corpo del maiale, un corpo roseo come un corpo umano, e udii quello strillo disperato; ma il carrettiere - che per il giovedì santo si era astenuto dal bere - vide tutti i dettagli, e continuava a guardare senza mai distogliere gli occhi. Acchiapparono il maiale, lo rovesciarono a terra e si misero a finirlo. Quando il suo strillo tacque, il carrettiere fece un sospiro profondo: "Possibile che un giorno non dovranno rispondere di questo?" borbottò». (da ''[http://archive.is/1dRp6 Il primo gradino]'') | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Anarchismo e non violenza]] di [[Lev Tolstoj]] | *[[Anarchismo e non violenza]] di [[Lev Tolstoj]] | ||
*[[Il lupo e il cane]], scritto di [[Lev Tolstoj]] | *[[Il lupo e il cane]], scritto di [[Lev Tolstoj]] | ||
*[[Sul vegetarismo (di | *[[Sul vegetarismo (di Élisée Reclus)|Sul vegetarismo]], scritto di [[Élisée Reclus]] | ||
[[Categoria:Letteratura|Il primo gradino (di Lev Tolstoj)]] | [[Categoria:Letteratura|Il primo gradino (di Lev Tolstoj)]] | ||
[[Categoria:Antispecismo|Il primo gradino (di Lev Tolstoj)]] | [[Categoria:Antispecismo|Il primo gradino (di Lev Tolstoj)]] | ||