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La situazione dei contadini in Ungheria a quel tempo era meno insopportabile che in altri paesi, ma godendo di un pò più di [[libertà]] in Ungheria, essi comprendevano maggiormente il giogo della [[schiavismo|schiavitù]]. Le guerre incessanti con i turchi rovinavano il paese. La popolazione era notevolmente sofferente e i contadini si trovavano in condizione di pretendere con la forza, dai signori feudali, un certo numero di concessioni. | La situazione dei contadini in Ungheria a quel tempo era meno insopportabile che in altri paesi, ma godendo di un pò più di [[libertà]] in Ungheria, essi comprendevano maggiormente il giogo della [[schiavismo|schiavitù]]. Le guerre incessanti con i turchi rovinavano il paese. La popolazione era notevolmente sofferente e i contadini si trovavano in condizione di pretendere con la forza, dai signori feudali, un certo numero di concessioni. | ||
I contadini, senza dubbio, erano esperti nell'arte della guerra, quindi speravano nella totale liberazione. Il basso clero, odiando i principi della vigna del Signore,<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Parabola_dei_lavoratori_della_vigna Parabola dei lavoratori della vigna]</ref> si unirono ai contadini. Ma loro, insieme con la classe media della città, che aderì anch'essa al movimento contadino, ben presto li tradirono. I leader dell'insurrezione contadina (1514) predicavano la criminalità della classe nobiliare che aveva schiavizzato anima e corpo dei contadini. Incoraggiarono la distruzione di case e castelli dei signori. György Dózsa, che aveva insegnato ai contadini l'uso delle armi, li aveva invitati ad insorgere in tutto il paese. Un esercito di signori feudali sotto John Zápolya si mosse contro di lui. | I contadini, senza dubbio, erano esperti nell'arte della guerra, quindi speravano nella totale liberazione. Il basso clero, odiando i principi della vigna del Signore, <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Parabola_dei_lavoratori_della_vigna Parabola dei lavoratori della vigna]</ref> si unirono ai contadini. Ma loro, insieme con la classe media della città, che aderì anch'essa al movimento contadino, ben presto li tradirono. I leader dell'insurrezione contadina (1514) predicavano la criminalità della classe nobiliare che aveva schiavizzato anima e corpo dei contadini. Incoraggiarono la distruzione di case e castelli dei signori. György Dózsa, che aveva insegnato ai contadini l'uso delle armi, li aveva invitati ad insorgere in tutto il paese. Un esercito di signori feudali sotto John Zápolya si mosse contro di lui. | ||
Quest'esercito, sostenuto dalla classe media cittadina e dalla nobiltà, gli ex alleati dei contadini, repressero crudelmente il movimento. György Dózsa offrì lungamente un'ostinata resistenza. Proclamò una repubblica dichiarando abolito il potere del re e delle classi privilegiate. Nonostante la simpatia delle masse contadine in tutto il paese, György Dózsa fu sconfitto a Temesvár. La sua esecuzione fu una tortura raffinata. Collocato su un trono di ferro rovente, la sua testa fu ornata da una corona di ferro rovente e uno scettro di ferro rovente gli fu posto con forza in mano. L'unica esclamazione di Dózsa fu: «Questi cani!». | Quest'esercito, sostenuto dalla classe media cittadina e dalla nobiltà, gli ex alleati dei contadini, repressero crudelmente il movimento. György Dózsa offrì lungamente un'ostinata resistenza. Proclamò una repubblica dichiarando abolito il potere del re e delle classi privilegiate. Nonostante la simpatia delle masse contadine in tutto il paese, György Dózsa fu sconfitto a Temesvár. La sua esecuzione fu una tortura raffinata. Collocato su un trono di ferro rovente, la sua testa fu ornata da una corona di ferro rovente e uno scettro di ferro rovente gli fu posto con forza in mano. L'unica esclamazione di Dózsa fu: «Questi cani!». |