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[[File:Anarchy symbol neat.png|left|thumb|La [[A cerchiata]], il più famoso simbolo dell'anarchia]][[Image:Pisacane.jpg|right|thumb|190 px|[[Carlo Pisacane]], "eroe" risorgimentale, è ritenuto il primo anarchico italiano]]Il [[movimento anarchico]] ha in [[Italia]] una lunga e antichissima tradizione ed è per questo che è divenuto un punto di riferimento per tutto l'[[anarchismo]] internazionale. La sua storia, colma di importanti avvenimenti, può essere sommariamente suddivisa in quattro fasi: | [[File:Anarchy symbol neat.png|left|thumb|La [[A cerchiata]], il più famoso simbolo dell'anarchia]][[Image:Pisacane.jpg|right|thumb|190 px|[[Carlo Pisacane]], "eroe" risorgimentale, è ritenuto il primo anarchico italiano]]Il [[movimento anarchico]] ha in [[Italia]] una lunga e antichissima tradizione ed è per questo che è divenuto un punto di riferimento per tutto l'[[anarchismo]] internazionale. La sua storia, colma di importanti avvenimenti, può essere sommariamente suddivisa in quattro fasi: | ||
*'''[https://www.anarcopedia.org/index.php/Storia_del_movimento_libertario_in_Italia#Dal_Risorgimento_al_.27900. Dal Risorgimento al '900]''': l'[[anarchismo]] italiano sviluppa la sua storia nell'ambito dei conflitti interni tra organizzatori e antiorganizzatori, ovvero tra tendenze [[collettivismo|collettiviste]] e [[anarco-individualismo|individualiste]]. Questa fase è caratterizzata da molti [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|attentati individualistici]] contro Re e altre [[autorità ]]. | *'''[https://www.anarcopedia.org/index.php/Storia_del_movimento_libertario_in_Italia#Dal_Risorgimento_al_.27900. Dal Risorgimento al '900]''': l'[[anarchismo]] italiano sviluppa la sua storia nell'ambito dei conflitti interni tra organizzatori e antiorganizzatori, ovvero tra tendenze [[collettivismo|collettiviste]] e [[anarco-individualismo|individualiste]]. Questa fase è caratterizzata da molti [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|attentati individualistici]] contro Re e altre [[autorità]]. | ||
* '''[https://www.anarcopedia.org/index.php/Storia_del_movimento_libertario_in_Italia#Dal_.27900_all.E2.80.99avvento_del_fascismo Dal '900 all'avvento del fascismo]''': in questa fase, dopo la relativa egemonia degli individualisti, il movimento pare avviato verso il prevalere delle tendenze organizzative ([[Unione Comunista Anarchica Italiana|UCAI]] e [[UAI]]); | * '''[https://www.anarcopedia.org/index.php/Storia_del_movimento_libertario_in_Italia#Dal_.27900_all.E2.80.99avvento_del_fascismo Dal '900 all'avvento del fascismo]''': in questa fase, dopo la relativa egemonia degli individualisti, il movimento pare avviato verso il prevalere delle tendenze organizzative ([[Unione Comunista Anarchica Italiana|UCAI]] e [[UAI]]); | ||
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Quando [[l'Internazionale dei lavoratori]] (L'Aia, settembre [[1872]]) sancì l'espulsione degli anarchici, la sezione italiana dell'Internazionale socialista, durante il congresso di Rimini ([[4 agosto|4]]-[[6 agosto]] [[1872]]), i cui lavori furono presieduti da [[Carlo Cafiero]] ([[Andrea Costa]] ebbe il ruolo di segretario), avevano già stabilito una definitiva rottura con la maggioranza marxista del Consiglio nazionale di Londra dell'[[AIT]]: gli italiani volevano un'[[AIT|Internazionale]] [[Federalismo|federalista]] ed [[Autogestione|autogestionaria]], i seguaci di [[Marx]] la gerarchizzazione centralizzata della stessa. A Firenze, per merito soprattutto di [[Maria Luisa Minguzzi]] (compagna di [[Francesco Pezzi]]), fu costituita la prima sezione femminile dell'[[AIT|Internazionale]], cui aderirorono un centinaio di lavoratrici. | Quando [[l'Internazionale dei lavoratori]] (L'Aia, settembre [[1872]]) sancì l'espulsione degli anarchici, la sezione italiana dell'Internazionale socialista, durante il congresso di Rimini ([[4 agosto|4]]-[[6 agosto]] [[1872]]), i cui lavori furono presieduti da [[Carlo Cafiero]] ([[Andrea Costa]] ebbe il ruolo di segretario), avevano già stabilito una definitiva rottura con la maggioranza marxista del Consiglio nazionale di Londra dell'[[AIT]]: gli italiani volevano un'[[AIT|Internazionale]] [[Federalismo|federalista]] ed [[Autogestione|autogestionaria]], i seguaci di [[Marx]] la gerarchizzazione centralizzata della stessa. A Firenze, per merito soprattutto di [[Maria Luisa Minguzzi]] (compagna di [[Francesco Pezzi]]), fu costituita la prima sezione femminile dell'[[AIT|Internazionale]], cui aderirorono un centinaio di lavoratrici. | ||
Il XIX secolo vide il primo tentativo italiano di [[insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)]], che terminò con l'arresto di tutti gli insorti. Un altro tentativo venne attuato nel [[1877]], nella regione del Matese. [[Malatesta]], [[Carlo Cafiero|Cafiero]] e altri fervidi anarchici formarono la cosiddetta [[Banda del Matese]] che si prefiggeva lo scopo di espropriare i possidenti terrieri e di attaccare ogni forma di gerarchia e di [[autorità ]] presenti nel Matese. | Il XIX secolo vide il primo tentativo italiano di [[insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)]], che terminò con l'arresto di tutti gli insorti. Un altro tentativo venne attuato nel [[1877]], nella regione del Matese. [[Malatesta]], [[Carlo Cafiero|Cafiero]] e altri fervidi anarchici formarono la cosiddetta [[Banda del Matese]] che si prefiggeva lo scopo di espropriare i possidenti terrieri e di attaccare ogni forma di gerarchia e di [[autorità]] presenti nel Matese. | ||
Queste iniziative un pò velleitarie, misero in risalto la mancanza di strutture organizzative efficienti, tant'è che nel [[1887]] il gruppo Humanitas di Napoli diede vita all'[[Alleanza Anarchica Internazionale]]. Nel gennaio del [[1891]], durante il congresso di Capolago (Canton Ticino, [[Svizzera]]), fu costituito il [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (parteciparono al congresso l'ex anarchico [[Andrea Costa]], il socialista [[Filippo Turati]] e, tra gli altri, gli anarchici [[Errico Malatesta]], [[Luigi Galleani]], [[Francesco Pezzi]] e [[Amilcare Cipriani]]), che sancì anche la divisione tra socialisti (questi confluiranno nel [[Partito Socialista Rivoluzionario Italiano]], fondato nel [[1882]] da [[Andrea Costa]], che in seguito assumerà un carattere sempre più riformistico) e anarchici. I tentativi d'organizzare il movimento, e i relativi conflitti tra [[correnti anarchiche|organizzatori e antiorganizzatori]], caratterizzarono la fine del secolo. | Queste iniziative un pò velleitarie, misero in risalto la mancanza di strutture organizzative efficienti, tant'è che nel [[1887]] il gruppo Humanitas di Napoli diede vita all'[[Alleanza Anarchica Internazionale]]. Nel gennaio del [[1891]], durante il congresso di Capolago (Canton Ticino, [[Svizzera]]), fu costituito il [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (parteciparono al congresso l'ex anarchico [[Andrea Costa]], il socialista [[Filippo Turati]] e, tra gli altri, gli anarchici [[Errico Malatesta]], [[Luigi Galleani]], [[Francesco Pezzi]] e [[Amilcare Cipriani]]), che sancì anche la divisione tra socialisti (questi confluiranno nel [[Partito Socialista Rivoluzionario Italiano]], fondato nel [[1882]] da [[Andrea Costa]], che in seguito assumerà un carattere sempre più riformistico) e anarchici. I tentativi d'organizzare il movimento, e i relativi conflitti tra [[correnti anarchiche|organizzatori e antiorganizzatori]], caratterizzarono la fine del secolo. | ||
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*'''[[1900]]''': [[Gaetano Bresci]] uccide a Monza con tre colpi di pistola il re Umberto I; | *'''[[1900]]''': [[Gaetano Bresci]] uccide a Monza con tre colpi di pistola il re Umberto I; | ||
Il [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|susseguirsi di questi attentati]] contro le [[autorità ]], in [[Italia]] e all'estero, portò il governo italiano a promuovere nel [[1898]] a Roma un [[Conferenza anti-anarchica (Roma, 1898)|convegno anti-anarchico internazionale]] con l'intento di reprimere il movimento e porre un freno agli attacchi diretti contro il potere. Evidentemente i risultati non furono soddisfacenti giacché due anni dopo ([[29 luglio]] [[1900]]) [[Gaetano Bresci]] riuscirà a giustiziare il re Umberto I. | Il [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|susseguirsi di questi attentati]] contro le [[autorità]], in [[Italia]] e all'estero, portò il governo italiano a promuovere nel [[1898]] a Roma un [[Conferenza anti-anarchica (Roma, 1898)|convegno anti-anarchico internazionale]] con l'intento di reprimere il movimento e porre un freno agli attacchi diretti contro il potere. Evidentemente i risultati non furono soddisfacenti giacché due anni dopo ([[29 luglio]] [[1900]]) [[Gaetano Bresci]] riuscirà a giustiziare il re Umberto I. | ||
== Dal '900 all'avvento del fascismo == | == Dal '900 all'avvento del fascismo == | ||
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[[Image:Novatore.jpg|right|thumb|170 px|[[Renzo Novatore]], [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] e antagonista della prima ora del [[Fascismo|fascismo]]]] | [[Image:Novatore.jpg|right|thumb|170 px|[[Renzo Novatore]], [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] e antagonista della prima ora del [[Fascismo|fascismo]]]] | ||
[[File: Armando_borghi.jpg|thumb|170 px|left|[[Armando Borghi]]]] | [[File: Armando_borghi.jpg|thumb|170 px|left|[[Armando Borghi]]]] | ||
Nell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] si misero in luce varie personalità, tra le quali [[Camillo Berneri]], che si distinse per il suo anarchismo antidogmatico, libertario, anticentralista, federalista e, successivamente, per il suo attivismo durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |Rivoluzione Spagnola]]. Con la costituzione dell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]], nasceva anche, nello stesso anno ([[1920]]), il primo storico quotidiano anarchico: «[[Umanità Nova]]». Nello stesso anno, durante la notte tra il [[25 giugno|25]] e il [[26 giugno]] del [[1920]], i bersaglieri della caserma Villarey si [[Rivolta dei Bersaglieri|rivoltarono]] contro le [[autorità ]] militari, perché temevano di essere inviati in [[Albania]], dove erano duri scontri tra i locali e le truppe di occupazione italiane. La [[Rivolta dei Bersaglieri|rivolta]] fu sostenuta dagli anarchici, in particolare da [[Errico Malatesta]]. | Nell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] si misero in luce varie personalità, tra le quali [[Camillo Berneri]], che si distinse per il suo anarchismo antidogmatico, libertario, anticentralista, federalista e, successivamente, per il suo attivismo durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |Rivoluzione Spagnola]]. Con la costituzione dell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]], nasceva anche, nello stesso anno ([[1920]]), il primo storico quotidiano anarchico: «[[Umanità Nova]]». Nello stesso anno, durante la notte tra il [[25 giugno|25]] e il [[26 giugno]] del [[1920]], i bersaglieri della caserma Villarey si [[Rivolta dei Bersaglieri|rivoltarono]] contro le [[autorità]] militari, perché temevano di essere inviati in [[Albania]], dove erano duri scontri tra i locali e le truppe di occupazione italiane. La [[Rivolta dei Bersaglieri|rivolta]] fu sostenuta dagli anarchici, in particolare da [[Errico Malatesta]]. | ||
Nonostante la nascita di queste organizzazioni anarchiche, persistettero coloro che vedevano nell'atto individualistico l'unico mezzo efficace per contrastare l'arroganza dello [[Stato]] e delle classi dominanti: nell'estate del [[1919]] l'individualista [[Bruno Filippi]] organizzò una serie di azioni dirette contro esponenti della borghesia (Filippi morirà durante una di queste azioni); nel [[1921]] venne fatta esplodere una bomba al [[La strage del Teatro Diana|Teatro Diana]] a Milano che provocò 21 morti e 200 feriti. La bomba era opera di alcuni individualisti ([[Ettore Aguggini|Aguggini]], [[Giuseppe Boldrini|Boldrini]] e [[Giuseppe Mariani|Mariani]]) che intendevano colpire il questore di Milano Gasti, contro l'ingiusta detenzione ([[Armando Borghi]] era stato arrestato il [[13 ottobre]] [[1920]], il [[15 ottobre|15]] era stata perquisita la sede di «[[Umanità Nova]]» e il [[17 ottobre|17]] erano stati arrestati [[Malatesta]], [[Carlo Frigerio]], [[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]] ed altri) subita da molti anarchici, tra cui tre redattori di «[[Umanità Nova]]»: [[Armando Borghi|Borghi]], [[Malatesta]] e [[Corrado Quaglino|Quaglino]]. Seppur compiuta in buona fede, gran parte degli anarchici si dissociarono da quell'azione che giudicarono inutile e deleteria per il movimento. | Nonostante la nascita di queste organizzazioni anarchiche, persistettero coloro che vedevano nell'atto individualistico l'unico mezzo efficace per contrastare l'arroganza dello [[Stato]] e delle classi dominanti: nell'estate del [[1919]] l'individualista [[Bruno Filippi]] organizzò una serie di azioni dirette contro esponenti della borghesia (Filippi morirà durante una di queste azioni); nel [[1921]] venne fatta esplodere una bomba al [[La strage del Teatro Diana|Teatro Diana]] a Milano che provocò 21 morti e 200 feriti. La bomba era opera di alcuni individualisti ([[Ettore Aguggini|Aguggini]], [[Giuseppe Boldrini|Boldrini]] e [[Giuseppe Mariani|Mariani]]) che intendevano colpire il questore di Milano Gasti, contro l'ingiusta detenzione ([[Armando Borghi]] era stato arrestato il [[13 ottobre]] [[1920]], il [[15 ottobre|15]] era stata perquisita la sede di «[[Umanità Nova]]» e il [[17 ottobre|17]] erano stati arrestati [[Malatesta]], [[Carlo Frigerio]], [[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]] ed altri) subita da molti anarchici, tra cui tre redattori di «[[Umanità Nova]]»: [[Armando Borghi|Borghi]], [[Malatesta]] e [[Corrado Quaglino|Quaglino]]. Seppur compiuta in buona fede, gran parte degli anarchici si dissociarono da quell'azione che giudicarono inutile e deleteria per il movimento. | ||
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Nel momento più intenso dello squadrismo, gli anarchici (insieme ai socialisti, repubblicani e comunisti disobbedienti alle direttive di partito) furono immediatamente protagonisti di episodi di resistenza: gli “[[Arditi del Popolo]]” organizzarono un serio tentativo di resistenza proletaria armata contro il [[fascismo]], infliggendoli dure sconfitte a Sarzana, Civitavecchia, Viterbo e nel [[1922]] a Parma; altri agirono [[anarco-individualismo |individualisticamente]] e tra questi uno dei più irriducibili fu senza dubbio [[Renzo Novatore]] (verrà ucciso il [[29 novembre]] [[1922]] in un conflitto a fuoco con i Regi Carabinieri presso Teglia-Genova). | Nel momento più intenso dello squadrismo, gli anarchici (insieme ai socialisti, repubblicani e comunisti disobbedienti alle direttive di partito) furono immediatamente protagonisti di episodi di resistenza: gli “[[Arditi del Popolo]]” organizzarono un serio tentativo di resistenza proletaria armata contro il [[fascismo]], infliggendoli dure sconfitte a Sarzana, Civitavecchia, Viterbo e nel [[1922]] a Parma; altri agirono [[anarco-individualismo |individualisticamente]] e tra questi uno dei più irriducibili fu senza dubbio [[Renzo Novatore]] (verrà ucciso il [[29 novembre]] [[1922]] in un conflitto a fuoco con i Regi Carabinieri presso Teglia-Genova). | ||
Il dibattito interno al movimento si svolse principalemte all'interno di riviste e periodici che nacquero e si svilupparono tra enormi difficoltà - clandestinità, minacce e azioni squadriste, difficoltà a reperire fondi, limitazioni drastiche della [[libertà ]] di stampa, persecuzioni varie ecc.-. I più importanti giornali dell'epoca furono: «[[La Verità ]]» (primo periodico anarchico clandestino del [[1923]]), «[[La Voce del profugho]]», «[[Fede!|Fede! Settimanale Anarchico di Difesa e Cultura]]» (pubblicato dal [[1923]] al [[1926]]), «[[Pensiero e Volontà ]]» (fondato da [[Malatesta]] e pubblicato dal [[1924]] al [[1926]]), «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (giornale pubblicato a New York, ma che raccolse numerosi articoli di anarchici italiani dal [[1928]] al [[1972]]). | Il dibattito interno al movimento si svolse principalemte all'interno di riviste e periodici che nacquero e si svilupparono tra enormi difficoltà - clandestinità, minacce e azioni squadriste, difficoltà a reperire fondi, limitazioni drastiche della [[libertà]] di stampa, persecuzioni varie ecc.-. I più importanti giornali dell'epoca furono: «[[La Verità]]» (primo periodico anarchico clandestino del [[1923]]), «[[La Voce del profugho]]», «[[Fede!|Fede! Settimanale Anarchico di Difesa e Cultura]]» (pubblicato dal [[1923]] al [[1926]]), «[[Pensiero e Volontà]]» (fondato da [[Malatesta]] e pubblicato dal [[1924]] al [[1926]]), «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (giornale pubblicato a New York, ma che raccolse numerosi articoli di anarchici italiani dal [[1928]] al [[1972]]). | ||
Nel [[1926]] il governo fascista dichiarò illegale l'[[USI]] e la stessa [[Unione Anarchica Italiana|UAI]], ciò non fece altro che a riportare in voga l'atto [[anarco-individualismo |individualistico]]: nel [[1926]] [[Gino Lucetti]] attentò alla vita di [[Benito Mussolini]]; [[Michele Schirru]] e [[Angelo Sbardelloto]] furono condannati a morte per aver solo preparato un piano di attentato. | Nel [[1926]] il governo fascista dichiarò illegale l'[[USI]] e la stessa [[Unione Anarchica Italiana|UAI]], ciò non fece altro che a riportare in voga l'atto [[anarco-individualismo |individualistico]]: nel [[1926]] [[Gino Lucetti]] attentò alla vita di [[Benito Mussolini]]; [[Michele Schirru]] e [[Angelo Sbardelloto]] furono condannati a morte per aver solo preparato un piano di attentato. | ||
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Nei primi anni del terzo millennio è invece salita alla ribalta la [[Federazione Anarchica Informale]], le cui modalità d'agire (pacchi bomba e attentati vari), hanno comportato lo sviluppo di un forte dibattito interno al movimento (veri insurrezionalisti? compagni che sbagliano? provocatori?). Anche durante il [[G8 di Genova]], segnato dall'assassinio di [[Carlo Giuliani]], gli anarchici sono stati protagonisti visibili delle proteste inscenatesi contro gli “8 grandi del mondo” e le loro politiche ultra liberiste e liberticide. | Nei primi anni del terzo millennio è invece salita alla ribalta la [[Federazione Anarchica Informale]], le cui modalità d'agire (pacchi bomba e attentati vari), hanno comportato lo sviluppo di un forte dibattito interno al movimento (veri insurrezionalisti? compagni che sbagliano? provocatori?). Anche durante il [[G8 di Genova]], segnato dall'assassinio di [[Carlo Giuliani]], gli anarchici sono stati protagonisti visibili delle proteste inscenatesi contro gli “8 grandi del mondo” e le loro politiche ultra liberiste e liberticide. | ||
Quindi, nonostante le difficoltà e la [[repressione]] che periodicamente colpisce il movimento anarchico - come per esempio la recentissima "Operazione Brushwood" che ha visto l'arresto di [[Michele Fabiani]] e di altri suoi amici, accusati di far parte di una fantomatica cellula [[anarchismo insurrezionale |insurrezionalistica]] denominata [[COOP-FAI]] (Contro ogni ordine politico-[[Federazione Anarchica Informale]]) - questi sono sempre in prima fila nelle lotte sociali ([[abolizione del carcere|lotta contro il carcere]], l'[[anticlericalismo]], [[sindacalismo|lotte sindacali]], lotta contro i [[CPT]] ecc.) e nelle conquiste di nuovi spazi di [[libertà ]], sia attraverso le più strutturate organizzazioni nazionali ([[FAI]], [[USI]], [[Federazione dei Comunisti Anarchici| FdCA]]) e sia mediante “organizzazioni” più informali come il movimento [[anarco-punk]], quello legato ai [[centri sociali]], all'[[ecologismo]] (vedi [[NO TAV]]), all'[[antispecismo]], all'[[antisessismo]], all'[[antimilitarismo]] e anche all'[[anarchismo insurrezionale |insurrezionalismo]]. | Quindi, nonostante le difficoltà e la [[repressione]] che periodicamente colpisce il movimento anarchico - come per esempio la recentissima "Operazione Brushwood" che ha visto l'arresto di [[Michele Fabiani]] e di altri suoi amici, accusati di far parte di una fantomatica cellula [[anarchismo insurrezionale |insurrezionalistica]] denominata [[COOP-FAI]] (Contro ogni ordine politico-[[Federazione Anarchica Informale]]) - questi sono sempre in prima fila nelle lotte sociali ([[abolizione del carcere|lotta contro il carcere]], l'[[anticlericalismo]], [[sindacalismo|lotte sindacali]], lotta contro i [[CPT]] ecc.) e nelle conquiste di nuovi spazi di [[libertà]], sia attraverso le più strutturate organizzazioni nazionali ([[FAI]], [[USI]], [[Federazione dei Comunisti Anarchici| FdCA]]) e sia mediante “organizzazioni” più informali come il movimento [[anarco-punk]], quello legato ai [[centri sociali]], all'[[ecologismo]] (vedi [[NO TAV]]), all'[[antispecismo]], all'[[antisessismo]], all'[[antimilitarismo]] e anche all'[[anarchismo insurrezionale |insurrezionalismo]]. | ||
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