Volontarismo

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Errico Malatesta

Volontarismo è un termine che si riferisce a diverse scuole di pensiero filosofiche e politiche che attribuiscono un ruolo centrale alla volontà individuale.

In filosofia il volontarismo metafisico è la scuola di pensiero opposta all'intellettualismo, che considera la volontà come una causa prima o come una componente fondamentale dell'essere. In politica ed economia, il volontarismo è l'idea che le interazioni umane debbano essere basate su accordi volontari, escludendo coercizioni esterne da parte di autorità politiche.

Gli anarchici, soprattutto quelli ispirati da Errico Malatesta, considerano spesso il volontarismo come un principio per la rivoluzione sociale (vedi anche: volontà politica, gradualismo rivoluzionario).

Volontarismo anarchico

Esiste un duplice aspetto della vita umana: essa è caratterizzata da una serie di involontarie circostanze casuali e non contrallabili dall'individuo ma anche continua possibilità di costruzione volontaria di tali circostanze. L'anarchismo si è sviluppato come teoria atta a scoprire le "leggi" della storia e della società, per poterle poi rovesciare secondo una prospettiva tutta etica e volontaristica.

Per questo l'anarchismo si distingue dal determinismo marxista che invece si affida a queste "leggi" (date per certe) per liberare l'uomo dalle sue catene; di qui nasce la tendenza individualistica, al di là degli steccati, spesso formali, che dividono gli anarco-comunisti dagli anarco-individualisti: la responsabilità, la volontà, l'etica sono infatti pratiche essenzialmente individuali; e di qui nasce anche la prerogativa antidogmatica dell'anarchismo volta al rifiuto di presunte "leggi" (naturali o meno) non controllabili dalla volontà dall'individuo e/o dalla collettività.

Il volontarismo malatestiano

I valori fondamentali dell'anarchialibertà, uguaglianza, solidarietà – sono espressioni a-razionali di una aspirazione universale, e come tali non si legano a nessuna dottrina. Malatesta rifiuta tanto il giusnaturalismo quanto il positivismo. Il primo, perché considera l'idea di una società naturale come il risultato della pigrizia di chi sogna che le aspirazioni umane si realizzino spontaneamente, senza lotta; il secondo, perché l'esaltazione della scienza porta ad un nuovo dogmatismo, come accade in Pëtr Kropotkin.

Nietzsche (1861)

La volontà è l'elemento decisivo per la trasformazione sociale. La società libertaria dipende unicamente dalla volontà degli uomini. La storia sfugge ad ogni filosofia e ad ogni tentativo di previsione. Per questo non è possibile sapere quando i tempi sono maturi per la rivoluzione, ed occorre approfittare di tutte le occasioni. La rivoluzione non è un fatto economico e sociale, ma un atto di volontà. La rivoluzione deve coinvolgere le masse, ma le masse non diventeranno anarchiche prima che la rivoluzione sia iniziata; gli anarchici devono allora accostarsi alle masse e prenderle come sono, senza progetti pedagogici inevitabilmente autoritari, e adattando piuttosto l'ideologia al loro sentire. L'azione rivoluzionaria ha due momenti: la distruzione violenta degli ostacoli alla libertà, e la diffusione graduale della pratica della libertà, priva di ogni coercizione.

Volontarismo "nicciano"

Per Nietzsche l'elemento predominante dell'universo è l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il "superuomo" è colui che al caso e al caos oppone la propria Volontà di potenza, ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al superuomo e all'eterno ritorno: il superuomo assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (eterno ritorno, ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa. Tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il superuomo a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì di vivere "qui e ora" nell'attimo presente. Il volontarismo "nicciano" è detto "volontarismo metafisico", ovvero attribuire un ruolo preminente alla volontà rispetto agli estremismi del razionalismo e dell'intellettualismo.

Bibliografia

  • Errico Malatesta, Individuo, società, anarchia: la scelta del volontarismo etico, Ed. e/o, 1998.

Voci correlate