https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&feed=atom&action=historyViolenza - Cronologia2024-03-29T01:11:36ZCronologia della pagina su questo sitoMediaWiki 1.38.2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=63184&oldid=prevK2: /* La posizione degli anarchici */2022-04-25T11:55:26Z<p><span dir="auto"><span class="autocomment">La posizione degli anarchici</span></span></p>
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</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=63183&oldid=prevK2: /* La posizione degli anarchici */2022-04-25T11:54:21Z<p><span dir="auto"><span class="autocomment">La posizione degli anarchici</span></span></p>
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</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=62508&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "1300" con "1.300"2021-07-01T00:14:23Z<p>Sostituzione testo - "1300" con "1.300"</p>
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</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=62501&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "1400" con "1.400"2021-07-01T00:13:58Z<p>Sostituzione testo - "1400" con "1.400"</p>
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<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il [[capitalismo]] causa ogni anno molti morti o feriti, spessissimo catalogate ipocritamente dai [[media]] come '''"[[morti bianche]]"'''. Con questo termine ci si riferisce alla morte di persone avvenute luogo di lavoro, generalmente a causa della totale o parziale mancanza di rispetto delle più elementari norme di sicurezza. Per il [[capitalismo|capitalista]] investire in sicurezza significa ridurre i profitti e per questo preferisce trascurare tale aspetto, spesso con il silenzio dei [[sindacalismo|sindacati]] e delle istituzioni.</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il [[capitalismo]] causa ogni anno molti morti o feriti, spessissimo catalogate ipocritamente dai [[media]] come '''"[[morti bianche]]"'''. Con questo termine ci si riferisce alla morte di persone avvenute luogo di lavoro, generalmente a causa della totale o parziale mancanza di rispetto delle più elementari norme di sicurezza. Per il [[capitalismo|capitalista]] investire in sicurezza significa ridurre i profitti e per questo preferisce trascurare tale aspetto, spesso con il silenzio dei [[sindacalismo|sindacati]] e delle istituzioni.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>I morti sul lavoro in [[Italia]] ammontano mediamente a circa 1300-<del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">1400</del>, secondo i dati ufficiali riferiti al triennio [[2003]]-[[2005]], ovvero circa '''4 morti al giorno'''; il numero dei morti è talmente alto che il sistema capitalistico ha dovuto dedicare un'ipocrita giornata per la "sicurezza sul lavoro". A questo conteggio vanno aggiunti circa 300 morti dovuti a malattie professionali. L''''ILO''' fa una stima di oltre '''13 mila morti''' l'anno per esposizione a sostanze chimiche.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>I morti sul lavoro in [[Italia]] ammontano mediamente a circa 1300-<ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">1.400</ins>, secondo i dati ufficiali riferiti al triennio [[2003]]-[[2005]], ovvero circa '''4 morti al giorno'''; il numero dei morti è talmente alto che il sistema capitalistico ha dovuto dedicare un'ipocrita giornata per la "sicurezza sul lavoro". A questo conteggio vanno aggiunti circa 300 morti dovuti a malattie professionali. L''''ILO''' fa una stima di oltre '''13 mila morti''' l'anno per esposizione a sostanze chimiche.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Violenza contro gli animali ==</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Violenza contro gli animali ==</div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=57586&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "oecc." con "o ecc."2020-12-22T17:26:10Z<p>Sostituzione testo - "oecc." con "o ecc."</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 17:26, 22 dic 2020</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l6">Riga 6:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 6:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Egli distingue tre forme di violenza: </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Egli distingue tre forme di violenza: </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza diretta: è il tentativo deliberato di causare danno all'integrità fisica e psichica di una persona attraverso maltrattamento, omicidio, imprigionamento, lavoro <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">forzatoecc</del>.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza diretta: è il tentativo deliberato di causare danno all'integrità fisica e psichica di una persona attraverso maltrattamento, omicidio, imprigionamento, lavoro <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">forzato ecc</ins>.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza strutturale: ha a che fare con il 'normale' e quotidiano funzionamento di istituzioni e scelte politiche. Ad esempio, che le donne afro-americane abbiano una probabilità due volte maggiore di morire di cancro al seno di quelle europee-americane a causa della qualità più bassa delle cure mediche, è una forma di violenza strutturale. Infatti il meccanismo 'normale' delle nostre istituzioni economiche causa un aumento significativo dei rischi di cancro, malattie cardiache, AIDS, depressione, minacce ambientali e morte prematura per i poveri. L'uso che facciamo delle automobili, per fare un terzo esempio, comporta la morte 'accettabile' di 50.000 persone ogni anno.</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza strutturale: ha a che fare con il 'normale' e quotidiano funzionamento di istituzioni e scelte politiche. Ad esempio, che le donne afro-americane abbiano una probabilità due volte maggiore di morire di cancro al seno di quelle europee-americane a causa della qualità più bassa delle cure mediche, è una forma di violenza strutturale. Infatti il meccanismo 'normale' delle nostre istituzioni economiche causa un aumento significativo dei rischi di cancro, malattie cardiache, AIDS, depressione, minacce ambientali e morte prematura per i poveri. L'uso che facciamo delle automobili, per fare un terzo esempio, comporta la morte 'accettabile' di 50.000 persone ogni anno.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza culturale: comprende il [[razzismo]], il [[sessismo]] e l'[[omofobia]], la svalutazione di culture e gruppi particolari; essa può ispirare e giustificare la violenza diretta e strutturale. <ref>Fonte: [http://www.reteindra.org/BN0201/09.htm Dieci ragioni perché è difficile reagire alla violenza strutturale]</ref></div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza culturale: comprende il [[razzismo]], il [[sessismo]] e l'[[omofobia]], la svalutazione di culture e gruppi particolari; essa può ispirare e giustificare la violenza diretta e strutturale. <ref>Fonte: [http://www.reteindra.org/BN0201/09.htm Dieci ragioni perché è difficile reagire alla violenza strutturale]</ref></div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l13">Riga 13:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 13:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>{{vedi|Violenza della polizia}}</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>{{vedi|Violenza della polizia}}</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[File:Federico Aldrovandi Aut31801.jpg|thumb|left|150px|Il corpo di [[Federico Aldrovandi]], uno studente di 18 anni ucciso da quattro poliziotti]]</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[File:Federico Aldrovandi Aut31801.jpg|thumb|left|150px|Il corpo di [[Federico Aldrovandi]], uno studente di 18 anni ucciso da quattro poliziotti]]</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Secondo la definizione classica di [[Max Weber]] nel suo ''La politica e la scienza come professione'' (1919), « lo [[Stato]] rivendica il monopolio della violenza legittima». Storicamente, lo [[Stato]] moderno è stato costruito sulle macerie di precedenti organizzazioni sociali (<del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">feudalesimoecc</del>.) ed ha poi assunto il "diritto" di utilizzare la violenza per il proprio tornaconto. </div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Secondo la definizione classica di [[Max Weber]] nel suo ''La politica e la scienza come professione'' (1919), « lo [[Stato]] rivendica il monopolio della violenza legittima». Storicamente, lo [[Stato]] moderno è stato costruito sulle macerie di precedenti organizzazioni sociali (<ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">feudalesimo ecc</ins>.) ed ha poi assunto il "diritto" di utilizzare la violenza per il proprio tornaconto. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'uso e l'abuso di questo monopolio da parte dello [[Stato]], ha comportato spesso la [[:Categoria:Vittime dello Stato|morte o la sofferenza fisica]] di moltissime persone "colpevoli" di manifestare in piazza (es. [[Franco Serantini]]) o di essere anarchici (es. [[Giuseppe Pinelli]]), di voler salvaguardare il proprio territorio (es. [[Movimento No Tav]] <ref>[https://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=_TU62LLyY04 Video: un poliziotto spara un lacrimogeno su un cameraman]</ref>), di essere migranti <ref>[http://archive.is/tZzrn Migrante muore per sfuggire ad un controllo]</ref>, carcerati (es. [[Marcello Lonzi]] <ref>[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Il caso di Marcello Lonzi]</ref>), rom <ref>[http://archive.is/fwM5i Violenze della polizia contro donne e bimbi dentro il campo rom Triboniano a Milano]</ref> o semplicemente dei passanti (es. [[Federico Aldrovandi]]).</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'uso e l'abuso di questo monopolio da parte dello [[Stato]], ha comportato spesso la [[:Categoria:Vittime dello Stato|morte o la sofferenza fisica]] di moltissime persone "colpevoli" di manifestare in piazza (es. [[Franco Serantini]]) o di essere anarchici (es. [[Giuseppe Pinelli]]), di voler salvaguardare il proprio territorio (es. [[Movimento No Tav]] <ref>[https://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=_TU62LLyY04 Video: un poliziotto spara un lacrimogeno su un cameraman]</ref>), di essere migranti <ref>[http://archive.is/tZzrn Migrante muore per sfuggire ad un controllo]</ref>, carcerati (es. [[Marcello Lonzi]] <ref>[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Il caso di Marcello Lonzi]</ref>), rom <ref>[http://archive.is/fwM5i Violenze della polizia contro donne e bimbi dentro il campo rom Triboniano a Milano]</ref> o semplicemente dei passanti (es. [[Federico Aldrovandi]]).</div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=53959&oldid=prevK2: Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc."2020-11-25T20:19:44Z<p>Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc."</p>
<table style="background-color: #fff; color: #202122;" data-mw="interface">
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<tr class="diff-title" lang="it">
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 20:19, 25 nov 2020</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l6">Riga 6:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 6:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Egli distingue tre forme di violenza: </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Egli distingue tre forme di violenza: </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza diretta: è il tentativo deliberato di causare danno all'integrità fisica e psichica di una persona attraverso maltrattamento, omicidio, imprigionamento, lavoro <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">forzato, ecc</del>.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza diretta: è il tentativo deliberato di causare danno all'integrità fisica e psichica di una persona attraverso maltrattamento, omicidio, imprigionamento, lavoro <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">forzatoecc</ins>.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza strutturale: ha a che fare con il 'normale' e quotidiano funzionamento di istituzioni e scelte politiche. Ad esempio, che le donne afro-americane abbiano una probabilità due volte maggiore di morire di cancro al seno di quelle europee-americane a causa della qualità più bassa delle cure mediche, è una forma di violenza strutturale. Infatti il meccanismo 'normale' delle nostre istituzioni economiche causa un aumento significativo dei rischi di cancro, malattie cardiache, AIDS, depressione, minacce ambientali e morte prematura per i poveri. L'uso che facciamo delle automobili, per fare un terzo esempio, comporta la morte 'accettabile' di 50.000 persone ogni anno.</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza strutturale: ha a che fare con il 'normale' e quotidiano funzionamento di istituzioni e scelte politiche. Ad esempio, che le donne afro-americane abbiano una probabilità due volte maggiore di morire di cancro al seno di quelle europee-americane a causa della qualità più bassa delle cure mediche, è una forma di violenza strutturale. Infatti il meccanismo 'normale' delle nostre istituzioni economiche causa un aumento significativo dei rischi di cancro, malattie cardiache, AIDS, depressione, minacce ambientali e morte prematura per i poveri. L'uso che facciamo delle automobili, per fare un terzo esempio, comporta la morte 'accettabile' di 50.000 persone ogni anno.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza culturale: comprende il [[razzismo]], il [[sessismo]] e l'[[omofobia]], la svalutazione di culture e gruppi particolari; essa può ispirare e giustificare la violenza diretta e strutturale. <ref>Fonte: [http://www.reteindra.org/BN0201/09.htm Dieci ragioni perché è difficile reagire alla violenza strutturale]</ref></div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>#violenza culturale: comprende il [[razzismo]], il [[sessismo]] e l'[[omofobia]], la svalutazione di culture e gruppi particolari; essa può ispirare e giustificare la violenza diretta e strutturale. <ref>Fonte: [http://www.reteindra.org/BN0201/09.htm Dieci ragioni perché è difficile reagire alla violenza strutturale]</ref></div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l13">Riga 13:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 13:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>{{vedi|Violenza della polizia}}</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>{{vedi|Violenza della polizia}}</div></td></tr>
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<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'uso e l'abuso di questo monopolio da parte dello [[Stato]], ha comportato spesso la [[:Categoria:Vittime dello Stato|morte o la sofferenza fisica]] di moltissime persone "colpevoli" di manifestare in piazza (es. [[Franco Serantini]]) o di essere anarchici (es. [[Giuseppe Pinelli]]), di voler salvaguardare il proprio territorio (es. [[Movimento No Tav]] <ref>[https://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=_TU62LLyY04 Video: un poliziotto spara un lacrimogeno su un cameraman]</ref>), di essere migranti <ref>[http://archive.is/tZzrn Migrante muore per sfuggire ad un controllo]</ref>, carcerati (es. [[Marcello Lonzi]] <ref>[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Il caso di Marcello Lonzi]</ref>), rom <ref>[http://archive.is/fwM5i Violenze della polizia contro donne e bimbi dentro il campo rom Triboniano a Milano]</ref> o semplicemente dei passanti (es. [[Federico Aldrovandi]]).</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'uso e l'abuso di questo monopolio da parte dello [[Stato]], ha comportato spesso la [[:Categoria:Vittime dello Stato|morte o la sofferenza fisica]] di moltissime persone "colpevoli" di manifestare in piazza (es. [[Franco Serantini]]) o di essere anarchici (es. [[Giuseppe Pinelli]]), di voler salvaguardare il proprio territorio (es. [[Movimento No Tav]] <ref>[https://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=_TU62LLyY04 Video: un poliziotto spara un lacrimogeno su un cameraman]</ref>), di essere migranti <ref>[http://archive.is/tZzrn Migrante muore per sfuggire ad un controllo]</ref>, carcerati (es. [[Marcello Lonzi]] <ref>[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Il caso di Marcello Lonzi]</ref>), rom <ref>[http://archive.is/fwM5i Violenze della polizia contro donne e bimbi dentro il campo rom Triboniano a Milano]</ref> o semplicemente dei passanti (es. [[Federico Aldrovandi]]).</div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=49828&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "se stessi" con "sé stessi"2020-11-14T00:23:32Z<p>Sostituzione testo - "se stessi" con "sé stessi"</p>
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</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l35">Riga 35:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 35:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Contrariamente al luogo comune che dipinge il [[movimento anarchico]] come incline alla violenza e all'uso della forza per valere le proprie ragioni, gli anarchici, di qualsiasi tendenza o [[correnti anarchiche|corrente]], sono [[Nonviolenza|non-violenti]] rispetto al fine preposto. Ci sono anarchici che ritengono legittimo l'uso della forza, ma [[coerenza mezzi-fini|sempre come mezzo e non come fine]]: non esiste alcun anarchico, da poter esser definito tale, che promuova la costruzione di una società fondata sulla violenza. Tutti gli anarchici auspicano una società umana fondata su rapporti interpersonali non-violenti e capace di dirimere le questioni interne con [[Pacifismo|metodi pacifici]].</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Contrariamente al luogo comune che dipinge il [[movimento anarchico]] come incline alla violenza e all'uso della forza per valere le proprie ragioni, gli anarchici, di qualsiasi tendenza o [[correnti anarchiche|corrente]], sono [[Nonviolenza|non-violenti]] rispetto al fine preposto. Ci sono anarchici che ritengono legittimo l'uso della forza, ma [[coerenza mezzi-fini|sempre come mezzo e non come fine]]: non esiste alcun anarchico, da poter esser definito tale, che promuova la costruzione di una società fondata sulla violenza. Tutti gli anarchici auspicano una società umana fondata su rapporti interpersonali non-violenti e capace di dirimere le questioni interne con [[Pacifismo|metodi pacifici]].</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Esiste indubbiamente nella tradizione anarchica una certa tendenza alla violenza [[iconoclasta]] o agli [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|attentati contro i simboli del potere]] (siano essi esseri umani o oggetti), tuttavia storicamente mai si è cercato di far del male a degli innocenti. Quando, assai raramente, è capitato che un attentato abbia colpito nel mucchio (probabilmente più per negligenza o per casualità che per un'esplicita volontà dell'attentatore), come per esempio l'[[strage del Teatro Diana|attentato al teatro Diana]] del [[23 marzo]] [[1921]] <ref>[http://www.arivista.org/?nr=279&pag=16.htm La strage del Diana]</ref>, sono stati sempre condannati dalla stragrande maggioranza del [[movimento anarchico|movimento]], anche se questo non necessariamente significa che gli attentatori siano stati abbandonati a <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">se </del>stessi o giudicati indegni di essere chiamati anarchici.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Esiste indubbiamente nella tradizione anarchica una certa tendenza alla violenza [[iconoclasta]] o agli [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|attentati contro i simboli del potere]] (siano essi esseri umani o oggetti), tuttavia storicamente mai si è cercato di far del male a degli innocenti. Quando, assai raramente, è capitato che un attentato abbia colpito nel mucchio (probabilmente più per negligenza o per casualità che per un'esplicita volontà dell'attentatore), come per esempio l'[[strage del Teatro Diana|attentato al teatro Diana]] del [[23 marzo]] [[1921]] <ref>[http://www.arivista.org/?nr=279&pag=16.htm La strage del Diana]</ref>, sono stati sempre condannati dalla stragrande maggioranza del [[movimento anarchico|movimento]], anche se questo non necessariamente significa che gli attentatori siano stati abbandonati a <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">sé </ins>stessi o giudicati indegni di essere chiamati anarchici.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
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</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=49780&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "se stesso" con "sé stesso"2020-11-14T00:21:53Z<p>Sostituzione testo - "se stesso" con "sé stesso"</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 00:21, 14 nov 2020</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l49">Riga 49:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 49:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Date queste premesse, [[Malatesta]] non può che considerare la violenza rivoluzionaria «una dura necessità» per evitare, appunto, di «scambiare il mezzo col fine». <ref>Malatesta, ''Errori e rimedi'', in ''L'Anarchia'', Londra, agosto 1896</ref> «Necessaria purtroppo per resistere alla violenza [altrui], non serve per edificare niente di buono: essa è la nemica naturale della libertà, la genitrice della tirannia e perciò deve essere contenuta nei limiti della più stretta necessità. La rivoluzione serve, è necessaria, per abbattere la violenza dei governi e dei privilegiati; ma la costituzione di una società di liberi non può essere che l'effetto della libera evoluzione». <ref>Malatesta, ''Ancora sulla rivoluzione in pratica'', in ''Umanità Nova'', Roma, 14 ottobre 1922</ref></div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Date queste premesse, [[Malatesta]] non può che considerare la violenza rivoluzionaria «una dura necessità» per evitare, appunto, di «scambiare il mezzo col fine». <ref>Malatesta, ''Errori e rimedi'', in ''L'Anarchia'', Londra, agosto 1896</ref> «Necessaria purtroppo per resistere alla violenza [altrui], non serve per edificare niente di buono: essa è la nemica naturale della libertà, la genitrice della tirannia e perciò deve essere contenuta nei limiti della più stretta necessità. La rivoluzione serve, è necessaria, per abbattere la violenza dei governi e dei privilegiati; ma la costituzione di una società di liberi non può essere che l'effetto della libera evoluzione». <ref>Malatesta, ''Ancora sulla rivoluzione in pratica'', in ''Umanità Nova'', Roma, 14 ottobre 1922</ref></div></td></tr>
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<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La violenza deve essere predicata e preparata «se non vogliamo che l'attuale condizione di schiavitù larvata, in cui si trova la grande maggioranza dell'umanità, perduri e peggiori. Ma essa contiene in sé il pericolo di trasformare la rivoluzione in una mischia brutale senza luce d'ideale e senza possibilità di risultati benefici; e perciò bisogna insistere sugli scopi morali del movimento e sulla necessità, sul dovere di contenere la violenza nei limiti della stretta necessità. Noi non diciamo che la violenza è buona quando l'adoperiamo noi ed è cattiva quando l'adoperano gli altri contro di noi. Noi diciamo che la violenza è giustificabile, è buona, è morale, è doverosa, quando è adoperata per la difesa di <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">se </del>stesso e degli altri contro le pretese dei violenti; è cattiva, è immorale se serve a violare la libertà altrui». <ref name="vio">Malatesta, ''Morale e violenza'', in ''Umanità Nova'', Roma, 21 ottobre 1922</ref> «Noi consideriamo la violenza necessaria e doverosa per la difesa, ma solo per la difesa. Tutta la violenza necessaria per vincere, ma niente di più o di peggio». <ref name="vio"></ref> Del tutto logicamente, arriva a concludere: «se per vincere si dovesse elevare la forca nelle piazze, io preferirei perdere». <ref>Malatesta, ''Il terrore rivoluzionario'', in ''Pensiero e Volontà'', Roma, 1 ottobre 1924 (sul problema della violenza nel pensiero di Malatesta cfr. Fabbri, ''L'uomo e il pensiero'', pp. 140-149 e Richards, ''L'importanza di Malatesta per gli anarchici di oggi'', in ''E. Malatesta, Vita e idee'', a cura di Vernon Richards, Pistoia, 1968, pp. 345-355)</ref></div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La violenza deve essere predicata e preparata «se non vogliamo che l'attuale condizione di schiavitù larvata, in cui si trova la grande maggioranza dell'umanità, perduri e peggiori. Ma essa contiene in sé il pericolo di trasformare la rivoluzione in una mischia brutale senza luce d'ideale e senza possibilità di risultati benefici; e perciò bisogna insistere sugli scopi morali del movimento e sulla necessità, sul dovere di contenere la violenza nei limiti della stretta necessità. Noi non diciamo che la violenza è buona quando l'adoperiamo noi ed è cattiva quando l'adoperano gli altri contro di noi. Noi diciamo che la violenza è giustificabile, è buona, è morale, è doverosa, quando è adoperata per la difesa di <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">sé </ins>stesso e degli altri contro le pretese dei violenti; è cattiva, è immorale se serve a violare la libertà altrui». <ref name="vio">Malatesta, ''Morale e violenza'', in ''Umanità Nova'', Roma, 21 ottobre 1922</ref> «Noi consideriamo la violenza necessaria e doverosa per la difesa, ma solo per la difesa. Tutta la violenza necessaria per vincere, ma niente di più o di peggio». <ref name="vio"></ref> Del tutto logicamente, arriva a concludere: «se per vincere si dovesse elevare la forca nelle piazze, io preferirei perdere». <ref>Malatesta, ''Il terrore rivoluzionario'', in ''Pensiero e Volontà'', Roma, 1 ottobre 1924 (sul problema della violenza nel pensiero di Malatesta cfr. Fabbri, ''L'uomo e il pensiero'', pp. 140-149 e Richards, ''L'importanza di Malatesta per gli anarchici di oggi'', in ''E. Malatesta, Vita e idee'', a cura di Vernon Richards, Pistoia, 1968, pp. 345-355)</ref></div></td></tr>
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</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=41652&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "Gianpietro Berti" con "Giampietro Berti"2020-08-01T13:19:44Z<p>Sostituzione testo - "Gianpietro Berti" con "Giampietro Berti"</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 13:19, 1 ago 2020</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l37">Riga 37:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 37:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Esiste indubbiamente nella tradizione anarchica una certa tendenza alla violenza [[iconoclasta]] o agli [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|attentati contro i simboli del potere]] (siano essi esseri umani o oggetti), tuttavia storicamente mai si è cercato di far del male a degli innocenti. Quando, assai raramente, è capitato che un attentato abbia colpito nel mucchio (probabilmente più per negligenza o per casualità che per un'esplicita volontà dell'attentatore), come per esempio l'[[strage del Teatro Diana|attentato al teatro Diana]] del [[23 marzo]] [[1921]] <ref>[http://www.arivista.org/?nr=279&pag=16.htm La strage del Diana]</ref>, sono stati sempre condannati dalla stragrande maggioranza del [[movimento anarchico|movimento]], anche se questo non necessariamente significa che gli attentatori siano stati abbandonati a se stessi o giudicati indegni di essere chiamati anarchici.</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Esiste indubbiamente nella tradizione anarchica una certa tendenza alla violenza [[iconoclasta]] o agli [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|attentati contro i simboli del potere]] (siano essi esseri umani o oggetti), tuttavia storicamente mai si è cercato di far del male a degli innocenti. Quando, assai raramente, è capitato che un attentato abbia colpito nel mucchio (probabilmente più per negligenza o per casualità che per un'esplicita volontà dell'attentatore), come per esempio l'[[strage del Teatro Diana|attentato al teatro Diana]] del [[23 marzo]] [[1921]] <ref>[http://www.arivista.org/?nr=279&pag=16.htm La strage del Diana]</ref>, sono stati sempre condannati dalla stragrande maggioranza del [[movimento anarchico|movimento]], anche se questo non necessariamente significa che gli attentatori siano stati abbandonati a se stessi o giudicati indegni di essere chiamati anarchici.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>=== Malatesta e la [[coerenza mezzi-fini]] <ref>Fonte: [[<del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Gianpietro </del>Berti]], ''Mezzi e fini: il problema della violenza'', in ''Il pensiero anarchico dal Settecento al Novecento'', vol. II</ref> ===</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>=== Malatesta e la [[coerenza mezzi-fini]] <ref>Fonte: [[<ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Giampietro </ins>Berti]], ''Mezzi e fini: il problema della violenza'', in ''Il pensiero anarchico dal Settecento al Novecento'', vol. II</ref> ===</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Errico Malatesta]] afferma la necessità di una '''[[coerenza mezzi-fini|coerenza tra mezzi e fini]]''': </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Errico Malatesta]] afferma la necessità di una '''[[coerenza mezzi-fini|coerenza tra mezzi e fini]]''': </div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Violenza&diff=41136&oldid=prevK2: /* La posizione degli anarchici */2020-07-26T19:36:41Z<p><span dir="auto"><span class="autocomment">La posizione degli anarchici</span></span></p>
<table style="background-color: #fff; color: #202122;" data-mw="interface">
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<tr class="diff-title" lang="it">
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 19:36, 26 lug 2020</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l32">Riga 32:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 32:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== La posizione degli anarchici ==</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== La posizione degli anarchici ==</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Image:Fumogeni tav.jpg|thumb|250 px|Esempio di violenza usata dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa contro il [[Movimento No TAV|movimento No TAV]] in Val di Susa. Nell'immagine si vede un poliziotto che senza remore spara lacrimogeni altamente tossici sui manifestanti]]Esistono anarchici che invece ritengono maggiormente coerente la loro posizione, rifiutando la violenza anche come mezzo: sono gli [[anarco-pacifismo|anarco-pacifisti]], <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">di </del>cui [[Tolstoj]] <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">è stato certamente un rappresentante</del>. <ref>[http://www.arivista.org/riviste/Arivista/297/38.htm ''Tolstoj, gli anarchici e la violenza''], di Piero Brunello (''A - Rivista Anarchica'', anno 34, n. 297, marzo 2004)</ref></div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Image:Fumogeni tav.jpg|thumb|250 px|Esempio di violenza usata dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa contro il [[Movimento No TAV|movimento No TAV]] in Val di Susa. Nell'immagine si vede un poliziotto che senza remore spara lacrimogeni altamente tossici sui manifestanti]]Esistono anarchici che invece ritengono maggiormente coerente la loro posizione, rifiutando la violenza anche come mezzo: sono gli [[anarco-pacifismo|anarco-pacifisti]], <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">tra </ins>cui <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">non possiamo non ricordare </ins>[[Tolstoj]]. <ref>[http://www.arivista.org/riviste/Arivista/297/38.htm ''Tolstoj, gli anarchici e la violenza''], di Piero Brunello (''A - Rivista Anarchica'', anno 34, n. 297, marzo 2004)</ref></div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Contrariamente al luogo comune che dipinge il [[movimento anarchico]] come incline alla violenza e all'uso della forza per valere le proprie ragioni, gli anarchici, di qualsiasi tendenza o [[correnti anarchiche|corrente]], sono [[Nonviolenza|non-violenti]] rispetto al fine preposto. Ci sono anarchici che ritengono legittimo l'uso della forza, ma [[coerenza mezzi-fini|sempre come mezzo e non come fine]]: non esiste alcun anarchico, da poter esser definito tale, che promuova la costruzione di una società fondata sulla violenza. Tutti gli anarchici auspicano una società umana fondata su rapporti interpersonali non-violenti e capace di dirimere le questioni interne con [[Pacifismo|metodi pacifici]].</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Contrariamente al luogo comune che dipinge il [[movimento anarchico]] come incline alla violenza e all'uso della forza per valere le proprie ragioni, gli anarchici, di qualsiasi tendenza o [[correnti anarchiche|corrente]], sono [[Nonviolenza|non-violenti]] rispetto al fine preposto. Ci sono anarchici che ritengono legittimo l'uso della forza, ma [[coerenza mezzi-fini|sempre come mezzo e non come fine]]: non esiste alcun anarchico, da poter esser definito tale, che promuova la costruzione di una società fondata sulla violenza. Tutti gli anarchici auspicano una società umana fondata su rapporti interpersonali non-violenti e capace di dirimere le questioni interne con [[Pacifismo|metodi pacifici]].</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
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