Umanità Nova

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Prima pagina del primo numero di Umanità Nova del 26-27 febbraio 1920.

«Umanità Nova» è il giornale degli anarchici fondato nel 1920, nell'ambito dell'UAI, da Errico Malatesta. Il settimanale è gestito sia sotto il profilo economico che quello redazionale dalla Federazione Anarchica Italiana ed è stampato a Carrara, presso La Cooperativa Tipolitografica, che ne garantisce l'uscita. Viene spedito in tutta Italia grazie all'opera di volontari.

La redazione di «UN» è dal 2008 una redazione collegiale nazionale, espressione di alcuni gruppi ed di alcune individualità sparse sul territorio. Il mezzo telematico è quello prediletto per lo svolgimento delle riunioni redazionali (in cui non prevale la maggioranza, ma la sintesi) e che consente, nella pratica, di realizzare con maggiore efficacia il decentramento decisionale. Vi è apertura alle collaborazioni esterne.

Breve storia di «Umanità Nova»

Una copia di UN davanti al Politeama Verdi di Carrara, città nella quale viene stampato il giornale.

«Umanità Nova» nasce come quotidiano ufficiale (in alcune zone la sua tiratura superava quella de «l'Avanti!») dell'Unione Anarchica Italiana, grazie soprattutto all'attivismo di Malatesta, Gigi Damiani, Corrado Quaglino, Carlo Frigerio e Nella Giacomelli (a lei si deve probabilmente l'idea del titolo del giornale). Il primo numero esce il 26 febbraio 1920; alla fine del 1920 Malatesta, Armando Borghi e Corrado Quaglino, ovvero alcuni dei redattori e collaboratori più importanti del quotidiano anarchico, vengono arrestati con l'accusa di «cospirazione contro lo Stato», «associazione a delinquere» e reati a mezzo stampa e parola. L'arroganza e la violenza degli squadristi porta il giornale a dover subire nei primi anni '20 molte azioni repressive: il 23 marzo 1921 la sede di «UN» viene seriamente danneggiata dagli assalti degli squadristi fascisti, costringendo alla temporanea interruzione delle pubblicazioni. Il 14 maggio 1921 «UN» riprende le pubblicazioni, nel 1922 diviene settimanale, il 2 dicembre la sede viene totalmente distrutta e il giornale è costretto a sospendere definitivamente le pubblicazioni. Alla caduta del regime, nel 1945, ricomincia la pubblicazione della rivista, ancora sotto forma di settimanale, che diviene l'organo ufficiale della nuova Federazione Anarchica Italiana.

Tra i numerosissimi collaboratori di «Umanità Nova» possono essere ricordati Errico Malatesta (fondatore), Luigi Fabbri, Armando Borghi e Camillo Berneri.

Cos'è «Umanità Nova»?

«Umanità Nova» si presenta settimanalmente in edizione cartacea come luogo di comunicazione, di incontro, interventi e riflessioni su fatti e vicende dell'anarchismo sociale, dei movimenti libertari, antiautoritari, anticlericali, di mondo del lavoro e sindacalismo di base, azione diretta, lotte sul territorio, spazi sociali e percorsi autogestionari. Sebbene durante il corso della sua esistenza abbia dovuto continuamente scontrarsi con innumerevoli tentativi di soffocarne la voce, continua dalla caduta del fascismo (1945) ad uscire ininterrottamente, in maniera completamente autofinanziata e grazie al sostegno politico di quanti vi hanno trovato un mezzo coerente con gli obiettivi e le pratiche antistatali ed anticapitalistiche di emancipazione e di trasformazione rivoluzionaria che via via si sono prodotti nella società e nei momenti di lotta che ancora oggi, in epoca di globalizzazione e di restaurazione autoritaria, li perseguono.

Voci correlate

Collegamenti esterni